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Mercoledì 28 settembre al Teatro Bismantova l’incontro pubblico sul progetto della “Mappa di comunità”

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Dopo la fase di informazione attraverso la lettera recapitata alle famiglie, il sito internet del Comune e i media, mercoledì sera, 28 settembre, sarà presentato con un incontro pubblico al Teatro Bismantova il progetto messo in campo dall’Amministrazione comunale di Castelnovo per arrivare ad una progettazione condivisa che segnerà il futuro urbanistico del paese. Un approccio a suo modo rivoluzionario nella costruzione dei nuovi piani urbanistici: fino ad oggi il processo di redazione di questi documenti, trattando aspetti fortemente tecnici, non prevedeva infatti una partecipazione popolare. Ora invece questo nuovo tipo di approccio vuole prendere in esame anche aspetti sociologici, legati al senso di appartenenza, e ai desideri dei cittadini, e il primo passo sarà la costruzione di una “Mappa di comunità”, che sarà illustrata mercoledì sera.

L’incontro, che inizierà alle 20,30, vedrà intervenire il Sindaco Enrico Bini, il vice Sindaco Emanuele Ferrari, l’antropologo Claudio Cernesi, l’urbanista Gabriele Bollini, l’architetto Elisabetta Cavazza, l’esperto di comunicazione e marketing Davide Caiti, e il responsabile del Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica della Regione Emilia-Romagna Roberto Gabrielli.

“In particolare ritengo significativo che alla serata partecipi Gabrielli –afferma il Sindaco Bini – in quanto avrà modo di confrontarsi con i componenti del gruppo tecnico scientifico a cui abbiamo affidato questo progetto alla fine del 2015. La Mappa di Comunità e il percorso successivo di costruzione condivisa dei nuovi strumenti urbanistici, rappresenta una sorta di progetto-pilota in Regione, che ci pone nella posizione di poter poi usufruire della nuova legge regionale sulla rigenerazione urbana ormai vicina ad essere pubblicata. Si tratta di un progetto che richiede una partecipazione reale e attiva da parte dei cittadini: è stato diffuso un questionario e saranno creati tre gruppi di lavoro con la partecipazione di coloro che si renderanno disponibili a farne parte. Altre informazioni sono disponibili sul sito internet del Comune, ma quello che vorremmo è arrivare con più cittadini possibile ad un confronto e un incontro faccia a faccia su questi temi, per cui chiedo a tutti coloro che ne hanno la possibilità di prendere parte a questa serata”.

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L’immigrazione arriva in Appennino. A Cervarezza una ventina di nigeriani. Il sindaco Manari: “Aiutiamoli”

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Teso a spiegare ma anche e soprattutto a rassicurare. Così si è presentato il sindaco di Ventasso, Antonio Manari, ai cittadini – una cinquantina – che venerdì sera hanno partecipato all’assemblea pubblica in quel del Centro servizi di Cervarezza, futura sede del nuovo ente pubblico (che, come noto, ha fuso Busana, Ligonchio, Ramiseto e Collagna), per dare informazioni sull’arrivo nel paese termale di 21 “profughi politici”.

Il gruppo (si tratta di nigeriani: 2 bambini, 2 uomini e le altre donne) alloggia al locale Albergo Ventasso, il cui proprietario, presente, ha detto che non vi sono problemi di alcun genere cui nuovi arrivati.

Il sindaco ha spiegato che il gruppo ha ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiati politici: un permesso provvisorio (di un anno, 15 o 18 mesi), al termine del quale, verificate le singole posizioni, verrà deciso ai piani alti ministeriali se confermare tale status o meno e nel secondo caso dovrebbe seguire la rispedizione al paese di origine. Questa la teoria, naturalmente; e tutti i presenti lo intendono.

Ha spiegato ancora Manari: “Il ministero dell’interno colloca sul territorio nazionale gli immigrati che giungono nel nostro Paese. In accordo con la prefettura, si occupa del collocamento sul nostro territorio la cooperativa ‘Dimora d’Abramo’, che riceve appositi finanziamenti statali”. Cioè, chiarisce il primo cittadino, anticipando alcune perplessità che saranno esposte dopo il suo intervento, “la cosa si svolge sopra la nostra testa, il comune ha solo il compito di sorvegliare la situazione, di controllare che le cose vadano bene, che il territorio non abbia a risentire dell’arrivo di queste persone”. “Non si tratta di clandestini”.

“Peraltro – ha aggiunto – abbiamo trovato nel responsabile della cooperativa una persona molto disponibile, che ci ha chiesto di segnalare eventuali problemi che subito si attiverebbe di conseguenza”.

In provincia al momento siamo circa ad un migliaio di persone arrivate (di cui 600 ospitate nel capoluogo cittadino).

