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Qual è il significato e il valore della diversabilità? Juri Roverato e Simona Torelli lo spiegano danzando

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Venerdì 9 maggio alle 21, nella palestra comunale di Toano, gli studenti delle classi 3^A-3^B dell’Istituto Comprensivo “Foscolo”, nell’ambito delle attività del Campo organizzato dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con la scuola, incontreranno Juri Roverato, Simona Torelli e il loro gruppo.

L’incontro-spettacolo ha un nome suggestivo: “Visioni altre”.

Chi è Juri? Juri, originario di Padova, affetto da tetraparesi spastica, è attore e soprattutto danzatore e insegnante di danceability; è laureato in filosofia. Dal 2011 collabora con Simona per seminari e spettacoli anche nelle scuole. La danceability si propone di far danzare ogni persona, di farla comunicare con gli altri attraverso movimenti spesso improvvisati che diventino messaggi rivolti a tutti. E’ scambio di emozioni, è un’occasione per guardare e comportarsi in modo nuovo con se stessi e gli altri. Abilità e disabilità si fondono e si confondono: tutti siamo diversamente abili perché tutti siamo uomini e donne. Juri e Simona ci aiuteranno quindi a riflettere in maniera originale e coinvolgente sul significato e sul valore della diversabilità, a scoprire nuovi punti di vista, a mettere in discussione i tanti pregiudizi che limitano la nostra mente e la nostra vita.
La partecipazione all’incontro è gratuita ed aperta a tutti.


Di denuncia. E macchina del tempo. A Fotografia Europea 10 scatti lunghi 100 anni

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Mostra di Frignani dal Po a quota Mille in Bonifica

Fabrizio Frignani e Antonio Canovi

Fabrizio Frignani e Antonio Canovi

Una mostra di denuncia. Una mostra curiosa. Una mostra che è macchina del tempo. A Fotografia Europea 2014, a Reggio Emilia, arrivano 10 scatti per i quali occorre un secolo. Tra questi, la diga di Gazzano al momento dell’inaugurazione e come si presenta oggi. Si chiama “fotografia comparata” e, il metodo, è quello di ripetere lo scatto storico originale, in questo caso effettuato a inizio del Novecento, nei giorni attuali. Fotografi che dialogano a distanza di decenni e, anche se i primi non ci sono più, restano le loro opere a raccontare. Il fotografo attuale è Fabrizio Frignani che, nell’ambito della mostra promossa dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, ha inaugurato venerdì “Dal Po a quota mille, acque e bonifica tra passato e presente”, un progetto a cura di Antonio Canovi, visitabile a Palazzo del Portico, in Corso Garibaldi dal 5 al 30 maggio lunedì-venerdì dalle 8,30 alle 12.30.
“Siamo partiti da un’analisi su lavori già fatti in precedenza. Abbiamo selezionato tra le 10 mila immagini dell’archivio della Bonifica, una ventina di scatti. Quindi, con i personale della bonifica abbiamo ricercato i medesimi luoghi sul territorio. In maniera più semplice quando c’era l’elemento architettonico ancora presente, in maniera a volte assai complessa quando c’erano solo elementi paesaggistici, per cui sono occorsi anche alcuni giorni. Ne abbiamo ritrovati dieci, con grande soddisfazione”.
Comparando le foto, cosa è cambiato da allora?
“Sul paesaggio inutile nasconderci quanto ci sia stato uno sconvolgimento totale”, risponde Fabrizio Frigani, che nella vita è geografo, studioso della “scienza che studia le relazioni dell’uomo con il territorio. E se il geografo studia le forme imposte dall’uomo al paesaggio…
“Non mi stanco di denunciare gli stravolgimenti: ecco perché ho inserito la foto dell’impianto risalita della Nave in via del Chionso, a Reggio Emilia, con i fabbricati a ridosso, così incuranti del rispetto dalle acque”.
“Al mio lavoro – prosegue Frignani – lego la passione per la fotografia, non sono un artista ma un documentarista. Di qui la mia volontà di leggere i segni dell’uomo nel paesaggio: l’uomo, la casa rurale, i canali, la piantata,…”
Per il futuro?
“Lavorare sempre di più in questo modo può restituirci una analisi puntuale sull’evoluzione di quel territorio. Come e perché è mutato un territorio serve anche agli amministratori, per chiederci, ad esempio, cosa vogliamo conservare di questo paesaggio umanizzato. Le case rurali? I canali? Nulla?”
Vedere una foto dell’altro secolo e ritrovarsi nel medesimo punto al posto del suo predecessore fotografo. Una bella emozione?
“Sì, come tenere tra le mani le loro lastre antiche di decenni, molto delicate, di valore per quello che testimoniano. Come lo scatto sul Porto di Boretto, primo porto intermodale d’Italia (arrivava la ferrovia e caricava sulla chiavica). Nelle foto storiche ci sono composizioni che alle volte sono quadri: oggi si è persa questa armonia, senza rispetto, con un territorio sovrautilizzato. Da luogo si è passato a non luoghi. La crescita dell’urbanistica ha tolto orizzonti”.
Completano la mostra dieci scatti di luoghi attuali di direttrici d’acqua della bonifica, da dove nascono le acque Ventasso e Civago sino a Po, laddove un tempo le acque si disperdevano.



* * * 


CHI E’ FABRIZIO FRIGNANI

Fabrizio Frignani, 51 anni, vive a San Polo d’Enza, originario di Milano, geografo, come fotografo ha esposto a San Polo con “I balconi naturali del Monte Pezzola”. All’attivo ha pubblicazioni in ambito paesaggistico e archeologico.

“Bismantova rock”. Non musica ma arrampicata

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Pietra di BismantovaIl prossimo fine settimana la Pietra di Bismantova sarà  protagonista di una serie di importanti attività ed iniziative, che valorizzeranno il cuore del territorio appenninico. Un luogo, Bismantova, che ha molteplici usi, affermatisi nel corso dei secoli (abitativo, a partire dalla preistoria con insediamenti proseguiti fino al medioevo; spirituali e religiosi; agricoli; e più di recente escursionistici e sportivi).

Nel fine settimana la Pietra, cuore del Parco nazionale, proporrà un menù di altissimo livello puntando su molti di questi diversi usi.

