Quantcast
Channel: Ultime notizie - Redacon
Viewing all 16991 articles
Browse latest View live

“Donne di terra scura”

$
0
0
"Donne di terra scura"

“Donne di terra scura”

Sabato 24 settembre, alle ore 20,30, presso il Cavolaforum, si terrà lo spettacolo dal titolo “Donne di terra scura”.

La rappresentazione teatrale vedrà insieme sul palcoscenico Silvia Razzoli, attrice dialettale, e Mara Redeghieri, artista musicale multiforme. Il coro da lei diretto – Le Falistre e i Fulminant – presenta un repertorio di canti d’amore. I testi in italiano sono di Dilva Attolini, i testi in dialetto di Elda Zannini.

“Donne di terra scura”.

Terra fertile, terra di bosco e di aratura. Nei lunghi solchi un camminare a ritroso, incerto, quasi un ritorno per un impossibile futuro. Una quarantina di donne e quattro musicisti, solo per mantenere il rapporto matematico. Ma a volte sono cinque, avrebbero potuto essere sei, sette. Il libro “Il profumo della neve” di Dilva Attolini è un pretesto giocoso per mettere insieme bravure già note e riconosciute.

Elda Zannini. Lei ama definirsi narratrice dialettale. La sua scrittura ha l’immediatezza delle parole che sembrano tagliate su misura per ricostruire immagini perdute e immediatamente recuperate. Al bursùn gh’è spincaiéva suvre a un fianch… un gatìn cà slésa in tal giass… macchè cordone ombelicale: l’umbrégle!

Inoltre, nella serata di sabato, 24 settembre, il Cavolaforum mette insieme per la prima volta  due artiste eccellenti, razza da palcoscenico.

Silvia Razzoli.  Attrice da Oscar, ben tre nelle rassegne dialettali, premi vari, Maschera d’oro, premio “Simpaticissima”… Sul palco la Cesira arriva direttamente dal paese di L’oca di Cavola, terra d’origine e di inspirazione. Improbabile partecipazione semiseria. Sarà semiseria o severa? Di sicuro divertirà con le sue battute che a tirarle fuori ci vuole sole lei. Quello che dirà sabato lo sapremo solo all’ultimo momento.

Mara Redeghieri. Con il suo passato di meravigliosa creatura è rimasta sempre fedele a se stessa, alle tradizioni popolari dentro cui sta l’animo delle genti umili, fedele a parole e a trame musicali che la rappresentino. “Le Falistre e i Fulminant” sono quasi una logica conseguenza. Tutte donne a cantare, che stanno bene in questa atmosfera. Mara è nata a Verbania, terra di lago, subito trasferita con la famiglia nella poi amata terra d’Appennino. Per fortuna dal lago la sua voce ha fatto in tempo a catturare e l’armonia e il timbro e il sussurro delle acque dolci.

 

 

L'articolo “Donne di terra scura” proviene da Redacon.


Chi vuol partecipare alla Marcia della Pace Perugia-Assisi il 9 ottobre prossimo?

$
0
0

marciaAlla Marcia della pace Perugia –  Assisi il 9 ottobre si accenderanno i riflettori sulle tante cose che succedono in Italia, in Europa e nel mondo, sulle cose semplici che moltissime persone fanno e sull’apporto positivo di ciascuno.

Si chiederà ai governi di realizzare gli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” definiti l’anno scorso all’Onu per sradicare povertà, fame, disuguaglianza, ingiustizie, pericoli ambientali e promuovere la cooperazione internazionale.

Il 9 ottobre  le azioni individuali e collettive diventeranno più forti e contagiose, per questo “Bottega Diversa per una economia solidale in montagna” invita tutti a partecipare alla Marcia Perugia-Assisi.

Si uniranno le  voci, le gambe, le preoccupazioni e si porteranno domande, proposte e speranze.

Il pullman per Perugia partirà da Castelnovo ne’ Monti alle ore 4,55 e farà una sosta a Felina alle ore 5. Il rientro da Assisi è previsto in serata alle ore 22,30 circa.

Per informazioni: Zelinda 328.93.49.604; Clara 339.21.91.607; Kekko 338.24.26.624.

L'articolo Chi vuol partecipare alla Marcia della Pace Perugia-Assisi il 9 ottobre prossimo? proviene da Redacon.

Furti e truffe? Parliamone al Cavolaforum

$
0
0

FurtiÈ di pochi giorni fa un furto avvenuto presso la Metalfer di Cavola, nel quale nottetempo i ladri, introducendosi nel magazzino, hanno sottratto strumenti di lavoro e materiali, essenziali per la ditta.

L’Amministrazione comunale di Toano, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, giovedì 22 settembre, alle ore 21,00  presso il Cavolaforum, organizza un incontro sulla sicurezza dove si parlerà di truffe e furti, per allertare i cittadini e porre un occhio di riguardo maggiore al problema, che pare ritornare attuale.

Per questo motivo è invitata tutta la popolazione ad un incontro dove saranno presenti: il capitano Dario Campanalla, comandante della Compagnia Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti, il maresciallo Fabrizio Magri, comandante della stazione Carabinieri di Toano e l’agente sc. Steve Paolo Chiesi della Polizia Municipale di Toano.

Vista l’importanza dell’argomento si auspica una presenza massiccia di cittadini, per informare dettagliatamente su cosa e come fare e per lavorare in modo adeguato alla prevenzione e alla conoscenza di alcuni fattori emersi dalle indagini preliminari.

L'articolo Furti e truffe? Parliamone al Cavolaforum proviene da Redacon.

Mostre d’arte durante la Fiera di San Michele 2016: Carlo Guidetti, Simona Sentieri ed Elisabetta Corbelli

$
0
0

guidetti

Si intitola “Aria e colore” l’esposizione di pittura con le opere di Carlo Guidetti che, allestita nel foyer del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, sarà inaugurata giovedì 22 settembre alle ore 18 e proseguirà fino a lunedì 26 settembre. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.

“Carlo Guidetti è un cittadino della nostra montagna”, spiega l’assessore alla Cultura di Castelnovo ne’ Monti, Emanuele Ferrari. Che prosegue: “Di Castelnovo era il padre, custode del centro culturale polivalente. Ritorna nei luoghi della sua infanzia e ci porta l’immagine di altri luoghi della sua vita. Ora risiede a Monza e la sua passione è quella di uscire all’aria aperta con valigia dei colori e cavalletto e mettersi a ritrarre paesi, case e argini di pianura, corsi d’acqua e boschi. Con diverse tecniche, dalla pittura a olio all’acquerello, in perfetto stile impressionista, con una grande sensibilità per le sfumature, per l’anima nostalgica nascosta in ogni luogo. A Castelnovo sarà possibile ammirare una ampia selezione del suo lavoro d’artista di questi ultimi anni, in particolare le opere che di recente hanno riscontrato ottimo successo di critica e pubblico in una mostra estiva alla Torre del Municipio del Comune di Bellagio, sul lago di Como”.

