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Beleo. Per chi suona la campana. Per che cosa

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Riceviamo e pubblichiamo.

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BeleoNon so quante volte sono venuto qui a Beleo, all’oratorio. Ogni volta sono preso da sentimenti contrastanti di gioia, di tristezza e di serenità.

Che sia un luogo speciale è evidente: basta guardarsi intorno.

È speciale per la sua storia. La chiesa è Matildica una delle cento chiese che la Grancontessa costruì in una sola notte. È speciale per la natura, per il paesaggio e per l’ambiente.

Ma questo posto è soprattutto speciale per l’opera straordinaria degli alpini. Hanno recuperato la chiesa, si preoccupano di gestire e di mantenere questi spazi nel modo in cui li potete vedere adesso. Certo questo rende speciale questo luogo. Beleo rappresenta il saper fare degli alpini della loro capacità nell’intervenire, segno tangibile permanente del loro essere cittadini attivi e disponibili

Beleo è anche luogo della memoria. La memoria degli alpini caduti in guerra, quelli che non sono tornati. Anzi come dicono loro, forse con un po’ di pudore, che sono andati avanti. Non è un monumento che celebra le grandi battaglie alpine, non si esaltano gli atti eroici o la gloria dei campi di battaglia.

Si rende omaggio a dei ragazzi, a dei figli, a dei fratelli, a dei padri spediti in guerra, inviati in luoghi che non conoscevano a combattere un nemico che non conoscevano. Contro altri ragazzi, altri figli, altri fratelli e altri padri. Andavano a morire senza sapere perché.

La guerra mette, semplicemente, gli uomini contro.

Beleo è luogo della memoria. È luogo dell’omaggio e del rispetto riverente verso questi ragazzi che qui hanno nome, una data di nascita, una terribile data di morte e il luogo in cui avvenuta. Nei giorni scorsi ho letto i nomi sulle steli. Ho trovato il nome di Attilio Sala classe 1889 morto nel 1916 sul Carso a 27 anni e subito dopo, un altro Attilio Sala nato nel 1916 morto nel 1943 in Grecia. Erano forse fratelli l’uno senza sapere dell’altro? Una famiglia forse ha perso in guerra il primogenito e l’ultimogenito? Oppure erano uno figlio dell’altro, nato l’uno dopo la morte dell’altro per poi ripeterne tragicamente il destino?

Con questi nomi potremmo andare avanti per altre 470 volte raccontando di persone morte in luoghi che forse non esistono più come la quota 393. Penso ad una collinetta che non so dove sia, dove qualche stratega dell’esercito, magari cerchiandola in rosso, ne abbia ordinato la presa. Per il generale era una sottile linea rossa sulla carta; per centinaia di ragazzi il luogo della morte.

Qui la guerra viene colta nella sua dimensione reale: in guerra si uccide, muoiono delle persone.
Il loro nome, la loro l’età rendono assolutamente drammatica ed evidente che cosa è la guerra.
Padri che seppelliscono i figli, figli che seppelliscono anzitempo i padri, qualche volta prima ancora di vedere la luce.

Mi immagino che da Beleo, da questi ragazzi, si elevi un potente messaggio contro la guerra che ci dice di vivere in pace.

Beleo è dunque un potente inno alla pace anzi è un monumento naturale alla pace, rappresentato da quei nomi, costituito da quei ragazzi.
Trovo straordinaria l’idea di completare questo luogo con una campana. I suoi rintocchi rappresentano una sorta di silenzio fuori ordinanza. Il suono della campana che si diffonde lungo queste valli sostiene quell’inno alla pace.

Le cose non avvengono per caso. Devono essere pensate, finanziate e poi costruite. L’oratorio con tutto quello che significa, è stato realizzato grazie all’impegno degli alpini della provincia, e soprattutto, grazie alla straordinaria dedizione degli alpini dei gruppi di Casina. Vi ringrazio di cuore. Avete reso questo luogo veramente speciale.

Saluto tutti gli alpini con l’augurio di continuare ad essere sempre presenti con quella competenza e grandissima umanità che vi caratterizza e vi ringrazio per quello che avete fatto ma soprattutto per quello che ancora dovrete fare. Non arrendiamoci mai!

(Gianfranco Rinaldi)

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Castelnovo, fino al 26 ottobre è possibile aderire ai gruppi della “Mappa di comunità”

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mappa-di-comunitaVisto l’interesse suscitato dal progetto, è stato prorogato fino al 26 ottobre il termine per dare la propria adesione a far parte dei gruppi di lavoro che costruiranno la “Mappa di comunità”. La realizzazione della “mappa” rappresenta il primo passo per la costruzione condivisa dei nuovi strumenti urbanistici riguardanti il capoluogo e Felina. Il nucleo di lavoro che ha gettato le basi per questo progetto fortemente innovativo ha scelto di operare attraverso la costituzione di tre gruppi, possibilmente due per il centro urbano del capoluogo e uno per Felina, perchè incontrandosi faccia a faccia, esprimendo le opinioni in modo diretto, guardandosi e ascoltandosi, si possa cercare di crescere insieme, portando suggerimenti e idee nuove.

L’obiettivo è di coinvolgere i cittadini inizialmente in un elaborato, la “Mappa di comunità” appunto, di forma e contenuti molto liberi, che dia una immagine di come “leggono” il paese di ieri e di oggi; e poi probabilmente un secondo sul paese che immaginano domani. Da qui successivamente si partirà per realizzare in modo concreto i nuovi strumenti urbanistici, con le indicazioni ricavate sugli usi, le funzioni di spazi ed edifici pubblici, e non solo.

“Questo progetto è una sorta di chiamata – spiega il vicesindaco Emanuele Ferrari – per tutti i cittadini che vogliono mettersi in gioco. Chiediamo loro di fare politica, di esserci a indicare una strada, un orizzonte possibile per definire gli spazi del pubblico in relazione a quelli del privato, per riportare la gente fuori, a vivere i luoghi riconoscendone le storie, scambiando punti di vista, valori, aprendosi al libero gioco delle differenze. Queste mappe saranno non solo rappresentazioni della comunità, ma anche ritratti, immagini concrete del nostro volto domani”.

Per dare la propria adesione a far parte dei gruppi di lavoro, il modulo è disponibile anche sul sito del Comune, www.comune.castelnovo-nemonti.re.it, insieme a tutte le informazioni sul progetto, oppure è possibile scrivere all’indirizzo mappacomunita@comune.castelnovo-nemonti.re.it o telefonare al numero 0522 610.249.

 

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E’ di strada la prima festa CibArti a Valestra

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Domenica 9 ottobre Valestra, con le sue specialità culinarie e paesaggistiche, sarà la location del primo evento di CibArti. Forte delle sue origini liguri e bizantine, da anni Valestra vanta un assortimento e una tradizione di prodotti culinari e artigianali unici nel loro genere che imprenditori e associazioni locali hanno saputo conservare e valorizzare nel corso del tempo. Dal re delle polente, i casagai, al parmigiano reggiano, dall’erbazzone valestrino al savurett, dall’anisetta al gnocco fritto, dalle barzigole bizantine alle torte, dalle zuppe alla panna cotta con ambrosia. Anche i palati più fini avranno l’imbarazzo della scelta.

cibarti-valestra

Per la prima volta questi saperi tramandati si uniranno in un’unica esperienza di conoscenza, gioco e gusto insieme. Tra le vie del borgo, infatti, già dalle ore 9 del mattino e per tutto il giorno, saranno presenti i presidi street food dei produttori locali, le attività di animazione per i bambini, le dimostrazioni artigianali, il mercato del contadino dell’Appennino Reggiano, il mercatino dell’usato e le attività commerciali aperte.

Tra le iniziative della giornata, inoltre: ore 9:30 camminata lungo il versante del Monte Valestra, alla scoperta delle leggende locali con Roberto Montanari ed Ecomuseo delle Valli dell’Enza e del Secchia (prenotazione obbligatoria al 3487915178); ore 10 e ore 15 dimostrazione e realizzazione di vetro Tiffany a cura di Vetreria Tuttovetro; ore 10:30 spazio di costruzione storie e riciclo creativo per bambini sulle leggende del Monte Valestra a cura di Valentina Barozzi e Comitato Fermare la Discarica; ore 15.00 laboratorio di magia a cura di Nicoletta Beretti; ore 16 narrazioni matildiche per bambini a cura di Gigi Cavalli Cocchi. Inoltre esposizione di mobili antichi, vendita libri, acconciature per bambini…

“Ciàpa e màgna” è  il nuovo slogan montanaro che unisce le tendenze street food con le particolarità della tradizione locale a km zero,  per guardare al futuro con la consapevolezza delle proprie radici. Tutto questo al CibArti di Valestra il 9 ottobre (disponibile anche la pagina Facebook). In caso di maltempo la festa sarà rimandata al 16 ottobre.

