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Rinnovata l’isola ecologica

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Inaugurazione Croce

Ieri mattina è stata ufficialmente inaugurata la rinnovata stazione ecologica attrezzata di Croce. Erano presenti il sindaco Gian Luca Marconi, il vicesindaco Cosetta Gattamelati, l’assessore all’ambiente Nuccia Mola, il direttore operativo di Iren Emilia Eugenio Bertolini e Gian Luca Paglia, responsabile servizio ambiente sempre di Iren.

Marconi e Mola hanno sottolineato l’importanza della rinnovata struttura, che ora offre un servizio più ampio e preciso, con ogni tipologia di rifiuto che ha la propria zona di stoccaggio: da quelli più classici fino alle varie tipologie di elettrodomestici, fino agli olii alimentari. Paglia ha anche illustrato il nuovo macchinario dedicato alle utenze aziendali, che, tramite una tessera di riconoscimento, consente di ricostruire lo “storico” dei materiali conferiti. Una dotazione che ha la predisposizione per essere collegata anche ad una pesa ed un domani quindi può prefigurare anche un possibile passaggio ad una tariffa puntuale in base alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti.

Presenti all’inaugurazione anche diversi cittadini e gli studenti dell’indirizzo agrario dell’Istituto di istruzione superiore di Castelnovo. Con questa rinnovata struttura ora i cittadini castelnovesi hanno a disposizione due centri di raccolta moderni ed attrezzati con i seguenti orari: Croce di Castelnovo ne’ Monti: dal lunedì al sabato ore 9-12, martedì, giovedì e sabato ore 15-18. Casa Perizzi di Felina: lunedì, giovedì e sabato ore 10-13, dal lunedì al sabato ore 15-18.

Per informazioni:  www.irenemilia.it, numero verde 800-212607, mail ambiente.re@gruppoiren.it, App Ecoiren.

 


Vecchi attrezzi, grandi sogni: cent’anni di alpinismo e di sci

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volantino mostra definitivo (5)

Dal 19 al 27 aprile la sezione Bismantova del CAI di Castelnovo ne’ Monti organizza, in collaborazione con il negozio Ginetto Sport di Reggio Emilia e con il patrocinio del Comune, una mostra storica di attrezzatura da sci e da alpinismo.

La mostra si terrà presso il foyer del Teatro Bismantova e l’ingresso sarà gratuito.

La mostra potrà essere visitata dalle 17 alle 20 di tutti i giorni e durante i gli orari di apertura del Teatro.

Verranno esposti “vecchi” cimeli, reperti e attrezzi di sci (nordico ed alpino), di alpinismo e di arrampicata: per gli anziani un ritorno alla loro gioventù, per le nuove generazioni l’occasione per “toccare” con mano (e non solo a livello virtuale) l’enorme divario tecnico che oggi li avvantaggia.

La mostra sarà inaugurata sabato 19 aprile alle ore 15,30: quest’occasione sarà anche la prima iniziativa per festeggiare nel 2014 i 30 anni di costituzione della nostra Sezione.

A tutti i partecipanti alla inaugurazione verrà donata una fotolitografia da acquaforte di Ugo Viappiani, raffigurante la Pietra di Bismantova.

 

Mano nella sfogliatrice al ristorante Tre Re di Castelnovo ne’ Monti

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C’è stato bisogno dell’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Castelnovo ne’ Monti per risolvere l’incidente sul lavoro avvenuto nel pomeriggio al ristorante Tre Re in via Roma.

La titolare dell’esercizio, mentre lavorava in cucina, è rimasta incastrata con una mano tra i rulli di una sfogliatrice.

Per sbloccare la situazione e salvare le dita gli operatori del 118 hanno ritenuto opportuno richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno forzato i meccanismi riuscendo nell’intento.

La paziente è stata quindi portata al Pronto Soccorso e non versa in condizione di pericolo.

 

Col bel tempo tornano i motociclisti, le multe e gli incidenti

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Continua l’emergenza legata alla conduzione imprudente delle moto sulle strade reggiane ed in particolare su quelle della montagna e l’ultimo decesso avvenuto domenica scorsa a Carpineti (dove un motociclista scandianese si è schiantato  contro un albero) ne rimane una triste conferma.

Polizia stradaleL’attività di prevenzione e di repressione delle condotte illegittime messa in campo dalla Polizia stradale è dunque ripresa, tanto che nell’ultimo week-end sono state diverse le pattuglie della polstrada castelnovese impegnate nei controlli delle centinaia di centauri che, approfittando delle belle giornate, hanno letteralmente invaso le località turistiche d’alta quota.

Sono state oltre duecento le moto fermate, identificati i rispettivi conducenti e contravvenzionati quelli risultati non in regola con quanto previsto dal codice della strada. In particolare nove motoveicoli sono stati fermati e recuperati dal soccorso stradale: 5 di questi avevano un inclinazione della targa di oltre 55 gradi rispetto all’asse stradale (cioè in posizione quasi orizzontale) ed una motocicletta aveva addirittura la targa ben celata da un cordone di sicurezza con tanto di lucchetto; per altre 3 è scattato il sequestro amministrativo per via della mancata copertura assicurativa, mentre altre 2 moto risultavano non in regola con la visita di revisione biennale e per questo la carta di circolazione è stata sospesa.

A cercare di arginare il dilagante fenomeno della sinistrosità motociclistica la Polstrada ha impiegato alcune vetture d’istituto,  ma anche un paio di motociclette che da sabato pomeriggio a domenica sera hanno solcato le strade maggiormente frequentate dai centauri che provengono anche d’oltre provincia e persino da altre regioni italiane.

