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I carabinieri fanno “visita” ad un 45enne

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L’altro ieri a finire in manette era stato il cugino disoccupato che, complice anche la crisi, era stato arrestato dai Carabinieri di Carpineti con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dall’esame del cellulare di quest’ultimo, i militari carpinetani hanno rivolto le loro attenzioni investigative nei confronti di un 45enne parmigiano abitante a Montecchio Emilia, risultato essere suo cugino.

Ieri pomeriggio, forti delle risultanze acquisite, i militari di Carpineti, coi colleghi di Castelnovo ne’ Monti, hanno fatto “visita” al 45enne. L’interessato inizialmente si è mostrato ben disposto, consegnando spontaneamente 3 grammi di marijuana. Tuttavia i carabinieri, controllando, hanno rinvenuto in un vano della cucina altri 15 grammi d marijuana. Gli ulteriori approfondimenti hanno portato quindi i militari a far visita anche all’abitazione del nonno, ubicata nel comune di Carpineti, dove sono saltati fuori ulteriori 70 grammi di marijuana, che erano nascosti dietro un armadio, e 4 piante di marijuana. Il tutto ricondotto al 45enne, che, alla luce di quanto accertato, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella mattinata di oggi comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia e dopo la convalida dell’arresto è stato posto in libertà in attesa del processo.

 


Castelnovo / Da lunedì 7 aprile il “porta a porta”

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Da lunedì 7 aprile prende il via ufficialmente anche a Castelnovo ne’ Monti capoluogo, dopo che dallo scorso ottobre è attivo a Felina, il servizio di raccolta dei rifiuti cosiddetto “Porta a porta”. Dice in proposito l’assessore all’ambiente Nuccia Mola: “Con il nuovo servizio anche i cittadini del capoluogo possono raccogliere presso il proprio domicilio il secco indifferenziato, l’organico e il vegetale (Giro verde), mentre si continueranno ad utilizzare per la carta, la plastica, il vetro e il barattolame i contenitori stradali. In pochi mesi dall’attivazione del servizio a Felina abbiamo raggiunto dei risultati ragguardevoli: un incremento nella differenziazione e in particolare del rifiuto organico. Nel dettaglio, facendo una proiezione annuale sui dati dei primi mesi di attivazione del servizio, grazie appunto ai miglioramenti di performance nella raccolta dell’organico, il livello di differenziazione nella zona di raccolta porta a porta si attesterebbe a fine anno tra i 75 e l’80%. Questo è un dato molto positivo, sia perché, mentre nelle altre tipologie di rifiuti avevamo già raggiunto livelli di buona efficienza, proprio l’organico mostrava ampi spazi di crescita, sia perché questa tipologia di rifiuti è quella che va maggiormente ad alimentare le discariche, delle quali a ragione si auspica il superamento in tempi brevi”.

Le informazioni sul funzionamento del nuovo servizio sono state fornite agli utenti nelle scorse settimane, dagli addetti Iren che hanno anche consegnato a domicilio i materiali necessari. Per ogni ulteriore informazione è comunque possibile visitare l’apposita sezione sul sito internet del Comune, www.comune.castelnovo-nemonti.re.it.