Forse anche a Marmoreto

Al fine di evitare eccessivi assembramenti di nuovi venuti ed anche in vista di possibili nuovi arrivi, il sindaco riferisce che forse anche Marmoreto, in una struttura privata, potrebbero trovare posto. “Del resto, la ‘Dimora d’Abramo’ cerca disponibilità di alloggi ovunque e poi stipula regolari contratti d’affitto”.

“Quando arrivano tutti vengono sottoposti a controlli medici”, spiega ancora Manari. E alla richiesta di capire com’è organizzata la cosa e che fanno durante il giorno, il sindaco risponde che sono seguiti da un “tutor” (impegnato dalla cooperativa), che li segue giornalmente e che ha il compito anche di fornire i primi rudimenti della nostra lingua (i nigeriani di Cervarezza parlano inglese).

“Naturalmente eventuali lavori a favore della comunità non saranno retribuiti, dato che già hanno un tetto sulla testa, vengono vestiti, cibati… Solo che in questo caso abbiamo quasi tutte donne…”. L’appello è alla cittadinanza a fare loro visita, a regalare sorrisi per aiutarli ad uscire dal loro guscio.

Le perplessità

Non mancano le perplessità, cui dà voce, tra il pubblico, Enrico Ferretti. Si entra nel discorso del trattamento riservato ai nostri connazionali e agli stranieri. “Sono due partite distinte, anche per quanto riguarda gli stanziamenti”, interloquisce subito Manari. E l’assistente sociale Marianna Musetti a confermare che i fondi per le nostre famiglie bisognose vengono usati al massimo. “Io avverto un senso di preoccupazione nella popolazione – dice Ferretti – e credo che su queste povere persone si lucri. Il problema è nazionale e andrebbe affrontato”. Il sindaco ribatte che non è il caso di fare allarmismi e che sono cose “che passano sopra la nostra testa; noi sindaci abbiamo unicamente potere di ordinanza, nient’altro”.

Presente all’assemblea anche il sindaco di Casina, Stefano Costi.

 

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Auguri a Iole e Giuseppe Bertini per il 50° di matrimonio

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I più cari Auguri a Iole e Giuseppe Bertini che hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio.

I figli Anna e Mario con Micaela e la meravigliosa nipote Giulia li ringraziano per l’esempio e la testimonianza di amore e fedeltà e di crescita nella fede in 50 anni insieme. W la famiglia!

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La Pietra in un quadro di cioccolato

“Senza la casa, ma con l’aiuto dei volontari”, il grazie di Fiorentini all’Anpas

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Rientrata alla base da Monte Gallo in provincia di Ascoli Piceno, presso il Campo della Protezione Civile Emilia Romagna, la squadra di soccorritori che, per l’Anpas, è stata guidata dal giovane Iacopo Fiorentini, presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto. Una settimana presso l’importante struttura dove, ancora, erano ospitate 90 persone. Sotto la guida di Fiorentini è stata svolta l’attività di logistica, mensa, segreteria e, soprattutto, assistenza alla popolazione. 53 i volontari che si sono alternati in questo lavoro.

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“La cosa che colpisce di più – commenta Fiorentini – è come la vita di queste persone sia cambiata di colpo improvvisamente. Le popolazioni di queste parti di Marche e Umbria si sono improvvisamente ritrovate senza la casa, bene rifugio per eccellenza di ognuno di noi. Per questo è risultata fondamentale l’attività in essere da parte delle unità di soccorso e protezione civile. Mi sento di ringraziare, quindi, anche i volontari Anpas che, provenienti dall’Emilia Romagna, hanno dedicato il loro impegno e la loro professionalità nel gestire positivamente le attività al campo”.

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A Garfagno terminano i lavori all’Oratorio

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Oratorio Garfagno

Oratorio Garfagno

Si sono da poco conclusi i lavori di restauro all’oratorio di Garfagno, piccola frazione del minozzese.

È proprio grazie alla buona volontà e all’operato della laboriosa frazione, nonché all’appoggio dell’Unità Pastorale Madonna delle Fonti, che si sono avviati gli interventi, rendendo ora più funzionale l’oratorio, “piccolo, ma tanto amato”.

Gli oratori sono nati come espressione del “sentirsi comunità” delle piccole frazioni, del loro spirito di accoglienza e della capacità di saper risolvere i problemi quando intemperie, ruscelli in piena, cattive stagioni impedivano l’accesso alla parrocchia. Attorno alle loro mura venivano celebrate anche le sagre di borgata: feste della fede, della riconoscenza e di fraterna amicizia tra famiglie. Usanza ancor viva a Garfagno, che con una cena imbastita tra cortili e strade  private, illuminata solo dalla tenue luce delle candele, festeggia la nuova vita dell’oratorio.

cena Garfagno

Cena Garfagno

L’oratorio venne eretto da Don Zambonini nel 1777 e dedicato alla Beata Vergine, a San Giacomo e a Sant’Antonio da Padova, con la motivazione: “il posto è lontano fuor di modo dalla chiesa parrocchiale e gli riesce di sommo incommodo di portarsi a celebrarvi e in particolare in tempo d’inverno per le dirotte nevi che cadono e per i rapidi torrenti, che ivi sono, onde per comodo di quei abitanti specialmente avanzati d’età intenderebbe […]” (Archivio Curiale).