Innanzitutto il 9, 10 ed 11 maggio andrà in scena “Bismantova rock”, un grande raduno, di livello nazionale, rivolto a chi pratica l’arrampicata nelle sue varie declinazioni. La manifestazione è organizzata dalle Guide alpine della Pietra di Bismantova, dal Rifugio della Pietra, in collaborazione con diversi sponsor “tecnici”. Il programma dell’evento è ricco ed articolato: dalle 18 di venerdì, 9 maggio, apriranno le iscrizioni alla climb & bloc marathon, che rappresenterà il cuore dell’iniziativa. Sarà poi possibile iscriversi anche sabato dalle 9 alle 21 e domenica dalle 7,30 alle 13, sia alla maratona che al boulder contest, che occuperanno le due giornate. “Bismantova rock & bloc -spiegano gli organizzatori- è una festa, dove vogliamo invitarvi a scoprire la magia della Pietra, dai blocchi alle vie lunghe, ognuno può scegliere la sua dimensione. La Climb Marathon si svolgerà su vie multipitch tra le più belle della Pietra, con difficoltà dal V al 7c”. Per informazioni è possibile rivolgersi al Rifugio della Pietra, al numero 0522613238.

Nella giornata di domenica, 11 maggio, ci sarà anche un’altra importante iniziativa che ha una caratteristica particolare: si tratta di una camminata alla Pietra, organizzata dall’associazione Villacultura, di Villa Minozzo, in collaborazione con l’Istituto “Peri-Merulo”, il Cai Bismantova e con il patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti. Un’ampia e semplice escursione, lungo il sentiero Cai che compie il perimetro di Bismantova, con ritrovo alle ore 9 a piazzale Dante, accompagnamento di guide della sezione Cai Bismantova ed intermezzi musicali a cura del trio di fisarmonica dell’Istituto Merulo, buffet al Rifugio della Pietra alle 13 ed alle 14,30 la visita guidata alla mostra “Antichissima Bismantova”, ospitata fino a novembre a Palazzo Ducale, con i reperti pre-protostorici rinvenuti a Campo Pianelli, alle pendici della Pietra, in 150 anni di scavi e studi, con l’accompagnamento delle giovani studiose locali Chiara Borghi e Giulia Casali.

La peculiarità dell’iniziativa sta nel fatto che l’associazione Villacultura organizza un evento di conoscenza e valorizzazione del territorio in un comune diverso da quello a cui, anche nel nome, è legata. Spiega una delle organizzatrici, Barbara Ruffini: “Crediamo sia una cosa abbastanza innovativa, ma come associazione ci proponiamo fin dall’inizio la valorizzazione del territorio dell’Appennino reggiano nel suo complesso. La Pietra anche per noi di villa è una vista quotidiana, la sentiamo tanto nostra come gli amici di Castelnovo la sentono loro. Abbiamo voluto coinvolgere per questo tanti amici di Castelnovo che interverranno a vario titolo nel corso della giornata e per questo li ringraziamo”. Per informazioni ulteriori è possibile visitare il sito www.villacultura.it, o telefonare al numero 3392713647.

 

“Ricci, rischio licenziamento per 8 dipendenti”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Nel mese di marzo 2014 gli impiegati di Ricci Casa di Ciano d’Enza hanno ricevuto una lettera di trasferimento che li comandava per il giorno 28 aprile scorso al lavoro presso la sede di Crespellano di Bologna. Le motivazioni addotte da Ricci Casa sono relative alla maggior efficienza nella gestione dell’impresa, riduzione dei costi, riduzione dei tempi decisionali e miglioramento dei flussi informatici del settore amministrativo.

Il trasferimento riguarda 8 persone, quasi tutte donne con problemi di cura della prole e di assistenza familiare, persone che abitano a Castelnovo ne’ Monti e limitrofi e che sarebbero costrette a farsi carico di alcune ore di viaggio al giorno, con auto propria, per recarsi nel nuovo luogo di lavoro, non raggiunto da mezzi di trasporto pubblici diretti.

A seguito della indisponibilità della Ricci a revocare il trasferimento, i lavoratori e le lavoratrici non si sono sottratte al confronto ed hanno proposto di addivenire ad un accordo che permettesse loro di ridurre l’impatto sia economico che di impiego di tempo che tale trasferimento comporta: i lavoratori coinvolti hanno calcolato una spesa/mese di 500,00 euro netti a fronte di stipendi medi di 1250,00 euro netti su un tempo pieno.

La Rsa di Reggio Emilia, assistita da Filmcams Cgil, ha proposto l’utilizzo di un mezzo collettivo di trasporto, la riduzione della pausa pranzo per trasformare il tempo di attesa in periodo utile al lavoro e accorciare i tempi di impegno su Bologna, il ristoro del pasto tramite buoni pasto o convenzioni con mense.

La risposta di Ricci è stata negativa su tutti i fronti: è stata solo accolta la richiesta della Rsa e di Filcams di posticipare il trasferimento al 19 maggio p.v. per proseguire il confronto, stante anche alcune gravi situazioni individuali.

L’assemblea di tutti i lavoratori di tutte le strutture di Ciano, anche quelle non coinvolte dal trasferimento, ha chiesto con ordine del giorno del 17 aprile scorso il ritiro del trasferimento. Renzo Ricci s’è reso disponibile ad incontrare i lavoratori il 14 maggio a Ciano a ridosso della data prevista per lo spostamento.

Ora i lavoratori stanno attendendo con apprensione sia l’incontro che la data del 19 maggio, senza sapere cosa sarà del loro futuro, temendo la prossima disoccupazione anche perchè la legge autorizza il datore di lavoro a licenziare il dipendente che non si è presentato sulla sede comandata.

Diventa difficile ad oggi pensare che senza flessibilità e aiuti economici lavoratrici madri di bambini inferiori a 3 anni riescano a prendere servizio puntualmente il 19 maggio alle ore 8-8,30 in quel di Bologna.