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Ritorna a Sologno, domenica 9 ottobre, la festa dell’asino

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Massimo Montanari

Massimo Montanari

“Sologno Raglia”, la giornata dedicata all’asino e agli appassionati di questo animale.

Il paese appenninico si veste a festa per ospitare famiglie bambini e tutti coloro che desiderano trascorrere una giornata a contatto con l’animale che sempre più estimatori riconoscono come un elemento di aggregazione e socializzazione.

La manifestazione dopo l’esordio fortunato dello scorso anno vuole bissare il successo attirando sempre più grandi  e bambini intorno alla figura straordinaria di un animale che da sempre ha affiancato l’uomo e da oggi sempre più viene utilizzato nelle attività educative, ambientali e relazionali (pet therapy in primis).

Ideatori della manifestazione sono Massimo Montanari, esperta guida e conosciuto asinaro, e la sua giovane socia Eugenia Dallaglio che a soli 23 anni è il braccio operativo  e la mente a fianco di Montanari.

Molto conosciuti a Reggio Emilia, dove spesso si vedono girare in centro storico con i loro asini, da alcuni anni promuovono forme di turismo lento e consapevole proprio nelle aree intorno a Sologno e le vallate appenniniche tanto da poter affermare che esiste nella provincia di Reggio Emilia un movimento turistico che risponde in modo positivo alle proposte di soggiorni e attività che vedono l’asino come veicolo di interesse per l’esplorazione del territorio. Proposte inserite nel più ampio progetto “Reggio Emilia città asinabile” dove la città del Tricolore offre ai turisti e visitatori itinerari guidati e giornate di attività ludica.

La realizzazione della festa a cura della Pro Loco di Sologno vede il paese coinvolto nei preparativi in quella che è a suo modo una manifestazione originale e unica nel suo genere; ed è proprio a  Sologno  che secondo fonti storiche e popolari  ha avuto origine l’asino di razza reggiana, oggi certamente estinto come tante razze asinine in Italia, in questi luoghi;  “l’asino di Sologno” o “grigio di Sologno” o “asino di San Domenico” ha attraversato valli e crinali per accompagnare viandanti e mercanti sulle vie del sale della transumanza e delle fatiche giornaliere su e giù per mulattiere e sentieri.

Un punto di origine che si è diffuso poi in altre vallate e si è espanso per pianure e luoghi anche lontani.

Un doveroso e sentito omaggio che si manifesta oggi nel paese che più di ogni altro si è caratterizzato in Appennino per la sua comunanza con questo straordinario interprete del vissuto a fianco di contadini commercianti e carovanieri.

Sologno Raglia 2015

Sologno Raglia 2015

La volontà di creare un evento che avesse come principale soggetto l’asino è nata dall’incontro  con la Pro loco di Sologno nell’ambito di attività precedenti svolte con l’utilizzo degli asini dell’asineria all’aria aperta, che da anni promuove forme educative di turismo lento e di viaggi  a piedi in compagnia dei docili amici a quattrozampe.

In un percorso che ha visto numerose iniziative svolgersi in loco, le opportunità di valorizzare un aspetto interessante del territorio e si sono rivelate vincenti.

Sologno è al centro di una rete di sentieri e di luoghi naturalistici meravigliosi, ambienti unici nel suo genere.

Il paese a dominio della valle dei gessi e di un sistema carsico originale domina dalla sua soleggiata posizione una grande area dell’Appennino reggiano. Ottimo punto di partenza per esplorazioni nella natura e viaggi a piedi.

In questo contesto l’asino è oggi un veicolo fondamentale per le nuove forme di turismo. Un turismo attento e colto che ricerca negli spazi della natura nei silenzi e nei paesaggi un contatto intenso e profondo.

L’asino compagno di cammino lento sa essere un collegamento naturale a chi vuole entrare in  sintonia con una vacanza diversa e attenta negli ambienti appenninici  che hanno un grande margine di interesse in diversi settori.

Sologno oggi è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire il territorio a fianco dell’asino. Le strutture ricettive, i servizi che i visitatori possono trovare creano un’opportunità consolidata e sempre più ricca di tematiche che possono raggiungere persone amanti di questo tipo di viaggio.

Lo scorso anno la festa ha significato un enorme punto di partenza per quella che può essere una manifestazione originale e unica nel suo genere. Il paese è stato invaso da famiglie, tanti bambini e gruppi di camminatori che hanno potuto assaporare le accattivanti attrattive del luogo. Un raduno di appassionati ma  non solo, la festa è stata luogo di incontro di socializzazione e aggregazione proprio come l’asino sa fare.

Angela Delucchi e il trono di carote

Angela Delucchi e il trono di carote

Lo sforzo  è stato enorme ma l’eco della festa a raggiunto luoghi lontani e se ne è parlato tanto anche a mesi di distanza dall’evento.

“Sologno Raglia” è una festa culturale, ricca di significato, un appuntamento pregno di valori e di emotività; un occasione per stare insieme e nello stesso tempo condividere quella forma aggregante e semplice che è la relazione con l’asino.

La risposta alla seconda edizione è già cresciuta. Famiglie da tutta Italia sono in viaggio per raggiungere Sologno, ci sono strutture che hanno esaurito i posti  letto disponibili da Castelnovo ne’ Monti fino a Villa Minozzo.

Una risposta enorme, un segnale di come il popolo dell’asino sia pronto a invadere pacificamente Sologno anche quest’anno.

Le novità della seconda edizione sono diverse:

Anteprima “Sologno Raglia” – incontro / dibattito “Viaggio intorno all’asino”; immagini e racconti di un esperienza di vita. Incontro pubblico aperto a tutti. Dal cammino con l’asino, alle attività assistite, un percorso avvincente per conoscere tutto ciò che l’asino può fare per aiutarci a stare meglio, con Massimo Montanari e Eugenia Dallaglio dell’asineria didattica aria aperta di Reggio Emilia, e Lorena Lelli responsabile del centro di formazione in attività assistite “La città degli asini” di Polverara (Padova).

L’incontro supportato da foto delle attività nella natura con bambini e da filmati che documentano momenti di relazione con persone in difficoltà è un invito a entrare emozionalmente nel mondo dell’asino. Un percorso visivo che narra le situazioni che si creano quando l’asino diventa protagonista. Cammini nella natura, ed esperienze profonde dove bambini e ragazzi entrano in sintonia con la bellezza dell’andare lento e la fiera saggezza di questo animale.

In seguito verrà assegnato “l’asinobel” il premio che l’asineria aria aperta ha istituito oramai da 10 anni e premia il personaggio  o ente che nel corso dell’anno si contraddistingue per aver contribuito alla diffusione della figura dell’asino in ambito culturale e didattico

Il premio negli anni scorsi ha visto protagonisti importanti come Marzio Bruseghin, campione di ciclismo.

Nel 2016 il premio verrà assegnato proprio al paese di Sologno per l’impegno dimostrato nel contribuire a far conoscere l’animale che è anche il simbolo del paese appenninico.

Massimo Montanari

Massimo Montanari

Saranno premiati con “diploma di merito asinino” anche alcuni adolescenti che nel corso del 2016 hanno dimostrato particolare attaccamento all’asino partecipando  a numerose attività (trekking, campi estivi ).

La festa prevede per la giornata di domenica numerose animazioni per bambini con percorsi di relazione e attività con gli asini, “l’asinuresery” il calesse porta bimbi zero – tre anni, l’angolo “asinselfie” la particolare cornice colorata che è contorno per gli autoscatti insieme all’asino preferito, “il trono di carote” un sedia gigante contornata dalla verdura preferita dall’asino come omaggio a chi si sente asino dentro.