Il parroco lo dotò di un terreno, “perché sempre e in perpetuo venga lodevolmente mantenuto detto oratorio a norma delle Costitutioni Diocesane”.

A quasi 240 anni dalla sua erezione, può vantare un nuovo accesso con seduta in sasso nella piazzetta attaccata alla fontana. All’interno, la statua della Madonna è stata donata da Don Adelmo Costanzi.

Il comunicato con prospetto ricavi e spese sostenute dalla comunità di Garfagno termina con queste parole: “Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato sia economicamente che con manodopera, materiali e attrezzature, perché senza il loro aiuto non avremmo potuto raggiungere questo bel risultato”.

 

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Pugni e calci ricevuti dall’ex compagno che l’ha colpita alla testa con il calcio della pistola

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Violenza sulle donnePugni e calci ricevuti dall’ex compagno che l’ha colpita alla testa con il calcio della pistola. Violenze che hanno coinvolto anche il figlio minorenne che, intervenuto in difesa della mamma, si è visto colpire la mano con il calcio della pistola e ricevere un pestone al piede.

Una domenica pomeriggio di assurda follia quella vissuta nel nostro territorio, che ha visto l’intervento dei carabinieri delle stazioni di Carpineti e Baiso minacciati di morte dall’esagitato, che li ha “ricevuti” puntandogli la pistola che ha scarrellato due volte e lanciando all’indirizzo dei militari una bottiglia.

Solo il sangue freddo e la professionalità dei carabinieri ha evitato peggiori conseguenze: i militari, indossati i giubbotti antiproiettile, hanno cercato di portare alla calma l’uomo invitandolo a posare l’arma. Sentendosi accerchiato, questi è scappato all’interno di un boschetto da dove, dopo aver nascosto l’arma, è uscito venendo bloccato dai carabinieri.

La pistola, forse una scacciacani, è ora cercata dai militari che con l’accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale hanno arrestato il 50enne originario di Cutro, imprenditore edile residente qui in Appenino, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della procura reggiana.

L’uomo è anche accusato del reato di maltrattamenti in famiglia per le violenze compiute a carico dell’ex compagna e del figlio ancora minorenne. Questi ultimi due, peraltro ricorsi alle cure sanitarie, sono stati medicati e giudicati guaribili rispettivamente in 5 e in 6 giorni.

L’origine dei fatti: ieri verso le 16,45, quando una pattuglia dei Carabinieri di Carpineti, su segnalazione dell’operatore del 112 allertato dall’ex compagna dell’arrestato, è intervenuta presso una privata abitazione dove era stata segnalata un’accesa lite. Ad attendere i carabinieri vi era un uomo che andava incontro ai militari armato di una pistola e una bottiglia minacciandoli di ammazzarli. Vista la situazione di pericolo, i militari dopo aver indossato i dispositivi di protezione hanno chiesto rinforzi, cercando di portare alla ragione l’uomo senza tuttavia riuscirci. Alla vista di un’ulteriore pattuglia di Baiso giunta di rinforzo, l’uomo, dopo aver lanciato all’indirizzo dei carabinieri una bottiglia, fuggiva in un vicino bosco, dove veniva circondato. Convinto da una conoscente a uscire fuori, l’uomo è poi stato bloccato dai militari e disarmato in quanto prima di uscire aveva nascosto la pistola. L’esagitato,un 50enne, veniva quindi arrestato per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. A suo carico anche l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Come accertato dai carabinieri, infatti, l’uomo, complice l’uso smodato di bevande alcoliche, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine aveva usato violenza violenza contro l’ex compagna non risparmiando il figlio minorenne intervenuto in difesa della mamma. Nella mattinata odierna era prevista la sua comparsa davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate dai carabinieri di Carpineti e Baiso che l’hanno arrestato.

 

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Il Pd di Carpineti e la ludopatia

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Giovedì 29 settembre, alle ore 21, presso il Bar “Sotto Spirito” di Carpineti (piazza della Repubblica, 20/A), si terrà un incontro dal titolo: “Contro la ludopatia”. Parteciperanno Eliseo Bertani, responsabile del percorso gioco d’azzardo del Ceis Centro di solidarietà di Reggio Emilia, Giampaolo Magrì, educatore del Ceis, Silvio Bertucci, assessore del Comune di  Castelnovo ne’ Monti, esponenti del gruppo del minoranza del Pd di Carpineti. Il moderatore della serata sarà Adriano Arati, giornalista della Gazzetta di Reggio.