(Cgil-Filcams)

 

Pochi soldi, viabilità in sofferenza

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Mancano i soldi e a farne le spese ci rimette la viabilità. Resta chiusa, dopo parecchie settimane dall’accaduto, per il pericolo di una frana incombente, la strada provinciale 17 di Neviano che collega, tramite il ponte di Vetto, il parmense al reggiano. Il tratto interessato dalla frana è di circa 300 metri vicino al ponte di Vetto. Massi di grandi dimensioni minacciano di cadere sulla strada, massi di grandi dimensioni posizionati in alto, sul versante, a una altezza di una decina di metri: sono loro il problema che blocca la Sp 17 che collega i due versanti.

“Un pericolo incombente – lo definisce l’assessore alla viabilità parmense Andrea Fellini – di fronte al quale era impensabile tenere aperta la strada, una difficoltà che stiamo cercando da tempo di affrontare nonostante la sorte a cui sono destinate le province”.

Il riferimento di Fellini non è solo alla fase di trasformazione istituzionale, ma anche all’ulteriore e recente taglio stimato fra i 2,5 e 4 milioni di euro, operato dal governo con il decreto legge 66/14. Questo unito ai “lacci” del patto di stabilità rende assai incerta la possibilità di appaltare lavori.

“Quando diciamo che non c’è più nemmeno un euro per lavorare stiamo solo raccontando la verità dei fatti ed è bene che tutti si rendano conto che è così”, sottolinea l’assessore.

Sulla sp 17 della val d’Enza vi è una continua percolazione d’acqua da monte. La Provincia di Parma ha compiuto alcuni interventi di “tamponamento” ultimo dei quali la realizzazione di un vallo, cioè un muro in terra, per fermare i massi e allo stesso tempo monitorarne la caduta.

“Occorrerebbe una sistemazione di tutto il versante, proprietà anche di privati, per garantire sicurezza al transito – continua Fellini -. Bisogna realizzare una barriera paramassi che i nostri uffici stanno comunque progettando per essere pronti a intervenire non appena avremo le risorse. Il costo stimato è di 200-250mila euro. La stagione piovosa e la presenza di una matrice argillosa, i massi inglobati e le forti perdite d’acqua, delle quali si devono chiarire le cause, rendono il transito impossibile per ragioni di sicurezza”.

Complessivamente sulle sp che attraversano il comune di Neviano la Provincia ha investito negli ultimi anni circa 800mila euro. “Lavori che ci hanno sempre consentito di garantire l’efficienza della rete viaria o di intervenire rapidamente quando ce ne era bisogno – conclude Fellini -. Abbiamo sempre fatto la nostra parte con professionalità e serietà, oggi, a causa di decisioni prese dal Governo, non siamo più in grado di affrontare i problemi come un tempo ma, nonostante questo, cerchiamo in tutti i modi di fare il nostro dovere”.

Resta il fatto che la popolazione protesta per il blocco della viabilità, importantissima, per il collegamento vallivo fra i due versanti della valle dell’Enza.

 

Viano: grazie ai neonati, un parco più “ verde”

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Riceviamo e pubblichiamo

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Mercoledì 7 maggio, a Viano, in base ai dati di natalità del 2012, sono state messe a dimora una quarantina di piantine autoctone che hanno rimboschito un’area all’interno del Parco dei Mille Colori, nella zona sportiva di via Cadonega. Con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile Gruppo Alpini, tigli, aceri campestri e montani, carpini, sorbi, frassini maggiori ed ornielli, sono andati a rafforzare il nostro ecosistema boschivo.
Un albero per ogni neonato: applicazione della legge nazionale n. 113 del 29 gennaio 1992 che prevede l’obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica. La Regione ai sensi della L.R. n.3/1999, assicura la disponibilità delle piante necessarie presso i vivai forestali gestiti direttamente a titolo gratuito, nonché la tipologia delle essenze da impiantare. Il Comune deve provvedere alla piantumazione degli alberi e comunicare alle famiglie il tipo di pianta loro assegnata ed il luogo esatto in cui essa è piantata.
Questa giornata, commenta l’Assessore all’Ambiente Nello Borghi, attraverso un gesto semplice e non solo simbolico è stata un’occasione di festa collettiva, un modo naturale per dare il benvenuto ai nuovi piccoli cittadini, ma anche di consapevolezza e responsabilità verso i temi dell’ambiente in generale e del patrimonio verde del nostro comune. L’iniziativa, aggiunta a quella analoga dello scorso anno, ed ad interventi di potatura, ci ha permesso di completare una progettualità rivolta al miglioramento e manutenzione del Parco stesso.
Alla manifestazione hanno partecipato festanti i “piccoli” accompagnati da genitori e nonni. Oltre all’Assessore che ha coordinato le operazioni, ha portato il proprio saluto a tutti i partecipanti il Sindaco Giorgio Bedeschi. A ricordo, è stato consegnato ai genitori un attestato con l’attribuzione della pianta al loro bambino.

Assessore all’Ambiente e Uso ed Assetto del territorio
Nello Borghi

Partito il viaggio verso Kahla

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Anche quest’anno una rappresentanza del Comune di Castelnovo partecipa alle commemorazioni

ME-262-Kahla

ME-262-Kahla

ufficiali in programma nella località di Kahla, in Turingia, regione tedesca tristemente famosa perché negli ultimi anni del Reich vi fu realizzata, attraverso il sacrificio di moltissimi lavoratori forzati deportati, una fabbrica sotterranea per costruire gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262.

Il gruppo castelnovese è partito questa mattina per recarsi in Turingia, per commemorare i molti deportati dall’Appennino reggiano che furono destinati a Kahla, dei quali diversi non fecero più ritorno.

Il viaggio a Kahla si inserisce a proseguimento delle iniziative dell’Amministrazione comunale dedicate alla Giornata della memoria 2014, ed è organizzato dagli assessorati alla scuola e alla cultura, in collaborazione con il Centro sociale “Insieme”.