Si intitola invece “Il luogo ritrovato” la esposizione e installazione artistica che animerà, durante i giorni della Fiera di San Michele (24, 25 e 26 settembre) uno dei punti più suggestivi e meno conosciuti del centro storico di Castelnovo: gli antichi lavatoi di via 1° Maggio, sotto piazza Peretti. A rendere ancora più attrattivo un luogo già di per sè carico di fascino saranno le opere scultoree delle artiste Simona Sentieri ed Elisabetta Corbelli. L’idea della mostra è di Simona Sentieri che è anche membro della Commissione comunale per le Pari Opportunità. L’allestimento sarà a cura del laboratorio d’arte “La Tela di Penelope”  e dell’atelier “La Bottega dell’Arte” che hanno sede ambedue nel centro storico di Castelnovo. Così le due artiste spiegano le basi di questa proposta artistica: “Il luogo ritrovato sarà dedicato alle donne, ai loro sogni, alle aspettative, alla realtà dolce o violenta in una società attuale ma anche antica, culturalmente e socialmente diversa”. Simona Sentieri ed Elisabetta Corbelli sono molto diverse tra loro, ma coese nell’intento di raccontarsi e nel compito di raccontare storie di donne. Quindi verranno sottoposte ai visitatori diverse rappresentazioni di donne, tra favola e mitologia. Le opere della Corbelli, dai bronzi alle tele, rappresentano spesso personaggi delle favole o del sogno, un interiore femminile che si riscatta e da cui emerge la sofferenza ma anche la ribellione e la forza mai rassegnata. Le opere della Sentieri, tele e piccole terracotte, vogliono riaprire il processo alle donne della mitologia con una personale interpretazione delle loro colpe-innocenti  attribuite da processi maschili e tramandate come indiscutibili verità. La scelta del luogo dei lavatoi è coerente col luogo dove le donne cantavano e si confidavano lavando i panni, luogo dove l’uomo non aveva controllo. Una sorta di monumento alla forza e l’importanza delle donne nella società.

L’esposizione sarà visitabile nei tre giorni della fiera.

L'articolo Mostre d’arte durante la Fiera di San Michele 2016: Carlo Guidetti, Simona Sentieri ed Elisabetta Corbelli proviene da Redacon.

Il direttivo di “Al Bayt” invita i propri iscritti a donare il sangue

$
0
0
(Il direttivo di “Al Bayt”, a sinistra il presidente, Hicham Ben El Moulat)

(Il direttivo di “Al Bayt”, a sinistra il presidente, Hicham Ben El Moulat)

L’associazione culturale di origine araba con sede a Felina “Al Bayt” (letteralmente “La Casa”) scende di nuovo in campo e nell’ottica di favorire l’integrazione interrazziale si propone ai cittadini di origine araba con un gesto davvero importante: diventare donatori di sangue.

Il sodalizio, voluto e diretto da numerosi giovani nati in Italia ma da genitori emigrati perlopiù dal nord Africa, già da tempo raccoglie numerosi iscritti con l’intento di creare un ponte culturale tra le diverse mentalità e favorire la reciproca conoscenza di usi, costumi e tradizioni.

Fra gli scopi di “Al Bayt” anche la maggiore integrazione sociale, che per l’associazione felinese significa costruire tasselli comuni per un futuro privo di barriere soprattutto “mentali”. Ecco perché il consiglio direttivo ha proposto ai propri iscritti ed ai residenti della montagna di origine araba di aderire all’Avis locale e di conseguenza donare il proprio sangue.

A tradurre in pratica l’invito è stato per primo Hicham Ben El Moulat, presidente 30enne del gruppo, a cui si sono uniti i consiglieri Abdelghani Essadiki, Bader Khaliss, Taibi Elgadaoui (tutti di età compressa tra i 28 ed i 32 anni), che sabato scorso si sono recati presso l’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti ed hanno cominciato la prima di una auspicata serie di donazioni di sangue.

Nelle prossime settimane saranno altri componenti del direttivo (e non solo) a compiere questo passo significativo e con loro anche alcune ragazze, sempre di origine araba.

In questo modo – ha dichiarato il presidente di “Al Bayt” – intendiamo dimostrare come il bene comune e la concordia sia alla base dei nostri valori e della nostra religione mussulmana, anche se ricordo che l’appartenenza alla nostra associazione è aperta a tutti i cittadini, indipendentemente dall’età, sesso e religione.”

L'articolo Il direttivo di “Al Bayt” invita i propri iscritti a donare il sangue proviene da Redacon.

“Lupi arrivano a ridosso delle abitazioni”, la risposta di Enrico Bini alla lettera di Arena. AGGIORNAMENTO: la nota del direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano

$
0
0

Riceviamo e pubblichiamo.

—–

cappuccetto-rossoVorrei aggiungere qualcosa rispetto al problema sollevato dalla signora Arena, il problema è molto sentito gli amministratori e gli addetti ai lavori se ne stanno occupando seriamente. A breve ci sarà una riunione in Unione Montana coi sindaci dell’Unione e quelli vicini per fare il punto della situazione.

Per quanto riguarda l’articolo ci sono delle cose scritte che non corrispondono al vero, io ho chiamato la signora Arena per capire a chi aveva fatto le segnalazioni e quando, dalle mie verifiche non avevo trovato segnalazioni precedenti alla sua del 12/09/2016. Nella telefonata avevo anche spiegato che il problema era all’attenzione e ce ne stavamo occupando . Devo dire che mi aspettavo che lei chiarisse l’ultima parte del suo articolo “adesso viene il bello”, cosa che non ho visto. Pubblico la sua mail di risposta alla nostra telefonata:

Gent. Signor Bini,

innanzi tutto La ringrazio moltissimo per l’interessamento personale al nostro problema.

A seguito di quanto Le ho detto telefonicamente questa mattina, La informo che ho parlato con gli abitanti di Soraggio i quali mi hanno informato che loro personalmente non hanno inviato nessuna richiesta scritta (purtroppo) ma solo telefonica, mi hanno detto che è stata fatta un raccolta di firme da parte dell’associazione di categoria (Coldiretti o CIA) per richiamare l’attenzione al problema, ma purtroppo non sanno dirmi niente di più preciso.

Sarà mia premura provare a contattare queste associazioni per verificare cosa è stato fatto.

Al di là di queste considerazioni, rimane comunque il problema.

A questo punto, oltre alle segnalazioni da me inviate per e-mail, sono disposta a compiere qualsiasi altra azione possa necessitare per sollecitare l’intervento dell’ente e degli enti preposti a farlo, se necessita posso venire di persona in Comune.

In attesa di Suo gentile riscontro, porgo cordiali saluti

Maria Elena Arena

* * *

Le associazioni di categoria hanno fatto una raccolta firme su tutta la montagna, firme che sono state prese in considerazione seriamente .

(Enrico Bini)

* * *

Gentilissima signora Arena,

in riferimento alla nota di denuncia della predazione a danno del Suo cane, acquisita agli atti di questo Ente Parco nazionale con Prot. n. 3001 del 16/09/2016, con la presente intendiamo comunicarLe che comprendiamo il forte impatto emotivo che episodi come quello da Lei denunciato possono provocare e conseguentemente la preoccupazione che da questi può generare circa la pericolosità della specie lupo nei confronti dell’incolumità delle persone. Risulta tuttavia opportuno precisare che questo Ente Parco nazionale, pur sempre disponibile a rispondere alle sempre più numerose istanze che vengono rappresentate dai cittadini su questo argomento, in quanto riconosciuto come interlocutore affidabile e tecnicamente preparato o anche semplicemente in quanto soggetto tradizionalmente impegnato a monitorare la presenza della specie lupo sul territorio, non può essere individuato come l’Ente direttamente responsabile delle politiche di gestione della specie lupo che si basano su un quadro normativo nazionale e non su regolamenti locali.

Ciò premesso, Le confermiamo che questo Ente Parco è al corrente che da diversi mesi si denunciano casi di predazione su cani di piccola e media taglia in un’ampia porzione di territorio della provincia di Reggio Emilia compresa tra i comuni di Vetto d’Enza, Castelnovo ne’ Monti, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Toano, Casina e Canossa. Il fenomeno è noto a questo Ente e naturalmente alle amministrazioni coinvolte per territorio e per competenza.