Domenica, 9 ottobre: ore 9,30 – apertura festa;

ore 10  – “Asini con le ali”, partenza percorso mtb (piazza centrale) rientro ore 12,30;

“Passi da Gigante” – percorsi escursionistici a piedi nel castagneto con guide ambientali (area ingresso festa), partenze ore 10,00 – 12,00 – 16,00;

ore 11 – visita guidata al borgo con Alfonso il raccontaSologno. Partenze 11,00 – 14,00 – 16,00;

Asino Bus, passeggiate in calesse e animazioni con gli asini. (area asineria aria aperta);

I giochi del nonno. La ludoteca di una volta (cortile della chiesa parrocchiale);

laboratorio del feltro. Costruisci il tuo portacose (area asineria aria aperta);

My Fido, passeggiata con i cani a cura di Camminando con il cane (area sportiva);

ore 12,30 – apertura stand gastronomici (area piazza centrale, area sportiva);

ore 13,30 – laboratorio del feltro. Costruisci il tuo portacose (area asineria aria aperta);

ore 15,00 – spettacolo di burattini “Bianca come la neve, rossa come il sangue” a cura di Teatro fatto a mano (area Chiesa);

ore 16,30 – grande concerto dei Folkswagon (piazza centrale), blues, contry e rock in allegria.

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“Bonifica, chi paga le elezioni annullate?”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Caro Direttore,

consorzio-di-bonifica-emilia-centraleal tavolo Hemingway abbiamo letto la risposta data a Francesco Fantuzzi dal commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, Franco Zambelli.

Nella sua conclusione, questi scrive: “Il costo delle elezioni di dicembre (144.501 euro – ndtavoloHemingway) è stato interamente assorbito dal bilancio 2015 e non verrà posto a carico dei nuovi consorziati”. Una risposta “surreale” anche se formalmente vera.

Dr. Zambelli, “Ccà nisiuno è fesso” Certo che i nuovi consorziati non pagheranno quel costo: lo hanno pagato i c. 270.000 vecchi consorziati, quindi anche noi membri del tavolo Hemingway che da anni paghiamo la gabella consortile. I nuovi e vecchi consorziati si troveranno a pagare il costo delle nuove elezioni.

Noi a tutto questo non ci stiamo. Noi abbiamo il diritto di sapere se e chi ha commesso “brogli”. Noi pretendiamo che le spese delle nuove elezioni siano sostenute dagli “imbroglioni” (ammesso che di “brogli” trattasi). Noi abbiamo il diritto di conoscere “integralmente” il testo della verifica straordinaria del dr. Vito Zincani e le risultanze degli esposti denuncia presentati alla Procura.

I membri del tavolo Hemingway che non sono dei “bocconiani” ma “solo padri di famiglia”, hanno deciso di “metterci la faccia, scendendo in campo”: presenteranno una propria lista alle prossime elezioni consortili. Chiedono però che venga rivisto lo Statuto. E’ stato consociativamente formulato: 4 sezioni elettorali in base al “peso economico” del contributo pagato dai consorziati, moltiplicazione delle firme per la presentazione delle lista per ogni sezione, ect, ect. Noi sosteniamo che il principio di un Consorzio sia “una testa, un voto”; quindi una unica sezione ed un’unica raccolta di firme, fortemente ridimensionata nel numero, per la presentazione delle liste.

Il nome della lista del tavolo Hemingway: “Equità e Efficienza”.

Primo punto del programma: “Un tetto ai meriti, una soglia ai bisogni”, ergo una valutazione dell’organigramma, remunerazioni dirigenziali, centri di costo, risultati operativi…

Secondo punto: azione civile per il rimborso delle spese che sono ammontate a 144.501 euro nei confronti dei responsabili (sollecitiamo gli inquirenti) delle “oscure anomalie” nelle elezioni del 13 dicembre 2015.

Terzo punto: presentare un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale per verificare se è legittimo chiedere il contributo ai proprietari di civili abitazioni. Alla Commissione Tributaria, soggetto terzo, il compito di sciogliere i dubbi (supportati da una sentenza del 6 novembre 2012) che serpeggiano al tavolo Hemingway.

Quarto punto: monitorare la congruità “dell’incassato settoriale” rispetto alle spese per manutenzioni e nuove opere.

Impegno: “fermo restando il rimborso spese, se il capolista di Equità e Efficienza avrà l’onore e l’onere della Presidenza del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, elargirà volontariamente il proprio appannaggio, a rotazione, ad una Onlus”.

(Mario Guidetti, portavoce del tavolo Hemingway dall’enclave di Puianello, 2 ottobre 2016)

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Sp 72 a Montalto, senso unico alternato

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La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi, mercoledì 5 ottobre, sulla Sp 74 “La Vecchia-Montalto-Regnano”, località Montalto di Vezzano sul Crostolo, si viaggerà a senso unico alternato e con limite di velocità a 30 km/h per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori di sistemazione della frana, che comportano l’occupazione di parte della carreggiata stradale. Il provvedimento rimarrà in vigore sino al termine dei lavori.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia

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A Villa Minozzo in ogni casa l’invito pro terremotati

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L'assessore Lucia Manicardi e il sindaco      Luigi Fiocchi

L’assessore Lucia Manicardi e il sindaco Luigi Fiocchi

“Siamo entrati in tutte le case per informare in modo capillare la nostra gente sull’impegno concreto del Comune e dell’Appennino reggiano a favore delle popolazioni del centro Italia ferite dal terremoto”: così l’assessore Lucia Manicardi spiega la finalità della lettera inviata nei giorni scorsi a tutte le famiglie ed esprime la speranza dell’amministrazione “affinché i villaminozzesi rispondano numerosi all’appello per aiutare coloro che sono stati colpiti dall’immane tragedia”.

L’assessore ribadisce a coloro che intendono contribuire a questa importante iniziativa di solidarietà “di versare le proprie offerte nel conto corrente appositamente aperto dall’Unione montana, su cui confluiranno anche le eventuali donazioni di enti, associazioni e imprese del territorio, che rimarrà aperto fino al 31 dicembre”.

Prosegue Lucia Manicardi: “Spetterà ai rappresentanti dell’Unione stabilire la destinazione specifica delle somme raccolte, individuando una proposta rispondente a bisogni effettivi e immediati delle zone e delle persone investite dal sisma. Al momento si sta vagliando l’ipotesi del progetto coordinato dalla Provincia, volto alla ricostruzione della scuola primaria del paese marchigiano di Montegallo”.

Sarà inoltre compito del Comune “e degli altri enti istituzionali coinvolti – rileva poi l’assessore Manicardi – aggiornare i cittadini su tutti i passaggi di questa operazione, dai dettagli sui fondi ricavati ai reali risultati ottenuti. Per consentire la massima trasparenza e informazione rispetto all’ammontare e alla provenienza delle somme raccolte, invitiamo ad indicare, come causale dei versamenti (sul conto IT81-P-05034-66280-000000111111) ‘Villa Minozzo Pro Terremotati Centro Italia’. Da parte nostra, come amministrazione, stiamo deliberando un importo da bilancio di duemila euro”.

Conclude il sindaco Luigi Fiocchi: “Ringraziamo sentitamente per la disponibilità e la generosità tutti coloro che, in forma associata e come singoli, concorreranno a questa grande catena di solidarietà, a conferma, peraltro, della tradizionale sensibilità e partecipazione della nostra terra nei confronti di chi ha bisogno”.

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Questa sera ricomincia la Scuola di formazione teologica dell’Appennino reggiano

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scuola-di-formazione-teologica-dellappennino-reggianoOggi, mercoledì 5 ottobre, a Castelnovo ne’ Monti nel nuovo Oratorio interparrocchiale, riapre la Scuola di formazione teologica dell’Appennino Reggiano. La  SFT propone un cammino teologico di base, suddiviso in tre periodi (autunnale, invernale e primaverile), aperto a tutti coloro che  abbiano il desiderio di “mettersi alla scuola” della Sacra Scrittura, di riflettere teologicamente e di conoscere l’esperienza di fede che ha attraversato il tempo. Il cammino, costituendo un’occasione di formazione permanente, è inoltre particolarmente consigliato a tutti gli operatori pastorali (catechisti, insegnanti di religione, educatori, ministri dell’eucaristia, ministri istituiti, diaconi, religiosi, religiose, sacerdoti, …).