Lo distraggono e gli rubano il telefono cellulare: ma se lo godono poco…

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CC

Grazie a un balletto “trappola” tre “scaltri” giovani residenti in un comune della nostra provincia sono riusciti a rubare con destrezza un costoso smartphone a un 14enne reggiano. I tre (due minori, tra cui un ex compagno di scuola della vittima, e un 18enne) l’altra notte, incontrando la vittima per strada facendogli intendere di volergli mostrare un nuovo ballo, l’hanno circondato. E mentre l’ex compagno di scuola gli parlava, distraendolo, gli altri due si prodigavano nella danza riuscendo ad impossessarsi con destrezza del costoso Samsung S4 del valore di oltre 700 euro.

Il terzetto di baby ladri ballerini non ha però fatto molta strada: una pattuglia dei carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Castelnovo ne’ Monti, allertata dai genitori del derubato, in breve hanno rintracciato il terzetto recuperando il costoso smartphone, poi restituito al minore derubato. I tre, tutti residenti nel reggiano, sono stati quindi denunciati a piede libero alla Procura reggiana ed a quella dei minori di Bologna per il reato di furto aggravato.

I fatti risalgono all’altra notte, verso le 23,40, quando un 14enne reggiano, all’uscita da una festa di compleanno, si apprestava a tornare a casa. Lungo la strada ha incrociato i tre giovani, che l’hanno circondato. Due di questi cominciano a parlargli e a “danzargli” intorno, inducendolo in confusione e riuscendo così a sfilargli lo smartphone che teneva custodito nella tasca posteriore dei pantaloni. Con altrettanta “scaltrezza” si allontanano e solo allora il giovane si accorge di non avere più il suo telefonino. Successivamente, con il padre va a cercare i tre ragazzi, imbattendosi in una pattuglia dei carabinieri castelnovesi, al cui equipaggio raccontano l’accaduto. Gli elementi informativi acquisiti dai militari sono sufficienti per consentire di localizzare la loro abitazione. I carabinieri fanno quindi visita ai tre, che, alla loro vista, ammettono le loro responsabilità, consegnando il telefono cellulare che i carabinieri hanno quindi restituito alla giovane vittima. Per i tre ladri ballerini è quindi scattata la denuncia per furto.

 

Appennino tosco-emiliano: è il terzo parco italiano più richiesto dai tour operators europei

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Appennino tosco-emiliano: è il terzo parco italiano più richiesto dai tour operators europei

Il turismo tradizionale soffre la crisi, ma il turismo natura reagisce meglio e le prospettive per il 2014 sono nuovamente col segno positivo. Secondo l’XI Rapporto Ecotur sul turismo natura, scritto assieme ad Istat, Enit ed Università dell’Aquila e presentato stamani a Lanciano in apertura della 24^ edizione di Ecotur Borsa internazionale del turismo natura, le cifre del 2013 indicano infatti un incremento dell’1,48% delle presenze rispetto al 2012 e del 4,1% del fatturato rispetto ad un turismo tradizionale che invece ha visto le voci scendere rispettivamente del 3,5% e del 9,5%. Le presenze generate dal turismo natura in Italia hanno infatti sfondato quota 101 milioni, producendo un fatturato di 11,378 miliardi di euro.

Il Rapporto, presentato dal presidente di Ecotur Enzo Giammarino e dalla dirigente dell’Istat Laura Leoni, ha anche analizzato la top ten dei parchi più richiesti dai tour operator. Per il mercato italiano il parco più richiesto è il Parco nazionale d’Abruzzo (21%), seguito da Gran Paradiso (17%), Dolomiti bellunesi (11%), Cinque Terre (9%), Stelvio e Pollino (entrambi al 7%), Circeo e Foreste casentinesi (entrambi al 5%), Arcipelago toscano (4%) e Gran Sasso (3%). Per il mercato europeo invece la top ten è guidata dal Parco nazionale delle Cinque Terre (25%), seguito da Dolomiti Bellunesi (20%), Appennino tosco-emiliano (9%), Arcipelago Toscano (7%), Vesuvio (7%), Gran Paradiso (6%), Cilento e Valle di Diano (5%), Abruzzo, Lazio e Molise (4%), Monti Sibillini (3%) e Stelvio (3%).

A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura sono prevalentemente la voglia di fare attività sportive (47%) e il relax (20%), ma anche l’enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%). Ma la vera regina del turismo natura si conferma per il secondo anno consecutivo la bicicletta: il biking è infatti l’attività sportiva prediletta dai turisti natura con il 30% delle preferenze, seguita da escursionismo (21%) e trekking (18%).

 

Economia ed ecologia nel nostro futuro: crescita o decrescita?

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Lunedì 7 aprile p.v., alle ore 21,00, nella Sala dei Princìpi della Croce Rossa di Casina (via Matteotti) si terrà l’incontro “La rivoluzione dolce dell’orto. Ambiente e società nel terzo millennio”. Si confrontano Maurizio Pallante, presidente del Movimento per la decrescita felice, e Massimiliano Panarari, politologo e saggista.

L’evento inaugura l’edizione 2014 del programma di cultura ambientale “Con Demetra” dedicato quest’anno al tema “Ripensare il mondo, alleggerire l’impronta umana”, promosso dal Comune di Casina con il sostegno di Iren Emilia e la collaborazione dell’associazione AltriPassi di Civago di Villa Minozzo, della libreria specializzata Infoshop Sante Vincenzi di Reggio Emilia e dell’Istituto di istruzione superiore Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo né Monti.

Maurizio Pallante, fondatore e presidente del Movimento per la decrescita felice, letterato di formazione, è esperto di economia ecologica e tecnologie ambientali ed è autore di numerosi saggi sui rapporti tra ecologia, tecnologia ed economia.