Sull’introduzione del servizio a Castelnovo, ed in particolare sul quadro generale della gestione dei rifiuti in provincia di Reggio, interviene anche l’assessore provinciale all’ambiente Mirko Tutino: “In questi ultimi tre anni abbiamo fatto salire la differenziata di 5 punti (dal 58 al 63%) su base provinciale e ridotto del 20% la quantità di rifiuti indifferenziati inviati a smaltimento. I comuni che superano il 65% di differenziata sono passati da 6 a 18 ed in alcuni di questi si è raggiunto e superato l’80%. Tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo deciso insieme ai comuni. A Reggio i sindaci hanno dimostrato solidarietà territoriale e capacità di affrontare – anche tecnicamente – il tema. Non c’è più la fiducia in bianco data al gestore e per questo credo che il lavoro avviato sarà portato avanti al di là del destino delle province. Il piano d’ambito provinciale ha consentito di raggiungere questi risultati perchè abbiamo stravolto il meccanismo in vigore nel passato. Un comune che attivava il porta a porta prima del 2010 si trovava un aumento del 40% della tariffa derivato del fatto che si doveva pagare i nuovi servizi. Ma perchè fare la differenziata a Reggio costa di più? La risposta è questa: nel nostro territorio lo smaltimento costa poco, perchè abbiamo come unico smaltimento le due discariche esistenti e l’unico inceneritore attivo (dal 1971 fino al 2012) era frutto di un investimento pienamente ripagato e comunque trattava meno di un terzo dei rifiuti. Ciò che si risparmia riducendo lo smaltimento non ripaga la nuova raccolta. Nei comuni come Capannori o Ponte nelle Alpi, che hanno sviluppato raccolte differenziate del 90% senza aumenti tariffari, la tariffa di smaltimento di partenza era molto più alta. Inoltre in quelle realtà c’è un sistema di affidamento dei servizi che deriva da normative regionali diverse e che ha anche una diversa contabilità del rifiuto. In Veneto, per esempio, il sistema pubblico tratta la metà dei rifiuti trattati in Emilia e questo perchè la legge, da quelle parti, consente alle imprese di avere più libertà nello smaltimento dei propri rifiuti. Tutto ciò modifica sensibilmente il quadro economico ed ambientale nel quale ci si muove e per questo i raffronti economici tra le due realtà non sono possibili. Il vero punto, però, è capire come abbiamo gestito questo aumento di costi. Innanzitutto lo abbiamo spalmato su quattro anni. Poi è stato concepito un meccanismo che favorisse i comuni che hanno attivato il porta a porta ed infine abbiamo chiesto all’azienda di aumentare il rendimento del recupero dei materiali raccolti con la differenziata. Tutto questo non è stato fatto per un singolo comune, ma per tutta la provincia. Ed il risultato è stato che la quantità di cittadini servizi con il porta a porta è triplicata in tre anni. Nel frattempo sarà autorizzato il Tmb (entro la primavera) e poi sono previsti due anni tra gara e cantiere. L’attivazione avverrà quindi nel secondo semestre del 2016. L’impianto di Tmb non è un tradizionale impianto di smaltimento che ‘blocca’ la raccolta differenziata, ma va concepito come un trattamento da realizzare a valle di un alto livello di differenziata. Continuando ad estendere il porta a porta come abbiamo fatto in questi anni (entro fine anno saremo a circa 200mila utenti) e con l’avvio del Tmb ciò che rimarrà da smaltire sarà un materiale quasi inerte e di modesta quantità, circa il 10-15% del rifiuto iniziale. Si consideri che con un inceneritore si ha un quarto del rifiuto che viene bruciato trasformato in scorie e ceneri da dover inviare a smaltimento. Nemmeno l’inceneritore chiude il ciclo dei rifiuti e, soprattutto, se fosse stato realizzato sarebbe costato 200 milioni di euro. Una cifra che, per essere ripagata, oggi ci imporrebbe di importare grandi quantità di rifiuti. Non a caso la Regione ipotizza di non utilizzare più due impianti entro il 2020. La pianificazione è diventata regionale e non ha più senso parlare di autosufficienza provinciale. Le filiere di raccolta, di trattamento,  e di avvio a recupero/smaltimento, non possono più fondarsi sui bacini amministrativi delle province. La vera sfida, dunque, sarà proporre un modello regionale che punti al graduale superamento degli impianti di smaltimento. Per fare questo la politica deve avere un pensiero autonomo dai gestori e, se serve, forzare la mano perchè vengano proposte e attuate scelte virtuose. Una di queste sarà la tariffa puntuale, che i sindaci hanno chiesto si attivi una volta che sarà andato a regime il porta a porta”.

 

Furti notturni a Cerreto Alpi

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Un piccolo borgo, tra i più caratteristici dell’Appennino. Un piccolo borgo con molte case disabitate d’inverno. Un piccolo borgo dove, quasi, ti verrebbe di dormire con la porta aperta, come un tempo. E invece… Nella notte i soliti ignoti hanno preso di mira, con grande coraggio considerato l’unico accesso possibile al paese, proprio il borgo di Cerreto.

A darne notizia stamane i Briganti del Cerreto. Sul posto l’intervento dei Carabinieri, per i soliti rilievi. Colpite almeno cinque case anche se, ora, si stanno verificando tentativi di effrazione nelle case attualmente chiuse.

A Redacon la segnalazione di Luigi Borghesi “questa notte ci sono stati di nuovo dei furti, nelle case a Cerreto Alpi, mi sembra almeno in 5 di esse”. “Nessuno ha sentito niente – aggiunge – bisogna dare notizia cosi almeno si sta in allerta”.

Grandissima la protesta sui social media dove, addirittura, sono i proprietari delle case che abitano altrove a provare a chiedere informazioni sulla loro casa. Sale, inutile ricordarlo, la protesta e il senso di inadeguatezza.

 

Per aprire una sezione Anpi a Toano

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“Lunedì 7 aprile p.v., alle ore 20,30, ci incontriamo nella sala consiliare del Municipio di Toano perchè vogliamo aprire una sede Anpi locale. Sarà presente Giacomo Notari, presidente Anpi di Reggio Emilia. Tutti i simpatizzanti, i giovani e la cittadinanza sono invitati”. Sono parole di Emanuela Grossi, che ci scrive.

 

Maltempo, danni nel casinese

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Maltempo Casina

In relazione alle intense piogge che hanno colpito la provincia di Reggio, ed in particolare la zona collinare nella giornata di ieri, venerdì, questa mattina i tecnici del Comune di Casina, con la presenza del sindaco Gianfranco Rinaldi, dell’assessore ai lavori pubblici Albert Ferrari ed insieme a personale della locale unità di Protezione civile, hanno effettuato sopralluoghi sul territorio per valutare alcune zone risultate danneggiate.

A seguito dell’aggravarsi di un cedimento già attivo, ma che ora ha coinvolto la sede stradale, è stato necessario chiudere al transito la strada comunale in località Beleo-Case di sotto. Sempre in mattinata, a seguito del sopralluogo, il settore “Uso ed assetto del territorio” del Comune di Casina ha emesso apposita ordinanza di chiusura al transito, che prevede anche l’apposizione di adeguata segnaletica per avvisare gli utenti della chiusura. Attualmente a causa di questo provvedimento i residenti di alcune case per raggiungere Casina debbono compiere un tragitto attraverso Roncroffio, Felina, per poi utilizzare la SS 63.