“Gli ultimi anni – si legge in una nota del Pd carpinetano – hanno visto una forte crescita del gioco d’azzardo e, in particolare, del settore delle slot machine, che oggi raccoglie poco meno della metà del denaro scommesso nel nostro paese. In parallelo all’esplosione del gioco, le statistiche evidenziano un notevole incremento del numero di individui affetti da ludopatia. In questo quadro fosco, un ulteriore elemento di preoccupazione è determinato dall’esposizione dei giovani al fenomeno: il rapporto Nomisma su ‘Gioco & giovani’ evidenzia una notevole incidenza di comportamenti a rischio in circa 5% del campione intervistato, composto da studenti in età compresa fra i 16 e i 19 anni”.

“Il Pd di Carpineti ha più volte sollevato il tema del contrasto alla ludopatia in Consiglio comunale e ha proposto sgravi fiscali per gli esercizi che non ospitano slot machine o che intendono liberarsene. Molte amministrazioni hanno implementato simili provvedimenti nel recente passato e, compatibilmente ai vincoli di bilancio, questo ha permesso di mitigare la diffusione del gioco d’azzardo e di segnalare alla comunità la preoccupazione e l’urgenza del contrasto alla ludopatia. Purtroppo l’Amministrazione di Carpineti non solo è stata sorda alle nostre proposte, ma il sindaco ha addirittura dichiarato che la ludopatia ‘forse non è un grande problema per Carpineti’ e ritiene che le politiche per la riduzione della diffusione delle slot machine che abbiamo suggerito possano essere negative sostenendo che così facendo ‘noi favoriamo solo e esclusivamente l’apertura delle uniche sale dove si fa solo il gioco d’azzardo’”.

“Di fronte a queste considerazioni – è la conclusione – abbiamo deciso di organizzare un’iniziativa chiamando esperti del tema per meglio chiarire i contorni di un fenomeno che ci preoccupa, con l’obiettivo di avviare una discussione pubblica con cittadini e associazioni che operano sul territorio. Inoltre, convinti delle nostre posizioni, intendiamo continuare a sollecitare l’Amministrazione nella speranza che questo porti ad azioni concrete nel prossimo futuro, anche beneficiando delle risorse messe recentemente a disposizione della Regione”.

 

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100 Parole: il mondo come non me lo aspettavo / Basilea: destra, sinistra oppure dritto?

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100 Parole: il mondo come non me lo aspettavo

Bandiera della Svizzera

Bandiera della Svizzera

Basilea: destra, sinistra oppure dritto?

Atterro a Basilea e passo il controllo di immigrazione.

Mi chiedono se voglio andare in Svizzera o in Francia.

“Svizzera” dico io. “La porta a destra” dice lui.

Chiedo: “Quella a sinistra va veramente in Francia?”. “Si” mi risponde “Siamo sul confine”. E se vai dritto arrivi in Germania.

Esco a destra e mi trovo in Svizzera. Davanti a me il primo colle tedesco ed a sinistra si scorge la frontiera francese. Uncrocevia tale che sembra quasi di stare in Lunigiana.

Che cittadina graziosa e pulita Basilea… Ma com’è cara!

Raccolta di 100 Parole

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Rubrica a cura di Stefano Virgilli, montanaro di origine e cittadino del mondo.

Stefano Virgilli

Stefano Virgilli

Stefano è nato e cresciuto a Castelnovo ne’ Monti, distinguendosi come grafico e formatore Adobe fino al 2005. Dal 2006 al 2012 ha abitato a Singapore dove è cresciuto professionalmente alla velocità che solo l’Asia garantisce. Ha fondato un’azienda globale chiamata VoxLab ed è diventato il docente Adobe più certificato al mondo. Ha anche scritto un libro in inglese dedicato ai processi creativi dal titolo: “The promise of Empty Spaces” in vendita su Amazon. Dal 2012 abita a lavora in medio oriente dove opera come consulente e direttore di una holding di piccole aziende. Nel 2016 è stato nominato mentore per le piccole medie imprese nel sultanato dell’Oman ed ha recentemente relazionato alla famosa conferenza internazionale TEDx parlando di trend nella comunicazione. Stefano è spesso impegnato in attività di divulgazione partecipando come relatore a fiere internazionali, docente in colleges, università e politecnici in giro per il mondo, scrittore di articoli per giornali internazionali, e attività imprenditoriali in Africa, Medio Oriente e Sud Est Asiatico. La sua grande passione sono i viaggi, e il suo ultimo progetto è la sfida di visitare 150 paesi nei prossimi 10 anni.