Massimiliano Panarari è docente e consulente di comunicazione, politologo e saggista, editorialista de La Stampa, Europa, Il Piccolo, e collaboratore delle riviste il Mulino e Reset.

Nel 1959, a Taranto, sotto i colpi impietosi della ruspa che avanza, ulivi secolari cadono uno ad uno “come burattini di legno” per costruire l’impianto siderurgico dell’Italsider. E “l’avara civiltà dell’ulivo”, che ha segnato per secoli il volto e la storia del mezzogiorno d’Italia, cede il posto ad una “nuova forza, quella della macchina”, segnando, nell’immaginario collettivo del tempo, “la vittoria della modernità, della tecnologia e del progresso sulla miseria e sull’arretratezza della civiltà contadina”. È una delle tante immagini della storia del nostro paese che Maurizio Pallante ci consegna nel suo breve saggio “Monasteri del terzo millennio”, uscito da poco per Lindau. Al centro delle sue riflessioni la narrazione del mondo che ci è stata propinata, con la benedizione e la complicità di tutti i partiti politici, a partire dai tempi della rivoluzione industriale sino all’apoteosi dei decenni del “miracolo economico”, anni segnati dalla crescita impetuosa di un’economia consacrata esclusivamente a produrre, e consumare, merci in quantità sempre maggiori, riversate sul mercato con l’obiettivo prioritario d’ingrassare il Pil nazionale. La “distruzione creativa” dell’esistente ha proseguito indisturbata per anni. Pallante analizza la devastazione ambientale, culturale e sociale generata dallo sviluppo industriale e propone, come via d’uscita, una sua “contronarrazione del mondo” ispirata, come nei monasteri medievali, ai tre concetti chiave di orto, comunità e fede. Occorre, secondo Pallante, una “rivoluzione dolce” che rimetta al centro dell’esistenza autoproduzione, solidarietà, cooperazione e spiritualità per sperimentare un altro modo di vivere e guadagnare felicità.

Un’utopia? Una “nicchia di salvezza” per gruppi marginali? O un’alternativa concreta e percorribile per propagare semi di redenzione sociale e preservare risorse, ridurre gli sprechi e l’inquinamento, alleggerire l’impronta ecologica dell’umanità?

Massimiliano Panarari si dichiara scettico: “E se la decrescita non fosse così “felice”? E se, invece, si dovesse ripartire proprio dallo sviluppo economico e dalla crescita? Le critiche al Pil, che da solo non dà la felicità, hanno avuto il merito di farci uscire dal “dogmatismo sviluppista” del passato, sintonizzato sull’idea che si dovesse crescere sempre e comunque, a qualunque costo sociale ed ambientale. Ma abbiamo, soprattutto in Italia, una grande necessità di buoni argomenti capaci di supportare una vera e propria cultura dello sviluppo. Dobbiamo sostituire la logica “da trimestrali” della finanza con quella di lungo termine del lavoro e dell’impresa, fatta di trasmissione intergenerazionale e durata nel tempo, di innovazione dei processi produttivi, di qualità dei manufatti e delle idee messe in circolo, di saperi professionali e collaborazione tra le persone che lavorano al suo interno”.

Dunque esistono vie d’uscita? Che direzione prendere per un’economia planetaria sostenibile?

Durante la serata sarà organizzato uno spazio vendita libri a cura della libreria specializzata InfoShop Sante Vincenzi di Reggio Emilia.

Info: Lucia Manicardi, tel. 349 0081049 – Comune di Casina (www.comune.casina.re.it) , tel. 0522 604712 biblioteca@comune.casina.re.it

Licia si fa onore in Finlandia

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La consegna del diploma

La consegna del diploma

Il cinquantesimo, da oggi non più “fiorista” ma “floral designer”, che in Europa può fregiarsi di questo titolo professionale è Licia Simonelli che, come già annunciato, si era recata a Kajaani, nel nord est della Finlandia, per sostenere l’esame necessario per ottenere la Certificazione Europea Florcert, il più alto e prestigioso titolo professionale a livello continentale.

Tre giorni di lavoro durante i quali Licia doveva presentare due elaborati: un mazzo ed un lavoro libero che traevano ispirazione dal titolo assegnato e molto impegnativo: Fetishism in Fashion.

Davanti ai commissari europei provenienti da Olanda, Croazia, Slovenia, Italia e Finlandia, Licia ha dovuto inoltre presentare, in lingua inglese, un power point esplicativo e i due lavori prescritti.

Il giudizio finale è stato positivo ed il Presidente di Florcert, l’organismo europeo deputato al rilascio di questo certificato, lo svedese  Mikael Soressen ha consegnato a Licia il certificato ed il tesserino identificativo che, appunto, porta il numero progressivo 2014-0050.

Per illustrare la difficoltà da superare per l’ottenimento della Certificazione Europea basti pensare che, dopo aver frequentato un programma complesso e lungo i cui contenuti sono stati approvati da un’apposita commissione, dal 2009 solamente altri dieci italiani sono riusciti ad avere questo titolo, cinque dei quali provenienti dalla medesima scuola di formazione che ha frequentato Licia.


Croce Verde alto Appennino: corso di formazione

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Dopodomani, venerdì 4 aprile p.v., inizierà il nuovo corso di primo soccorso gratuito per volontari del soccorso della Croce Verde alto Appennino. Si terranno lezioni tutti i venerdì alle 20,30 presso la sede di Busana, in collaborazione con la Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti, per seguire un percorso di formazione omologato Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) composto da lezioni di primo intervento sanitario, sulle principali patologie cardiocircolatorie respiratorie e neurologiche, di intervento su paziente traumatico con l’utilizzo dei presidi di immobilizzazione e trasporto, sulla sicurezza in operazioni di soccorso, sulla capacità di relazione con equipe e utenza e sulla gestione delle maxiemergenze.