 

Castelnovo Monti – 35^ “scusin”

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Siamo ormai a pochi giorni dalle festività pasquali e Castelnovo ne’ Monti si prepara alla 35 edizione dello  scusin proposto in piazza Peretti e nelle strade del centro storico da sabato 19 a lunedì 21 aprile.

Oltre all’antico gioco delle uova sode ci saranno concerti musicali, stand enogastronomico, mercatino pasquale, animazione, artisti di strada e intrattenimento per tutta la famiglia.

Il ricavato della festa andra’ a sostenere le attività della Croce Verde e degli Alpini di Castelnovo ne Monti.  Si ricorda a tutti che la festa si terrà’ anche in caso di maltempo. 

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LG Basket vince la seconda partita per i play off: domenica prossima la “bella”

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Parte bene Medicina che con Caprara e Morara tenta l’allungo. Risponde con maturità il giovane Magnani che mette due bombe e tiene agganciata l’LG. Ottimo avvio anche da parte di Mauceri. Mallon servito bene sotto, realizza e richiama il sistematico raddoppio. Al 6° minuto bella giocata del tandem argentino, con Mallon che schiaccia a rimorchio di Paulig. Equilibrato anche il secondo periodo che porta le squadre negli spogliatoi con Banco Emiliano Credito Cooperativo LG Basket sul più 5. Di qui inizia una seconda partita. Castelnovo, grazie ad una fisicità incontrastata fa un allungo che pare incolmabile. Paulig domina la scena con 4 bombe e grande percentuale dalla lunetta. Medicina sembra piegata e diventa nervosa e prende tecnici alla panchina. Sembra avvertirsi la mancanza di un metro arbitrale coerente che penalizza entrambe le squadre. Castelnovo chiude il quarto sul +18. Di qui inizia una terza partita. Djukic cambia 3 pedine e Medicina entra in campo con una aggressività impressionante contro una LG provata dalla stanchezza e dalle botte subite (Mauceri in panchina, Tedeschini fuori per falli, Mallon e Paulig doloranti). Mentre il Banco Emiliano Credito Cooperativo LG Basket segna solo 1 punto in 9 minuti, Medicina comincia una impressionante rimonta che porta le squadre in parità sul 65 pari a 1 minuto dalla fine. L’inerzia sembra tutta per i bolognesi, ma qui sono bravi gli argentini a conquistarsi la lunetta e allungare dei due punti decisivi (sbagliandone 2). L’ultimo assalto di Medicina si infrange sul ferro. Paulig prende il rimbalzo difensivo a 3 secondi dalla fine. Potrebbe chiudersi la partita con la palla in mano, ma Castelnovo parte in palleggio e esce dal campo. Time out e rimessa in attacco per Medicina a 1,3 dalla fine. La bomba di Musolesi esce e si va alla bella a Castelnovo domenica prossima alle 18. Continuiamo a vedere due belle squadre che stanno confermando le aspettative degli appassionati che avevano battezzato questo duello come quello più interessante del primo turno play off. Tutti al Palazzetto Giovanelli a Castelnovo domenica prossima.
Finale: Medicina 65 Banco Emiliano Credito Cooperativo LG Basket 67.
Parziali: 17/23, 33/38, 45/64, 65/67.
Tabellini:
Medicina: Persiani, Marinelli 5, Govi 1, Caprara 14, Quartieri n.e. Martelli n.e. Morara 12, Corcelli 17, Musolesi 3, Seracchioli 14.
Banco Emiliano Credito Cooperativo LG Basket : Grisanti, Mauceri 14, Vezzosi, Canovi n.e., Guarino 2, Torlai n.e., Paulig 26, Magnani 6, Tedeschini 10, Mallon 9, Ruffini n.e., Ferri n.e.

“Il martire e l’eroe” di Augusto Gentili

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Il dottor Augusto Gentili con Emanuele Ferrari

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Il martire e l’eroe

Presentato il libro di Augusto Gentili “Il martire e l’eroe” al foyer del Bismantova ieri pomeriggio dal professore Emanuele Ferrari. Tematica  complessa e affascinante quella del maschile junghiano, rappresentato in questo doppio aspetto riprendendo le figure di San Giorgio e San Sebastiano. I miti fanno parte, secondo l’approccio dell’analista Jung, del’inconscio collettivo. Ognuno di noi ha dentro di sé un patrimonio collettivo, dinamiche umane che implicano una ricerca e la costruzione di una dimensione interiore. Comprendere da dove si viene, la propria storia, per poter andare avanti nel proprio percorso, è un viaggio affascinante, il progetto di una vita. Riconoscersi dentro questi archetipi, dell’eroe e del martire può essere utile per comprendere a fondo le sfaccettature di dinamiche esistenziali comuni a tutti. Un libro profondo e ricco di spunti. 

Augusto Gentili è medico psichiatra a Castelnovo Monti, è inoltre psicanalista junghiano.


Lezioni personalizzate su internet, gratuite, alla biblioteca di Carpineti

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Varata nell’aprile 2013, ha avuto un buon successo e ora continua, tutti i mercoledì.

