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Massa, la chiesetta dei sogni

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Massa di Toano foto Edda Venturelli

Una chiesetta con un cielo d’incanto. In questa foto di Edda Venturelli, a Massa di Toano

 


Il sindaco di Ramiseto Martino Dolci comunica che non verrà applicata la TASI e nessuna addizionale IRPEF

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Riceviamo e pubblichiamo

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Il sindaco di Ramiseto Martino Dolci comunica che non verrà applicata la TASI e nessuna addizionale IRPEF
Nelle scorse settimane il Consiglio Comunale di Ramiseto ha approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2013 e comunica quindi che il Bilancio consuntivo si è chiuso con un avanzo di amministrazione disponibile di euro 69.119,08.
I dettagli sono consultabili sul sito dell’Unione al seguente indirizzo:
http://www.unionecomuni.re.it/amministrazione-trasparente/ramiseto/wp-content/uploads/sites/4/2013/05/RELAZIONE-DI-FINE-MANDATO-2009-2014-RAMISETO.pdf

Il Comune di Ramiseto ha deliberato di non applicare ai propri cittadini la Tasi; si deve inoltre considerare il fatto che già da tempo non viene applicata nessuna addizionale IRPEF ai residenti del Comune.

A seguito della manovra finanziaria approvata, l’imposizione fiscale locale applicata ai cittadini del Comune risulterà una delle più basse dell’intero panorama regionale:
· ADDIZIONALE IRPEF: Zero
· TASI: Zero
Sulle altre imposte si riconfermano le aliquote dell’anno 2013 senza aumento.

Alla luce dei tagli previsti dal decreto Del Rio e dalla spending review è intenzione dell’Amministrazione adoperarsi a poter predisporre un bilancio di previsione per l’anno 2014 atto a poter mantenere lo stesso livello di servizi (trasporto pubblico, mensa scolastica, assistenza sociale, manutenzione strade, micronido, ecc.…) definendo queste come priorità irrinunciabili nonostante le risorse economiche limitate.

IL SINDACO
Dolci Martino

Concluso il corso per la coltivazione e trasformazione dello zafferano in Appennino

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Si è concluso sabato 10 maggio presso l’Agriturismo Il Ginepro in Castelnovo né Monti, il corso professionale diretto alla coltivazione e trasformazione dello zafferano.
I corsisti, ben 73, dei quali 27 emiliani, provenienti in prevalenza proprio dal comprensorio di Castelnovo, hanno espresso viva soddisfazione per l’andamento del corso, organizzato dall’Associazione Nazionale Zafferano Italiano in collaborazione con L’Associazione produttori Zafferano del Ventasso, che dal 2011 ha introdotto questa innovazione colturale nel territorio ramisetano , nella zona di Montemiscoso e nell’alta valle del pievanino.
Il corso è stato aperto dal presidente di Zafferano, dr. GiovanniPiscolla, agronomo, mentre ha portato i saluti dell’assessore all’agricoltura della provincia di Reggio Emilia,Roberta Rivi, il dirigente della provincia dr Massimo Bonacini.
Le lezioni sono state teoriche e pratiche con una prova dimostrativa in campo sull’impianto di uno zafferaneto.
La parte teorica, sviluppata dagli agronomi Claudio Giampiccolo e Alessandro Mazzuoli e dalla biologa Sabrina Cesaretti ha preso in esame tutte le fasi della coltivazione e trasformazione dello zafferano, senza trascurare la fisiologia, la botanica , le condizioni pedologiche e climatiche per la miglior riuscita della coltivazione nonché le prospettive economiche dello zafferano per le piccole e medie aziende.
La prova dimostrativa in campo, in un terreno dell’agriturismo appositamente arato, ha evidenziato le modalità pratiche di impianto, mantenimento e cura dello zafferaneto.
Oltre alla generale soddisfazione dei corsisti, un punto importante è stato rappresentato dalla presenza al corso di rappresentanti delle piccole aziende agricole locali del comprensorio di Castelnovo né Monti, interessate all’avvio di una sperimentazione già da quest’anno.
A questo scopo, gli esponenti di Zafferano del Ventasso hanno dichiarato tutto il loro interesse e disponibilità ad una collaborazione in vista di realizzare sull’Appennino reggiano quel “distretto dello zafferano” che potrà rappresentare un valore aggiunto per l’economia delle piccole aziende rurali e un rilevante fattore di richiamo turistico.
Solo per l’occasione del corso le presenze, tra corsisti e accompagnatori, hanno superato il centinaio di unità, tutte ospitate presso l’agriturismo Il Ginepro, l’albergo Miramonti e la Locanda da Cines.