Ogni singolo partecipante ha la possibilità di migliorare le proprie conoscenze personali: le nozioni apprese possono tornare utili anche nelle emergenze quotidiane, in famiglia, sul lavoro e sulla strada perché non è più sufficiente “stare a guardare”, si può sempre intervenire per portare soccorso qualora si conoscano le azioni fondamentali. Basta dedicare poche ore del proprio tempo per fare tanto a favore di tutta la nostra comunità.

Per informazioni telefonare alla sede sociale 0522891101 in qualsiasi momento oppure accedere al sito http://www.croceverdealtoappennino.re.it/formazione/corsi-di-primo-soccorso/

 0522/891101

Loris Borghi è cittadino castelnovese

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Loris Borghi

Non è stata una semplice formalità ma, al contrario, un momento che ha suscitato emozione il conferimento, ieri mattina al Teatro Bismantova, della cittadinanza onoraria di Castelnovo ne’ Monti a Loris Borghi, magnifico rettore dell’Università di Parma, che a Castelnovo è cresciuto e in cui ha ricoperto importanti ruoli amministrativi: consigliere comunale dal 1970 al 1976, poi presidente del Consorzio socio-sanitario dell’Appennino, mentre avviava anche la carriera medico-scientifica presso l’Università di Parma.

Emozione palpabile nella voce e negli occhi del rettore, apparso sinceramente commosso, sia nel ricevere la pergamena con l’attestato di cittadinanza onoraria dal sindaco Gian Luca Marconi, sia nel leggere una intensa e profonda lettera agli studenti, visto che il teatro era affollato dai ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori castelnovesi.

“Questa lettera – ha spiegato Borghi – non vuole essere una ‘predica’ ma il racconto di un’esperienza, della mia reale esperienza, lasciandovi così liberi di ricordarla, di rileggerla oppure di cestinarla come se non fosse stata mai scritta. Sono nato 65 anni fa in una casa isolata sulle sponde parmigiane dell’Enza. Mia madre era maestra e mio padre commerciante di bestiame. Mia madre aveva 45 anni ed io ero il terzo figlio, per quei tempi giunto in tarda età. Qui a Castelnovo ho passato la mia infanzia e la mia giovinezza, qui da ragazzino mi svegliavo tutte le notti alle 4 per vedere se finalmente era arrivata la neve, qui ho imparato a leggere e a scrivere, qui ad arrampicarmi correndo pericoli inconsapevoli, qui ho conosciuto quattro persone importanti che mi hanno insegnato tante cose da punti di vista tra loro molto diversi: il parroco don Mario Gasparini, il maestro Remo Torlai, l’onorevole Pasquale Marconi e il sindaco Giuseppe Battistessa. Qui per la prima volta ho studiato e vissuto la politica, qui ho lavorato per una nuova montagna, qui ho Borghi 1compreso che cosa significa appartenenza e rispetto per le istituzioni, qui ho capito che cosa vuol dire fatica e senso di responsabilità e qui, sotto questa terra, riposano i miei cari, tra cui una figlioletta che, come brezza leggera, troppo rapidamente se ne è andata. Ecco, nel mondo dei furbetti e delle scorciatoie, delle comunicazioni ‘smart’ e degli slogan, dei tweet e dei post, vi voglio lasciare un messaggio antico ma non per questo meno innovativo: le chiavi di ogni successo, di ogni carriera, di ogni donna o uomo che voglia lasciare un segno del suo passaggio sono la passione, lo studio, il rigore e il senso di appartenenza”.

Ed ha poi aggiunto: “E’ evidente che i combustibili di questo processo non possono essere altro che il lavoro quotidiano e lo studio. Quest’ultimo è la più potente freccia che avete al vostro arco: solo lo studio è la garanzia del vostro futuro, della vostra indipendenza intellettuale e in ultima analisi anche del mantenimento della nostra democrazia repubblicana”.

Una lettera che ha poi affrontato diversi temi, dall’importanza dell’università come luogo di formazione umana ancor prima che professionale, della dignità di ogni mestiere, anche i più umili, se fatti con impegno, le responsabilità della sua generazione nella condizione di spaesamento in cui spesso si ritrovano i giovani. Una lettera toccante, che l’Amministrazione ha voluto anche pubblicare per intero sul sito istituzionale del Comune (www.comune.castelnovo-nemonti.re.it) una volta conclusa la mattinata.

Al discorso di Borghi sono seguiti gli interventi di Michele Guerra, delegato a cultura, università e territorio dell’ateneo parmigiano, sul tema “Attraverso lo specchio: corpi e immagini in movimento tra ventesimo e ventunesimo secolo”, e dei professori Giovanni Franceschini, prorettore vicario, e Maria Zanichelli, delegata all’orientamento ed ai rapporti con le istituzioni scolastiche dell’ateneo, che hanno anche risposto a numerose domande e curiosità rivolte dai ragazzi che, frequentanti l’ultimo anno delle superiori, sono proprio alle prese con la scelta molto importante di cosa fare dopo la maturità.

Servizio Studio fotografico Jack & Joe

 

Quella Pasqua del 1945

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Sacrario Ca' Marastoni

Il sacrario di Ca’ Marastoni

“Il primo aprile 1945, giorno di Pasqua, fu per la nostra montagna una giornata di sangue. Nella battaglia di Ca’ Marastoni, che scoppiò a pochi giorni dalla fine della seconda guerra mondiale, caddero infatti sette partigiani”: così il sindaco Michele Lombardi ricorda il tragico avvenimento che domenica mattina, 6 aprile p.v., sarà commemorato nel luogo in cui si consumò sessantanove anni fa.