Programma

“Chiamati a servire la Comunione” – dal 5 ottobre al 9 novembre. Percorso sul tema diocesano dell’anno. Dalle 20,30 alle 22.

Incontri biblici (Giovanna Bondavalli) 5 ottobre: “Tra il popolo per il popolo, racconti biblici di vocazione”.

12 ottobre: “Gli operatori pastorali nella comunità del Nuovo Testamento”.

Incontri sistematici (don Alessandro Ravazzini): 19 ottobre: “La vita cristiana come vocazione”.

26 ottobre: “Nella Chiesa per servire il mondo” – incontri pastorali (don Giancarlo Gozzi).

2 novembre: “Essere corresponsabili nella Chiesa”.

9 novembre: “Evangelizzare nelle nostre parrocchie”.

* * *

“La vita chiama al servizio” – 15 e 29 gennaio 2017. Percorso di formazione metodologica per catechisti e educatori. Dalle 14,30 alle 18,30. A cura degli uffici pastorali diocesani (catechistico e giovanile).Iscrizione obbligatoria]

15 gennaio 2017: “Servizio: una parola abusata?” Relazioni e stili: laboratorio.

29 gennaio 2017: “Esperienze e progetti: laboratorio. Maturare uno stile di vita cristiano”.

* * *

Arte e teologia – dal 3 al 17 maggio 2017. Percorso con l’associazione Pietre Vive.

3 maggio: (padre Federico Pelicon sj) “Misericordia”.

10 maggio (Beatrice Minotta) “Vocazione”.

17 maggio: (padre Federico Pelicon e Beatrice Minotta) “Servizio per la Chiesa”.

Come partecipare?

A seconda delle disponibilità che ciascuno ha del proprio tempo, si può fare il cammino tutto d’un fiato, una sera la settimana, oppure più lentamente, scegliendo un periodo alla volta (al termine di ogni periodo di incontri, sarà rilasciato a richiesta un attestato di frequenza, valido anche come aggiornamento per gli insegnanti di religione). Ci si trova il mercoledì dopo cena, dalle 20,30 alle 22, ospiti dell’Oratorio della Pieve di Castelnovo ne’ Monti.

Per facilitare l’organizzazione è importante iscriversi a ogni corso almeno una settimana prima dell’inizio: tramite mail all’indirizzo sft.appenninoreggiano@gmail.com o telefonicamente al n. 333.54.57.512 (don Stefano).

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Aiutappennin: otto incontri per migliorare la relazione con il proprio cane

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bollo-aiut-appenninUn corso base di obbedienza, tenuto da un istruttore abilitato, rivolto a tutti coloro che vogliono migliorare la relazione con il proprio cane, attraverso l’applicazione del “metodo gentile e del rinforzo positivo”.

Questo il “corso base di addestramento”, organizzato dall’associazione Aiutappennin, che prenderà il via sabato 8 ottobre, dalle ore 15,00 alle 17,00, presso il campo di addestramento in viale Bismantova (zona piazzola elisoccorso).

La dott.ssa Loretta Boni

La dott.ssa Loretta Boni

Otto incontri della durata di due ore, completati da tre lezioni teoriche, durante i quali la dottoressa Loretta Boni, istruttore cinofilo riconosciuto con master di II livello conseguito presso l’Università di Pisa, insegnerà come instaurare un corretto rapporto con gli amici a quattro zampe attraverso alcune nozioni di base, come la passeggiata al guinzaglio, il richiamo, i comandi di base (seduto, a terra, resta) e il richiamo in emergenza.

Gli incontri saranno arricchiti da divertenti lezioni di mobility dog e di socializzazione inter e intraspecifica (tra gli animali e con le altre specie, tra cui l’uomo) volti ad accrescere la facoltà di apprendimento e la flessibilità cognitiva del nostro cane, aiutandolo a rilassarsi e ad eliminare lo stress.

Al corso sono ammessi cani di tutte le età, dal terzo mese di vita, purché in regola con l’iscrizione all’anagrafe canina, fino ad un massimo di 15 partecipanti.

La quota di partecipazione, di 100 euro, così come tutte le offerte fatte all’associazione Aiutappennin, saranno utilizzate per il supporto dei cani randagi della montagna.

Per informazioni ed iscrizioni: Simonetta 366.72.77.747 oppure visita il sito www.aiutappennin.org

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I volontari di Aiutappennin

I volontari di Aiutappennin

Aiutappennin è un’associazione onlus di volontariato e protezione civile nata nel 2000 a Castelnovo ne’ Monti come ente a presidio dell’uomo e del mondo animale, con lo scopo sociale di impiegare il cane in attività di utilità pubblica.

Addestra i propri cani per la ricerca ed il soccorso delle persone disperse o in difficoltà, affianca i proprietari che hanno difficoltà nella gestione dei propri cani, collabora con i centri diurni promuovendo e organizzando incontri periodici diretti alla familiarizzazione dei disabili e degli anziani con i cani del gruppo, recupera per conto di dieci Comuni dell’Unione dei Comuni Montani dell’Appennino reggiano i cani vaganti, trasportandoli nei canili convenzionati, promuovendone le adozioni e sostenendone il benessere.

Inoltre organizza attività nelle scuole per l’educazione al corretto rapporto con gli animali.

 

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Flavio Tosi ha appeso la divisa di carabiniere al chiodo

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flavio-tosiDopo 37 anni di servizio effettivo ha appeso la divisa di carabiniere al chiodo il luogotenente Flavio Tosi, conosciutissimo ed apprezzato sottufficiale dell’Arma in servizio alla Compagnia di Castelnovo ne’ Monti.

Originario di Borgo Sesia, in provincia di Vercelli, si è arruolato nei carabinieri nel 1980, trascorrendo l’anno di formazione alla scuola di Fossano (Cuneo) prima di essere inviato al “Battaglione” di Firenze per altri dodici mesi. Successivamente trasferito a Roma, dopo due anni di esperienze in varie stazioni supera il concorso da vice brigadiere e viene mandato alla scuola sottufficiali di Velletri e di seguito a quella di Firenze.

Messi i gradi sulle spalle viene destinato a Castelnovo ne’ Monti, in quella che era l’allora tenenza, dove assume l’incarico di responsabile della squadra di polizia giudiziaria dal 1985 al 1989. Trasferito a Baiso per comandare la stazione, vi rimane fino al 1994, quando viene richiamato nel capoluogo montano per divenire il comandante del nucleo operativo radiomobile. Nel 2007 è comandante della stazione e dal 2012 vicecomandante della compagnia in assenza del titolare del reparto.

Sono state davvero tante le operazioni in cui si è distinto ricevendo encomi e riconoscimenti dall’Arma, ma negli anni ha saputo diventare anche una figura di riferimento per la cittadinanza e con quanti si sono trovati a dover affrontare situazioni particolarmente difficili. I suoi figli, Valentina e Matteo, gemelli di 27 anni, hanno scelto di imitare le orme del padre, la prima entrando nel 2015 nell’Arma dei Carabinieri ed il secondo nella Guardia di Finanza.

Il lavoro e la passione svolta negli anni dal luogotenente Tosi sono stati in questi giorni riconosciuti dalle tante persone che l’hanno incontrato e ringraziato e dagli stessi appartenenti alle altre forze di polizia verso i quali il sottoufficiale ha sempre intrattenuto validi rapporti di collaborazione svolgendo un ruolo di mediazione.

(Roberto Rocchi)

 

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Bepi De Marzi per festeggiare i 20 anni della corale “Il Gigante” di Villa Minozzo

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corale-il-giganteLa corale “Il Gigante” di Villa Minozzo festeggia quest’anno i suoi primi 20 anni dalla fondazione. Un traguardo raggiunto grazie alla passione dei suoi componenti che dal primo giorno hanno profuso tempo ed energie per creare una realtà solida e radicata alle tradizioni locali.

A spegnere simbolicamente le candeline, sarà, sabato 8 ottobre p.v., alle ore 20,30, nella chiesa parrocchiale, durante la 15^ Rassegna corale villaminozzese, il famoso coro “I Crodaioli”, fondato e diretto dal 1958 da Bepi De Marzi, con sede ad Arzignano (Vicenza). Il repertorio, impostato sulle composizioni dello stesso De Marzi, ha superato da tempo i confini nazionali per entrare all’attenzione di molti complessi vocali stranieri. Da “Signore delle cime” a “Joska la rossa”, da “Improvviso” a “Brina Brinella”. In 50 anni di attività continuamente rinnovati nei quattro settori vocali, hanno effettuato più di tremila concerti in ogni parte del mondo.