Ogni mercoledì, al mattino come al pomeriggio, una delle addette della biblioteca carpinetana è a disposizione di tutti gli utenti interessati e tramite prenotazione effettuerà delle lezioni con fondamenti della navigazione sul web.

Le lezioni sono gratuite, durano 40 minuti l’una e sono in modalità “uno a uno, un utente alla volta. Il percorso avrà una durata variabile, a seconda delle esigenze dei singoli utenti. Tutte le lezioni vanno prenotate in anticipo.

Gli “allievi” possono usare i computer a disposizione della biblioteca o – se preferiscono – possono portare i loro computer portatili, con cui magari hanno già fatto pratica.

Per informazioni e prenotazioni, contattare la Biblioteca di Carpineti, telefonando al numero 0522/615036 e scrivendo a biblioteca@comune.carpineti.re.it.

 

pane e internet

pane e internet

“Non mi candido”

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“Nonostante alcuni articoli apparsi sulla stampa locale  desidero comunicare che non sono e non potrò essere  il candidato sindaco di una lista del Pd e del centrosinistra a Villa Minozzo. Condizioni politiche davvero particolari insieme a questioni di natura strettamente personale mi impongono questa scelta”. Una nota diffusa pochi minuti fa da Alessandro Govi, sindaco (di provenienza villaminizzese) di Busana, chiarisce, almeno per quello che lo riguarda personalmente, il “puzzle” della candidatura Pd a Villa.

Non più tardi di tre giorni fa era stata diramata una nota proveniente da un indirizzo mail (senza però alcuna firma e per questo avevamo deciso di lasciarla cadere) che dava invece notizia diametralmente opposta e annunciava trionfante che  ”finalmente è arrivata la risposta tanto attesa, sarà Alessandro Govi a guidare la compagine di centrosinistra alle imminenti elezioni amministrative”.

Prosegue e conclude Govi: “Ringrazio quanti hanno  ritenuto che la mia proposta potesse dare un contributo positivo alla comunità di Villa Minozzo e  sono sicuro che il Pd e le forze politiche del centrosinistra di Villa saranno in grado di ricostruire  unità e  soprattutto capacità  inclusiva verso le forze più vive e più dinamiche della società villaminozzese”.

 

“Qualcosa che noi chiameremo felicità”: il resoconto di un viaggio in Ungheria di Gabriele Agostinelli

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Gli studenti del convitto di Correggio e dell’IIS di Castelnovo Monti

Gli studenti dell’IIS Castelnovo ne’ Monti e gli studenti del Convitto Nazionale Statale “R. Corso” di Correggio hanno partecipato al Meeting indetto dal progetto europeo Comenius – History in our kitchen, che si è tenuto in Ungheria dal 19 al 23 Marzo. L’intero progetto era coordinato dai professori Ameya Canovi e Claudio Ligabue, gli studenti sono stati scelti secondo criteri meritocratici. I ragazzi (Gabriele Agostinelli, Maickel Abbati, Chiara Paglia, Salsabil Beji, Fabiana Evarini, Brigitta Bigliardi, Mara Conte, Gerardina Cozzolino, Filippo Fiorini, Timoteo Casalgrandi, Emanuele Ghizzoni, Simone Faietti), accompagnati dai professori (Claudio Ligabue, Giuliano Spaggiari, Graziano Santo Sabato), hanno trascorso due giorni a Budapest e si sono poi recati a Pusztamérges, luogo in cui già alloggiavano due studenti del convitto di Correggio (Eleonora Pagliuca e Matteo Daloio). Qui gli studenti dell’IIS Castelnovo ne’ Monti hanno presentato ricette e prodotti tipici: i Cappelletti, il Parmigiano Reggiano, e il Lambrusco, alimenti caratteristici delle nostre zone, confrontandosi con nazioni quali Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Romania, Spagna, Turchia e Inghilterra.

Ma oltre a tutto questo, hanno vissuto.

Ecco il resoconto di Gabriele Agostinelli.

Qualcosa che noi chiameremo felicità

Le valige pronte con dentro le nostre cose, i nostri vestiti, i nostri pezzi d’Italia.

Con dentro le nostre storie, i nostri sogni migliori.

I chilometri sull’asfalto, i chilometri fra le nuvole.

Le persone che siamo, le persone che saremo.

Ungheria 2014, progetto Comenius. Budapest. Questa città qua con le luci nei ponti ad illuminare le notti, ad illuminare le nostre facce.

Alloggiamo qui due giorni, in un appartamento con le tende bianche e un televisore enorme. I primi ad entrare siamo io e Abba, il tipo della reception ci spiega due cose in inglese, e per quello che capisco sorrido. Poi qui è tutto bello. Così appena il tipo della reception esce dall’appartamento Abba ed io ci guardiamo e gridiamo: “MA CHE FIGATA!”

Doccia veloce, intanto arrivano anche quelli di Correggio.

C’è Simo che è alto alto, c’è Manu con il pizzetto, c’è Timo con i capelli davanti agli occhi, e poi c’è Fillo con i sorrisi in faccia.