Il programma dell’anniversario  prevede, alle 10,15, il ritrovo a Ca’ Marastoni, cui faranno seguito un corteo, la deposizione di una corona di alloro al locale sacrario, la messa ai caduti celebrata da don Alpino Gigli, il saluto del primo cittadino toanese e gli interventi dell’onorevole Danilo Morini, presidente provinciale dell’Alpi (Associazione liberi partigiani italiani), e dell’onorevole Vanna Iori.

 “L’aspro combattimento – spiega il sindaco Lombardi – si consumò su Monte della Castagna, in cui si fronteggiarono forze partigiane e truppe naziste. Queste ultime avevano raggiunto il crinale e, sopra Cerrè Marabino, avevano intercettato e fucilato la staffetta Nadia, Valentina Guidetti, premiata con la medaglia d’argento al valore. Il nemico fu costretto a ritirarsi ma tra i partigiani persero la vita il capitano William Manfredi (medaglia d’argento al valore militare) e altri cinque uomini delle 284.a brigata partigiana Fiamme verdi: Vito Caluzzi (medaglia di bronzo), Ariante Mareggini, Meuccio Casotti (medaglia di bronzo), Ennio Filippi (medaglia di bronzo) e Valentino Lanzi”.

La commemorazione sarà a cura degli studenti della scuola secondaria di primo grado di Toano. Alla cerimonia, indetta dal Comune e dalle associazioni partigiane Alpi e Anpi di Reggio Emilia, parteciperà inoltre il corpo bandistico di Cavola.

Conclude il primo cittadino: “Già dal primo anniversario il ricordo della battaglia di Ca’ Marastoni, che è tuttora vivo, è stato sempre celebrato con grande partecipazione. In quel periodo di lotta per la libertà e la democrazia fu decisivo il contributo della popolazione. Anche oggi è molto importante che il sacrificio di chi ha vissuto prima di noi, pensando pure a noi, non venga mai dimenticato”.

 

Primavera pedagogica

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Il Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica (Ccqs), l’Ausl di Reggio ed il Servizio sociale unificato del Distretto di Castelnovo ne’ Monti stanno proponendo una serie di incontri per le famiglie sull’educazione. Da oggi, 3 aprile, e fino al 29 maggio, questi incontri riuniti nel cartellone denominato “Primavera pedagogica”, che si terranno in diverse sedi scolastiche, analizzeranno diversi aspetti della quotidianità delle famiglie, spesso scandita da una routine e tempi di lavoro e svago che difficilmente consentono di fermarsi a riflettere sulle scelte educative che più o meno consapevolmente ogni giorno pratichiamo.

Spiegano dallo staff pedagogico del Ccqs: “Il dialogo ed il confronto tra gruppi con caratteristiche e bisogni simili costituisce da sempre un luogo ricco per crescere e maturare. Nasce con questi presupposti il percorso ‘Primavera pedagogica’, rivolto a genitori, insegnanti, educatori, pedagogisti, amministratori e a tutti coloro che vogliono riflettere e confrontarsi per costruire cultura dell’infanzia nel nostro territorio”.

Gli incontri in programma, con inizio sempre alle 20,30, vedranno partecipare pedagogisti, dietisti, psicologi e psicoterapeuti, medici pediatri. La prima serata, quella di stasera, giovedì, si svolgerà dalle 20,30 nella sede del nido d’infanzia comunale castelnovese e tratterà il tema “Cresci sano con gusto”. Interverrà Licia Notari, dietista dell’Ospedale S. Anna.

Si proseguirà poi lunedì 7 aprile, sempre alle 20,30 alla scuola dell’infanzia di Felina, sul tema “Si può insegnare la libertà? I diritti e i doveri dei bambini e degli adulti”, affrontato insieme alla pedagogista Elisa Bagni.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il Ccqs al numero 0522610266, mail j.ferrari@comune.castelnovo-nemonti.re.it.

 

“Do di petto” apologo di un reggiseno – in scena al Teatro Bismantova l’11 aprile

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marina

E’ in cartellone per il prossimo venerdi, 11 aprile, presso il Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, lo spettacolo “Do di petto” – apologo di un reggiseno, monologo semiserio di cui è autrice e protagonista Marina Coli e che, per l’occasione, si avvale della presenza di Tiziano Bianchi alla tromba (sue le musiche dello spettacolo). Marina Coli è stata riconosciuta tra le attrici emergenti attive nel teatro di impegno civile con un articolo apparso sul Corriere della Sera ed è vincitrice del premio Franco Enriquez 2013, IX edizione, per il teatro di prosa, categoria impegno sociale e civile, con lo spettacolo “Voci di vento, la voce delle donne nella Resistenza”.

Tiziano Bianchi si è diplomato in tromba nel 2002. Nel luglio del 2008 prende parte agli Umbria Jazz Clinics a Perugia, dove vince una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston.

Nel 2009 si trasferisce a Boston, dove vince la Al Natale Brass Scholarship e B.A.S Scholarship per meriti accademici.

Lo spettacolo, in chiave ironica, ripercorre la storia del reggipetto, dalle sue origini (pensiamo agli antichi Romani), fino ai nostri giorni, dominati dai push-up e dai seni al silicone (vere sfide alla forza di gravità). Ma è anche una riflessione seria e sensibile sul corpo femminile, su come questo nel corso dei secoli sia sempre stato deformato dalle mode del tempo. E via via a toccare concetti quali l’omologazione e la voglia dilagante di essere sempre all’ultimo grido, quasi fosse un dovere sottinteso.