Esecuzione della Messa Del Moro per voci e strumenti a fiato del compositore fiorentino Pietro del Moro

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Domenica 25 Maggio alle ore 17:00 nella chiesa di S Michele a Cavola, sarà riproposta la Messa del Moro all’interno di una celebrazione eucaristica, dall’ensemble vocale “La Cantoria” diretta dal M°Andrea Caselli, che ha curato la trascrizione basandosi sui manoscritti conservati presso l’archivio della banda musicale di Cavola.
L’ensemble vocale “La Cantoria” è formato da cantori della zona montana, coristi professionisti provenienti da Reggio Emilia, e da professori d’orchestra, anch’essi provenienti dal nostro Appennino e dal capoluogo.
Durante la S. Messa, verranno eseguiti alcuni mottetti del compositore reggiano Guglielmo Mattioli 1857-1924 e del carpinetano Luigi Valcavi 1853-1945, due musicisti che ebbero un legame artistico tra loro ed anche un legame alle terre cavolesi in quanto Mattioli trascorreva l’estate a l’Oca di Cavola e Valcavi perché era sovente chiamato dalla vicina Pantano dove abitava, a solennizzare con l’organo le sacre funzioni.

Al termine della messa ci sarà un momento di convivialità con le unità pastorali di Cavola, Cerrè Marabino e Corneto presso il Cavola Forum.

 

 

Estratto dal libro “ Dei montanari il canto” di Andrea Caselli scritto nel 2004 

Dall’archivio storico della Diocesi di Firenze redatto nel 1858 si legge :
…” Pietro del Moro nato nel 1804 fu ordinato sacerdote nel nel 1826 e fu parroco della chiesa di S Giusto a Ponte a Ema in provincia di Firenze, istruito parroco esimio in musica. Morì il 4 marzo 1886.

I cantori del coro di Cavola nel 1960: si possono notare il Maestro Fontanesi  (terzo da sinistra in piedi, con la sigaretta tra le dita) e alla sua sinistra il Mestro Bione Franchini  didatta e  direttore delle bande di Felina Cavola

I cantori del coro di Cavola nel 1960: si possono notare il Maestro Fontanesi (terzo da sinistra in piedi, con la sigaretta tra le dita) e alla sua sinistra il Mestro Bione Franchini didatta e direttore delle bande di Felina Cavola

Centro indiscusso delle principali attività musicali del toanese era la vicina Cavola, dove all’inizio del 1900 era già attiva la banda musicale. In quegli anni era in attività anche la musica da chiesa, la quale subì un notevole arricchimento con l’istituzione del coro. Cantare la Messa la terza domenica del mese fa parte di un’antica tradizione; tradizione che diventa più forte con l’impiego della banda e del coro nelle celebrazioni. Nel 1928 Pellegrino Baroni cavolese, appassionato di musica, ridiede vita al corpo bandistico. Il nuovo direttore diede anche un notevole impulso alla musica da chiesa formando un gruppo di cantori muniti soprattutto da una grande passione piuttosto che una formazione musicale; “bravi cantori con voci fluide ma possenti che risuonano nelle navate delle nostre chiese” così diceva un parroco di allora .

Il maestro Andrea Caselli

Il maestro Andrea Caselli

La partitura della Messa del Moro fu portata a Cavola subito dopo il primo conflitto mondiale dal M° Pellegrino Baroni il quale prestò servizio militare in Toscana e qui conobbe la musica di questo sacerdote compositore. La composizione unica nel suo genere, racchiude in se melodie di puro sapore donizzettiano: i passi corali per le due voci di tenore e basso si fondono con le sette parti reali degli strumenti a fiato (ottoni e legni), sottolineando i passi più salienti della messa quali il “Gloria, Incarnatus e Resurrexit “ La composizione comprende le 5 parti dell’ “Ordinarium Missæ” senza però il “Benedictus” che nei manoscritti non compare. Questa Messa alquanto “strana” per alcuni passi non liturgica, contiene verità ed espressioni musicali inusuali per una composizione sacra. Piacque tanto al M°Baroni che la portò fino nelle nostre terre, forse per la particolare combinazione degli strumenti a fiato con le voci del coro, e forse per la semplicità e l’immediatezza dei temi che rammentano alcuni passi d’opera. Non piacque molto ad un sacerdote cavolese del tempo, che secondo le testimonianze dell’epoca, bruciò nel camino la partitura vietandone l’esecuzione in chiesa per parecchi anni. L’ultima esecuzione documentata si ebbe negli anni ’80 del novecento per volontà di alcuni cantori e strumentisti della banda di Cavola, guidati dal compianto direttore Bione Franchini già maestro delle bande di Felina e Cavola, che ripropose la composizione quando venne inaugurata la chiesa parrocchiale dopo i restauri interni.

Per prenotarsi contattare il sig. Sergio Leandri 328 2771 812

 

I Portfolio fanno il “Due”

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I Portfolio sono formati da: Tiziano Bianchi (trumpet, flugelhorn, keyboards, piano, wurlitzer, bass,

La copertina

La copertina

voice); Emilio Marconi (guitar); Bojan Fazlagic (guitar, keyboards); Marco Rossi (bass, guitar); Stefano Bizzarri (drums, voice), sono un ensemble piuttosto curioso e articolato, nato a Castelnuovo ne’ Monti, su quell’Appennino reggiano già in grado di dare i natali ad altre realtà singolari come i CCCP Fedeli alla linea di Giovanni Lindo Ferretti e gli Üstmamò di Mara Redeghieri.