Nonostante tutti gli episodi sino ad ora regolarmente denunciati o semplicemente resi pubblici sugli organi di stampa locale si siano verificati all’esterno del confine dell’area protetta, questo Ente Parco è tempestivamente intervenuto, con proprio personale tecnico afferente al Wolf Apennine Center, in tutti i casi segnalati ai nostri uffici o, come sopra ricordato, semplicemente resi noti sugli organi di stampa, previa autorizzazione dei proprietari dei cani, nell’ottica di monitorare il fenomeno al fine di poterlo descrivere nella sua reale dimensione e conseguentemente rappresentarlo nelle sedi istituzionali competenti e preposte per adottare eventuali legittime soluzioni gestionali.

In questo contesto è tuttavia opportuno sottolineare che episodi di predazione su cani ad opera della specie lupo sono in realtà descritti in tutto l’areale di presenza di questo predatore a livello internazionale con ricorrenze diverse e dipendenti da molteplici variabili tra le quali certamente la densità della specie, l’eventuale presenza di fonti trofiche facilmente accessibili in prossimità di case isolate o nuclei abitativi con presenza di cani, il numero di cani che vivono in condizioni di simpatria con il lupo, le modalità di gestione di questi stessi cani e molte altre ancora e di più difficile descrizione, quantificazione e, conseguentemente, interpretazione.

Poiché questo fenomeno rappresenta sicuramente per questa porzione d’Appennino un elemento di novità, così come vent’anni fa lo ha rappresentato il ritorno spontaneo della specie Lupo, questi episodi trovano oggi molto spazio sugli organi locali di informazione. Le notizie sono rappresentate spesso con toni allarmistici e sensazionalistici e certamente tali da contribuire a generare un clima di allarmismo diffuso nell’opinione pubblica che tuttavia non corrisponde, almeno nei fatti, ad un “reale” rischio per l’incolumità delle persone, a differenza invece di quel che si osserva nei confronti dei cani. Il Lupo è infatti specie “potenzialmente” pericolosa anche nei confronti dell’uomo, ma le statistiche disponibili mostrano in modo inequivocabile che negli ultimi due secoli il rischio che realmente si corre a coesistere sullo stesso territorio con questa specie è trascurabile rispetto a moltissimi altri elementi e fattori di rischio che sono presenti ma nei confronti dei quali mostriamo un livello di confidenza maggiore, per cui ne percepiamo la pericolosità in forma decisamente attenuata. Questa disponibilità al confronto con i “potenziali” rischi associati alla presenza del lupo non si è ancora sviluppata nelle aree di più recente colonizzazione, come le aree collinari o di alta pianura, anche in ragione di una minore accettazione del fenomeno a livello psicologico da parte dei cittadini, avendone culturalmente ormai perso memoria, mentre sembra essere più diffusa nelle aree appenniniche ricolonizzate da un maggior numero di anni e tradizionalmente più preparate al confronto con gli elementi della natura.

Nel concreto, questa rinnovata esigenza di confrontarsi con la presenza del predatore si deve tradurre nella consapevolezza che la specie è tornata spontaneamente sul territorio, senza un intervento attivo e deliberato dell’uomo, e nella semplice adozione di corrette modalità di gestione delle greggi, nel caso dei pastori, e dei cani padronali nel caso dei loro proprietari e ovviamente nell’evitare in tutti i modi di alimentare, anche inconsapevolmente, questi animali favorendone l’abituazione nei confronti di contesti urbanizzati e quindi dell’uomo.

E’ infatti più che ragionevole ritenere che in territori caratterizzati da una presenza antropica diffusa e numericamente rilevante sia molto importante che i cittadini adottino comportamenti tali da scongiurare la possibilità che si istaurino fenomeni di abituazione nei confronti dell’uomo, inducendo un abbassamento della distanza di fuga, perché a questo potrebbe corrispondere un livello di rischio maggiore, pur rimanendo comunque estremamente remota la possibilità che si verifichino attacchi diretti nei confronti dell’uomo.

In tale prospettiva, il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano è da tempo impegnato in una campagna di informazione e sensibilizzazione finalizzata a divulgare informazioni corrette circa il conflitto uomo-lupo e sulle concrete e possibili soluzioni, migliorando in particolare il livello di formazione e sensibilizzazione di tutti i portatori di interesse e a promuovere un approccio più condiviso possibile al tema della convivenza tra uomo e lupo anche incoraggiando l’utilizzo di processi partecipati come strumenti chiave per garantirne la coesistenza. Nell’ambito delle proprie attività di informazione e sensibilizzazione, questo Ente ha infatti organizzato e preso parte a decine di incontri pubblici locali, si è confrontato nell’ambito di specifici incontri con decine di rappresentanti delle istituzioni, centinaia di cacciatori e migliaia di studenti di ogni ordine e grado, prodotto e distribuito materiale informativo cartaceo e attivato pagine social (facebook e twitter) nonché partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche.

Infine, in questo contesto, è opportuno ricordare che nell’ambito del progetto finanziato dall’Unione Europea LIFE M.I.R.Co-Lupo, anche grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, con l’Ambito Territoriale di Caccia RE4 Montagna e con il Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Reggio Emilia, è stato possibile attivare il monitoraggio indiretto della presenza del lupo anche all’esterno dell’area protetta nonché attivare il monitoraggio diretto attraverso la tecnica radiotelemetrica che ha comportato la cattura di animali e il loro radiomarcaggio.

Nel prossimo periodo rafforzeremo il nostro impegno su tutti questi fronti e avvieremo una fase di confronto con la cittadinanza, a livello locale, relativamente ai risultati ottenuti.

(Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano)

L'articolo “Lupi arrivano a ridosso delle abitazioni”, la risposta di Enrico Bini alla lettera di Arena. AGGIORNAMENTO: la nota del direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano proviene da Redacon.

L’Associazione Nazionale del Fante celebra il 12° raduno interregionale il 9 ottobre

$
0
0

fanti1

L’Associazione Nazionale del Fante sezione di Castelnovo ne’ Monti ha organizzato per domenica 9 ottobre a Castelnovo ne’ Monti e a Felina il 12° raduno interregionale.

Il concentramento dei partecipanti è previsto per le ore 9 in piazzale Matteotti a Castelnovo ne’ Monti dove saranno anche schierati automezzi militari d’epoca e dove la Banda Musicale di Felina accompagnerà l’evento.

Alle 9,30 sul palco d’onore interverranno le autorità locali e le delegazioni ospiti con lo scambio dei saluti.

Alle 10,30 partirà la sfilata per la deposizione di corone di fiori al monumento ai Caduti.

Alle 11,30 al Parco Tegge sarà celebrata la S. Messa a suffragio nella Pagoda.

Alle 13 il pranzo presso il Parco concluderà la manifestazione.

L'articolo L’Associazione Nazionale del Fante celebra il 12° raduno interregionale il 9 ottobre proviene da Redacon.

Introduzione alla Pnl

$
0
0
Introduzione alla Pnl. Stefano Virgilli

Introduzione alla Pnl. Stefano Virgilli

Questa sera  dalle ore 20:30 alle ore 22:00 presso FisioNatura, in Piazza Martiri della Liberta’ 12 a Castelnovo ne’ Monti, “Introduzione alla Pnl” a cura di Stefano Virgilli.

Conoscere le basi della Programmazione Neuro Linguistica (PNL).

 Stefano da quanto manchi in Italia?
Ero rientrato in Italia nel Settembre 2014, quindi sono esattamente 2 anni. Allora avevo portato una delegazione del Governo Omanita per un corso di formazione. Oggi sono tornato per stare vicino alla mia famiglia e condividere la mia esperienza estera, ormai decennale.
 Questa sera farai una presentazione sulla PNL. Che cos’e’?
La PNL (o in Inglese NLP) è la Programmazione Neuro Linguistica, ossia l’abilità del nostro cervello di tradurre immagini e parole in pensieri. Diventa utilissima nei casi in cui pensieri negativi ci affliggono incontrollabilmente. Può essere inoltre utilizzata per superare traumi del passato. Non solo. La PNL è uno strumento potentissimo per modificare le nostre percezioni e pianificare le azioni future.
 Come hai imparato la PNL e come la usi nel quotidiano?
 