Le  commemorazioni si tengono il 9 e 10 maggio: al viaggio partecipa parte anche la classe V B della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Castelnovo ne’ Monti. “Dal 2000 circa, tutti gli anni, una delegazione del nostro Comune partecipa alle commemorazioni a Kahla – spiega l’assessore alla scuola Mirca Gabrini -. Durante il soggiorno si farà visita il 9 maggio al campo di concentramento di BuchenWald, al Museo e alla collina del Walpesberg, sotto la quale fu realizzata la fabbrica dei caccia a reazione

me262

me262

Messerschmitt 262, partecipando anche alla cerimonia al memoriale sorto sulla stessa collina. Il 10 maggio si terrà la cerimonia di commemorazione dei caduti a Leubengrund e al cimitero di Kahla. Al termine della cerimonia il sindaco di Kahla accoglierà in municipio tutta la delegazione e ha organizzato un momento di scambio e confronto tra gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Castelnovo, che partecipa al viaggio insieme a genitori e insegnanti, e alcuni studenti tedeschi. I nostri ragazzi presenteranno una loro ricerca su Kahla ‘Da una montagna di sofferenza a una montagna di speranza’ che hanno realizzato durante lo scorso anno scolastico. Penso che sia un’occasione importante e unica in cui, oltre a rendere omaggio alle vittime e ai deportati, si passerà il testimone tra generazioni diverse, indispensabile per evitare che chi rappresenta il nostro futuro non conosca o dimentichi ciò che ha drammaticamente segnato la vita dei nostri concittadini e sul quale si fonda I deportati di Castelnovo che vissero la terribile esperienza di questo campo e che non ne fecero ritorno furono Inello Bezzi, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Attilio Coli, Ermete Zuccolini e Francesco Toschi. Sulla collina sede un tempo del campo, nel memoriale si trova una lapide in loro ricordo posizionata dall’Amministrazione comunale di Castelnovo già diversi anni fa. Ogni anno qui si danno appuntamento delegazioni ufficiali provenienti da numerose Nazioni europee: Italia, Belgio, Russia, Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia”.

Dove attivare il fascicolo sanitario elettronico (Fse) e il cupweb a Castelnovo ne’ Monti

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Attivando il fascicolo sanitario elettrico (Fse) è possibile utilizzare anche cupweb, il sistema completamente gratuito di prenotazione online delle prestazioni specialistiche (visite ed esami) della Regione Emilia-Romagna. Il sistema indica quali sono le prestazioni prenotabili sia nella nostra Azienda che nelle altre aziende della Regione.

Il suo utilizzo è riservato ai cittadini maggiorenni che possono effettuare prenotazioni per se stessi o per i minori/tutelati a loro associati, purché siano assistiti da un medico di medicina generale convenzionato in una delle aziende sanitarie della Regione Emilia-Romagna. L’utilizzo è subordinato al possesso di credenziali che vengono rilasciate dagli sportelli abilitati all’attivazione del fascicolo sanitario elettronico delle aziende sanitarie.

Nel caso in cui l’utente non sia in possesso di credenziali, l’accesso a cupweb consente solamente di:
• cercare le strutture delle aziende sanitarie presso cui prenotare tramite cupweb;
• cercare la prima data disponibile per prenotare una determinata prestazione tramite cupweb.

Se l’utente è in possesso delle credenziali utilizzando cupweb può:
• prenotare le prestazioni sanitarie definite da ciascuna azienda sanitaria,
• annullare uno o più appuntamenti prenotati tramite cupweb o sportello cup/farmacia,
• cambiare uno o più appuntamenti prenotati tramite cupweb o sportello cup/farmacia,
• pagare una prenotazione attraverso il portale regionale del pagamento online,
• visualizzare gli appuntamenti prenotati presso una azienda sanitaria,
• ristampare il promemoria dell’appuntamento e dell’eventuale costo della prestazione prenotata

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata a cupweb https://www.cupweb.it

Come ottenere le credenziali per il fascicolo sanitario elettronico (Fse) e il cupweb

L’attivazione è semplice. È necessario rivolgersi ad uno degli sportelli dell’Azienda Usl o dell’Azienda ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio Emilia per ottenere le credenziali, nel rispetto della privacy. Occorre portare con sé un documento di riconoscimento e un indirizzo e-mail valido, dove verrà inviata la seconda parte di password di accesso (la prima viene consegnata allo sportello). Attenzione: ogni assistito dovrà avere un proprio indirizzo di posta elettronica non condiviso con altri, nemmeno i familiari.

È possibile ottenere le credenziali per il Fse e cupweb per altre persone: in questo caso è necessaria la delega scritta con l’indicazione del loro indirizzo e-mail e fotocopia del documento di identità del delegante. Per i minori, il Fse è attivato dai genitori che potranno collegarlo al proprio fino al compimento della maggiore età del figlio. Anche in questo caso è necessario compilare un apposito modulo. Lo stesso vale per i tutori in caso di persone soggette a tutela.

Con le credenziali complete occorre collegarsi al sito www.fascicolo-sanitario.it per iniziare a consultare e utilizzare il proprio Fse oppure al sito https://www.cupweb.it se si vuole solo prenotare le proprie prestazioni sanitarie.

Dove attivare il fascicolo sanitario elettronico e cupweb

Luogo di accesso per rilascio credenziali:  Castelnovo ne’ Monti, Urp, via Roma, 2 – Ufficio risorse Castelnovo ne’ Monti

Orari apertura: da lunedì a venerdì: 8-12

Telefono per informazioni: 0522617328

 


Il sindaco Alessandro Govi comunica che il Comune di Busana non applica la Tasi e nessuna addizionale Irpef

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il Comune di Busana non applica la Tasi e nessuna addizionale Irpef. Nelle scorse settimane il Consiglio comunale di Busana ha approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2013 ed il bilancio di previsione per il 2014. Si tratta dei due più importanti atti di natura finanziaria ed amministrativa che regolano la vita dell’Ente.

Il bilancio consuntivo si è chiuso con un avanzo di amministrazione disponibile di euro 63.500,00 che è stato destinato ad investimenti che saranno realizzati nel corso del 2014.

Il bilancio di previsione per l’anno 2014 conferma l’assoluta solidità dei conti del Comune di Busana. Unico, sino ad ora, tra i municipi della provincia di Reggio Emilia il Comune di Busana ha deliberato di non applicare ai propri cittadini la Tasi; si deve inoltre considerare il fatto che già da tempo non viene applicata nessuna addizionale Irpef ai residenti del comune.