Prima sera in Ungheria, mangiamo qualcosa di tipico, gulash e birra. Il tipo del ristorante ci dice che gli piace l’Italia e che è un ducatista, io credo che abbia sbagliato parola e gli chiedo cos’è un ducatista, lui dice che un ducatista è uno a cui piace la ducati. Il resto del tempo lo passiamo a raccontarci cose, a dirci chi siamo, chi crediamo di essere, a ridere di noi stessi anche se non ci conosceremo davvero mai.

Così io e Fillo si decide di farci un sacco di foto con le ragazze più belle che incontreremo per le strade. E guarda un po’, quando si torna a casa, nel nostro appartamento bellissimo, si scopre che le studentesse spagnole, quelle che parteciperanno al progetto proprio come noi, alloggeranno lì. E loro sono decisamente più belle dell’appartamento, penso.

La mattina dopo ci tocca aspettare Chiara, Brigitta e Salsa perché sono in ritardo e se non ci si è tutti non si va da nessuna parte, e il Liga e Spaggio sono un po’ impazienti. Ma fa niente, io lo so che fa niente.

Andiamo a vedere il mondo, a vedere i monumenti più belli, a mangiare dolci tradizionali della nostra non-tradizione. A scattare foto a colori.

Per pranzo chicken with paprika. Pomeriggio compre. Serata libera. Decidiamo di cucinare in casa, tipo pasta al tonno, o qualcosa al flambé. Qui quelli che sanno cucinare siamo io e Fillo, e allora ci si fa bella figura, e poi si sa che il flambé, il cibo in fiamme, fa sempre figo.

Ci vestiamo bene e si esce in queste strade che non conosciamo affatto, sembriamo degli esploratori con le cartine in mano e ogni tanto chiediamo informazioni a qualcuno che parla poco e male l’inglese. Però poi arriviamo in un pub che hanno costruito sulle rovine ebraiche dopo la guerra. C’è gente e c’è musica e ci sono i dipinti sulle pareti ed è immenso. Conosciamo quattro ragazze tedesche che vivono a Budapest e si parla un po’ delle solite cose con cui parli con le persone che non conosci e che sai che non rivedrai mai, guardandole negli occhi, sulle labbra, e sfiorare la loro pelle e sentire il loro profumo.

Però si fa tardi ed è ora di tornare in appartamento e si decide di prendere una scorciatoia e ci si perde, come è logico che sia ci si perde. Poi qualcuno ci offre del fumo e della coca, noi ci guardiamo male e diciamo di no, e per fortuna si ritrova la strada verso casa.

Il mattino dopo si parte per Pusztamérges, con le strade asfaltate male e le cuffie nelle orecchie. Quando arriviamo vediamo strane case, tipo baracche disabitate. L’unica cosa bella sembra essere la scuola, dove alloggeremo, anche se di fronte c’è proprio un cimitero, di quelli dove stanno i morti senza lumini. Qualcuno pensa che sfiga, pure io penso che sfiga. Però poi si entra in questa scuola immensa e  ci accolgono con i sorrisi e ci portano nelle nostre stanze, che non sono come quelle di Budapest, ma che vanno bene lo stesso.

Intanto qui la gente continua ad arrivare dalla Grecia, dalla Romania e dal resto del mondo.

Giorno dopo presentazione, qui a parlare di Cappelletti, Lambrusco e Parmigiano Reggiano. A parlare di noi.

Ci ripassiamo i nostri discorsi internazionali, ascoltiamo quelli degli altri. È il nostro turno. Respiro profondo, sorrisone, powerpoint, un paio di parole per rompere il ghiaccio, un paio di risate, e vai che si parte. Ma è tutto ok, tutto ok davvero. E poi io e Abba siamo i più eleganti di tutti. Applausi, soddisfazione, qualcosa che noi chiameremo felicità.

Pomeriggio gara di cucina, noi italiani siamo l’unica nazione con due scuole diverse, così io, Abba e Brigitta rappresentiamo Castelnuovo, Fillo, Mara e Dina Correggio.

Ci fanno preparare gulash e crèpes. Poco male. Noi finiamo prima e allora io e Fillo aiutiamo le spagnole  che le vediamo un po’ in crisi.

Ma i loro sorrisi sono così carini, e gli occhi, la pelle e io che dico ad Olaya che vorrei sposarla, ma sposarla davvero, e lei che mi prende le mani e mi da un bacio sulla guancia, di quelli piccoli piccoli come li danno solo i bambini.

La gara è finita, il verdetto dice: quinto posto non me lo ricordo, quarto Castelnovo, terzo Grecia, secondo Correggio… primo… primo Spagna.

Allora mioddio penso, mioddio!

Alla sera però c’è il “Gastro Quiz” e nella nostra squadra ci sono Santos e Spaggio e non c’è storia per nessuno, e lì vinciamo noi e basta.

Gli altri giorni passano veloci e l’unica cosa che so è che sono felice, ma felice sul serio.

E ogni tanto guardo Olaya e le dico che è la più bella del mondo e una sera con le stelle a colorare il cielo ci baciamo come nei film romantici, senza canzoni sotto, ma con il suono dei nostri respiri.

Così poi andiamo alla cantina del vino, al museo della paprika e del salame, in un parco medioevale, e il tempo passa e più passa e più mi sento bene. A qualcuno manca l’Italia, a me non lo so.