Dopo avere scritto il mio primo libro sulla comunicazione visiva nel 2012, mi sono sempre più appassionato alle percezioni che ci influenzano al di la di ciò che vediamo. Le parole possono essere armi di distruzione potentissime, ma anche strumenti di costruzione per raggiungere obiettivi inimmaginabili. Ognuno può mettere in pratica la PNL sia attraverso l’uso di parole oppure con semplici esercizi di visualizzazione. Questa sera ne condividerò alcuni con le persone che parteciperanno all’evento.
Dove condurrai la presentazione?
Sarà condotta presso FisioNatura in Piazza Martiri della Liberta’ 12 questa sera alle 20:30. L’ingresso è libero, ma i posti limitati, quindi consiglio di arrivare leggermente prima delle 20:30. Colgo l’occasione per ringraziare gli amici di FisioNatura per avere messo a disposizione i locali e per il supporto a questa iniziativa e i “Ladri di idee”.

 

L'articolo Introduzione alla Pnl proviene da Redacon.


Dolci novità per la Fiera: piazza Peretti si veste di cioccolato

$
0
0
cioccopiazza

cioccopiazza

Dolci novità per l’edizione 2016 della “Fiera di San Michele”, che vedrà piazza Peretti, il 24, 25 e 26 settembre, vestirsi per la prima volta di cioccolato, con l’evento “Cioccopiazza”, organizzato da Cristina del negozio Kikka e Nadia di Rosazzurro, con il patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti.

Saranno presenti gli stand dei maestri cioccolatieri Marisa Tognarelli, Antonio Schettini e Stefano Comelli con le loro prelibatezze, i quali terranno anche dei laboratori rivolti alle scuole, con diversi tipi di attività sulla preparazione e lavorazione del cioccolato.

Inoltre un maestro cioccolatiere intaglierà una scultura di 60 kg interamente di cioccolato raffigurante la Pietra di Bismantova, che costituirà il primo premio di una sottoscrizione interna.

L’estrazione avverrà lunedì 26, alle 17, in piazza. I biglietti possono essere acquistati in alcuni negozi del posto o direttamente in loco al costo di 1 euro.

Nella giornata di domenica tra un assaggio di cioccolato e bomboloni, la piazza sarà animata dal gruppo “New Generation Street Band”.

“Volevamo creare un evento un po’ differente – spiegano le organizzatrici –, animare e caratterizzare questa bellissima piazza con un’attrattiva per le famiglie. Vorremmo farlo diventare un appuntamento fisso annuale e, perché no, magari proporlo anche due volte l’anno, nel periodo autunno/inverno, quando le occasioni di svago sono più scarse”.

Articoli correlati

L'articolo Dolci novità per la Fiera: piazza Peretti si veste di cioccolato proviene da Redacon.

Ritorna il pattinaggio artistico a Ramiseto e a Vetto

$
0
0
Pattinaggio artistico a Ramiseto e Vetto

Pattinaggio artistico a Ramiseto e Vetto

Da lunedì 3 ottobre ritorna a Ramiseto il corso di pattinaggio artistico per bambini e ragazzi.

“Siamo nati da 3 anni e contiamo 50 atleti provenienti da tutta la nostra montagna – spiega l’insegnante Alessia Bertozzi – il nostro obbiettivo è fare divertire e fare stare insieme i bambini. Ogni anno organizziamo esibizioni dove si esibiscono tutti quanti, uno sotto le feste di Natale e l’altro a fine maggio per la conclusione del corso – prosegue Alessia – alcuni atleti hanno anche partecipato a trofei regionali ottenendo ottimi risultati, il primo dei quali è il coraggio di esibirsi da soli davanti ad una giuria e davanti a tante persone che guardano”.

Il corso si tiene il lunedì e il venerdì dalle 16 alle 19 presso la palestra di Ramiseto e al giovedì dalle 16,30 alle 18 presso la palestra di Vetto.

Per informazioni: pattini83@gmail.com

L'articolo Ritorna il pattinaggio artistico a Ramiseto e a Vetto proviene da Redacon.

A Viano “Puliamo il Mondo”

$
0
0

 

Questa mattina, a Viano, si è svolta l’iniziativa  “Puliamo il Mondo”.

Hanno partecipato le scuole secondarie di primo grado (III a di Viano e I a, II a, III a di Regnano) con la collaborazione di Legambiente Reggio Emilia, Protezione Civile associazione Alpini Viano, Corpo Forestale dello Stato e ProNatura.

Dopo una prima fase teorica con le spiegazioni di Benedetta di Legambiente sulle origini dell’iniziativa e sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, si è passati alla fase operativa su un tratto della SP89, che va dal centro di Viano alla località Mulinetto. Purtroppo, come al solito, i rifiuti raccolti sono stati veramente molti; si è provveduto poi alla loro cernita e successiva differenziazione.

Prima del rientro in aula l’assessore con delega Ambiente e Scuola ha consegnato agli insegnanti materiale cartaceo per future progettualità e l’immagine dei cartelli di sensibilizzazione ambientale che l’Amministrazione sta facendo posizionare sul territorio: “RispettiAMO la Natura, RispettiAMO il Territorio – Teniamo pulito insieme!”

L’assessore  all’ambiente  e scuola, Nello Borghi, ringraziano per la partecipazione e collaborazione: studenti, preside, insegnanti, associazioni e operatori comunali.

Assessore  Ambiente  e Scuola. Nello Borghi

Puliamo il mondo Viano Puliamo il mondo Viano Puliamo il mondo Viano Puliamo il mondo Viano Puliamo il mondo Viano Puliamo il mondo Viano

L'articolo A Viano “Puliamo il Mondo” proviene da Redacon.

Casina in salute, medici e professionisti incontrano la popolazione

$
0
0

casina-in-salute-2Ciclo di incontri dedicato alla salute organizzato dal Comune di Casina e condotto da stimati medici e professionisti sanitari che operano nel nostro territorio e nella provincia reggiana.

È un’ottima occasione per imparare qualcosa di nuovo, ricevere consigli, porre domande agli esperti e soddisfare curiosità su tematiche d’attualità riguardanti la medicina e il benessere.

A ingresso libero, l’iniziativa prenderà avvio da ottobre 2016 e si terrà in varie date dalle 20.30 alle 22.30 presso la sede della Croce Rossa di Casina.

Per aggiornamenti e dettagli le informazioni saranno, man mano, pubblicate sul sito del Comune di Casina, o sulla pagina Facebook Casina in Salute, nella App Vivere Casina oppure chiamare il numero 392/6481117 (Giovanni).

 

Di seguito il programma delle serate:

 

Lunedì 3 ottobre 2016
“Guadagnare salute con l’attività fisica adattata (AFA)”

Relatori:
Dott.ssa Sonia Gualtieri (Direttrice del Distretto AUSL di Castelnovo ne’ Monti);

Dott. Walter Vezzosi (Medico di famiglia nel Distretto AUSL di Castelnovo ne’ Monti);

Tecnici UISP laureati in Scienze Motorie e operatori del Wellness resort “Onda della Pietra”di Castelnovo ne’ Monti.


Ospite della serata:
Dott.ssa  Samantha Valeriani (Fisiatra – Responsabile del Servizio Riabilitazione dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti)

 

casina-in-salute-4Lunedì 17 ottobre 2016

“Leucemia, malattia complessa: quali orizzonti di cura?”