In questi venti anni la corale “Il Gigante”, nelle numerose manifestazioni in cui ha preso parte in giro per l’Italia, ha interpretato le musiche popolari del territorio emiliano, adattate per permettere l’esecuzione ad una formazione mista. Assieme al repertorio popolare, essa si è dedicata anche alla musica sacra, esibendosi nelle cerimonie liturgiche con brani di autori locali (tra cui don Savino Bonicelli) recuperati e arrangiati con l’accompagnamento musicale di un gruppo di fiati. Nata sotto la guida del maestro Simone Ivardi Ganapini, la corale dal 2007 è diretta dal maestro Andrea Caselli.

L’ingresso è di 10 euro; per informazioni e prenotazioni: 333.44.18.445 (Alba) o coraleilgigante@libero.it.

 

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Referendum costituzionale: sì o no / Perchè no. Firmato: Maria Edera Spadoni

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Seconda puntata delle nostre interviste sul referendum costituzionale, la cui data di svolgimento è stata finalmente fissata, nei giorni scorsi, al 4 dicembre prossimo. Come previsto e preannunciato, dopo la sen. Leana Pignedoli, Pd, schierata per il “sì”, abbiamo proposto spazio per una chiacchierata anche ad un’esponente del “no” (e dell’opposizione parlamentare). Abbiamo interpellato per questa nostra esclusiva Maria Edera Spadoni, deputata del M5S. Entrambe donne, entrambe reggiane, entrambe parlamentari, tanto per gratificare anche gli appassionati di “parità”.

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Maria Edera Spadoni

Secondo lei si tratta davvero di un appuntamento così importante, cruciale?

Certo, si tratta di un appuntamento dove si decidono le sorti della nostra Costituzione. Una Costituzione, come affermava il padre costituente Calamandrei, scritta sulle nostre montagne da chi ha combattuto per la libertà 70 anni fa. La nostra Costituzione ci tutela da qualsiasi deriva autoritaria voluta invece da chi ha scritto questa “deforma”, quale il condannato in primo grado e plurinquisito Denis Verdini.

Se uno le chiede “perchè no?”, lei, con la migliore chiarezza e sintesi, cosa risponde?

Non abolisce il Senato, ma crea soltanto 100 nominati non eletti direttamente dai cittadini. 95 tra consiglieri regionali e sindaci godranno di immunità parlamentare e saranno nominati dalle segreterie dei partiti, avranno diarie e un “doppio incarico” invece di fare bene il loro lavoro nelle regioni e nei comuni. Inoltre non ci saranno reali risparmi. La Ragioneria dello Stato ha indicato in 57 milioni di euro l’anno i risparmi, altro che i 500 millantati da Renzi! Se si fossero dimezzati i senatori e i parlamentari, come proponeva il Movimento 5 Stelle, dimezzando poi come facciamo noi le nostre indennità, si sarebbero risparmiati centinaia di milioni di euro senza mettere a rischio una democrazia consolidata. Le fornisco un dato: dal 2010 ad oggi il Movimento 5 Stelle tra rinunce a rimborsi elettorali nazionali, regionali e tagli di stipendi ha restituito e ha rinunciato a 73 milioni di euro. E tutto questo senza toccare la Costituzione.

Quali sono, a suo giudizio, i punti più critici di questa “riformona” della Costituzione?

Non è vero che semplifica il quadro: ci sono norme scritte in maniera incomprensibile, mentre quando i nostri padri costituenti scrissero la Costituzione lo fecero in maniera semplice e chiara. Inoltre viene levato potere al popolo: non ci saranno più senatori scelti direttamente dai cittadini, verranno triplicate le firme per presentare leggi d’iniziativa popolare, saranno aumentate le firme per i referendum e il presidente del Consiglio avrà un potere enorme. Qui si rischia di mettere a soqquadro ogni equilibrio. Pensiamo a quello che potrebbe accadere se vincesse la persona sbagliata. Quando i nostri padri costituenti scrissero la Carta lo fecero pensando anche il caso in cui avesse vinto il peggior nemico della democrazia. Con gli equilibri presenti non avrebbe potuto nuocere più di tanto. Del resto gli eredi postfascisti del Msi e pure rappresentanti della P2 come Berlusconi (tessera 1816)  sono andati al governo in Italia, ma con questa Costituzione nata dalla Resistenza non hanno potuto andare oltre certe norme e sono stati costretti a muoversi nell’alveo della democrazia. E quando hanno tentato nel 2006 un “colpo di mano” il popolo ha respinto. Molti di quelli che oggi sono per il “sì”, allora si erano schierati per il “no”. Ora il Pd di Renzi ripropone un progetto simile: un po’ di memoria storica non guasta in questi giorni. Lei non crede che dopo 70 anni la Costituzione abbia bisogno di qualche adeguamento ai tempi? Adeguare non vuole dire stravolgere. Perchè non dimezziamo i parlamentari e i loro stipendi come facciamo noi del M5S senza toccare gli equilibri costituzionali? Perchè non aumentiamo i poteri diretti dei cittadini favorendo i referendum senza quorum e anche propositivi, ma mantenendo alterati gli equilibri costituzionali e i vari organi dello Stato? Il M5S lo ha proposto ed il Pd insieme ad Alfano e Verdini ha bocciato tutto questo. Perchè non si semplificano e si velocizzano i regolamenti parlamentari senza toccare la Costituzione? Anche questo lo abbiamo proposto – su indicazione di grandi costituzionalisti che abbiamo liberamente consultato – e ancora una volta si sono opposti.

Chi è favorevole in genere sostiene che si riducono le poltrone, che si risparmia qualche soldo, che si velocizza il processo decisionale, pure che i risparmi verranno destinati ai poveri. Alcuni attori internazionali, invece, puntano sulla questione investimenti: se vincesse il “no” potremo scordarci che si vengano poi a sborsare danari qui da noi. Per non dire di chi punta il dito su una specie di “nuovo ordine mondiale” che vedrebbe le Costituzioni nate dall’antifascismo come lacci, ostacoli a come dovrebbe “girare il mondo”. Che pensa lei di tutto questo?

Sulla falsità del taglio di poltrone e risparmi ho già spiegato sopra. Lo ha detto lei per quanto riguarda la Jp Morgan. E’ stata la banca mondiale privata Jp Morgan in un documento di tre anni fa a dire che andavano superate le costituzioni nate dall’antifascismo che davano diritti sociali. E ora Renzi, Verdini, la Boschi e Alfano perseguono quel progetto di una multinazionale. E’ folle e antidemocratico. Trovo totalmente inopportuno che l’ambasciatore degli Stati Uniti  abbia detto di “votare sì”. Siamo un Paese sovrano, non una colonia. Ringrazio gli Stati Uniti  e i cittadini americani di tanti altri paesi alleati che hanno combattuto per la nostra libertà 70 anni fa. Ma il futuro dell’Italia lo decidono gli italiani non le banche e gli Stati stranieri con loro giochi d’interessi. Quando la Gran Bretagna ha votato per il referendum sulla Brexit il M5S non ha detto “speriamo vinca una opzione o un’altra” ma abbiamo auspicato che vincesse la democrazia. Anche sull’Euro, infatti, noi chiediamo un referendum in cui saranno i cittadini a scegliere. Inoltre basta vedere il totale stravolgimento dell’attuale articolo 70 della nostra Costituzione italiana che  recita: “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere”. E’ un articolo semplice e chiaro di appena 9 parole sostituito dal seguente: «Art. 70. – La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma...”. Oltre il fatto che è stato scritto volutamente  per creare confusione e non chiarezza, si evince come il Senato non sarà assolutamente abolito.

I favorevoli sostengono anche che non viene toccata la prima parte, che riguarda i diritti fondamentali. E’ sufficiente per tranquillizzare?

Assolutamente no, perchè come hanno spiegato decine di costituzionalisti e non il M5S, come ha spiegato il presidente dell’Anpi che ha preso una decisione dopo che democraticamente la stragrande maggioranza degli iscritti si è espressa, questa “deforma” stravolge delicatissimi equilibri. Sono passaggi forse di difficile comprensione per diversi cittadini, ma chiedo veramente uno sforzo per approfondire. Una volta che si approfondisce non si può che votare “no”.