Il gruppo arriva al secondo album, due anni dopo “The Standing Babas”: si tratta di “Due”, in cui la parola di tre lettere si può intendere all’italiana oppure all’inglese, come “Ciò che si deve fare”.
Il disco si apre con Beauty, in cui la voce di Claudia Domenichini si innesta su ritmi e sonorità tipiche del pop-soul anni Ottanta/Novanta.
Si cambia panorama e atmosfere con To the right, forse la canzone più curiosa del disco: su profondi suoni indie rock si formula il contrasto della voce di Tiziano Bianchi che recita in inglese le istruzioni motivazionali di una classe di ginnastica ritmica.
Si torna su atmosfere più morbide, ma ancora in presenza della chitarra, con Riviera, che esprime un’eleganza pari a quella evocata dal titolo, ma che non per questo rinuncia al ritmo, né a i cambi del medesimo.

I Portfolio

I Portfolio

Love affair si avvolge intorno a pochi accordi iniziali di pianoforte, ma si espande presto su una tessitura elettronica. Ma è solo un intermezzo: si aprono poi panorami più vasti su Chi vince regna, che inizia su struttura pop-rock cantata da Laura Loriga, su cui si innesta poi una chitarra rumorosa e la tromba di Tiziano Bianchi, in una costruzione articolata ma senza perdere in raffinatezza.
Arriva dal 1977, ma non sembrerebbe, Criminal World, cover di una canzone poco conosciuta di una band poco conosciuta come i Metro, rifatta poi anche da David Bowie. Con un piccolo distinguo: la versione dei Portfolio è tre spanne sopra l’originale (nel caso pungesse vaghezza di ascoltarlo, eccolo qui), mentre solo l’infinito rispetto per il Duca Bianco ci impedisce di fare il paragone.
Atmosfere radicalmente diverse per Three songs about Lenin, lunga suite a più movimenti scritta per la sonorizzazione dell’omonimo film documentario di Dziga Vertov, in cui si registra il contributo della chitarra di Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò.
Il brano strumentale passa da momenti in cui prevale, appunto, la chitarra, ad altri in cui le evoluzioni di un’elettronica parzialmente vintage fanno pensare a memorie antiche tipo Alan Parsons Project e simili, per finire con archi ed evoluzioni semi orchestrali classiche.
Il disco è montato in maniera piuttosto curiosa, come se troppa omogeneità annoiasse la band. Ma il risultato è di livello eccellente e offre spunti di interesse assoluto.
La composizione, gli arrangiamenti, i cambi di ritmo fanno pensare a una cura dei dettagli di livello assoluto. Una piccola gemma, degna di numerosi ascolti.

Testo tratto dal sito musictraks.com – autore Fabio Alcini

Il tour:
17 maggio, release party ai Musei Civici di Reggio Emilia (Notte dei Musei)
24 maggio, Red Noise Festival – Red Noise (Reggio Emilia)
4 luglio, Festival a km Zero (Reggio Emilia)
24 luglio, Bulbartworks Festival (Napoli)

link:

Ascolta il disco in streaming su rockit

Guarda il video di “Three song about Lenin (song 2)” su sentireascoltare

Portfolio Facebook

Portfolio bandcamp

 

Altri episodi di furti

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In questi ultimi giorni sono segnalati altri episodi di furti a Castelnovo ne’ Monti. Le zone indicate sono quelle dei dintorni dell’Onda della Pietra e, come già in altri numerosi casi, del Monte.

 Ci scrive ad esempio Daniela: “Mi unisco alla rabbia di tanti che hanno scritto dopo aver subito un furto nel parcheggio dell’Onda della Pietra. A me è successo il 5 maggio scorso. Sicuramente non bisogna lasciare cose in macchina, ma con la vita frenetica che facciamo e i mille problemi quotidiani, può capitare. Ti rilassi un po’ in piscina e poi non trovi più le tue cose: non parlo solo di soldi, carte, cellulari, ma delle tue cose personali che magari han buttato via e invece per te erano importanti. Avevo anche una piccola borsa con alcune cose che uso quando vado da mio padre in casa di riposo: han preso anche quella. E’ un’invasione della tua vita. Penso che non basti mettere un cartello che dica di fare attenzione. Dobbiamo essere più tutelati da tutti, per non permettere che ci tolgano anche la minima libertà di movimento! Dove siamo finiti?”.

 

Visita a Kahla

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Gli alunni della V B i loro insegnanti e genitori e gli altri della delegazione di Castelnovo ne’ Monti ieri e l’altro ieri, 9 e 10 maggio, hanno visitato i luoghi dove migliaia di deportati italiani hanno lavorato e dove molti dei quali sono morti per la fatica e gli stenti, fame compresa. E’ anche stato un susseguirsi di commemorazioni, ognuna delle quali ha avuto dei momenti di commozione e riflessione.