Ultima sera. Facciamo una festa e le rumene ballano proprio bene e gli altri ballano poco, ma noi italiani balliamo più di tutti perché ci sappiamo divertire, a modo nostro.

Notte serena e fresca, notte di sorrisi e nostalgia, a vivere e ridere e pensare che è l’ultimo giorno di questa storia bellissima che si chiama “Comenius, History in our Kitchen” e che la scuola ci ha regalato perché un po’ ce lo meritiamo.

Qui a conoscere gente che non siamo noi, ma che non siamo poi così diversi.

Qui ad innamorarci abbastanza delle ragazze con gli occhi chiari e i capelli scuri. E la pelle, e le storie scritte su quella pelle, il profumo di quella pelle. Dolce pelle, le nostre ultime parole, il nostro ultimo saluto, i nostri ultimi addii. Il sapore sulle tue labbra.

Il nostro ultimo goodbye, ed io che ti sussurro Thank you, thank you, thank you, e tu che mi chiedi Why?, ed io che ti rispondo ‘Cause I’m falling in love.

Con gli occhi chiusi e i baci sulle palpebre e l’aereo che non ci aspetta e questo specie d’amore come i ponti delle città che illuminano il mondo e anche i nostri sorrisi felici da fare schifo.

Thank you, and goodbye for now.

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Abba e Ago

Alla Darkness c’è il mondo della fotografia

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La Lente Magica. Questo il titolo di una grande mostra alla Darkness, in via Roma, 63 a Castelnovo, da sabato 12 aprile (con l’inaugurazione alle ore 16.30), a domenica 4 maggio 2014. Espongono le loro opere grandi fotografi montanari, come Achille Ascari, James Bragazzi, Paolo Jelli, Giandomenico Reverberi, Francesco Simonazzi e Benito Vanicelli.

Info al 3335232901.

 

Mostra fotografica  Darkness Gallery

Cittadinanza onoraria al Rettore Loris Borghi

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Loris Borghi

Loris Borghi

Si tratta di una scelta di cui si era discusso in Consiglio comunale fin dal giugno 2013, quando Borghi fu eletto neorettore dell’ateneo parmigiano, e che ora arriva a concretizzazione. Afferma il sindaco Gian Luca Marconi: “Sono orgoglioso e davvero contento di questa iniziativa nella quale conferiremo a Loris Borghi la cittadinanza onoraria. Borghi ha avuto importanti ruoli amministrativi a Castelnovo, dove è stato consigliere comunale dal 1970 al 1976, poi presidente del Consorzio socio-sanitario dell’Appennino, mentre avviava anche la carriera medico-scientifica presso l’Università di Parma.

Una cittadinanza onoraria che vuole essere un omaggio al suo importantissimo percorso professionale ed accademico, ma che suggella anche un rapporto mai venuto meno, ancora molto saldo con la nostra terra e la nostra comunità, dove Borghi ha ancora familiari, parenti ed amici. Ho avuto modo di incontrarlo in diverse occasioni, ad esempio all’inaugurazione dell’ultimo anno accademico, ed ogni volta Borghi ha manifestato amicizia, attenzione ed interesse per la nostra montagna e per i suoi cittadini, che hanno un posto speciale nel suo cuore. Quella del 2 aprile sarà una mattinata importante anche per i nostri ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori, che avranno occasione di ascoltare relatori di altissimo livello dell’Università di Parma”.

La scaletta della giornata infatti prevede alle ore 10 l’apertura del Consiglio comunale aperto, con il conferimento della cittadinanza onoraria, ed a seguire gli interventi dello stesso prof. Borghi, dal titolo “Cari studenti, vi scrivo”, del professor Michele Guerra, delegato a cultura, università e territorio dell’ateneo parmigiano, sul tema “Attraverso lo specchio: corpi e immagini in movimento tra ventesimo e ventunesimo secolo”, e dei proff. Giovanni Franceschini, prorettore vicario, e Maria Zanichelli, delegata all’orientamento ed ai rapporti con le istituzioni scolastiche dell’ateneo, sul tema “Scegliere l’Università di Parma”.

La mattinata, organizzata con la collaborazione del Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica, sarà chiusa da un buffet curato dall’Istituto alberghiero di Castelnovo.

 

Destinazione Kahla

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Kahla

Anche quest’anno una rappresentanza del Comune di Castelnovo ne’ Monti parteciperà nel mese di maggio alle commemorazioni ufficiali in programma nella località di Kahla, in Turingia, tristemente famosa perché negli ultimi anni del Reich nazista vi fu realizzata, attraverso il sacrificio di moltissimi lavoratori forzati deportati, una fabbrica sotterranea per costruire gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. Molti furono anche i deportati dall’Appennino reggiano destinati a Kahla e diversi non fecero più ritorno. Il viaggio a Kahla si inserisce a proseguimento delle iniziative dell’Amministrazione comunale dedicate alla Giornata della Memoria 2014 ed è organizzato dagli assessorati alla scuola e alla cultura, in collaborazione con il Centro sociale “Insieme”.

Le commemorazioni si terranno a Kahla il 9 e 10 maggio prossimi. Al viaggio prenderà parte anche la classe VB della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Castelnovo ne’ Monti.