Il “no” dei Cinque Stelle com’è stato deciso?

C’è una storia che è la nostra storia politica. A Firenze nel marzo 2009, all’atto fondativo delle prime liste civiche 5 Stelle, il giornalista Marco Travaglio affermò – con un intervento da indipendente sul palco – che la nostra Costituzione e la sua piena attuazione è il miglior programma di governo. Sin da quando siamo entrati in parlamento nel marzo 2013 abbiamo difeso i valori fondanti della nostra Costituzione. Sia quando furono Letta e Berlusconi a cercare di violarli che quando ci provò Renzi. Ricordo che nel settembre 2013 sono salita sul tetto di Montecitorio in difesa della Costituzione. E al tempo c’era Letta, non Renzi. Per quel gesto mi sono presa giorni di sospensione. Un gesto di cui vado orgogliosa.

Può spiegare in che modo riforma costituzionale e nuova legge elettorale, l'”Italicum”, vengono ad agire in modo coordinato nel nuovo assetto dello Stato che si profila qualora entrambe passassero, rispettivamente, il vaglio del popolo e della Corte costituzionale?

Perchè il potere è concentrato nelle mani di pochi e quindi verranno a mancare bilanciamenti di poteri che sono fondamentali. Il bicameralismo è un valore. Sa quante volte, in questi tre anni, siamo riusciti a bloccare da un passaggio tra una camera e l’altra favori a lobbies del gioco d’azzardo, del cemento, delle industrie fossili? Ripeto: riformiamo i regolamenti interni e rendiamoli più snelli, ma questi equilibri fanno veramente della nostra Costituzione la più bella del mondo.

Cosa pensa di fascismo e antifascismo, lavoro e diritti, visto che contro la riforma si schierano associazioni come l’Anpi e la Cgil, nonchè una parte dello stesso Pd?

Il M5S è per la Costituzione nata dalla Resistenza e quindi contro ogni forma autoritaria, dunque anche contro il fascismo che oggi può ritornare sotto diverse forme, magari meno evidenti. Tutta la storia della mia famiglia viene dall’antifascismo. Sono felice che l’Anpi si sia mobilitata anche se Renzi cerca di strumentalizzare alcuni partigiani che legittimamente votano diversamente. Siamo in democrazia. La mia stima a quei sindaci e assessori del Pd che pubblicamente si sono schierati per il “no”: penso all’assessore Tutino a Reggio o altri sindaci. Questa Costituzione nata nel 1948 dai nostri padri e madri costituenti con i suoi equilibri garantisce tutti, i piccoli imprenditori come i grandi, gli operai come i liberi professionisti, i giovani e gli anziani e anche ogni cosiddetta “minoranza”. E’ una Costituzione plurale. Ecco perchè sul fronte del “no” si trovano tante persone diverse. Questo “no” è il trionfo della democrazia e dei suoi tanti colori.

Il M5S è più a favore del “no” per una questione di merito o per un sentimento schiettamente antirenziano? O un po’ entrambe le cose?

Per noi Renzi non c’entra nulla anche se ha trasformato questo referendum in un plebiscito su di lui e sul suo governo. Ci siamo battuti dall’inizio di questa legislatura contro ogni stravolgimento della Costituzione e come Meet up Amici di Beppe Grillo lo avevamo fatto nel lontano 2006 quando si votò il referendum sulla cosiddetta “riforma” di Berlusconi. Ricordo che come presidente della Repubblica nel 2013 abbiamo votato il professor Rodotà che è schierato per il “no” e nel 2015 abbiamo votato Ferdinando Imposimato, anche lui schierato per il “no”.

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– Referendum costituzionale: sì o no / Perchè sì. Firmato: Leana Pignedoli (14 settembre 2016)

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Marola: è ancora tempo di festa della castagna

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Caldarroste, castagnaccio, tortellini, mercatini, folklore e animazioni per i più piccoli: la Festa della Castagna di Marola è pronta a tornare per una 53ª edizione golosa e divertente che animerà le tre domeniche di ottobre: 9, 16 e 23.

Promossa dall’associazione turistica ProMarola in collaborazione con il Comune di Carpineti, Carpineti da Vivere, Ideanatura e gli esercizi commerciali del paese, la manifestazione si snoderà come sempre intorno al padellone di piazza Giovanni da Marola che con i suoi oltre 2 metri di diametro permette di cuocere 200 chili di marroni per volta, da accompagnare con un buon bicchiere di vin brûlé. Tutto intorno impazzerà il mercato che offre prodotti tipici dell’Appennino e dell’artigianato locale, mentre i ristoratori del territorio si sono attrezzati per proporre menu a base di castagne e savurett, da varie tipologie di primi ai dolci alla birra alle castagne. E’ consigliata la prenotazione.

Tra le proposte di intrattenimento per i più piccoli è confermatissimo il “Tour della castagna”, un percorso a tappe con partenza da piazza Giovanni da Marola che si snoderà tra castagneti e attività (fiabe, truccabimbi, animazioni e percorsi avventura) per portare anche i più piccoli alla scoperta di Marola con tanti simpatici gadget finali.

Sempre per le famiglie poi ogni domenica in piazza Ariosto c’è una proposta diversa: il 9 ottobre c’è il PalaLupo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, il 16 tocca a Pompieropoli con l’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco e il 23 si chiude con Legolandia.

Dopo il successo dello scorso anno, nell’ultima domenica di festa torna anche l’importante gemellaggio con la “Maratona del sapore” dedicata al Savourett, confettura di pere Spalèr che da Carpineti arriva in piazza Giovanni da Marola per viverne insieme la cottura seguita da assaggi e vendita.

Tutto è pronto per la 53ª edizione. Radio Circuito 29 è la radio ufficiale della festa mentre la conduzione delle tre giornate è affidata ad Alessandro Zelioli.

Il programma di domenica 9 ottobre:

la prima domenica di festa prende il via alle 10 con l’apertura del mercato dei prodotti tipici del nostro Appennino e dell’artigianato artistico in piazza Giovanni da Marola, mentre alle 10,15, sempre dalla piazza, partirà la passeggiata guidata attraverso i castagneti secolari e i metati della zona proposta da IdeaNatura (info 338.67.44.818). Alle 10,30 apre poi il PalaLupo del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano con informazioni sul progetto Mab Unesco e sul lupo delle nostre montagne con proiezioni e attività per i più piccoli. Alle 10,45 via alle dimostrazioni negli antichi metati di Frazera e Caviolli, gli antichi edifici rurali del XVIII secolo per l’essicazione delle castagne e via anche al Tour della castagna per i bambini. Alle 11 cottura della prima padellata di caldarroste e inizio della preparazione del vin brûlé e alle 12 apertura degli stand gastronomici con piatti unici della cucina montanara. Per la sezione spettacoli, alle 14 si potrà assistere alle scene di antichi mestieri al Metato Caviolla proposte dal gruppo storico il Melograno, alle 15 c’è l’inaugurazione ufficiale della festa alla presenza delle autorità locali e alle 15,30 l’esibizione della banda di Viano con un allegro programma di brani popolari. Per tutta la giornata a disposizione truccabimbi, gonfiabili, letture e laboratori per i più piccoli.

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Alla scoperta di dinosauri e preistoria

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Nell’ambito della mostra sull’evoluzione naturale “Le pietre della vita” il castello di Sarzano ospita specialisti di primo piano sui dinosauri, la preistoria della montagna reggiana e il suo ambiente naturale da preservare per le future generazioni. L’iniziativa vede collaborare a fianco del Comune di Casina i Musei Civici di Reggio Emilia e l’Oasi Lipu di Bianello, e si avvale del contributo di Iren.

 

Apre la serie venerdì 7 Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di storia naturale di Milano

 

Negli ultimi anni anche in Italia sono stati scoperti scheletri e impronte fossili  di dinosauri. In passato, fra le acque di un oceano primordiale che ricoprivano gran parte della penisola italica, vi erano sufficienti terre emerse da permettere la vita dei grandi rettili che per 140 milioni di anni dominarono il pianeta.