A seguito della manovra finanziaria approvata l’imposizione fiscale locale applicata ai cittadini del Comune risulterà una delle più basse dell’intero panorama regionale:

  • addizionale Irpef: zero;
  • Tasi : zero;
  • Imu 2^ casa 9,6 per mille ( con un aumento nel 2014 dell’1 per mille);
  • Imu attività’ produttive, negozi e capannoni 7,6 per mille;
  • Imu abitazioni concesse in comodato ai figli 5,6 per mille (con una diminuzione per l’anno 2014 del 2 per mille).

Non vengono utilizzati oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente e – grazie agli spazi finanziari concessi dalla Regione Emilia-Romagna – viene rispettato il patto di stabilità.

Gli investimenti sono finanziati senza contrarre nessun nuovo mutuo consentendo al Comune di mantenere un basso livello di indebitamento pro capite rispetto al debito residuo dei mutui contratti in precedenza pari ad euro 550 circa per ogni abitante. Naturalmente i risultati sopra menzionati sono stati raggiunti mantenendo tutta la vasta gamma di servizi erogati dal Comune e dall’Unione (micronidi, scuola di musica, biblioteca di classe – libri gratuiti agli alunni delle scuole medie – trasporto scolastico, mensa, Uit, ecc.).

Ecco come stanno procedendo i lavori di adeguamento della statale 63

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Piccolo viaggio fotografico di come si presenta oggi la situazione dei lavori che sta compiendo l’Azienda nazionale autonoma strade-Anas lungo la statale 63, nel tratto fra Croce e Ca’ del Merlo.

 

La festa delle scuole cattoliche per l’infanzia

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Festa bambini 1

Tanto entusiasmo, tanti sorrisi, ma soprattutto tanti bambini all’undicesimo appuntamento annuale delle scuole cattoliche per l’infanzia che aderiscono alla Fism (Federazione italiana scuole materne). Quest’anno il punto di aggregazione è stato alla Chiesa della Resurrezione di Castelnovo ne’ Monti, dove oltre duecento bambini delle scuole materne del comprensorio montano, accompagnati da genitori e insegnanti, si sono dati appuntamento.

Festa bambini 2All’interno della chiesa, alla presenza della presidentessa della Fism regionale Marianina Sciotti e del parroco ospitante don Evangelista Margini, i piccoli studenti hanno messo in scena uno spettacolo che ha entusiasmato i tanti genitori presenti. Il “trasferimento” alla scuola materna per il successivo momento ludico e di pranzo assieme è avvenuto a piedi lungo la via principale del paese, con i bambini che hanno letteralmente invaso il paese mostrando striscioni e cartelloni disegnati da loro.

A fare da apri corteo un trampoliere in veste di clown che ha richiamato la curiosità dei tanti residenti, il tutto sotto l’occhio vigile dei motociclisti della Polizia stradale, che hanno garantito la sicurezza del corteo. Giunti a destinazione, i bambini sono stati accolti da tante mamme e papà con cui hanno poi condiviso pranzo e giochi ed hanno ricevuto in regalo un palloncino colorato della stessa Stradale.

 

Dichiarazione del sindaco del comune di Collagna, Paolo Bargiacchi, in relazione alle notizie di stampa relative al caos sull’applicazione della TASI 2014

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Riceviamo e pubblichiamo

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Dichiarazione del sindaco del comune di Collagna, Paolo Bargiacchi, in relazione alle notizie di stampa relative al caos sull’applicazione della TASI 2014.
1)Con deliberazione consiliare (n. 20 del 28 aprile u.s.), il Comune di Collagna ha deliberato l’applicazione della TASI a zero, per l’anno 2014. Pertanto, in relazione a tale tributo, per l’anno 2014, nulla è dovuto da parte dei contribuenti del Comune di Collagna.

2)Inoltre, con deliberazione consiliare (n. 21 del 28 aprile u.s.), il Comune ha fissato le seguenti aliquote IMU per l’anno 2014:
a) 4,0 per mille per tutte le abitazioni “principali” con esenzione del pagamento IMU per i seguenti casi particolari:
• Abitazione principale e relative pertinenze (C/2, C/6 e C/7);
• Ex casa coniugale e relative pertinenze;
• Unità immobiliare e relative pertinenze come sopra indicate posseduta da anziani o disabili, titolari del diritto di proprietà o di usufrutto, che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari;
• Unità immobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
• Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano locati;
• Unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
c) 7,6 per mille, per tutti gli immobili appartenenti alle attività produttive dei settori turistico/produttivo e artigianale, riconducibili alle categorie catastali “D” (l’imposta relativa a questa tipologia di immobili è destinata per intero all’erario dello Stato), “C/1”, “C/3”, “C/4” “C/5”;
d) 10,5 per mille per i fabbricati ad uso abitativo (seconde case) e relative pertinenze non utilizzati quale abitazione principale e per tutti i fabbricati che non rientrano nel punto c);
e) 7,6 per mille, per le unità abitative censite nella categoria da A/01 ad A/09 e loro pertinenze concesse in comodato o uso gratuito a parenti in linea retta fino al primo grado (figli/genitori) che le occupano quale “dimora abituale” avendo trasferito, in tale immobile, la propria residenza;
f) 9,0 per mille per le aree fabbricabili; sono stati adottati i valori delle aree fabbricabili per ogni Mq e divisi per località e destinazione il cui elenco è da verificare presso gli uffici comunali;
L’ammontare della detrazione per l’abitazione principale e relative pertinenze, è di Euro 200,00 da applicarsi ai casi indicati al punto b); la detrazione per l’abitazione principale è maggiorata di euro 50,00 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e che l’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di euro 400,00.
I terreni agricoli montani ed i fabbricati rurali posti in territori montani e strumentali all’attività agricola, sono esenti dal pagamento dell’IMU.
Infine, si precisa che il Comune di Collagna:
- Non applica l’addizionale comunale,
- Non applica la tassa sui passa carrai,
- Non applica la tassa di soggiorno,
- Non applica l’imposta di scopo.

Tutto ciò, è possibile perché il Comune di Collagna fa parte di un’Unione di Comuni che ha consentito ai Comuni che ne fanno parte, l’abbattimento della pressione tributaria, in forza dei contributi statali e regionali erogati a favore dell’Unione stessa.