Relatore:
Dott. Paolo Avanzini (Medico dirigente Ematologia ASMN – Presidente GRADE)

Ospite della serata:
Claudia Nasi (Presidente Casina dei Bimbi ONLUS  – Reggio Emilia)

 

Giovedì 27 ottobre 2016 

“Arresto cardiaco: prevenzione e trattamento”

Relatore:
Dott. Antonio Manari  (Direttore U.O. Cardiologia Interventistica ASMN – S.Anna)

 

Giovedì 10 novembre 2016

“Vaccinazioni fra miti e tabù: cosa è meglio per il nostro neonato e bambino”

Relatori:
Dott.  Giancarlo Gargano  (Direttore U.O. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale ASMN)
Dott.  Gianluca  Marconi (Direttore SOS Pediatria Territoriale – Dipartimento Aziendale Cure Primarie, Distretto Castelnovo Monti)

 

Giovedì 17 novembre 2016

“Esplorando il ginocchio: dal trauma all’artrosi”
“Artrosi dell’anca”

Relatori:
Dott.ssa  Valentina Montemaggiori (Medico Dirigente Ortopedia e Traumatologia ASMN)
Dott.  Claudio Ferraù (Responsabile Struttura Semplice Ortopedia e Traumatoligia S.Anna)

 

Giovedì 1 dicembre 2016

“Urgenze in età pediatrica: prevenzione e prime misure utili ai grandi”

Relatore:
Dott.ssa  Eleonora Balestri (Dirigente Medico Neonatologia e Terapia Intensiva ASMN)

 

casina-in-salute-3Giovedì 15 dicembre 2016

“Le malattie dell’apparato digestivo superiore, dalla gastrite al cancro: prevenzione, diagnosi e terapia”

Relatore:
Dott.  Lorenzo Calabrese (SOC Endoscopia Digestiva AUSL RE S.Anna)

 

Lunedì 9 gennaio 2017

“Tobacco story: i giovani e il fumo – la donna e il fumo – il fumo e il tumore al polmone”

Relatori:
Dott. Massimiliano Paci (Dirigente Medico Chirurgia Toracica ASMN)
Dott. Filippo Lococo (Dirigente Medico Chirurgia Toracica ASMN)
Dott. Loris Brandi (Cardiologo)

 

Lunedì 23 gennaio 2017

“Mesotelioma nella provincia di RE: stato attuale e prospettive future”

Relatori:
Dott.  Massimiliano Paci (Dirigente Medico Chirurgia Toracica ASMN)
Dott.  Filippo Lococo (Dirigente Medico Chirurgia Toracica ASMN)
Dott.ssa  Lucia Mangone (Responsabile registro tumori reggiano)

 

Lunedì 06 febbraio 2017

“Nuovi orizzonti nei trattamenti oncologici: dalla chemioterapia ai trattamenti biologici”

Relatori:
Dott.ssa  Francesca Zanelli (Dirigente medico Oncologia ASMN)
Dott.ssa  Maria Pagano (Dirigente Oncologia ASMN)

 

Lunedì 20 febbraio 2017

“BPCO e ASMA: quali conseguenze dal fumo e quali cure disponibili”

Relatore:
Dott.  Roberto Piro (Dirigente Medico Pneumatologia ASMN)

 

Lunedì 06 marzo 2017

“Esami di endoscopia nel nuovo ospedale del CORE di Reggio Emilia”

Relatori:
Dott.ssa  Veronica Iori (Dirigente Medico Endoscopia ASMN)
Dott.ssa  Giuliana Sereni (Dirigente Medica Endoscopica ASMN)

 

Lunedì 20 marzo 2017

“Allattare al seno: nell’era dell’età virtuale, è ancora un obiettivo ?”

Relatori:
Dott.  Claudio Gallo (Dirigente Medico Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale ASMN)
Sig.ra  Cristina Pedroni (Coordinatrice Ostetricia S.Anna)

 

Lunedì 03 aprile 2017

“Cancro colon-retto e diverticoli: diagnosi e terapie di cure”
“Gastrite e Adenocarcinoma gastrico: diagnosi e terapie di cure”

Relatori:
Dott.  Matteo  Fumagalli (Dirigente Medico Chirurgia d’Urgenza ASMN)
Dott.  Davide Luppi (Dirigente Medico Chirurgia d’Urgenza ASMN)

 

Lunedì 10 aprile 2017

“Esperienze e testimonianze di donatori e riceventi”

Relatori:
ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo)
AVIS (Associazioni Volontari Italiani del Sangue)
AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi)”

 

Lunedì 08 maggio 2017

“Dall’Ossidiana al Neuroendoscopio: i progressi della neurochirurgia dal neolitico ai giorni nostri)

Relatore:
Dott.  Antonio Romano (Dirigente Medico Neurochirurgia ASMN – Parma)

 

Lunedì 22 maggio 2017

“Tumori Tiroide e Laringe: screening e terapie a Reggio Emilia”

Relatore:
Dott.  Daniele Perano (Dirigente Medico Otorinolaringoiatria ASMN)

casina-in-salute-1

 

 

 

L'articolo Casina in salute, medici e professionisti incontrano la popolazione proviene da Redacon.

L’inizio dell’anno scolastico, coincide con la ripresa dei controlli del trasporto pubblico passeggeri

$
0
0

controllo-scuolabus-22-settembre-2016Il Comando Polizia Stradale di Reggio Emilia in occasione dell’inizio dell’anno scolastico ha in programma diversi interventi volti a garantire la legalità del trasporto pubblico passeggeri nell’intero territorio reggiano.

In particolare verranno fatte verifiche sugli autobus e scuolabus che quotidianamente trasportano gli studenti agli Istituti scolastici.

Oggetto delle verifiche saranno i titoli autorizzativi, formule contrattuali e abilitazioni professionali degli autisti, nonché le dotazioni proprie di tali veicoli che per tipologia di trasporto (persone) necessitano di attrezzature riconducibili alla sicurezza dei passeggeri (es. estintori, cassetta pronto soccorso, cinture di sicurezza, martelletti frangi-vetro, ecc).

In particolare nelle prime ore della mattinata odierna, le pattuglie a Reggio Emilia hanno effettuato accertamenti su alcuni scuolabus, mentre accompagnavano alcuni studenti alle scuole del comune di Rubiera.

Gli autisti fermati, al termine dei controlli, sono stati sanzionati poiché le cassette del pronto soccorso (obbligatorie per il trasporto pubblico passeggeri) non rispecchiavano le dotazioni che le normative richiedono tassativamente.,

L’azienda titolata all’esecuzione del trasporto veniva altresì sanzionata per irregolarità legata al rapporto d’impiego con un autista.

Il Comando di Polizia Stradale, anche in virtù di quanto appurato, continuerà anche nei prossimi giorni ad effettuare tale tipologia di verifiche, finalizzando il proprio impegno a rendere maggiormente sicura la circolazione delle persone sui mezzi pubblici nel territorio dell’intera provincia.

L'articolo L’inizio dell’anno scolastico, coincide con la ripresa dei controlli del trasporto pubblico passeggeri proviene da Redacon.

La Festa del pane come momento di formazione su scelte alimentari consapevoli

$
0
0

 

Logo panificatori dell'Appennino reggiano

Logo panificatori dell’Appennino reggiano

Con la Fiera di San Michele torna a Castelnovo Né Monti la 27a  edizione della Festa del pane artigianale dei panificatori di Cna Reggio Emilia dal 24 al 26 settembre.

Forti del successo delle edizioni precedenti, i Panificatori dell’Appennino reggiano, il gruppo di fornai artigiani storici della montagna reggiana associati a Cna Alimentare, tornano “in strada” per la consueta degustazione e vendita dei prodotti da forno, dal pane a gnocco, pizza e torte caserecce, da quella di tagliatelle a quella di limone o cioccolato, dalle crostate alla ciambella, con un valore aggiunto.