Nella mattinata di venerdì 9 è stato visitato il campo di concentramento di Buchenwald e nel pomeriggio c’è stata la partecipazione assieme a tutte le delegazioni estere alla commemorazione (la 50^) presso la collina di Walpersberg, dove sono presenti le lapidi a ricordo dei caduti che qui hanno lavorato. Dopo la cerimonia è stata fatta una visita al museo. Alla cerimonia era presente il sig. Markus Gleichmann, in rappresentanza del borgomastro, e l’assessore ai servizi sociali di Castelnovo ne’ Monti Mirca Gabrini, in rappresentanza del sindaco Marconi. Markus ha ricordato che la sua generazione non ha colpe ma noi commemoriamo perchè non avvengano più fatti come questi. La Gabrini ha invece sottolineato che la nostra presenza serve per ricordare i nostri concittadini caduti durante la loro prigionia nella seconda guerra mondiale. La partecipazione è stata molto sentita e l’emozione ha fatto la sua parte.

Dopo i discorsi ufficiali sono state deposte le corone sia al monumento comune che al cippo fatto erigere dalla giunta castelnovese che ricorda i montanari reggiani che hanno perso la vita nei campi: Pierino Ruffini, Anselmo e Renato Guidi, Inello Bezzi, Attilio Coli, Ermete Zuccolini, Francesco Toschi e Pigoni Agostino di Carniana. Presenti, provenienti da Castelnovo coi loro mezzi, i due figli Claudio e Carmen del deportato Ermete Zuccolini, deceduto a Kahla.

Subito dopo gli studenti hanno messo a dimora vicino alla lapide un sorbo autoctono detto degli uccellatori proveniente dalle montagne reggiane e le cui radici rappresenteranno i nostri padri e i nonni che qui hanno vissuto una tragica esperienza ma che non si sono mai dimenticati della loro famiglia e della loro patria. I ragazzi delle elementari presenti con le loro insegnanti e alcuni genitori hanno curato un progetto chiamato “Da una montagna di sofferenza… a una montagna di speranza”, distribuito ai partecipanti al viaggio. Gli autori sono Giulia Tincani, Andrea Ceretti, Klevis Jiergi, Alice Corsi, Marco Fabbiani, Gabriele Ferri, Lorenzo Devicienti, Sara Teneggi, Alessandra Severi, Alisia Altarelli, Grazia Azzolini, Irene Ghirardi e le insegnanti Esterina Fioroni e Silvia Angelici. Doveva partecipare, invitato dalle autorità tedesche, anche il novantenne Afro Vasirani, di Carniana, l’unico superstite montanaro dei campi di lavoro in Germania, ma problemi di salute della moglie lo hanno costretto a dare forfait. Era invece presente come da diversi anni succede il deportato 96 enne marchigiano Ermanno Falcioni, che ha raccontato la sua storia di prigioniero. Anche il segretario del Pd di Casina Luca Zini ha raggiunto Kahla, con la sua famiglia.

Ieri l’altro le celebrazioni sono continuate con la commemorazione nel Leubengrund e al cimitero di Kahla, dove il sindaco Gian Luca Marconi, alla presenza delle autorità locali e al borgomastro e al presidente dell’Anpi reggiana Giacomo Notari, ha ricordato che per lui è un onore rappresentare Castelnovo ne’ Monti e di essere presente con i suoi paesani e famigliari dei caduti che morirono qui; un ricordo ha voluto riservare anche al deportato Afro Vasirani di Carniana, che come detto per ragioni famigliari non ha potuto essere presente. E’ seguita la cerimonia al cimitero di Kahla, dove è stata deposta una corona sulla lapide dei caduti e tutte le delegazioni con il pastore locale hanno recitato il “Padre nostro” nella propria lingua.

Poi è seguito il trasferimento nel bel municipio, dove i ragazzi castelnovesi hanno presentato il loro progetto ai ragazzi locali, presente il borgomastro e tutta la comitiva reggiana. Nel pomeriggio la visita al planetario Zeiss, il più antico ma moderno del mondo, ha concluso la permanenza in terra germanica.

(Domenico Amidati)

 

“Il sentiero Matilde nelle terre di Canossa” . Turisti e pellegrini lungo i cammini della storia

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Grande successo di pubblico ha ottenuto Sabato 10 maggio presso Palazzo Magnani il Convegno: “Il sentiero Matilde nelle terre di Canossa” . Turisti e pellegrini lungo i cammini della storia.Convegno Matilde

Organizzato dal Comune di Vezzano sul Crostolo e dalla Provincia di Reggio Emilia, rappresentati rispettivamente dal Sindaco Mauro Bigi e dal Vicepresidente Pierluigi Saccardi, il Convegno ha ottenuto l’adesione dell’APT Servizi Emilia Romagna; Unione di Prodotto Appennino e Verde; Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano; Gal Antico Frignano- Appennino Reggiano; Gal Soprip; Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale; Cai Sez.Reggio Emilia e ProNatura.

Il Convegno ha ufficializzato l’apertura del Cammino Matildico da Mantova a Lucca, attraverso Reggio Emilia. Un percorso che si candida a divenire una vera e proprio Cammino d’Europa e che verrà inaugurato quest’estate da un pellegrinaggio organizzato dagli Amici di San Pellegrino col Comune di Vezzano sul Crostolo .