Sarà, inoltre, possibile mantenere in futuro tali agevolazioni tributarie per i cittadini e le attività, mantenere tutti i servizi di qualità alta e diffusi sul territorio, nonché la valorizzazione delle proprie risorse specifiche (turismo ed ambiente), soprattutto assieme alla riduzione dei costi della politica, esclusivamente con il completamento del percorso di fusione, coraggiosamente e doverosamente intrapreso, senza mettere a repentaglio il senso si appartenenza a queste straordinarie comunità di crinale.
Collagna, lì 9 maggio 2014

Paolo Bargiacchi
Sindaco di Collagna

 

L’evento annuale della Banda Musicale di Felina venerdì 16 maggio

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 L’evento annuale della Banda Musicale di Felina.

Concerto che apre la stagione concertista dell’associazione dell’Appennino Reggiano, una serata all’insegna della buona musica con brani classici per finire con pezzi POP con sorprese.

In occasione della festività del Santo Patrono all’Ospedale S. Anna saranno garantite le sole attività d’urgenza

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La Direzione del Distretto di Castelnovo ne’ Monti informa che, lunedì 12 MAGGIO 2014 in occasione della festività del Santo Patrono di Castelnovo ne’ Monti, S. Pancrazio, all’Ospedale S. Anna e nei Servizi Territoriali di Castelnovo nè Monti saranno garantite le sole attività d’urgenza. Resteranno chiusi i servizi e gli sportelli: CUP, SAUB, Centro Prelievi, Riabilitazione e Rieducazione Funzionale, Radiologia, le attività ambulatoriali e gli uffici amministrativi.

Per quanto riguarda i medici di Famiglia e i Pediatri di libera scelta, relativamente al solo Comune di Castelnovo nè Monti, sarà attivo dal servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), dalle ore 8.00 per la sola sede di Castelnovo ne’ Monti.

Nei rimanenti Comuni del Distretto montano l’assistenza medica e pediatrica di base sarà normalmente garantita. Il servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), inizierà regolarmente alle ore 20.00.

Risponderanno ad eventuali emergenze di Sanità Pubblica gli operatori delle sedi del Servizio di Igiene Pubblica di:

• Scandiano, telefono 0522. 850356

• Montecchio, telefono 0522. 860174

Lunata sulla cima del Monte

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Nuova ed interessante proposta che va ad arricchire l’ampio ventaglio di escursione di Passi da Gigante.

Lunata sulla cima del Monte.

In occasione delle sere di luna piena si faranno escursioni sulle vette più belle del nostro territorio, ogni volta su una cima diversa.

Durante la salita si assisterà all’incantevole tramonto e sulla cima si aspetterà l’ALBA DI LUNA. Un’ occasione unica per vivere un’avventura suggestiva tra i rumori del bosco ammirando le luci della città al chiaror della luna.

Si inizierà il 14-Maggio-2014 con l’ascesa al Monte Prampa 1698m

Partenza: ore 20,00 presso piazza della pace Villa Minozzo oppure ore 20,30 al rifugio di Monte Orsaro di Villa Minozzo

Tipologia: escursione notturna di media difficolta dislivello 500 m

Durata: 3 h

Abbigliamento consigliato: luce frontale, giacca anti vento, materiale invernale in genere.

Per info e prenotazioni:  davide@passidagigante.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo.   3495852699

CAccompagnerà Davide Malvolti Guida escursionistica ambientale.

Prenotazione obbligatoria entro lunedì 12-5-2014

Per chi ama la montagna e vuole viverla in tutte le sue stagioni.


Nuovi impianti fotovoltaici su edifici pubblici di Castelnovo

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In questi giorni stanno arrivando a conclusione i lavori di allacciamento di tre nuovi impianti fotovoltaici su edifici pubblici di

L'impianto sul tetto della RSA I Ronchi

L’impianto sul tetto della RSA I Ronchi

Castelnovo, realizzati nell’ambito di un progetto di livello provinciale, che ha visto le amministrazioni comunali di 45 enti reggiani, raggruppati nella spa Agac Infrastrutture, incaricare Iren Rinnovabili di progettare, realizzare e gestire appunto nuovi impianti fotovoltaici da collocare su edifici di proprietà dei Comuni. Afferma l’Assessore all’Ambiente di Castelnovo, Nuccia Mola: “Da diversi anni siamo impegnati sul tema delle energie rinnovabili, e l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali non è certo una novità. Già dal 2008 infatti ne abbiamo installati sulla palestra di Felina e sulle elementari del Peep a Castelnovo. Ora se ne vanno ad aggiungere altri quattro, il cui allacciamento alla rete elettrica è in fase di installazione in questi giorni: sono sul tetto della Rsa “I Ronchi”, sul tetto della palestra del Peep – Pieve, su quello della scuola elementare Giovanni XXIII e sul tetto dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo – scuole medie. La fase realizzativa degli impianti a livello provinciale, ha visto al lavoro un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Iren Rinnovabili, Electric World di Novellara, Project Group di S. Polo d’Enza, il Consorzio di Imprese Koinos Studio Alfa di Reggio e, per la strutturazione della parte finanziaria, il Banco Emiliano. Gli impianti verranno gestiti da Iren rinnovabili per un periodo di vent’anni e l’investimento sarà coperto tramite gli introiti derivanti dal Conto Energia, e dal contributo in conto scambio dell’energia elettrica prodotta, immessa in rete e non auto consumata sul posto. Di fatto, a fronte del servizio offerto nessun onere grava sul Comune e rimangono a totale carico di Agac Infrastrutture gli oneri relativi alla realizzazione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto e quant’altro necessario per la gestione, e alla scadenza della convenzione gli impianti verranno consegnati al Comune senza onere alcuno. Crediamo sia un importante passo avanti nell’ambito della produzione di energia pulita e rinnovabile”.

Nel dettaglio la potenza dell’impianto installato sull’Rsa I Ronchi è di 34 kWp, per una produzione energetica annua di 38.034 kWh; l’impianto sulla palestra Peep ha una potenza di 19,6 kwp per una produzione annua di 23.268 kWh, quello sulla scuola Giovanni XXIII 65,42 kWp per 74.353 kWh annui, e quello sull’Istituto comprensivo 99,7 kWp per 112.070 kWh annui. Un importante risultato anche dal punto di vista ambientale, dato che ogni kWh prodotto attraverso energia fotovoltaica, consente di immettere in un anno una tonnellata di anidride carbonica in meno in atmosfera.