Il paleontologo Cristiano Dal Sasso farà il punto sui dinosauri italiani in un incontro aperto a tutti nell’ambito della mostra sull’evoluzione naturale “Le Pietre della vita”: appuntamento venerdì 7 ottobre al Centro convegni del Castello di Sarzano, a Casina (Reggio Emilia) alle 20,30.

Dal Sasso è autore con Simone Maganuto dello studio di Ciro (Scipionyx samniticus) il cucciolo di dinosauro carnivoro che conquistò la copertina della prestigiosa rivista scientifica Nature per le sue eccezionali condizioni di conservazione, che hanno consentito lo studio di organi interni e quindi comprendere la fisiologia di molte altre specie di dinosauri.

Da dinosauri carnivori bipedi e “corridori” che svilupparono piume sul corpo emersero poi gli uccelli. L’esperto milanese, autore fra l’altro di un recente studio internazionale sull’adattamento acquatico del grande dinosauro carnivoro Stegosauro, nella seconda parte della serata condurrà il pubblico nel mondo dei dinosauri diventati uccelli, scoperti negli ultimi tempi soprattutto in Cina. Dopo questa serata sui dinosauri, a Casina merli, gazze e poiane non ci sembreranno più come prima.

Gli incontri “Le pietre della vita di venerdì” sono aperti a tutti e si terranno ogni venerdì di ottobre a partire dalle 20,30 al Centro convegni del castello di Sarzano, dove è allestita la mostra.

La mostra presenta quasi 200 pezzi fra fossili originali e copie di qualità museale, in gran parte proprietà del giornalista scientifico Franco Capone, e comprende lo scheletro di Lucy, la famosa “donna-scimmia” della specie Australopithecus afarensis del gruppo di ominidi da cui ebbe origine l’uomo.

La mostra è interessante per tutte le età, ma una offerta speciale è riservata al pubblico scolastico. Finora sono pervenute prenotazioni di viste guidate per oltre 450 bambini e ragazzi, che in queste splendide giornate di ottobre hanno l’opportunità di visitare anche il castello matildico di Sarzano.

Il calendario degli incontri

Venerdì 7 ottobre

“Dinosauri italiani, dinosauri diventati uccelli”

conferenza del paleontologo CRISTIANO DAL SASSO (Museo di Storia naturale, Milano)

in dialogo con Franco Capone

Venerdì 14 ottobre

“Quando qui c’era il mare: la geologia dell’Appennino reggiano”

conferenza del geologo LUIGI VERNIA (Università di Parma)

in dialogo con Sergio Guidetti (Liceo Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti)

Venerdì 21 ottobre

“I primi uomini a Bismantova e dintorni”

conferenza dell’archeologo IAMES TIRABASSI (Musei civici di Reggio Emilia)

in dialogo con Silvia Chicchi (Musei Civici di Reggio Emilia)

Venerdì 28 ottobre

“L’Appennino tosco-emiliano riserva Unesco della biosfera”

incontro pubblico con FAUSTO GIOVANELLI (Presidente del Parco nazionale Appennino tosco-emiliano), in dialogo con Franco Capone

CASTELLO DI SARZANO, Casina (Reggio Emilia)

7 – 14 – 21 – 28 ottobre, alle ore 20,30

Apertura straordinaria della mostra dalle 19,00

guida Franco Capone, giornalista specialista di antropologia e paleontologia

________________________________

Le Pietre della Vita – mostra di fossili

24 settembre – 30 ottobre 2016. Aperto al pubblico: sabato pomeriggio 15-17; domenica e festivi mattina 10-12

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: IDEANATURA – Info: 338 6744818 – edda.chiari@ideanatura.net

in collaborazione con
Musei Civici di Reggio Emilia
Oasi LIPU di Bianello

con il contributo di IREN

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Torna a Linea Verde il Parmigiano Reggiano di Montagna

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Il Parmigiano Reggiano di montagna sarà uno dei grandi protagonisti della puntata di “Linea Verde” (lo storico programma di Rai Uno sul temi dell’agricoltura e dell’alimentazione) in onda domenica 9 ottobre alle 12,20.
A parlarne con il conduttore Patrizio Roversi saranno il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi, e il presidente del caseificio di Casola di Montefiorino (nell’Appennino modenese, area che con il racconto delle sue realtà agricole sarà al centro della puntata), Paride Corti.
Bezzi, in particolare, parlerà del Progetto Qualità prodotto di montagna appositamente approntato dal Consorzio di tutela per la valorizzazione delle particolari caratteristiche del formaggio di appeninico (e il Parmigiano Reggiano è il formaggio con la più alta quota assoluta di produzione nelle aree montane), con un percorso di filiera assolutamente particolare in cui, dalla produzione degli alimenti per le bovine, al latte, alla trasformazione, alla stagionatura minima di 12 mesi, tutto si lega indissolubilmente al territorio montano, con una ulteriore selezione finale (a martello e sensoriale), analisi della composizione chimica  e marchiatura del prodotto.

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A Baiso per riscoprire i colori e i sapori d’autunno

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Baiso festa d'autunno

Baiso festa d’autunno

A Baiso domenica 9 ottobre torna, a grande richiesta, la Festa d’Autunno.

La giornata inizierà con  il 1° raduno di auto d’epoca presso Piazza Nilde Iotti. Alle ore 10 sfilata su percorso panoramico nelle caratteristiche località del Comune di Baiso.

In alternativa si potrà attendere alla rievocazione dello storico percoso di moto d’epoca sul tracciato Viano-Baiso, organizzata in collaborazione con il Moto Club di Reggio Emilia, il cui arrivo è previsto per le ore 12:30 nel centro di Baiso capoluogo.

La via principale del Paese verrà chiusa al traffico e ospiterà il mercato straordinario con stand gastronomici.

Assieme ai ciccioli preparati in loco con la tradizionale cottura a legna, il vin brulè e le caldarroste, sarà aperta la degustazione dei sapori tipici della stagione autunnale.

Baiso

Baiso

L’atmosfera verrà allietata ulteriormente dagli spettacoli di animazione a cura del gruppo di artisti di strada de “La Sbrindola”. Inoltre l’intrattenimento dei più piccini sarà assicurato con suggestive letture, giochi gonfiabili ed altre attività ludiche nel solco della tradizione.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco con il Patrocinio del Comune di Baiso.

Per contatti:   333 7892990

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Sgominata organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe e-commerce e truffe con assegni circolari falsi

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carabinieriDall’alba di oggi tra l’Emilia e Lombardia un centinaio di Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti, supportati dai colleghi in forza al comando provinciale di Reggio Emilia, stanno dando corso all’operazione “Last fraud”, ovvero “L’ultima truffa”, con l’esecuzione di 11 provvedimenti cautelari emessi dall’autorità giudiziaria reggiana nei confronti di altrettanti indagati e 20 perquisizioni finalizzate al recupero di ulteriore refurtiva.

Una complessa attività investigativa, quella condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia castelnovese, coordinati dal dott. Giacomo Forte, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, che ha portato a sgominare un’organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe e-commerce e truffe con assegni circolari falsi.

Oltre 400 i raggiri compiuti in tutt’Italia per un “fatturato” del malaffare stimato in oltre 1.500.000 euro.

* * *

Aggiornamento ore 13,10

I carabinieri, partendo da vari procedimenti penali a carico di un soggetto residente nel comprensorio montano, nei quali risultava indagato per una pluralità di truffe attuate a carico di numerosi soggetti residenti in varie parti d’Italia, accertavano la sussistenza, sin dal novembre del 2014, di un gruppo organizzato dedito alla commissione, fra l’altro, di reati di truffa non solo con il sistema postepay, ma con l’uso di assegni contraffatti consegnati in pagamento di merce messa in vendita dagli ignari truffati.

Le modalità con cui l’organizzazione criminale, facente capo ad una singola famiglia dimorante in Cavriago, operava erano sostanzialmente due:

a) la prima avveniva con la pubblicazione su internet (prevalentemente sul sito Subito.it) di un annuncio di vendita di un bene con l’indicazione di un numero di telefono. L’ignaro truffato contattava l’utenza intestata al nominativo fittizio e contrattava la vendita del bene con l’usuario del telefono medesimo addivenendo ad una stipula cui seguiva una richiesta di anticipo da effettuare mediante ricarica su carta postepay. Una volta effettuata la ricarica non veniva consegnato nulla e l’utenza con cui si era addivenuti ai contatti diveniva irrintracciabile. Le indagini hanno poi chiarito che in molti casi il profitto della truffa veniva dirottato in altre carte di credito in modo da impedire di risalire al provento e di recuperarlo;

b) la seconda metodologia era reperire, sempre sui siti di e-commerce, beni in vendita, per lo più macchine operatrici di ingente valore, che, dopo essere stati acquistati dagli appartenenti al gruppo criminale mediante pagamento con assegni circolari falsi o provento di delitto, venivano inviati nei paesi dell’est Europa.