“Dal 2000 circa, tutti gli anni, una delegazione del nostro Comune partecipa alle commemorazioni a Kahla. Quest’anno estendiamo l’invito a partecipare – spiega l’assessore alla scuola Mirca Gabrini – a tutti, e non solo ai parenti dei caduti o deportati, ai consiglieri e ai cittadini di Castelnovo ma anche ai sindaci, alle ex forze combattenti, alle associazioni e ai cittadini degli altri comuni della provincia di Reggio Emilia da cui tante persone furono deportate nel campo di lavoro in Turingia. Durante il ME-262-Kahlasoggiorno si farà visita il 9 maggio al campo di concentramento di Buchenwald, al Museo e alla collina del Walpesberg, sotto la quale fu realizzata la fabbrica dei caccia a reazione Messerschmitt 262, partecipando anche alla cerimonia al memoriale sorto sulla stessa collina. Il 10 maggio si terrà la cerimonia di commemorazione dei caduti a Leubengrund e al cimitero di Kahla. Al termine della cerimonia il sindaco di Kahla accoglierà in municipio tutta la delegazione e ha organizzato un momento di scambio e confronto tra gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Castelnovo ne’ Monti, che parteciperà al viaggio insieme ai loro genitori e insegnanti e alcuni studenti tedeschi. I nostri ragazzi presenteranno una loro ricerca su Kahla ‘Da una montagna di sofferenza a una montagna di speranza’ che hanno realizzato durante lo scorso anno scolastico e per la quale hanno ricevuto un premio in denaro dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna – Progetto concittadini. Penso che sia un’occasione importante e unica in cui, oltre a rendere omaggio alle vittime e ai deportati, si passerà il testimone tra generazioni diverse, indispensabile per evitare che chi rappresenta il nostro futuro non conosca o dimentichi ciò che ha drammaticamente segnato la vita dei nostri concittadini e sul quale si fonda la nostra storia di tutti noi”.

L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti ha prenotato un pullman per circa 50 partecipanti e le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 6 di aprile p.v.

Per informazioni sulla partecipazione al viaggio è possibile rivolgersi alla Biblioteca comunale “R. Crovi”- Sig.ra Stefania – tel. 0522610204.

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A poca distanza da Kahla, cittadina nella Turingia tedesca, nel periodo della seconda guerra mondiale si trovava il campo del Walpersberg, dove in una serie di cunicoli sotterranei lunghi chilometri venivano costruiti gli avanzatissimi caccia a reazione Messerschmitt 262. Qui i nazionalsocialisti comincia­rono a partire dall’aprile del 1944 la costruzione dell’impianto sotterraneo per la costruzione di aerei. Ben 1200 aerei del tipo “Me 262” dovevano ogni mese decollare dalla pista. Più di 15.000 uomini dovettero lavorare sulla e nella montagna; tra questi più di 13.000 come lavoratori coatti e prigionieri di guerra stranieri, costretti a lavorare in condizioni inumane, sotto la guida dell’incaricato generale per l’impiego di manodopera, Fritz Sauckel. Ufficialmente 1.000 di loro, ma probabilmente molti di più, persero la vita per colpa delle pessime condizioni, l’alimentazione insufficiente, il lavo­ro duro e faticoso e per il barbaro arbitrio delle guardie. I deportati di Castelnovo che vissero la terribile esperienza di questo campo e che non ne fecero ritorno furono Inello Bezzi, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Attilio Coli, Ermete Zuccolini e Francesco Toschi. Sulla collina sede un tempo del campo, nel memoriale si trova una lapide in loro ricordo posizionata dall’Amministrazione comunale di Castelnovo già diversi anni fa. Ogni anno qui si danno appuntamento delegazioni ufficiali provenienti da numerose nazioni europee: Italia, Belgio, Russia, Francia, Olanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia.

 

A Castelnovo strade più sicure grazie alla Bonifica

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Via Regnola (2) (Large)

 

Fola (1) (Large)

 

 

Interventi manutentivi per la salvaguardia della viabilità. Questo il fine delle opere sulle strade pubbliche del comune di Castelnovo ne’Monti che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha scelto di mettere in sicurezza, per un importo complessivo di 93.000 euro.

“Opere importanti e funzionali alla viabilità pubblica – afferma Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – quindi, alla tranquillità collettiva. In diverse strade, infatti, si è reso necessario il nostro intervento in collaborazione con il comune di Castelnovo ne’ Monti, a causa dei gravi dissesti presenti”.

“In particolare – precisa Domenico Turazza, direttore Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – le strade interessate dagli interventi sono: Cerreti – Regnola e Fola di Felina”.

“Le abbondanti precipitazioni di aprile – maggio 2013 – prosegue Turazza – avevano causato l’arretramento della frana in atto a Regnola e il peggioramento delle condizioni statiche di un muro di sostegno esistente lungo la strada pubblica di Fola”.

“Nello specifico – spiega Pietro Torri, dirigente tecnico Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, gli interventi hanno previsto la costruzione di opere di sostegno a tutela delle sedi stradali. A Regnola sono state costruite due opere in calcestruzzo immediatamente a valle del corpo stradale. In particolare, la prima opera, a ridosso della banchina stradale, è costituita da pali in calcestruzzo. A valle di questo manufatto, è stata realizzata una seconda palificata con una gabbionata sovrastante in pietrame”.