Presto al Museo di Crovara

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UN MUSEO A CROVARA

 

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Ora abbiamo un’altra bella opportunità per trascorrere una domenica a due passi da casa, in un luogo sano, fra i boschi. È Crovara, ad una dozzina di chilometri da Castelnovo, sulla strada Rosano-Buvolo. Dopo i recenti restauri, un po’ alla volta, si sta allestendo un museo di oggetti appartenuti ai nostri avi. Non è ancora completo ma già diversi oggetti pongono interrogativi ai visitatori, per la loro forma, le loro finalità e l’utilizzo. Altri oggetti aspettano solo uno spazio per l’esposizione. Il complesso di Crovara (inaugurato ufficialmente il 30 Novembre 2013) si compone di diversi elementi: l’Ostello La rupe di San Giorgio, ove è possibile pernottare anche a lungo; il museo degli strumenti agricoli; la Chiesa parrocchiale intitolata a S. Giorgio con alcuni arredi interessanti; i resti del castello dei Della Palude; il centro informazioni per alloggio e guida lungo i sentieri (tutti riattivati) della Valle del Tassaro. Per coloro che amano passeggiare tra i boschi da Crovara si possono raggiungere le cascate del Tassaro, (a poche centinaio di metri dal complesso), le borgate di Scalucchia, Legoreccio, Casalecchio su strada asfaltata, poi, risalendo la valle sui sentieri, Spigone, Pineto, Casone, Casa Cimolla, il B&B La Fossa (consigliato a chi desidera un periodo di immersione nella natura lontano dal chiasso cittadino).

 

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Fra poco a Crovara troverete esposto anche l’oggetto riprodotto qui. Posso dirvi che si tratta di una doppia unità di misura per cereali, in uso prima che Napoleone imponesse il sistema metrico decimale. Da quello che ho capito si tratta di un sottomultiplo della Mina, altra misura per cereali. La capacità di questi oggetti cambiava a seconda dello Stato. È di legno lamellare con supporti in ferro battuto. Per ora non dico altro, ma chiedo se fra i lettori c’è chi conosce il vero nome.

 

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Un altro cimelio presente al museo è questo libro. Oggi il suo titolo non dice gran che dopo che il latino nella scuola è stato relegato al ruolo di materia cenerentola. Ma per oltre tre secoli è stato uno strumento necessario a chi voleva approfondire il latino e la poesia latina. In modo specifico nei seminari. Règia Parnàssi, (Reggia del Parnaso), contiene appunto tutto ciò che si deve sapere in fatto di poesia latina, sia per comprendere che per comporre versi. La prima edizione pare che risalga al 1679, a Parigi, curata dal gesuita V. Vavasseur. Poi le edizioni si sono succedute in tutte le grandi città, da Roma a Venezia, a Napoli.

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A scuola di Caritas

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La classe 4 E dell’IIS alla Caritas di Reggio Emilia

La classe 4 E dei Servizi Socio Sanitari ha fatto l’esperienza alla mensa della Caritas in via Adua di Reggio Emilia con la professoressa Nazzarena Milani. Ogni giorno decine di persone usufruiscono della distribuzione gratuita dei pasti. Fasce sommerse di popolazione invisibile che necessitano dei beni primari, e anche di un sorriso.

Scoperto… un tesoro

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“Noi investiamo sulla costruzione dell’identità dei nostri ragazzi, continuando una tradizione già avviata dall’Istituto Comprensivo Giorgio Gregori e lavorando sulla conoscenza del territorio”.Così ha esordito la Dirigente Scolastica Giusy Gentili dell’Istituto Comprensivo di Carpineti – Casina, presentando il 3 maggio, a Casina,  la mostra sulle case a torre.

Tutto è nato dall’interesse per i Beni Culturali e storici del nostro territorio per sviluppare un progetto didattico promosso dall’Istituto dei Beni Culturali dell’Emilia Romagna, alla sua terza edizione.

Si tratta di un Concorso di idee dal tema : “Io amo i beni culturali” rivolto alle scuole secondarie di I° e II° grado, insieme a Musei e Archivi, per realizzare un Picture Book.

Il progetto ha indirizzato lo sguardo verso le case a torre, realtà tipiche del nostro territorio, costruzioni che delineano il nostro paesaggio in modo suggestivo e che, in alcuni casi, vengono ancora abitate dopo adeguamenti alle nuove esigenze abitative, in altri rimangono luoghi dimenticati ed oggi il loro recupero si rende difficile, troppo impegnativo.

Non a caso la scuola ha attivato un laboratorio fotografico, che ha pure consentito l’iscrizione all’evento, ormai internazionale, di Fotografia Europea, alla sua VIII edizione, e che pubblica sul Web il lavoro dei ragazzi, in Circuito Off. CIMG4987

Ma cosa sono le case a torre e cosa ne è rimasto oggi?

Risalgono al 1400 e sorgono come elementi di difesa del territorio.

Ecco che dai ragazzi parte l’esplorazione dei luoghi, con il contributo dell’Associazione “Insieme per Pianzo”, che da tredici anni scommette sui percorsi culturali del territorio e che quest’anno ha permesso di visitare le case a torre, avendo a cuore la formazione e lo studio dei ragazzi, in vista del loro futuro, come ha ben sottolineato il suo Presidente, Filippi Rubens.

Fondamentale anche il contributo delle famiglie  Ubaldo Montruccoli , Margini Olimpio, Taddei e Cineroli di Vaglie che hanno aperto le case permettendo di conoscerle da vicino.

E da qui  parte anche la voglia di scoprire… “Lavoriamo per conoscere i tesori del territorio”, ha affermato la Dirigente Scolastica nel ringraziare la Prof.ssa Sandra Giberti di arte e le prof.sse di lettere che hanno collaborato con lei in un percorso interdisciplinare, i ragazzi ed i genitori che si sono prestati, nonché l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Rinaldi Gianfranco, da assessori e consiglieri comunali presenti all’inaugurazione. CIMG4985

Il Sindaco ha sottolineato la straordinarietà del lavoro svolto, che esprime la  incredibile bellezza del paesaggio, del quale siamo privilegiati abitanti…Il tema del paesaggio è legato infatti alla presenza dell’uomo ed in particolare in Italia, a differenza di altri Paesi, abbiamo un passato antichissimo.