“L’obiettivo dei nostri fornai – spiega Romeo Ferrari, presidente Cna Area Montagna – è avvicinarsi al consumatore e aiutarlo a fare scelte consapevoli. Capire le differenze tra i vari ingredienti (le diverse tipologie di farine, i lieviti, ecc.) e soprattutto come riuscire a distinguere all’interno della grande distribuzione il pane fresco artigianale dal pane precotto e decongelato è determinante per riuscire a fare le scelte più giuste da un punto di vista nutrizionale e salutistico”.

Lo stand Cna in Piazza Gramsci, grazie al lavoro di fornai e volontari, avrà come sempre anche una funzione sociale in quanto devolverà il ricavato delle vendite alle associazioni “Il cuore della Montagna” e “Famiglie Cerebrolesi” (Fa.Ce.). Un motivo in più per fare tappa allo stand del grande forno Cna e lasciarsi incantare dai sapori e gli odori del buon pane della montagna.

“Un anno fa abbiamo portato l’esperienza e il sapere degli artigiani, tra cui i Panificatori dell’Appennino Reggiano, a Expo 2015 – aggiunge Laisa Rinaldi, presidente provinciale Cna Alimentare – per far conoscere a un pubblico proveniente da tutto il mondo le nostre eccellenze gastronomiche. Quest’anno riproporremo nello stand Cna il video della trasferta milanese per dare un seguito al lavoro svolto per valorizzare i prodotti di un territorio che ha molto da offrire sotto diversi punti di vista, paesaggistico, enogastronomico, turistico”.

Ecco l’elenco dei forni che partecipano allo stand: il forno pasticceria F.lli Gualtieri di Carpineti, Il Forno di Marola di Incerti Fabrizio, il forno Monticelli Ugo di Toano, il forno pasticceria Simonazzi Enzo snc di Castelnovo ne’ Monti, il Panificio Campari sas di Castelnovo ne’ Monti, il Forno Giberti di Lamberti Paolo di Carpineti e il panificio Dallari F.lli di Valestra. E con la collaborazione del forno pasticceria Magliani Mirco di Ligonchio, forno Gaspari di Gaspari Michela di Civago e il forno Ruffini Rino di Vetto.

A contribuire all’iniziativa sono diciassette imprese di tutta la provincia: Ferrari Romeo snc, Bertoletti Legnami, R.A.F. snc, Sanavit, Sid Emilia, Galleria 75, Sironi Uomo, Zannini Roberto, La Castelnovese Trasporti, la Moda in forma di Castelnovo ne’ Monti; Progeo Molini di Masone; Acque Minerali Del Rio di Felina; Nf di Neri Angelo di Reggio Emilia; Dolcelinea di San Polo Torrile (PR); Borghi Viaggi di Vetto; C.M Elettroimpianti e Bertoia Giancarlo di Villa Minozzo.

L'articolo La Festa del pane come momento di formazione su scelte alimentari consapevoli proviene da Redacon.

Ciao Domenico Zanicchi

$
0
0

Riceviamo e pubblichiamo

—–

Domenico Zanicchi

Domenico Zanicchi

Minghin, come lo chiamavano a Vaglie,  era un  attento lettore di Redacon. Il 10 settembre u.s. la malattia del secolo, fermava inesorabilmente il suo cuore. L’effetto traumatico di una diagnosi inaspettata, era stato attenuato da un successivo intervento chirurgico che aveva ridato la speranza alla moglie Maria Giovanna, ai figli e a tutti noi. L’illusione durò poco, perché la progressione del suo male riprese in modo dirompente fino al suo esito nefasto. Tutti siamo rimasti increduli e sgomenti e, guardandoci attorno, ci siamo sentiti più soli, perché Domenico era una parte importante di tutti noi e della nostra storia montanara.

Nato a Vaglie, già da ragazzo aiutò il padre Guglielmo, nella dura vita pastorizia, che a quei tempi era uno dei pochi mezzi di sopravvivenza.

Mancando prospettive concrete per il suo futuro, fu costretto, col rimpianto nel cuore, a lasciare la sua terra per trasferirsi a Genova. Qui, con pochi mezzi e molta volontà, aiutato da parenti già residenti, studiò per imparare una professione che le desse la possibilità di un lavoro dignitoso. Domenico raggiunse con pieno merito il suo obiettivo. Entrato in un’azienda di livello nazionale, con la sua capacità professionale, riuscì a percorrere molta strada fino ad assumere ruoli e responsabilità molto importanti. Tanto era riuscito a fare il semplice ragazzo di montagna che conoscevamo!  Andato in pensione ritornò con la moglie alla terra amata: Vaglie. Qui si è adoperò, assieme ad altri suoi compaesani, a migliorare le condizioni di vita del paese. Per il suo costante impegno civico, sostenuto dai suoi compaesani, venne eletto al comune di Ligonchio nella lista del sindaco Franchi, da cui venne successivamente nominato assessore ai lavori pubblici.

La serietà e la dedizione, spese per questo incarico, vennero riconosciute da tutti i suoi compaesani. Si caratterizzò per sensibilità ed attenzione alle esigenze della sua comunità e, pur con i  limiti delle risorse a disposizione, riuscì a risolvere il possibile. Domenico! Hai fatto molto, hai messo la passione, l’impegno e la tua onestà intellettuale senza chiedere niente, perché questa era la tua natura. Oggi, molti cacciatori di poltrone, senz’anima, dovrebbero imparare da te. Quando hai finito il tuo mandato, sei ritornato il semplice montanaro e l’amico che abbiamo conosciuto per lunghi anni. Ti è rimasta l’amarezza di non aver potuto risolvere molti altri problemi rimasti aperti ma, credimi non è colpa tua. Se non cambierà il modo di amministrare, le risorse, sempre troppo poche, impediranno sempre di più lo sviluppo e la sopravvivenza della nostra montagna.

Ciao Domenico, ci hai lasciato troppo presto, ma il dolore che proviamo non ci impedisce di abbracciare ed incoraggiare la compagna della tua vita: Maria Giovanna, i tuoi figli i nipoti, i parenti tutti e, naturalmente, i molti che ti hanno voluto e ti vogliono bene!  Vaglie affranta ma orgogliosa di Te non ti dimenticherà mai.  Ciao!

(Olivo Luigi Raffaelli)

L'articolo Ciao Domenico Zanicchi proviene da Redacon.


L’assessore agli studenti che cominciano l’anno scolastico

$
0
0

Il vicesindaco e assessore alla cultura castelnovese Emanuele Ferrari ha inaugurato, nell’anno di insediamento, 2014, l’uso di inviare una lettera di inizio anno scolastico (“messaggio in bottiglia”, lo chiama) agli studenti. Quest’anno per la terza volta la cosa si verifica e quel che segue è il testo 2016-17.

—–

Quando ricomincia un anno scolastico mi capita spesso, appena prima, quei giorni di settembre dove le scuole si popolano di insegnanti alla ricerca dei fantasmi dei loro studenti, mi capita dicevo di andare alla ricerca, provare a ricordarmi qualche frammento di frase, dell’anno precedente, di quello appena passato.
Così quest’anno mi è tornata in mente la frase, più volte scritta in diversi temi in classe, di uno che certamente è stato e forse è ancora un mio studente (anche se forse sarebbe più corretto dire: io sono stato e ho provato a essere un suo insegnante).

Questa frase dice: vorrei diventare una persona migliore.

Ecco oggi, se mi chiedessero perché si va a scuola, da studenti e da insegnanti, mi sembra proprio che questa frase è quella che mi convince di più.
Si viene, si sta a scuola per diventare persone migliori.

Poi mi è venuta in mente un’altra cosa, di quelle che non sai perché vengono in mente proprio in un determinato momento, quasi subito dopo questa faccenda del Diventare migliori, una cosa che forse potrei chiamare anche Istruzioni provvisorie per il NON uso del bianchetto a scuola.