“Per quel che riguarda la strada pubblica in località Fola di Felina – prosegue Torri –, abbiamo costruito una gabbionata ed un muro a secco in pietrame per il sostegno delle scarpate in terra poste a monte della sede stradale”.

In considerazione alle lavorazioni descritte – conclude Torri– sono state eseguite opere necessarie per il mantenimento in sicurezza della viabilità pubblica senza snaturare il paesaggio degli ambienti circostanti”.

L’importo dei lavori, pari a 93.000 euro, è cofinanziato, per 68.000 euro dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e per 25.000 dal Comune di Castelnovo ne’Monti.

 

 


A proposito di stalking. Dibattito con l’autrice Marzia Schenetti

Quella salma che giace sola anche all’obitorio

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La benedizione della salma da parte di don Geli

L’obitorio di Castelnovo (immagine di repertorio)

Un viaggio singolare. Quello del pilota tedesco Hardy Kalitzi da solo che, a tappe, avrebbe dovuto portare il suo Piper (targato targato N678AL, targa americana, di proprietà di un industriale statunitense) sino a New York, attraverso Scozia, Islanda, Groenlandia e Canada, salvo precipitare tragicamente venerdì sul Monte Casarola. Un viaggio sicuramente impegnativo nel gergo chiamato  “ferry flight”, affrontato da solo. Il velivolo che era partito dal “Colombo” alle 10.53 e diretto a Eberswalde vicino a Berlino per la prima tappa era esercitato da tale Antonio La Rosa, come riferisce l’agenzia Agi. L’uomo lavorava per la Ferry Service Atlantic, ditta che utilizza alcuni dei piloti più esperti per il traghetto di velivoli e, quindi, abituati a consegnare migliaia di aeromobili a livello internazionale. Una specialità, quella dei collegamenti sia oltre Pacifico che oltre l’Atlantico.  Tutti i piloti di Ferry Servizi Atlantic possiedono le FAA / ICAO, le licenze di pilota commerciale ed hanno almeno 30 traversate oceaniche in solitario di esperienza alle spalle. “Il vostro areo sarà sempre in mani sicure”, recita l’home del sito che precisa “Non abbiamo mai avuto incidenti, nessuna violazione, nessuna perdita da quando abbiamo stabilito nel business di riposizionamento degli aeromobili a livello mondiale nel 1993″. Un piccolo mistero che, pare, si infittisca col fatto che anche la salma continua a giacere sola, a disposizione della magistratura, presso l’obitorio dell’ospedale di Castelnovo Monti: ma al momento nessun familiare del defunto pilota tedesco si è presentato per il riconoscimento della salma.

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AGGIORNAMENTO ore 15.56: ha risposto a Redacon il collega statunitense di Hardy Kalitzi, l’uomo era berlinese e ha una sorella che in queste ore si sta cercando di rintracciare.

Curiosità elettorali

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A Carpineti il centrodestra pare che proporrà una lista con capolista Tiziano Borghi, dirigente cooperativo reggiano originario di Valestra

(socialista da sempre, in passato è stato anche consigliere comunale con il centro-sinistra, ai tempi del sindaco Tonino Comi: la notizia è filtrata – lamentano dal centrodestra – ancor prima della sua ufficializzazione).

A Viano il sindaco Bedeschi tornerà in gara con l’appoggio, stavolta, di Enrico Grassi, fondatore dell’Elettric80; singolare la sua ex assessora e attivissima Assunta Spadoni si è defilata e correrà capolista contro Bedeschi e il Pd.

A Villa Minozzo in campo per l’area di centrosinistra compare anche il nome della nostra collaboratrice Lucia Manicardi, da definire però il nome del candidato sindaco.

A Castelnovo ne’ Monti grande fermento e qualche difficoltà, pare, nella definizione della lista di centrodestra. Le informazioni definitive, comunque, entro il 26 aprile data di consegna programmi e liste.

 

 

L’IIS Agrario di Castelnovo a Linea Verde

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L’IIS ospite di Linea Verde

 

L’IIS Agrario di Castelnovo sarà opite domenica 13 aprile su Rai 1 a Linea Verde alle 12,20 circa. Gli studenti saranno alle prese con imbragature, corde, alberi e cavalli.

 

Questa sera a Baiso si parla di “futuro e occupabilità”

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Questa sera di mercoledì 9 aprile, alle ore 20,30, presso la sala riunioni del centro civico di Baiso si terrà la serata a tema “Futuro e occupabilità”. L’appuntamento, organizzato dall’Amministrazione comunale e dalla Cooperativa solidarietà 90, vede la collaborazione del Centro giovani e si inserisce nel progetto provinciale “Opportunità giovane”.

La conduzione della serata sarà affidata ad Alessandro Pecchillo, coordinatore del progetto P.O.L.O. (Prevenzione orientamento lavoro occupazione) del Comune di Reggio Emilia, il quale darà poi la parola ai giovani del territorio. L’Amministrazione comunale parteciperà nella figura di Fabrizio Corti, assessore a sport, tempo libero e politiche giovanili.

(Fabio Spezzani)

 

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