Un progetto quindi corale, che ha messo in mostra  la mappatura delle case a torre del territorio, le loro posizioni strategiche su strade maestre : “le fotografie non sono solo in questo caso una rappresentazione della realtà ma un’operazione culturale per conoscere tutto quanto ci sta dietro.

L’occhio così si allena a vedere conoscenze altre”, ha concluso la Dirigente.

Le fotografie ci raccontano la Casina di un tempo: attraverso lo sguardo curioso e attento dei ragazzi riemergono luoghi nascosti, apparentemente inaccessibili.

Casa a torre la Villa, casa a torre Casaleo, borgo la Villa, borgo di Croveglia, casa a torre a Vaglio, di Lezzolo, di Paullo e poi Montale, Monchio e Casalio di Sarzano, Cologno e Bergogno…Non sono fotografie professionali, come gli esercizi di pittura che le accompagnano, ma appunti, riflessioni, impressioni che aiutano a ricordare i luoghi di un paese cambiato in cui però affondano le nostre radici.

Splendida raccolta di luoghi, di atmosfere e di ambienti, immortalati da uno scatto che resta per sempre per raccogliere un passato che ci ha connotato, per renderci consapevoli della nostra realtà e portarla al futuro.”Queste immagini infatti ci mettono in relazione con chi verrà dopo di noi, così come abbiamo fatto noi in questo percorso, con chi ci ha preceduto e vogliono raccogliere la nostra memoria” ha affermato la prof.ssa Giberti.

Tuttavia, alla base dell’intero percorso e, inevitabilmente fine ultimo dello stesso, rimane la presa di coscienza dell’importanza dei beni culturali e artistici, della necessità di preservarli e di divulgare la loro conoscenza, affinché la loro storia, seppur lontana nel tempo, diventi la storia di tutti e ci parli ancora.

Infine la parola ai ragazzi  che hanno raccontato come hanno vissuto la loro esperienza attraverso l’uso di frasi significative :”Carpe diem, cogli l’attimo, anch’io amo i beni culturali…I beni culturali devono essere rispettati perché ci simboleggiano, anch’io amo i beni culturali…Fare di un’immagine un dipinto: anch’io amo i beni culturali..Non conoscevo le case a torre e ho imparato quante ce ne sono sul territorio: anch’io amo i beni culturali…Uno scatto al giorno toglie la noia di torno…anch’io amo i beni culturali…Visitare un bene culturale è come guardare un album di fotografie del nostro passato: anch’io amo i beni culturali..Istantanea di ricordi. Fare un’immagine fotografica significa portare conoscenza agli altri…Anch’io…

Il circuito regionale era iniziato facendo visita ai Chiostri di San Pietro, la metodologia è stata quella della ricerca attiva.

Una ricerca che invoca anche l’aiuto di Enti e Istituzioni perché questi valori del territorio non vadano perduti.

La mostra è visitabile nell’atrio della Scuola Secondaria di Casina.

Baiso, la buona notizia: Keraglass va avanti

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Keraglass

Una buona notizia per un’azienda montana che stava scontando una fase di difficoltà. La Keraglass, azienda italiana rinomata nel mondo per la capacità di fornire soluzioni complete per l’industria del vetro nel settore del vetro piano e curvo temperato, nel settore della serigrafia e della smaltatura e nella movimentazione e imballaggio, e creata dalla famiglia baisana Spezzani quasi vent’anni fa, entra a fare del gruppo Emmegi. Quest’ultima è una delle principali aziende mondiali nella lavorazione di profilati in alluminio e Pvc. Un vero e proprio gigante con base a Soliera (Modena), con oltre 500 lavoratori, attivo in circa 70 nazioni (con filiali dirette o subfornitori autorizzati) con un fatturato annuo di 80 milioni di euro, diviso fra un 20% in Italia e un 80% all’estero. Il direttore generale è Valter Caiumi, da poco più di un mese nuovo presidente di Confindustria Modena. Keraglass industries impiega circa 50 dipendenti; il fatturato consolidato si attesta intorno ai 20 Milioni di Euro, di cui il 10% realizzato in Italia e il 90% all’estero.

Il presidente di Keraglass industries Valter Caiumi (in mezzo), il sindaco di Baiso Alberto Ovi (a destra) e l’avvocato Giuseppe Pagliani (a sinistra)

Il presidente di Keraglass industries Valter Caiumi (in mezzo), il sindaco di Baiso Alberto Ovi (a destra) e l’avvocato Giuseppe Pagliani (a sinistra)

L’annuncio è stato dato, in questi giorni, proprio da Keraglass Industries. Di fatto si tratta di un accordo di partnership tecnologica e finanziaria tra la Keraglass e il Gruppo Emmegi, avvenuto anche grazie all’intermediazione dell’avvocato scandianese Giuseppe Pagliani. Nel concreto Cifin, la holding finanziaria del gruppo Emmegi, entra con la maggioranza nell’assetto societario di Keraglass Industries e, così, il controllo di Keraglass sarà congiunto per tutti i processi aziendali sotto la direzione di Cifin.

Alla base, la naturale affinità tra i due settori, quello della lavorazione del vetro e quello della lavorazione dell’alluminio, essi godranno di sinergie importanti, dando vita ad un progetto congiunto innovativo, “che – recita la nota stampa – non ha eguali nelle industrie di riferimento”. La consolidata e capillare presenza internazionale del gruppo Emmegi, confermata dalle consistenti quote di export sul dato complessivo di fatturato ma anche dalle ormai numerose controllate commerciali presenti nelle principali aree geografiche del mondo, garantirà a Keraglass un’importante espansione commerciale e l’ingresso in nuovi mercati. Si prevede che l’ingresso di Keraglass nel Gruppo Emmegi darà nuovo impulso alla ricerca ed innovazione dei prodotti, assicurando ai clienti un servizio di eccellenza e capillare.

 

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