Durante i lavori sono state presentate e discusse le implicazioni turistiche e organizzative finalizzate alla promozione dei territori da questo cammino interessati.

Il dott. Morini, Università degli Studi di Bologna ha fornito un inquadramento storico e non solo attraverso la relazione “Spiritualità e Potere”.

Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ha ufficializzato la presentazione al Ministero dell’ambiente nelle prossime settimane della candidatura al progetto MAB Unesco per il riconoscimento del Parco e aree limitrofe, a partire appunto dal Comune di Vezzano.

Luciano Correggi presidente del GAL, ha sintetizzato le attività di promozione svolte, promuovendo la possibilità di un allargamento ai comuni pedecollinari reggiani “matildici” tra cui Vezzano e Quattro Castella, dell’area di azione del Gal stesso.

Il dott. Tommasi ha mostrato una innovativa APP sui percorsi appenninici, presentata a Bologna nei giorni scorsi.

L’Arch. Mauro Severi ha presentato il progetto innovativo di recupero con finalità di Ostello per pellegrini del Mulino Boni a Vezzano. L’Arch. Giuliano Cervi e l’Arch. Angelo Dallasta hanno presentato il percorso e le finalità di recupero storico e religioso del Cammino Matildico, che parte da Mantova, dove nella cattedrale di Sant’Andrea si trova la reliquia di Longino del Sangue di Cristo, attraversa le terre di Matilde, passando per Guastalla, Reggio Emilia, Vezzano, Canossa, Carpineti, Toano, Passo di San Pellegrino, per arrivare a Lucca, dove nella Cattedrale si trova il Volto Santo. Il dott. Bizzarri presidente del CAI di Reggio Emilia, ha presentato l’attività di manutenzione dei sentieri.

Il dott. Solmi, di PromAppennino tour operator, ha illustrato le possibilità turistiche del progetto.

L’ing. Lucia Giaroli ha raccontato l’esperienza del gruppo Amici di San Pellegrino – Polisportiva Montalto, che dal 2010 hanno promosso la riscoperta del Cammino di San Pellegrino. Inizialmente il percorso era limitato da Montalto (Vezzano sul Crostolo) a San Pellegrino. Successivamente si è esteso partendo da Reggio Emilia e l’anno scorso arrivando fino a Lucca. Quest’anno partenza da Mantova a metà Agosto.

Don Giordano Goccini, responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Reggio Emilia- Guastalla ha inviato un’intervista video, essendo dovuto partire per Roma per la Messa del papa per i giovani. Aderendo convintamente a tale iniziativa ha annunciato che nel 2015 si terrà su questo cammino il Pellegrinaggio dei Giovani.

Il consigliere regionale Marco Barbieri ha illustrato la nuova legge regionale dei sentieri di cui è stato proponente.

Ha concluso il pomeriggio la dott.ssa Zanetti presidente APT regionale sulle implicazioni turistiche della promozione degli itinerari storici.

Pieghevole Matilde1 Pieghevole Matilde2


I consigli comunali di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto accolgono la richiesta di inserire due nuove denominazioni

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I consigli comunali di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto deliberano la richiesta di inserire due nuove proposte di denominazione per il nuovo comune derivante da fusione.

Il progetto di fusione dei 4 comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto dopo l’avvio dell’iter avvenuto con le delibere dei Comuni nel novembre 2013 culminerà con il referendum che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre.

Come noto il referendum consultivo porrà ai cittadini due distinti quesiti: un primo quesito riguardante il si oppure il no al progetto di istituire un nuovo comune ed un secondo quesito riguardante la scelta del nome. Sino ad oggi i nomi proposti alla cittadinanza e già contenuti nel progetto di legge regionale erano i seguenti:

• Comune di VENTASSO
• Comune di NASSETA
• Comune del CRINALE REGGIANO
• Comune del CRINALE DELL’ALTO APPENNINO REGGIANO
• Comune dell’ALTO APPENNINO REGGIANO
• Comune di NASSETA E VALLE DEI CAVALIERI

A seguito di 4 delibere consiliari tra loro identiche i comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto hanno presentato istanza alla Regione Emilia Romagna per inserire due nuove proposte di denominazione del nuovo comune ( da aggiungere alle 6 già previste).