In questa rubrica, “100 Parole”, Stefano condivide pensieri brevi sui posti visitati dove l’aspettativa e l’esperienza non sono state proprio allineate. Un appuntamento ricorrente fra il serio ed il faceto con il “travelpreneur” di casa nostra.

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Il “Vitello d’oro” 2016 alla memoria di Renzo Martinelli e don Maurizio Boccedi

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SVitello d'orou iniziativa della Croce Rossa di Toano, in collaborazione con l’associazione “Amici dei Borghi Toanesi” e col patrocinio del Comune, si terrà sabato 1 ottobre la consegna de “Il Vitello d’oro”, attestato di benemerenza istituito alla memoria di persone che si sono distinte per il loro impegno nel volontariato e in genere nella promozione sociale, attraverso la cultura, la valorizzazione del territorio, delle tradizioni e della storia.

Sarà celebrata una S. Messa alle ore 20,30 nella Parrocchiale di Toano, per ricordare i volontari defunti di tutte le associazioni; al termine il sindaco di Toano, Prof. Vincenzo Volpi, consegnerà l’attestato ai parenti di Renzo Martinelli e di Don Maurizio Boccedi.

Renzo Martinelli (Agenzia Corsini)

Renzo Martinelli (Agenzia Corsini)

L’intitolazione di questo attestato trae origine dall’omonima leggenda, che narra di una misteriosa galleria che collegava il castello di Toano alla torre di Massa. In un punto indefinito del suo percorso nascondeva un mitico vitello d’oro. Alcuni giovani, sognando di agguantare la ricchezza e di affrancarsi finalmente dalle loro misere condizioni, si misero alla sua ricerca. Riuscirono nel loro intento ma, quando provarono ad allungare le mani sul vitello agognato, una forza misteriosa li respinse e si trovarono inspiegabilmente proiettati lontano, chi sulla cima di un albero e chi addirittura sul Prampa.

Questa leggenda, che insegna come sia vano ricercare la felicità nell’oro e da stolti porla nella ricchezza, viene presa come spunto per un attestato a ricordo di persone che in vita il vitello d’oro l’hanno cercato e trovato nel dedicarsi agli altri, spendendo il loro tempo nel volontariato, accumulando la ricchezza del bene profuso. Un riconoscimento postumo, ma doveroso.

Renzo Martinelli: benvoluto da tutti. Ha amato molto il suo paese – Toano – e sempre in ogni frangente si è impegnato per migliorarlo: come consigliere comunale per diversi anni; nella Proloco, come segretario; sostenendo il coro Val Dolo quando ancora era in auge; promuovendo attivamente la cultura e l’arte del nostro territorio, con studi e ricerche, articoli e recensioni stese in perfetto stile e di gradevole lettura.

L’amore per il suo paese lo ha spinto all’indagine storica, andando alla fonte delle testimonianze dirette o scavando negli archivi perché storia e cultura fossero conosciute e tramandate.

Don Maurizio Bocedi

Don Maurizio Boccedi

Don Maurizio Boccedi – L’attestato, assegnato a Don Maurizio, non è un riconoscimento alle sue non comuni doti di pastore delle parrocchie di Corneto e Manno, ma vuole invece rimarcare la sua attenzione al sociale.

La sua capacità di saper aggregare i parrocchiani su progetti concreti, di diffondere nei suoi concittadini l’impegno comunitario, perchè uniti si possono raggiungere traguardi che paiono irraggiungibili, lo ha portato a suggerire e cercare strade nuove per ottenere le risorse necessarie. Da sapiente organizzatore inventa la Festa dell’Agricoltura, che diventa una delle più frequentate feste della nostra montagna.

Al termine, presso il vicino salone parrocchiale, si festeggerà in allegria con un rinfresco per tutti gli intervenuti. Il coro gospel “Free Voice” di Cerredolo eseguirà i canti della Messa e si esibirà dopo la consegna degli attestati.

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Gemellaggio in Lituania, aspettando il Mondiale del Fungo

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Gemellaggio in Lituania, aspettando il Mondiale del Fungo

Gemellaggio in Lituania, aspettando il Mondiale del Fungo

Mentre fervono i preparati del IV campionato mondiale del fungo, che si svolgerà al Cerreto (comune di Ventasso) l’8 e il 9 ottobre, gli organizzatori della competizione si sono recati in Lituania, nella suggestiva regione del Parco Nazionale storico di Trakai, caratterizzato da ben 32 laghi, città fortificate e castelli.

Gemellaggio in Lituania, aspettando il mondiale del fungo

Gemellaggio in Lituania, aspettando il mondiale del fungo

Frà Ranaldo, ideatore del campionato mondiale del fungo, la Coop i Briganti di Cerreto, Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco emiliano e Giuseppe Piacentini, comandante CTA – Corpo Forestale dello Stato, hanno partecipato al campionato del fungo in terra lituana; un’occasione per rafforzare i legami e stringere un gemellaggio con i rappresentanti lituani che hanno partecipato alla scorsa edizione del mondiale del fungo che anche quest’anno prenderanno parte alla competizione con una consistente delegazione.