E allora tutti al Teatro Bismantova, venerdi 11 aprile, alle ore 21, per un monologo  che si annuncia davvero interessante e godibile.

L’ingresso allo spettacolo ha un costo di 10 euro

per info e prenotazioni 328 822 42 19

All’anagrafe disoccupato, per i carabinieri pusher. Arrestato

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Sarà con ogni probabilità l’”effetto crisi”. Fatto sta accade che un 57enne reggiano, da tempo disoccupato, si è dedicato all’illecita attività degli stupefacenti finendo in manette. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri di Carpineti hanno arrestato un 57enne di Castelnovo ne’ Monti, ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana.

L’uomo ieri mattina è comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia e dopo la convalida dell’arresto stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. in attesa del Carabinieriprocesso, fissato per il prossimo 16 aprile per rispondere delle accuse lui contestate. A lui i Carabinieri hanno sequestrato una trentina di grammi di marijuana, la cui detenzione è stata ricondotta ai fini di spaccio.

L’indagine dei Carabinieri di Carpineti è partita dall’attenta ma discreta attività di monitoraggio di alcuni giovani consumatori del paese, che hanno portato i militari a controllare l’uomo di Castelnovo.

L’altra mattina i militari carpinetani, forti delle risultanze investigative, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo dando corso ad una perquisizione domiciliare, che ha dato esito positivo. L’interessato inizialmente si è mostrato collaborativo, consegnando spontaneamente 3 grammi di marijuana. Tuttavia la collaborazione non ha tratto in inganno i Carabinieri, che hanno proceduto alla perquisizione, rinvenendo nell’armadio della camera da letto un ulteriore involucro con oltre 30 grammi d marijuana. L’esame della rubrica del suo telefono permetteva inoltre di individuare, tra i contatti, un giovane noto ai Carabinieri come consumatore; il quale, convocato in caserma, ha confermato di essere cliente del 57enne e di aver acquistato da lui almeno in una decina di occasioni hascisc in ovuli e marijuana.

Alla luce di quanto accertato l’uomo è stato arrestato per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. Nella mattinata di ieri, comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. in attesa del processo, fissato come scritto per il prossimo 16 aprile per rispondere dell’accusa a lui contestata.

L’eccidio di Casa Ferrari

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A Casa Ferrari, nei pressi di Gombio, sabato 5 aprile p.v. si commemorerà l’episodio che vide la fucilazione di tre giovani da parte delle truppe nazifasciste, che poi diedero fuoco all’intera borgata e proseguirono poi per Gombio dove, procedendo nel loro intento di rastrellare, saccheggiare e ardere tutto il paese, incontrarono due donne di nazionalità tedesca, spose di due abitanti del paese, che con ardito coraggio convinsero il comandante del drappello che in quel paese vivevano solo donne, vecchi e bambini e che non vi erano partigiani e giovani uomini tra loro. Furono molto convincenti: a tal punto che i tedeschi lasciarono intatto il paese e proseguirono la loro strada.

La commemorazione avrà inizio alle ore 10 al monte della Battuta, poi si scenderà a Gombio, presso il circolo Arci, dove partirà il corteo che si recherà al piazzale dove vivevano le due eroiche donne. Qui verrà deposto un mazzo di fiori a loro ricordo ed interverranno il vicesindaco e l’assessore alla cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti e il presidente della sezione Anpi di Felina, Katia Palladini. Al termine si svolgerà un pranzo al circolo Arci con intrattenimento musicale con le “Brigate Lambrusco”.

 


Basket: Medicina vs. Banco Emiliano (ritorno dei play off) sabato 5 aprile ore 21

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Sabato 5 aprile il Banco Emiliano LG Basket giocherà la partita di ritorno del primo turno dei play off a Medicina dopo aver perso l’andata in casa con una differenza di 9 punti.

Questo l’appello della squadra ai tifosi: ” I nostri ragazzi hanno assoluto bisogno del nostro sostegno. Cerchiamo di raggiungere Medicina con ogni mezzo per replicare il Pala Giovanelli in trasferta. Si gioca il 5/4 allle ore 21,00 al PALAZZETTO DELLO SPORT – Via Cesare Battisti, 63 MEDICINA (BO). L’Antico Bar Magnani, raccoglie le adesioni per chi volesse andare in pulmann.”

RADIONOVA trasmetterà in diretta telefonica la partita con l’impegno in regia di Davide Francia.

A Castelnovo strade più sicure grazie alla Bonifica

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Via Regnola (2) (Large)

 

Fola (1) (Large)

 

 

Interventi manutentivi per la salvaguardia della viabilità. Questo il fine delle opere sulle strade pubbliche del comune di Castelnovo ne’Monti che il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ha scelto di mettere in sicurezza, per un importo complessivo di 93.000 euro.

“Opere importanti e funzionali alla viabilità pubblica – afferma Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – quindi, alla tranquillità collettiva. In diverse strade, infatti, si è reso necessario il nostro intervento in collaborazione con il comune di Castelnovo ne’ Monti, a causa dei gravi dissesti presenti”.

“In particolare – precisa Domenico Turazza, direttore Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – le strade interessate dagli interventi sono: Cerreti – Regnola e Fola di Felina”.

“Le abbondanti precipitazioni di aprile – maggio 2013 – prosegue Turazza – avevano causato l’arretramento della frana in atto a Regnola e il peggioramento delle condizioni statiche di un muro di sostegno esistente lungo la strada pubblica di Fola”.