• Comune dei VALLISNERI
• Comune di DUE VALLI

Le due nuove proposte tengono conto delle indicazioni pervenute alle amministrazioni comunali all’interno del percorso partecipativo denominato “Due valli, quattro municipi, un unico comune” che ha visto la partecipazione dell’ Istituto Comprensivo “L. Ariosto” di Busana, che raggruppa tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio dei 4 comuni, per un approfondimento storico ed etimologico sulla rosa di nomi proposti per il nuovo comune, per facilitare un percorso di scelta consapevole ed informato;
Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito della fusione: http://www.fusionecrinale.re.it/wp-content/uploads/istanza-regione-ulteriore-proposta-di-denominazione.docx.pdf

 

La “Porta di Bismantova”

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Questa “Porta” si aggiunge a quelle di Sparavalle, Passo Cerreto (Euromediterranea), Fonti di

La Porta di Bismantova

La Porta di Bismantova

Poiano (dei Gessi) e Ligonchio (Atelier dell’Acqua e dell’Energia). Si avvia così al completamento la parte del programma : “Porte del Parco” realizzata in Provincia di Reggio Emilia con fondi europei (POR FESR) . L’opera completa l’arredo di Piazzale Dante con spazi destinati al riposo e al ristoro negli angoli sud-est e sud-ovest del piazzale. Con sedute, panchine e poltrone in legno di castagno. Entro l’estate sarà installato anche un cannocchiale con le indicazioni per le osservazioni delle montagne del crinale che ora, grazie a un taglio mirato della vegetazione sul versante sud del piazzale, è visibile dal Cimone all’Appennino parmense. Interessante e innovativo il recupero con sentieri, apertura della vegetazione e aree picnic della scarpata tra il piazzale Dante e la strada di accesso sottostante.

La Porta di Bismantova

La Porta di Bismantova

Un sentiero scorciatoia è stato riaperto tra la strada provinciale di accesso e il piazzale stesso. Il sentiero risale nello scenario tipico bismantovino di grandi massi circondati dalla vegetazione e utilizzati come scuola e palestra di arrampicata. All’inaugurazione parteciperanno i rappresentanti del Comune, della Provincia di Reggio Emilia e del Parco nazionale che ha realizzato l’opera progettata dallo studio B&B di Reggio Emilia e realizzata da Cofar srl.

Nella carta delle Porte del Parco di prossima pubblicazione, quella di Bismantova figura al numero 8 con un’icona che rappresenta la rupe e Dante Alighieri.

Queste le parole di presentazione: “Collocata, come un balcone, su piazzale Dante offre una vista superba a 360 gradi: la rupe strapiombante sta di fronte a tutto l’arco degli Appennini (reggiano, modenese, parmense). La porta di Bismantova vuole ‘segnare’ un luogo unico della storia e del paesaggio. Antica come il miocene (le rocce calcaree hanno venti milioni di anni), abitata fin dalla preistoria (ospita un sito archeologico), castrum bizantino e poi limes longobardo, sede di un castello e di una pieve di età medioevale di cui restano poche tracce, luogo di incontro di importanti vie di transito per molti secoli, la Pietra di Bismantova oggi è una palestra di roccia, luogo di devozione (per il suo eremo mariano), meta di turisti e sportivi (anelli di sentieri e percorsi ciclabili e pedonali), al centro di un ampio territorio di eccellenza paesaggistica e agroalimentare (la Bismantova agricola), e di tanta autorevole letteratura”.

Sarà inaugurata venerdì 16 maggio p.v., alle ore 17 sul posto, a Piazzale Dante la Porta di Bismantova.

Il volantino

Al Teatro Bismantova i saggi finali dell’Istituto “Peri-Merulo”

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Mercoledì 14 maggio p.v., alle ore 21, presso il Teatro Bismantova terza serata dei saggi finali

La locandina

La locandina

con l’Ensemble strumentale dell’istituto superiore di studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti diretto da Giovanni Picciati ed il Coro dell’Istituto Cattani-Dall’Aglio diretto da Maria Ielli.

L’ensemble, costituito prevalentemente da componenti della sede Merulo e già apprezzato in varie occasioni, si avvale anche della collaborazione di studenti della sede reggiana e presenta la celebre suite da “L’opera da tre soldi” di Kurt Weill sotto la direzione del M° Giovanni Picciati.

A seguire alcuni brani da “La vedova allegra” di Franz Lehar, frutto della ormai consolidata collaborazione del “Merulo” con l’Istituto di istruzione superiore “Cattaneo-Dall’Aglio” di Castelnovo Monti.

Solisti e coro diretti da Maria Ielli, costumi di Valerie Ferrari.

Ingresso gratuito.

Importante sottolineare inoltre la collaborazione tra l’Istituto Merulo ed il Teatro Bismantova che ha concesso questa prestigiosa sede per le manifestazioni dell’Istituto.

Per informazioni: Istituto superiore di studi musicali “Peri-Merulo”, sede di Castelnovo ne’ Monti, tel. 0522610206

Incendio di canna fumaria

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Incendio di una canna fumaria in un’abitazione di via Micheli a Castelnovo ne’ Monti. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco.