“Abbiamo fatto una breve vacanza di tre giorni in Lituania per rafforzare un’amicizia nata un anno fa al Cerreto in occasione del III campionato mondiale del fungo – spiega il direttore Vignali – Qui la raccolta dei funghi e la loro trasformazione fa parte integrante della cultura locale con riti, ricette, usanze. È’ stato bello partecipare alle manifestazioni e incontrare raccoglitori, ristoratori, amministratori e soprattutto appassionati e con loro scambiare le nostre opinioni su il fantastico regno dei funghi”.

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Montagnaterapia: il 1° ottobre un convegno del Cai Reggio Emilia e dell’Ausl a Ginepreto

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montagnaterapia-1La sezione reggiana del Cai e il dipartimento di Salute Mentale Dipendenze Patologiche (Dsmdp) dell’Ausl di Reggio Emilia organizzano sabato 1° ottobre, alle 10, il convegno “La Pietra della salute. Esperienze di montagna terapia”. L’iniziativa è organizzata nell’ambito della “XI settimana della salute mentale”, presso l’agriturismo “Il Ginepro”, a Ginepreto di Castelnovo ne’ Monti.

Il convegno vede la collaborazione del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano, della cooperativa sociale Il Ginepro e del gruppo regionale del Cai.

Con montagnaterapia si definisce un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e socio-educativo, finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura ed alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità; é progettato per svolgersi, attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna. Le attività di montagnaterapia si svolgono prevalentemente nell’ambito del servizio sanitario nazionale o in contesti socio-sanitari accreditati, con la fondamentale collaborazione del Cai e di altri enti o associazioni.

montagnaterapia-2Anche il Cai Reggio Emilia e il dipartimento di Salute Mentale

Dipendenze Patologiche dell’Ausl hanno avviato da alcuni anni una interessante ed originale esperienza di montagna terapia che sta dando risultati significativi. Molto importante è l’esperienza del Cai Parma.

Di queste due esperienze si parlerà nel convegno del 1° ottobre. Sull’esperienza reggiana interverranno gli operatori del Dsmdp, gli accompagnatori del Cai coinvolti nel progetto e gli stessi pazienti del Dsmdp che partecipano alle uscite in montagna. Seguirà la relazione “Sentieri di salute. Lo sguardo oltre” di Massimo Galiazzo, tra i più importanti esperti nella materia e referente di montagnaterapia della macrozona Veneto Friuli Venezia Giulia. Il convegno sarà aperto dai saluti di Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Massimo Bizzarri, presidente del Cai Reggio Emilia, e di Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale Appennino Tosco-emiliano. Gli interventi conclusivi saranno affidati a Gaddomaria Grassi, direttore del Dsmdpdell’Ausl Reggio Emilia, e a Roberta Marchi, vicepresidente del Cai Emilia-Romagna. Nel pomeriggio è prevista una camminata sotto la Pietra di Bismantova.

La partecipazione al convegno è aperta a tutti gli interessati. Per le iscrizioni: monica.gandolfi@ausl.re.it.

L’esperienza reggiana: l’idea di effettuare un trekking con utenti all’interno dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia, in collaborazione con L’associazione Sostegno e Zucchero è nata nel 2003. Il progetto si è concretizzato nel 2004 con una prima esperienza di soggiorno e trekking nelle Marche e nel 2005 nel Parco della Maremma. Dopo queste prime esperienze si consolidano uno o due trekking all’anno che vengono effettuati prevalentemente sull’Appennino Tosco-emiliano. Queste esperienze hanno coinvolto 40 utenti per complessivamente 13 soggiorni/trekking fino al maggio 2014.

La media dei partecipanti è stata di 8 utenti, 3 operatori dell’Ausl e una guida ambientale escursionistica. I soggiorni/trekking sono stati caratterizzati anche dall’utilizzo di rifugi in autogestione, da camminate notturne invernali e spesso con la presenza di neve, con l’uso di ciaspole.

Nel settembre 2014 è stata fatta la scelta di partecipare direttamente alle escursioni del Cai reggiano con un gruppo di utenti accompagnati da un operatore Ausl e con l’appoggio di volontari Cai. Fino ad oggi sono 12 le escursioni a cui gli utenti hanno partecipato, con una media di 5 presenze per uscita e con un totale di 15 utenti interessati. Le escursioni, di media difficoltà, sono state scelte appositamente dal programma Cai. Nel 2015 tre utenti hanno anche partecipato al corso di manutenzione sentieri ed effettuato due uscite.