Infatti mi sono ricordato che quasi sempre, all’inizio di ogni anno scolastico, dico a tutti gli studenti che quando fanno il tema, quando si mettono a scrivere, preferirei, anzi vorrei proprio che non usassero il bianchetto, che non perdessero tempo a cancellare, a nascondere, a mettere una mano di bianco sui loro errori.
Perché gli errori sono importanti, mi sento dire loro, e la scuola è uno di quei posti dove si impara anche dagli errori, dove si impara a sbagliare, e se uno non sbaglia c’è anche il caso che non possa proprio imparare niente.
E allora diventa importante che uno, alla fine di un lavoro di scrittura per esempio, possa guardare il foglio e possa vedere subito le cancellature, le righe tirate sopra le parole, quante volte e dove gli è capitato di ritornare sulle parole scritte, quante volte e dove gli è capitato di cambiarle, di scegliere un’altra strada, di proseguire oltre o altrove, per diventare una persona migliore.

Così adesso mi viene da pensare che a scuola, ma forse non solo a scuola, per diventare persone migliori bisogna imparare a sbagliare, bisogna non avere paura di guardare in faccia i propri errori, bisogna partire proprio dagli errori, per diventare davvero persone, per diventarle migliori.

Che bello mi sono detto allora, alzarsi al mattino e poter dire Vado a scuola, vado a incontrare della gente che mi insegna a sbagliare, che mi insegna a guardare in faccia i miei errori e che a partire da quelli mi aiuta a diventare una persona migliore.

Che bello pensare che anche un insegnante, ma forse non solo loro e forse non solo nella scuola, può essere o diventare una persona migliore proprio perché sbaglia, accetta di sbagliare e da questa faccenda lì, di sbagliare e di fallire, inizia un altro cammino, cambia strada, si carica il fagotto degli errori sulle spalle e va oltre, va altrove, diventa davvero una persona migliore, forse solo così diventa anche una vera persona.

Come in quel racconto di Samuel Beckett dove a un certo punto un personaggio dice: Ho provato, ho fallito. Non importa. Riproverò. Fallirò ancora. Fallirò meglio.

Quel meglio lì, quel diventare migliori nel continuare a fallire, nel provarci ancora, mi sembra proprio la vera forza della nostra fragilità.

La dimora più vera della nostra umanità.

Buon anno scolastico a tutti.
 Buoni errori.
 Buon diventare migliori.

(Emanuele Ferrari)

L'articolo L’assessore agli studenti che cominciano l’anno scolastico proviene da Redacon.

Pecorino dell’Appennino reggiano eccellente, ma quanta burocrazia

$
0
0
da sinistra Tobia Zagnoli, Ilenia Frizzi, Silvia Tarabelloni, Albaro Torri – rappresentati delle tre aziende - e Gabriele Arlotti, presidente Conva

da sinistra Tobia Zagnoli, Ilenia Frizzi, Silvia Tarabelloni, Albaro Torri – rappresentati delle tre aziende – e Gabriele Arlotti, presidente Conva

“Produzione unica e inimitabile: il Pecorino dell’Appennino reggiano è un prodotto eccellente, fatto da mani esperte che lamentano però problematiche burocratiche, rigide normative sanitarie e difficoltà di accesso nelle vie di comunicazione. Ad oggi, a Reggio Emilia, sono tre le aziende, con addetti con un’età media di soli 43 anni (la metà donne) che lo producono nel rispetto del disciplinare promosso dal Consorzio Conva (per la valorizzazione dell’attività di impresa)” a parlare è il presidente dello stesso consorzio, Gabriele Arlotti.

“Fare questo formaggio – le sue origini risalgono a prima dell’anno Mille -, oggi è molto faticoso, le risorse sono poche ma resistiamo per il nostro attaccamento all’Appennino e la sostenibilità di un processo rurale”, affermano all’unisono le tre società agricole attive in questa produzione. Esse sono la Maestà di Casina, La fattoria di Tobia di Villa Minozzo e la Valle dei Cavalieri residente al Ventasso. La prima, nel casinese, è composta da due sole donne, solo le sorelle Silvia e Alessia Tarabelloni. La seconda, a Succiso, è la prima ad avere intrapreso questa strada: tutto il prodotto lo impiega nell’agriturismo dell’omonima cooperativa sociale. Il professor Emiro Endrighi era il presidente del Gal che, all’epoca, finanziò marchio e promozione scorgendovi opportunità di concretezza e lavoro. “Un prodotto, il Pecorino dell’Appennino Reggiano, che ha dimostrato in tre soli lustri di avere prospettive di mercato e che piace ai giovani”, osservano al Conva. Emblematica è, allora, la storia del giovane Tobia Zagnoli, una laurea di architettura in tasca che ha lasciato Fellegara di Scandiano per salire in via Sorba a Gova di Villa Minozzo, recuperando un antico ambiente rurale in una vallata da cartone animato. “Non ho mai amato la vita davanti ad una scrivania, l’ho capito un po’ tardi ma ora sono felice” dichiara. Di qui la scelta di fermare gli studi alla triennale di architettura e proseguire quella passione che coltiva da piccolo: animali e zone verde. “Ho sempre amato la natura – continua – ma dal 2008 ho deciso di cambiare vita e mi sono trasferito nel vecchio rustico che la mia famiglia possedeva qui in montagna”. Il Dottor Zagnoli è sicuro della scelta di vivere a contatto con la natura (alleva anche cani), e non rimpiange stress, scrivanie e pc. Grazie al nuovo lavoro Tobia conosce anche l’amore. Durante un mercato delle Sloow-Food infatti, ha conosciuto anche la sua attuale moglie, Ilenia Frizzi  che ha acconsentito, nonostante sia veneta, a venire a vivere a Villa Minozzo per aiutare il marito nella produzione di Pecorino dell’Appennino Reggiano.

Pecorino dell'Appennino reggiano

Pecorino dell’Appennino reggiano

La prima indagine conoscitiva sulla produzione di Pecorino dell’Appennino Reggiano, promossa nel 2016 dal Conva, scatta una fotografia su questa tipica produzione di montagna, a sedici anni dalla prima attività di recupero sul prodotto. Un’attività all’epoca finanziata da Provincia di Reggio Emilia, con gli assessorati Prandi e Rivi, e Gal Antico Frignano e svolta in collaborazione con l’Università di Bologna. Ad oggi nessuna risorsa è dedicata in specifico alla tutela e promozione di questo prodotto. Eppure, questo pecorino è inserito dal 1999 nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Emilia Romagna, è presente nella Guida Touring del Parco Nazionale dell’Appennino e ha molte richieste che esauriscono la produzione che deriva da oltre 700 quintali annui di latte ovino trasformato.

Succiso. Produttore di pecorino dell'Appennino reggiano

Succiso. Albaro Torri, casaro e produttore di Pecorino dell’Appennino reggiano

“Tra i dati interessanti – spiega Arlotti – emerge la giovane età e il sesso dei titolari o operati delle tre società agricole che, nel complesso, allevano 650 capi (oltre un terzo delle pecore da latte presenti sul territorio). L’età media è di appena  43 anni rispetto ad una media nazionale molto più alta, mentre le donne sono la metà. Si segnala un caso, quello di Tobia Zagnoli, che ha rinunciato a un comodo lavoro da architetto pur di fare il sogno di una vita. Certo, stiamo parlando di un manipolo di produttori, una decina, che – oltre a chi fa il formaggio per consumo familiare – lo produce in un apposito laboratorio autorizzato. Eppure, è grazie a loro se oggi è possibile trovare sul mercato questo formaggio prodotto fatto solo latte di pecora (Sarda e Lacauna le razze utilizzate) con sale, fermenti naturali, caglio”.