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Foto Redacon

Quando nelle persone si fa buio, c’è l’amministratore di sostegno

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Un incontro che interessa molti casi anche in Appennino.  “L’amministratore di sostegno: una risorsa per le persone fragili. Esperienze e contributo del volontariato nella rete sociale”. Con questo titolo il Coordinamento Donne della FNP-CISL organizza per mercoledì 14 maggio 2014 ore 15,15 presso l’Auditorium del Centro Simonazzi (Via Turri 55/a a Reggio Emilia) un incontro, con esperti del settore, per parlare e confrontarci sulle problematiche correlate alle tante fragilità delle persone anziane e di tutti coloro che sono portatori di diverse abilità.
L’Amministratore di sostegno: una risorsa per le persone fragili.
Esperienze e contributo del volontariato nella rete sociale. Intervengono: Luciano Semper, segretario Fnp-Cisl di Reggio Emilia; Sergio Cecchella direttore del Programma aziendale demenze Ausl di Reggio Emilia che parlerà de “Il sostegno alle persone anziane nel decadimento cognitivo”; Rita Zambonini volontaria progetto “Non+Soli” presso lo sportello del Tribunale di Reggio Emilia interverrà sul ruolo dell’“Amministratore di Sostegno”; Antonia Nini Medico Legale –Servizio Medicina Legale Ausl di Reggio relazionerà sul “Contributo Medico Legale al percorso del sostegno di persone fragili”; Simona Nicolini Coordinatrice progetto “Non+Soli” DarVoce parlerà del “Progetto ‘Non+Soli’ per l’Amministratore di Sostegno: una rete di solidarietà per cittadini e famiglie”.
Seguirà il dibattito.
“In una realtà come quella attuale – spiegano dal Coordinamento Donne della Fnp Cisl di Reggio Emilia – parlare dell’Amministratore di Sostegno vuol dire affrontare un tema inerente ad una nuova figura di volontario, nominata dal Giudice Tutelare del Tribunale, che affianca una persona la quale ha perso la sua autonomia, in tutto o in parte e non è più in grado di provvedere autonomamente a se stesso, ai propri interessi e bisogni economici, patrimoniali e fisici”. “Affrontare ed iniziare a trattare questo argomento, vuol dire sentire l’esigenza di informare per rafforzare e creare una rete di solidarietà con i cittadini e le famiglie”. L’incontro è aperto a tutti.

Insieme per Vetto: gli ultimi incontri

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Proseguono le serate di presentazione della lista civica “Insieme per Vetto”, con Renzino Fiori candidato sindaco. Dopo le date di Casalecchio,  Gottano e Groppo ecco gli altri appuntamenti:

Martedì 13 Buvolo
Mercoledì 14 Pineto
Venerdì 16 Sole
Martedì 20 Rosano
Giovedì 22 Vetto
Venerdì 23 Cola

VillaCultura dice grazie a tutti

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Riceviamo e pubblichiamo

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Insolita Bismantova.

Quando c’è passione per quello che si fa e collaborazione, ogni evento si trasforma in una esperienza unica e indimenticabile… e così è stato in occasione della Camminata all’ombra della Pietra tenutasi domenica 11 maggio 2014.
Noi di VillaCultura,vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla manifestazione:

Il Comune di Castelnuovo Monti, nella persona dell’assessore Ruffini Paolo, che ha patrocinato l’evento, garantito il collegamento con l’ esposizione Antichissima Bismantova e la presenza della dott.ssa Chiara Borghi e Giulia Casali.
Il CAI Bismantova nelle persone del Vicepresidente Romano Marchi e Ginetto Montipò, che hanno condiviso con noi il proprio sapere e la propria esperienza, guidandoci e raccontandoci ogni angolo della Pietra, e il Presidente Magnani che è venuto apposta a salutarci alla partenza.
Il noto incisore e calligrafo Ugo Viappiani che, nell’attesa della partenza, ha regalato la sua preziosa arte a tutti i partecipanti incantati dalla velocità e perfezione della scrittura gotica.
La dottoressa Alessandra Curotti, geologa del Parco Nazionale Tosco-Emiliano, che strappando un po’ di tempo ai propri impegni, è venuta a raccontarci l’origine della formazione rocciosa con estrema professionalità e simpatia.
Il maestro Mirco Ferrarini dell’Istituto superiore di studi musicali Peri- Merulo, e i suoi allievi del corso di fisarmonica Luca Razzoli e Daniele Valentini che, con gli strumenti in spalla, hanno camminato per offrirci uno spettacolo musicale unico ai piedi di Sassolungo (palestra CAI di roccia).
Barbara Spallanzani del ” Rifugio della Pietra” per la gentilezza, la disponibilità e la bontà del Buffet con cui ci ha accolto al rientro!

….quando c’è passione e collaborazione…
Grazie a tutti !
VillaCultura


Ricci, è sciopero

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“La settimana scorsa Ricci Renzo s’era reso disponibile ad incontrare i lavoratori il 14 maggio, oggi, a Ciano, per continuare la discussione relativa al trasferimento degli impiegati alla sede di Bologna”. Così inizia un breve comunicato diramato oggi dalla Filmcams Cgil di Reggio Emilia.

Che così prosegue: “Senza alcuna motivazione l’incontro è saltato ed ai lavoratori è stato intimato di iniziare avanti tempo le attività di trasloco. I lavoratori nelle more di questa discussione e nel timore della prossima disoccupazione hanno provveduto ad avviare le procedure legali volte ad impugnare i licenziamenti perchè ritenuti illegittimi e lesivi del pieno svolgimento della loro vita familiare e sociale ed ad offrire la prestazione lavorativa sempre presso la sede di Ciano”.