Il bilancio della collaborazione è ampiamente positivo: il clima accogliente delle uscite Cai ha aiutato le persone ad affrontare le piccole e grandi sfide del camminare in montagna, uscendo dal rifugio sicuro delle case cittadine ed imparando a conoscere i propri limiti fisici e psichici. Un ruolo decisivo l’ha avuto il nucleo di volontari Cai, spesso capi gita, che da tempo lavora sul tema della montagna terapia. Alla loro sensibilità ed attenzione sono dovuti i buoni risultati di questi due anni di collaborazione.

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Prende per il collo la fidanzata in fiera, intervento dei Carabinieri

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violenzaSul finire della fiera di San Michele, a Castelnovo ne’ Monti nel pomeriggio di ieri, non era passata inosservata ai più quella coppia che passeggiava in via Roma, provenendo da via Monti, in direzione del centro. Entrambi ventenni, lei elegante e piangente e lui, esagitato e rabbioso, che la abbracciava maldestramente con fare intimidatorio per il collo.

La scena, purtroppo per la giovane, si è protratta a lungo. Sino a quando, allertati, sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Castelnovo.

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Pinnacolo di solidarietà per “Raggio di luce”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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RaggioDiLuce_boxneroIl progetto “Raggio di luce” organizza per domenica 2 ottobre p.v., alle ore 20,30 presso il Centro sociale “Insieme” di via Partigiani, 12, a Castelnovo ne’ Monti, una gara di pinnacolo.

Le iscrizioni sono aperte e vi aspettiamo numerosi!

Per informazioni: tel. Centro “Insieme” 0522 811.207, Laura 338.88.80.445, Dilva 339.72.38.033.

Verranno messi in palio: 1° premio, 2° premio, 3° premio, premio miglior partita tra i non vincitori, premio di consolazione al minor punteggio.

Sponsor: Latteria sociale Casale di Bismantova, Poligrafica Montana di Giordano Zannini.

* * *

Il progetto “Raggio di luce” si è attivato nel febbraio dell’anno 2013 grazie alla volontà di un gruppo di cittadini di Castelnovo ne’ Monti.

Lo scopo è quello di dare aiuto alle famiglie che, per la crisi in atto, si trovano in gravi difficoltà economiche, contribuendo al pagamento delle utenze domestiche (gas, luce, acqua). Il progetto è svolto in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali, che gestisce i contributi raccolti.

Ricordiamo che i versamenti per sostenere “Raggio di luce” possono essere effettuati in qualunque momento, presso qualsiasi banca sul c/c bancario: IBAN: IT58V0200866280000001933078, specificando la causale: Progetto Raggio di luce.

Ogni contributo è più che benvenuto. C’è bisogno dell’aiuto di molti. Grazie ai giocatori di pinnacolo e ai sostenitori!

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Il croccante dell’Appennino

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Il giorno 25 settembre, in occasione della Fiera di San Michele il Sindaco Enrico Bini e la sig.ra Emanuela Zannoni responsabile del nuovo punto vendita / info point del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano – “Tipico Del Parco” hanno omaggiato alla Casa di Carita’ di Cagnola la scultura di croccante realizzata appositamente per l’inaugurazione della Fiera di S. Michele dalla pittrice Lucia Lusoli. L’opera rappresentava  la fiera del bestiame con le mucche al pascolo nella nostra montagna, a dimostrazione che l’agricoltura è per il nostro territorio una fonte inestimabile di ricchezza che in questi ultimi anni sta crescendo sempre di più grazie alla forza di volonta’ di molti giovani che credono nella loro terra.

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Dalla Regione: per la raccolta dei tartufi nuove norme

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TartufoSemplificazione delle norme per i riconoscimenti e le autorizzazioni alla raccolta del tartufo, aumento da 6 a 10 anni della validità del tesserino da raccoglitore e un calendario unico a livello regionale, a partire dal 1° gennaio 2017, per la ricerca e la raccolta delle diverse specie.

Sono alcune della novità contenute nel progetto di legge della Giunta regionale – approvato oggi dall’assemblea legislativa – che modifica la disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale e della valorizzazione del patrimonio tartufigeno locale (l.r. 24/91).

Il testo semplifica i procedimenti e modifica le norme precedenti anche alla luce della legge regionale 13/2015 che ha riformato il sistema di governo regionale e locale.

“Grazie a questo intervento – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – gli esami per l’abilitazione alla raccolta del tartufo potranno svolgersi entro la fine dell’anno con modalità omogenee in tutte le province dell’Emilia Romagna”.

Per quanto riguarda le altre novità, sarà una delibera regionale a definire i procedimenti per il riconoscimento delle tartufaie controllate o coltivate (250 quelle attualmente presenti in regione), per la certificazione delle piante tartufigene e per l’autorizzazione alla ricerca e raccolta.