“Nello specifico – spiega Pietro Torri, dirigente tecnico Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, gli interventi hanno previsto la costruzione di opere di sostegno a tutela delle sedi stradali. A Regnola sono state costruite due opere in calcestruzzo immediatamente a valle del corpo stradale. In particolare, la prima opera, a ridosso della banchina stradale, è costituita da pali in calcestruzzo. A valle di questo manufatto, è stata realizzata una seconda palificata con una gabbionata sovrastante in pietrame”.

“Per quel che riguarda la strada pubblica in località Fola di Felina – prosegue Torri –, abbiamo costruito una gabbionata ed un muro a secco in pietrame per il sostegno delle scarpate in terra poste a monte della sede stradale”.

In considerazione alle lavorazioni descritte – conclude Torri– sono state eseguite opere necessarie per il mantenimento in sicurezza della viabilità pubblica senza snaturare il paesaggio degli ambienti circostanti”.

L’importo dei lavori, pari a 93.000 euro, è cofinanziato, per 68.000 euro dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e per 25.000 dal Comune di Castelnovo ne’Monti.

 

 

Un ramisetano sindaco a Palanzano?

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Un ramisetano sindaco di Palanzano? Potrebbe essere. Voci ufficiose ci confermano la presentazione a candidato sindaco del comune montano delle Valli dei Cavalieri del geometra Lino Franzini, residente a Taviano di Ramiseto e presidentissimo del Comitato per la costruzione della diga di Vetto e della fondovalle dell’Enza (che collegherebbe in trenta minuti Selvanizza a Parma via Vetto e Traversetolo).

Farebbe parte di una lista civica con importanti esponenti della società civile delle terre alte e con agganci anche nel centrodestra e nella lega nord. Dal 1° gennaio scorso Palanzano fa parte dell’Unione dei comuni di Langhirano: questo potrebbe comportare che, entrando Franzini (se eletto) nel parlamentino della capitale del prosciutto, la questione della realizzazione della diga di Vetto potrebbe prendere una certa piega pro, data la nota posizione del Franzini sul punto

 

“Noi siamo testimoni dei diritti”

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3 D Venturi di Viano in Senato (3)

Dal consiglio comunale di classe al Senato. In tutto senza elezioni, ma con un buon progetto. Ecco che, oggi, alle ore 13 in tv c’è chi ha scorso, tra i banchi del senato, il viso dei piccoli studenti montanari. In particolare, la classe 3° D dell’Istituto comprensivo “GB Toschi” di Viano che ha aderito ad un concorso nazionale bandito dal Senato della Repubblica dal titolo “Testimoni dei diritti”, in particolare relativo all’art.26 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo dell’ONU del 1948. 3 D Venturi di Viano in Senato (2)

Il progetto, curato dalla professoressa Valentina Noto, intitolato “La scuola è un mondo, il nostro mondo” che, di fatto, è stato selezionato fra i cinque migliori elaborati a livello nazionale. Stamane, a Roma, la classe terza è così salita tra i banchi di Palazzo Madama, a Roma, dove alle 13 – con tanto di diretta televisiva – è stata premiata nel corso della cerimonia ufficiale. 3 D Venturi di Viano in Senato (4)

Già il mese scorso una delegazione del Senato è venuta in visita presso la scuola vianese per visionare in dettaglio gli elaborati. Tra loro, la senatrice Silvana Amati con i suoi collaboratori. Ad accoglierla il sindaco di Viano Giorgio Bedeschi e in rappresentanza della scuola la responsabile di sede, la baisana professoressa Simona Frigieri, in queste ore anch’essa a Roma. Alla delegazione in quella occasione è stato presentato il lavoro relativo al diritto allo studio con un approfondimento da parte del Ccrr (consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze curato dalla Frigieri) sulla storia dell’obbligo scolastico nella legislazione italiana dall’unità d’Italia ai giorni nostri.

 

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LA RELAZIONE DEGLI STUDENTI

Articolo 26 3 D Venturi di Viano in Senato (1)

Partendo dalla considerazione che il Diritto allo studio è un bene acquisito con fatica nel corso dei secoli, ci siamo proposti di confrontare lati positivi e negativi della realtà attuale, formulando in particolare idee concrete su cosa fosse possibile potenziare all’interno del nostro territorio e ipotizzando migliorie a livello della legislazione nazionale. Ci si è proposto di puntare l’attenzione degli studenti sulle motivazioni relative all’abbandono scolastico e sulle possibili discriminazioni all’interno del territorio locale, nazionale, europeo, internazionale.

La realizzazione di questo percorso è stata possibile potenziando il sentimento di autocoscienza di sé per una consapevole scelta delle scuole superiori, attraverso l’esperienza e il confronto diretto con autorità e compagni più grandi e più piccoli.

Questo progetto ha messo in atto sia nozioni teoriche che abilità pratiche, avvalendosi sia dei nuovi media che delle più tradizionali strumentazioni di didattica quotidiana, ma non sarebbe mai stato possibile senza l’entusiasmo e la buona volontà di tutta la classe.

Ci si è serviti di tre tematiche di supporto lavorativo: Continuità, Intercultura e Orientamento, che hanno permesso di mettere in gioco tutte le risorse della scuola e di ampliare la valenza educativa del percorso.

Il diritto all’istruzione è infatti fondamentale e va tutelato in un progetto in cui gli ordini scolastici lavorino in sinergia uno con l’altro, uscendo dalle aule per potenziare la didattica dei curriculi verticali. Il sapere deve essere condiviso, ragion per cui gli alunni della classe si sono proposti di aiutare i compagni più piccoli ad affrontare la nuova realtà, avvalendosi dell’esperienza testimoniata dai più grandi.