Gregge PecoreDue i tipi di pecorino prodotto: a pasta tenera da latte pastorizzato, da consumarsi dopo uno o due mesi di stagionatura (etichetta marrone), e a pasta semidura da latte crudo da consumarsi solo dopo una stagionatura di almeno tre mesi (etichetta nera), ma che può raggiungere anche l’anno.

Nell’indagine conoscitiva emerge che la maggior parte delle vendite, effettuate dalle aziende, avvengono principalmente al dettaglio e nei mercati. Un’azienda rifornisce anche supermercati.

Tra le problematicità rilevate dal produrre in Appennino tutte le aziende denunciano la rigidità delle normative sanitarie, quindi la burocrazia, la viabilità e, solo in ultimo, l’elevato costo delle materie prime.

 

L'articolo Pecorino dell’Appennino reggiano eccellente, ma quanta burocrazia proviene da Redacon.

Antonella Ducoli all’Hobby Show Milano

$
0
0
Antonella Ducoli

Antonella Ducoli

Ci sarà anche Antonella Ducoli, cake designer di Castelnovo ne’ Monti, alla tre giorni milanese dedicata alla creatività, l’Hobby Show Milano, dal 30 settembre al 2 ottobre, insieme al gruppo di pasticceri e decoratori di “Food & Cake Design-Associazione Artisti Italiani”, per realizzare una grande torta dedicata a Sophia Loren, attrice scelta a rappresentare le donne italiane nel mondo.

Dopo aver partecipato, lo scorso anno, alla creazione della torta a forma d’Italia entrata nei Guinness World Records, ecco la castelnovese cimentarsi con una nuova impresa. “Questa volta farò la pasticcera – afferma la cake designer dell’Appennino – per continuare a mettermi in gioco. Spero di carpire qualche segreto dai grandi professionisti con cui collaborerò”.

Il progetto della torta

Il progetto della torta

La torta, che verrà realizzata in un evento live, avrà una base di 2 metri per 1,50 e sarà caratterizzata al centro da un’alzata decorata con raffigurazioni dedicate alla grande attrice alta un paio di metri.  Verranno utilizzate 20 teglie di pan di Spagna per un totale di 220 uova, 80 kg di farina, 80 kg di zucchero, 4 litri di bagna, 8 kg di crema al burro meringata, 4 litri di albume pastorizzato, 8 kg di zucchero a velo e 4 kg di zucchero semolato. Domenica pomeriggio, intorno alle 16, verrà poi offerta a tutti i visitatori. “Sarà decorata con sculture e immagini che ripercorreranno i momenti più significativi della carriera della grande Sophia Loren – precisa Antonella – Ci sarà il suo busto, le statuette dell’Oscar e dei vari premi che ha ricevuto, la stampa delle sue interpretazioni migliori, con addobbi floreali. Il tutto realizzato in pasta di zucchero”.

Ad occuparsi della parte decorativa, Marzia Caruso, affiancata da Samantha Faraglia, Mapy Lacomare e Cristina Pontarolo. Per quanto riguarda il reparto pasticceria, invece, la squadra sarà capitanata da Rossella Repetto, affiancata da Andrea Canepa, Elena Ficarra, Vera Timochenko, Sandra Causa, Mariarosa Longo, Antonella Ducoli, Erica Brusoni e Maurizio Scarascio. Una bella opportunità per la Ducoli, delegata regionale per l’Emilia Romagna. “Sono molto contenta – commenta – è una bella soddisfazione personale”.

Nelle tre giornate l’associazione proporrà al pubblico anche una serie di corsi, dalla sugar art, al modelling al painting, dalla decorazione di biscotti al brush embrodery, dalla gum paste alla ghiaccia e ai fiori di crema al burro, tenuti da esperti cake designers e organizzati da Daniela Alborino, una delle principali artefici del successo del Guinness di un anno fa. Molti corsi, alcuni gratuiti, saranno dedicati anche ai bambini.

L'articolo Antonella Ducoli all’Hobby Show Milano proviene da Redacon.

Il Comune di Vezzano aderisce alla carta delle città resilienti dell’Onu

$
0
0
Il Comune di Vezzano aderisce alla carta delle città resilienti dell'Onu

Il Comune di Vezzano aderisce alla carta delle città resilienti dell’Onu

Sottoscritta mercoledì mattina a Ferrara, durante la Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico nell’ambito della fiera dedicata all’ambiente e territorio RemTech, la Carta delle città resilienti dell’Onu.

In Emilia-Romagna sono cinque i comuni che si sono impegnati ufficialmente a diventare sempre più “resilienti” e quindi preparati ad affrontare con prontezza ed efficacia le calamità naturali, e capaci di uscirne persino più forti: insieme a Vezzano sul Crostolo i Comuni di Piacenza, Spilamberto (Modena), Rottofreno (Piacenza) e dall’Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta (Piacenza).

A destra il vice sindaco Ilenia Rocchi all'atto della firma con accanto l'assessore Alessandra Leoni.

A destra il vice sindaco Ilenia Rocchi all’atto della firma con accanto l’assessore Alessandra Leoni.

“I dieci punti che accomunano le città resilienti – ha dichiarato Alessandra Leoni, Assessore al Territorio e all’Ambiente – sono corrispondenti ad alcuni dei tanti obiettivi che questa Amministrazione si è prefissa in questi anni; l’adesione è per noi un atto naturale”.

Il documento delle Nazioni Unite mette nero su bianco l’impegno delle Amministrazioni a realizzare azioni concrete che vanno dalle verifiche sulla sicurezza delle scuole all’investimento in infrastrutture capaci di ridurre i rischi garantendone la manutenzione e gli adeguamenti al cambiamento climatico.

“Siamo orgogliosi di constatare come già da anni il nostro Comune stia operando nella direzione indicata dalla Carta dell’ONU – ha dichiarato il Vice Sindaco Ilenia Rocchi che ha sottoscritto il documento; – tanti infatti i passi compiuti in tal senso tra cui recentemente l’attivazione del sistema Alert System per l’avviso tempestivo dei cittadini in caso di calamità, il miglioramento sismico della Scuola Primaria de La Vecchia, l’apertura del Centro sovra comunale di Anti Incendio Boschivo, il costante monitoraggio e intervento sui movimenti franosi e molto altro”.

L'articolo Il Comune di Vezzano aderisce alla carta delle città resilienti dell’Onu proviene da Redacon.

Street Food d’Appennino

$
0
0

Street Food d’Appennino, anche gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore di Castelnovo ne’ Monti sono in Fiera in qualità di imprenditori della ristorazione.

“Dalla terra alla tavola – Street food d’Appennino”: con la collaborazione della Commissione agricoltura del Comune, i prodotti del territorio del Mercato del contadino, l’arte culinaria dell’indirizzo Alberghiero dell’Istituto Nelson Mandela è stato possibile realizzare un progetto dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio.

Questo il menu proposto:

24-25-26 settembre 2016

Casagai, polenta fritta condita con fagioli e lardo.

Crocchette di patate, patate della serra d’istituto, uova e Parmigiano Reggiano.

Solada con battuto di lardo o caprino e confetture.

Insalata di farro con verdure croccanti.

Ricotta con savurett e noci o confettura di noci.

Composta ricca di mele, su base di pan di Spagna e crema.

Da un’idea degli studenti dell’IIS Cattaneo Dall’Aglio, indirizzo amministrazione, finanza e marketing, realizzata in collaborazione con gli studenti dell’IIS Nelson Mandela e il Mercato del Contadino di Castelnovo ne’Monti.

IIS Cattaneo Dall’Aglio, IIS Nelson Mandela e il Mercato del Contadino

IIS Cattaneo Dall’Aglio, IIS Nelson Mandela e il Mercato del Contadino

 

L'articolo Street Food d’Appennino proviene da Redacon.

Viewing all 16991 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>