Con lo stesso tipo di atto si interverrà anche per definire le modalità di incremento delle tartufaie naturali e per l’istituzione e il funzionamento sia delle commissioni d’esame per l’abilitazione alla raccolta sia della Consulta per la tutela e la valorizzazione del tartufo.

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Oratorio di Beleo Rintocchi di pace in ricordo di tutti gli Alpini

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Domenica 2 Ottobre, presso l’Oratorio di Beleo, in occasione dell’annuale celebrazione della S. Messa degli Alpini,  verrà inaugurata la campana votiva in Onore e ricordo degli Alpini Reggiani che sono andati avanti… Caduti nella prima e seconda guerra mondiale.

Alla cerimonia dell’inaugurazione saranno presenti i consiglieri nazionali ANA Cesare Lavizzari e Mauro Azzi, l’Assessore Regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile,  Paola Gazzolo, le Autorità della Comunità Montana e vari rappresentanti delle Istituzioni.

La Campana, fatta fondere nella storica Fonderia Capanni di Castelnovo Monti,  sarà il completamento del percorso fra gli alberi in ricordo di tutti gli Alpini Reggiani che hanno combattuto per la nostra Italia e che non sono tornati.

La campana, dotata di un impianto elettrico che la farà suonare elettricamente,  rintoccherà tutti i giorni, dopo il crepuscolo, in Onore dei nostri Alpini, che per difendere quegli ideali di pace  e di libertà, hanno sacrificato la propria vita.

Un caloroso invito a tutta la popolazione.

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Cliccare sulla locandina per vedere il programma della giornata

 

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Infortunio sul lavoro per un operaio che sta lavorando alla variante Bocco-Canala

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lavori-bocco-canalaUn operaio di 54 anni residente a Benevento è rimasto seriamente ferito ha seguito di un infortunio sul lavoro. E’ accaduto intorno alle 17,30 di oggi lungo la SS 63, in località Bocco, nel casinese, all’altezza della chilometrica 89, dove si stanno svolgendo i lavori per della nuova galleria.

Per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri di Casina, intervenuti sul posto insieme al personale della medicina del lavoro di Scandiano, l’uomo si trovava su un’impalcatura intento a effettuare dei lavori quando è caduto dall’impalcatura, finendo a terra da un’altezza di circa 4 metri.

Subito soccorso dai sanitari inviati sul posto dal 118, è stato trasportato a mezzo dell’elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Parma, dove le sue condizioni, relativamente ai traumi da caduta dall’alto, sono al vaglio del personale sanitario di quel nosocomio. Sull’esatta dinamica sono stati attivati gli accertamenti dei Carabinieri e del personale della medicina del lavoro, coordinati dalla Procura reggiana.

 

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Dichiarato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari alla Ceramica Panaria di Toano

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Dopo oltre otto mesi di trattativa tra le Organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl, la Rsu aziendale e la Direzione aziendale della ceramica Panaria di Toano, non si è ancora giunti ad un accordo inerente il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto ormai da tempo.

Oggi è stata svolta una prima iniziativa con un’assemblea davanti ai cancelli dove numerosi lavoratori – spiegano Filctem Cgil e Femca Cisl-  hanno deciso con voto unanime  di dichiarare lo stato di agitazione e il blocco di tutte le ore di straordinario con decorrenza immediata. Inoltre nei  prossimi giorni verranno valutate ulteriori iniziative a supporto della vertenza”.

L’auspicio delle Organizzazioni sindacali, della Rsu e dei lavoratori è quello di una riapertura immediata della trattativa che porti velocemente alla sigla di un accordo di qualità. “Un accordo che dia risposte concrete a quanto chiesto in piattaforma dai lavoratori – concludono – sia sul piano economico sia sul piano normativo”.

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Giovannina fa 103

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giovannina-musiSi è svolta nel pomeriggio di ieri, 28 settembre, presso l’Aps “C. Sartori” di S. Polo d’Enza, la festa di compleanno di Giovannina Musi, conosciuta da tutti come “Cica”, che ha festeggiato i suoi 103 anni.

La festa si è svolta con tutti i familiari, parenti ed amici, presente l’assessore alle politiche sociali Mara Gombi del Comune di Canossa, che fatto gli auguri a nome di tutta l’Amministrazione donandole un cesto di fiori.

“Quello di oggi è un evento importante, festeggiato con parenti, amici e personale dell’Aps ‘Sartori’. Ricordiamo anche la grande passione di Giovannina: la lavorazione del vimini, svolgendo il lavoro della ‘cestaia’, tradizione importantissima della Val d’Enza, in particolare di Canossa”.

Giovannina Musi è nata a Ciano d’Enza il 26 settembre 1913, è rimasta vedova presto, non si è più risposata, ma ha vissuto contornata da tutti i familiari e amici. Una frase che ripete sempre Giovannina è ‘Io sono sempre stata buona con tutti e tutti mi vogliono bene’”.

 

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