Nel corso dell’attività d’indagine, proseguita per oltre un anno è mezzo, oltre ad essere stati recuperati numerosi elettrodomestici (400 Bimby e Folletto) ed orologi di elevato valore commerciale (Rolex, Vacheron Constantin, Zenith El Primero), per un valore complessivo di circa 1.500.000 euro, sono stati individuati i canali di riciclaggio dei proventi delle attività delittuose che sono stati oggetto di sequestro preventivo con riferimento alle somme di danaro, costituenti saldi attivi delle consistenze finanziarie e/o valutarie, titoli azionari, obbligazioni, quote, crediti e/o diverse attività finanziarie comunque qualificabili (centinaia di migliaia di euro).

A seguito dell’intensa attività d’indagine, coordinata come detto dal dott. Giacomo Forte, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale reggiano, accogliendo parzialmente l’impostazione accusatoria, ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Roberto Truzzi, 56enne di Cavriago, Baldassarre Ferracane di Reggio Emilia e Afrim Estrefi, 39enne albanese residente a Reggio Emilia, degli arresti domiciliari per Gianluca Bianchi, 31enne di Cavriago, Noemi Bianchi, 35enne, e Amos Cena, 39enne, entrambi di Cavriago, Giuseppe De Martino Miniero, 30enne di Casina, Giuseppe Ticali, 46enne di Reggio Emilia, dell’obbligo di dimora nei confronti di Nelis Della Santina, 32enne di Correggio, e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Sonia Bianchi, 54enne di Cavriago e Alfonso Mendicino, 41enne crotonese abitante a Cavriago.

Nell’ambito dello stesso filone d’indagine sono tuttora in corso accertamenti sul conto di altri soggetti responsabili di contraffazione e riproduzione di opere prevalentemente di pittura o grafica e di oggetti di antichità e di interesse storico o archeologico, alla loro detenzione e messa in commercio, alla successiva autenticazione della documentazione attestante l’autenticità di tali opere e oggetti, alla falsificazione di fideiussioni bancarie e lettere di credito ed al successivo utilizzo di tali prodotti per commettere truffe in pregiudizio di terze persone.

* * *

Aggiornamento ore 13,25

Il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Enrico Bini, interviene per esprimere soddisfazione in merito alle risultanze dell’operazione “Last fraud” condotta dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia castelnovese: “Ringrazio per l’impegno costante e le capacità che dimostrano quotidianamente gli uomini della Compagnia di Castelnovo e il comandante Dario Campanella. In questa operazione specifica i Carabinieri e la magistratura hanno dimostrato di saper intercettare modalità di truffa telematiche, complesse e articolate, che hanno posto delle oggettive difficoltà per risalire ai responsabili. Alla fine l’impegno ha premiato, portando all’individuazione di una rete di responsabilità molto vasta e di un giro criminale consistente. Ai Carabinieri va il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza per un lavoro rischioso e impegnativo che conducono ogni giorno”.

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Un nuovo collaboratore a Redacon: Giuseppe Marotta

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Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta è un ragazzo, 18 enne di Casina (RE), che finito il liceo a luglio di quest’anno,  ha subito deciso di buttarsi nel mondo dell’informazione sportiva.

Dando un’occhiata in giro, Giuseppe ha deciso di iniziare quest’avventura partecipando all’annuale Workshop organizzato da Sportitalia, nei suoi studi di Milano.

L’esperienza è durata sei giorni, e gli ha dato l’opportunità di misurarsi nel mondo del giornalismo sportivo con altri giovani interessati.

La settimana, come spiegato da Giuseppe, è stata veramente positiva e piena di emozioni.

Giuseppe Marotta con Alfredo Pedullà.

Giuseppe Marotta con Alfredo Pedullà.

A soli diciotto anni, in giro per Milano senza conoscere nessuno, non è forse proprio una cosa da tutti i ragazzi di oggi.

Ha imparato tantissime cose e aperto gli occhi su quanto sia dura arrivare a emergere in questo mestiere, che mai si deve mollare.

Ascoltando consigli e lezioni di importanti giornalisti, avvocati, procuratori, insomma, di chi è dentro il mondo del calcio da tanto tempo.

Incontrando personaggi come Pedullà, noto giornalista sportivo di Sportitalia, che ha sempre ammirato per la professionalità unita alla simpatia.

Ha visto la quotidianità di un’emittente sportiva: il lavoro che c’è dietro, i cameraman, i fuori onda, l’organizzazione del palinsesto, il gioco di squadra della redazione.

Per la prima volta, ha parlato in diretta su un canale sportivo, facendo qualche errore, ma tirando fuori una parte di quello che sa fare, ma soprattutto ha conosciuto tante persone fantastiche.

Con i più giovani ha condiviso questa esperienza, verso un sogno, e i più grandi, che già lavorano in questo ambito, gli hanno insegnato che non deve assolutamente mollare, e loro ne sono l’esempio concreto.

Ognuno ha una sua storia e una propria qualità, ora grazie a questa esperienza potrà dire di avere amici in tutta Italia, da Trento a Ragusa, e con alcuni sicuramente si rivedrà.

Cosa ti auspichi da questa esperienza?

“Spero che in quegli studi io abbia lasciato qualcosa di vero, qualcosa di mio. È stata una delle settimane più importanti della mia vita;  mi mancheranno le corse alla metro, i viaggi in treno, i pranzi mordi e fuggi, le risate, e gli applausi.”

Noi della redazione gli auguriamo che questo sia solo l’inizio, il meglio deve ancora venire, e volentieri accoglieremo nelle prossime settimane i suoi articoli sullo sport in Appennino e per quanto riguarda una sua grande passione: il fantacalcio.

Benvenuto su Redacon Giuseppe

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Muore a soli 49 anni

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Alfonso Zanicchi ha lasciato anzitempo questa terra: aveva solo 49 anni. E’ successo questa mattina. Lascia i figli Riccardo e Andrea, i genitori Giancarlo e Maria Maddalena, il fratello Roberto, la cognata Simona, i nipoti Veronica, Tommaso, Giulia ed Asia.

I funerali si svolgeranno domattina, sabato 8 ottobre, alle ore 9,30, partendo dall’obitorio dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti per raggiungere la chiesa parrocchiale di Vaglie. Quindi il riposo nel locale cimitero.

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“Relazione e dialogo: differenti alfabeti”

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Claudio Cernesi

Claudio Cernesi

“Relazione e dialogo: differenti alfabeti” è il titolo dell’iniziativa che viene proposta dal laboratorio “Teranga” in collaborazione con il Comune di Castelnovo ne’ Monti. Si tratta di una serie di sei incontri per i genitori, condotti da Claudio Cernesi, che rientrano nell’ambito dei corsi realizzati dalla biblioteca comunale rivolti ai cittadini e tra le proposte collegate al progetto per la costruzione della “Mappa di comunità”.

Cernesi è antropologo, membro del coordinamento nazionale counsellor professionisti (Cncp), formatore sulla base del metodo Gordon e Kaloi, esperto di relazione interpersonale e interculturale. Gli incontri vogliono essere un momento di riflessione, anche attraverso esemplificazioni concrete, una sorta di piccolo percorso per aumentare la consapevolezza rispetto al cosa sia dialogare. Saranno un’occasione per fermarsi a riflettere attraverso il confronto con altri genitori.

Il corso prevede sei incontri di due ore e mezza ciascuno, a cadenza settimanale, in orario da concordare secondo le richieste degli interessati. La serata di presentazione del corso è in programma martedì prossimo, 11 ottobre, alle ore 20,30, nella sala “P. Poli” del Centro culturale polivalente.

Per informazioni: Biblioteca comunale “R. Crovi”, 0522 610.204, biblioteca@comune.castelnovo-nemonti.re.it

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