Intercultura significa accettazione, inclusione, accrescimento attraverso le differenze, aiuto reciproco e, a volte, diventare consapevoli di quanto sia difficile ottenere il diritto a frequentare anche le classi di base per quei ragazzi che vivono in condizioni disagiate.

Quella dell’orientamento è una problematica assai sentita dai ragazzi di terza che hanno aderito a questo percorso e da parte loro è stato richiesto, oltre ad una serie di incontri con esperti, il confronto diretto con studenti delle varie scuole superiori per essere informati direttamente da loro dei lati negativi e positivi delle loro realtà. Proprio a quest’ultima tematica si è dato particolare rilievo, approfondendo il pericolo della dispersione scolastica.

Si è cercato quindi, attraverso leggi, documenti, testi scolastici, canzoni, articoli di giornale, scambi verbali e multimediali con coetanei, di rendere sempre più consapevoli gli alunni di come il diritto testimoniato dall’art. 26 possa essere un privilegio non scontato e trascurabile, e di come sia importante esserne testimoni con un impegno quotidiano sempre maggiore. Da parte di tutta la classe è emerso come l’utilizzo della tecnologia aiuti il discente ad aumentare l’attenzione allo studio e quindi a migliorarne il rendimento. Mettere in pratica ciò che si studia è stato uno degli obbiettivi che si è voluto perseguire maggiormente.

Due momenti in particolare in cui tutto ciò è avvenuto sono stati la visita di istruzione svoltasi a Roma all’inizio di Marzo, in cui i ragazzi sono riusciti ad appassionarsi, visitandoli, ai luoghi in cui si svolge la politica italiana e la visita dell’ex Ministro Kyenge e della Senatrice Amati, durante i quali gli alunni hanno avuto la possibilità di rivolgersi direttamente alle Istituzioni come parte attiva della società e l’onore di ospitarle nella loro realtà locale.

 

A Casina arriva il museo itinerante della scuola ottocentesca

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dell’Istituto Comprensivo “Giorgio Gregori” di Carpineti-Casina (1) dell’Istituto Comprensivo “Giorgio Gregori” di Carpineti-Casina (2) dell’Istituto Comprensivo “Giorgio Gregori” di Carpineti-Casina (3)

Nell’ambito del Pof (Piano Offerta Formativa) dell’Istituto Comprensivo “Giorgio Gregori” di Carpineti-Casina è stato attuato nel corrente anno scolastico, tra i numerosi altri, anche il progetto di area antropologica riguardante la conoscenza e lo studio della scuola di una volta.

Con l’adeguata preparazione e gli opportuni raccordi programmatico-curricolari, attuati dagli Insegnanti nelle varie classi, tutti gli alunni della Scuola Primaria di Casina e alcune sezioni dell’Infanzia hanno aderito alla singolare iniziativa con palese curiosità e grande entusiasmo anche da parte delle famiglie..

“Questo museo è unico nel suo genere per essere così completo in tutte le sue parti (materiale cartaceo, abbigliamento, calzature, cartelle, strumenti di punizione morale, arredamento aula, ecc. ecc.). Potrete rivivere la magica atmosfera scolastica di due secoli fa cimentandovi, anche, nella scrittura con i pennini di una volta. Avrete la possibilità di visionare libri, abbecedari, quaderni, atlanti all’interno delle loro pagine, che potranno essere sfogliate, lette e consultate. Non mancherà nell’aula neanche un’antichissima e l’unica lavagna di aritmetica delle prime classi elementari addirittura con il pallottoliere annesso. Schermi touch screen permetteranno a grandi e piccini di sfogliare le pagine più belle, significative, interessanti, curiose ed affascinanti dei libri, abbecedari, atlanti e quaderni presenti nelle bacheche del museo.”

A felice conclusione del Progetto così si esprime per Redacon la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Carpineti-Casina dott.ssa Giuseppina Gentili:

“ Il progetto “Scuola Antica” è una bella esperienza formativa per i nostri alunni perché permette di cogliere il senso dello scorrere del tempo come fonte di cambiamento e di innovazione. In un’epoca, come la nostra, dove tutto è virtuale, immaginato, è importante recuperare la dimensione della realtà, del passato come qualcosa di concreto, di tangibile … i vecchi banchi, i libri di lettura, i calamai ed i pennini … capire da dove veniamo è fondamentale per capire chi siamo, quali sono le nostre radici. Vale ciò che diceva Cicerone; “Historia magistra vitae”.”

Un ringraziamento doveroso a tutti gli Insegnanti che hanno collaborato, agli alunni e alle famiglie.

Sì, è Storia maestra di vita la scuola che in pullman è arrivata a Casina, come del resto in tante altre scuole d’Italia! Ed era, quella, la scuola fondata sull’ascolto della parola dell’Insegnante e sul silenzio riflessivo degli scolari … per un apprendimento di crescita autentico e profondo. La scuola dell’Italia post unitaria, la prima veramente per tutti; quella del libro Cuore di deamicisiana memoria, per intenderci. O, per chi abbia avuto l’occasione e la fortuna, forse … di leggere le indimenticabili pagine del romanzo capolavoro Le grand Meaulnes di Henri-Alain Fournier …! Sì, è quella piccola grande scuola di fine Ottocento che in una piovigginosa mattina di aprile, nel piazzale antistante l’edificio scolastico di Via Simonini, a Casina, discreta e sommessa, come la buona maestra di un tempo che ha terminato per noi, in bella calligrafia, il suo testamento culturale … ha voluto rivederci ancora una volta per donarci, ormai sconsolatamente rassegnata, l’ultimo, estremo ed ormai immutabile addio.

 

(Ubaldo Montruccoli)

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