Nel corso dell’assemblea i lavoratori hanno anche deciso di proclamare uno sciopero per le intere giornate del 15 e 16 maggio.

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Correlati:

“Ricci, rischio licenziamento per 8 dipendenti” (8 maggio 2014)

Gestione delle emergenze: a Parma dal prossimo ottobre

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Parte il conto alla rovescia per il trasferimento a Parma della gestione delle emergenze di Reggio Emilia e di Piacenza. Da inizio autunno entrerà in funzione la centrale unica del 118 per l’Emilia occidentale. E’ stato fissato anche il giorno: il 7 ottobre ci sarà l’avvio del servizio da Parma anche per il territorio reggiano, mentre quello per Piacenza partirà da dicembre.

L’operazione prevede anche il trasferimento temporaneo all’Ospedale di Parma di personale delle due centrali del 118 di Reggio e di Piacenza, una dozzina di persone che per almeno un anno resteranno a Parma per aiutare i colleghi di qui a orientarsi al meglio con mappe, nomi, procedure dei loro territori.

I centralini del 118 delle due città vicine comunque non chiuderanno, dovendo sempre gestire il movimento delle ambulanze per attività programmate.

L’incremento del lavoro a Parma sarà notevole.

Reggio e Piacenza gestiscono ogni anno 70mila chiamate di emergenza: circa 25mila l’anno scorso a Piacenza, delle quali 5.500 codici rossi; circa 45mila a reggio, delle quali oltre 10mila codici rossi. Che si sommeranno alle quasi 40mila di Parma: 15mila codici verdi, 17mila gialli e 6.600 rossi nel 2013.

Ma la centrale di Parma è stata fornita di nuove tecnologie per poter smistare più velocemente gli allarmi. Si passerà dalle 100/120 chiamate giornaliere a oltre 300.

 

Prosegue con soddisfazione la “Primavera pedagogica”

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Primavera

Proseguono con  successo gli incontri dedicati alle famiglie sul territorio montano, nell’ambito del ciclo “Primavera pedagogica”,  inaugurato lo scorso 3 aprile con la dottoressa Licia Notari al nido di Castelnovo  ne’ Monti. Il progetto sta coinvolgendo genitori ed insegnanti nel dialogo e nel confronto sulle tematiche sollecitate dai formatori. Tredici i professionisti con differenti competenze che interverranno nei diversi incontri: pedagogisti, psicologi, pediatri, dietisti si stanno alternando nei vari servizi educativi sviluppando tematiche che vanno dai diritti e i doveri dei bambini e degli adulti, all’influenza dei mass media sulla costruzione dell’identità, a tematiche di carattere sanitario ma che coinvolgono il benessere sociale e la convivenza civile di adulti e bambini.

Quattro le serate in programma nel mese di maggio: il 15 maggio, quest’oggi, il dottor Carlo Boni sul tema “Oggi posso tornare a scuola? Percorso di condivisione delle buone prassi sanitarie” interverrà alla scuola dell’infanzia “Mater Dei” di Castelnovo; il 22 maggio il dottor Matteo Mossini parlerà di “Aggressività e rabbia, nei primi anni di vita” alla scuola dell’infanzia di Collagna; il 23 maggio il dottor Francesco Zappettini affronterà il tema “Navigare tra le relazioni educative quotidiane: chi ha la bussola?”, alla scuola dell’infanzia di Castelnovo Monti; il 29 maggio la dottoressa Paola Cadonici parlerà infine de “Il cambiamento: un’opportunità di crescita per bambini e genitori” al Nido d’Infanzia di Castelnovo. Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 20,30.

La “Primavera pedagogica” è un progetto fortemente voluto dagli enti e dalle istituzioni del territorio che a vario titolo si occupano d’infanzia: Comune di Castelnovo ne’ Monti, nido d’infanzia di Castelnovo, Distretto sanitario di Castelnovo–Ausl di Reggio Emilia, Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica, Servizio sociale unificato. Nella piena consapevolezza che l’educazione, la conoscenza condivisa, il fare rete con i valori fondanti di una “comunità educante”, i soli che consentono di fare prevenzione efficace per le generazioni in crescita.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il Ccqs: 0522610266, j.ferrari@comune.castelnovo-nemonti.re.it.

 

Taglio boschi: c’è tempo fino al 20 p.v.

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Il servizio programmazione, tutela e valorizzazione del territorio dell’Unione montana dei comuni dell’Appennino reggiano comunica, visto l’andamento stagionale e per facilitare le conclusioni di taglio e il conseguente esbosco del legname, che è il 20 maggio il termine ultimo per l’esecuzione del taglio dei boschi cedui semplici di faggio.

“Interessante iniziativa promossa dalle maestre delle scuole elementari”

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Questa sera, alle ore 20,30, nel salone delle scuole elementari di via Dante a Castelnovo ne' Monti lo scrittore Armido Malvolti presenta il suo ultimo libro "Le orme del lupo". Alcuni ragazzi leggeranno e interpreteranno frammenti significativi del libro
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