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No all’individualismo: torniamo ad essere “animali sociali” (quali in effetti siamo). Le ricette del prof. Enzo Benassi

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Prof. Benassi

(Foto Redacon)

Il prof. Enzo Benassi è persona molto conosciuta, soprattutto nel castelnovese. Spesso lo s’incontra a parlare con tante persone della situazione del paese, della quale si appassiona, tant’è che non manca mai di proporre idee, avanzare suggerimenti, esporre punti di vista su cosa dovrebbe a suo parere esser fatto, da chi può, per migliorare soprattutto la socialità. Nell’intervento che pubblichiamo di seguito racchiude il suo pensiero in merito.

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Per ovviare al processo di “marginalizzazione”, subìto nel secondo dopoguerra dal nostro Appennino, in quanto “area interna”, e contrastarne il conseguente degrado e spopolamento, è necessario aiutarlo a collegarsi alle “aree esterne”, favorendo in ogni modo le comunicazioni.

“Centro di promozione civico-culturale”

A tale scopo si ritiene che si debba agire in due direzioni fondamentali: sviluppo dei mezzi di comunicazione, per molti aspetti “assolutamente carenti”, e creazione di un “Centro di promozione civico-culturale”, qui attualmente inesistente, puntando soprattutto sui giovani, e quindi sollecitando la massima collaborazione da parte della scuola.

Che cosa dovrebbe essere il “Centro di promozione civico-culturale”:

1. luogo d’incontro dei cittadini per sviluppare coscienza civica collettiva insieme con una comune maturazione culturale;

2. laboratorio di idee e centro di unificazione e di coordinamento delle diverse iniziative da realizzare;

3. “Info point”: centro d’informazione completo, permanentemente aggiornato tramite gestione di una opportuna “banca dati”;

4. “Pro loco”, o meglio “Pro civitate” di Castelnovo e di tutto l’Appennino;

5. sede di un idoneo consiglio direttivo e di talune attività che si ritenga opportuno realizzare (per esempio, conversazione permanente in lingua straniera).

Per realizzarlo è necessaria la partecipazione delle amministrazioni comunali.

Riflessioni sull’opportunità di adeguare l’attività scolastica alle esigenze del mondo d’oggi

“Prendere molti piccioni con una fava”; ossia un modo interessante di sviluppare coscienza civica promuovendo ad un tempo vera cultura sotto diversi aspetti (con importanti ricadute anche nel campo economico). Riguarda soprattutto i giovani (ma non solo) e si riferisce ad un tipo di attività educativa e didattica atta a soddisfare diverse esigenze del mondo attuale. Riprendiamo qui una idea, molto importante, secondo chi scrive, ma finora ancora troppo sottovalutata, se non completamente ignorata: quella dell’importanza fondamentale della collaborazione colla e della scuola, per salvare l’Appennino. E’ necessario puntare soprattutto sui giovani. Occorrerà quindi sollecitare la massima collaborazione da parte della scuola… Essa è solo propedeutica alla maturazione culturale. I docenti dovrebbero interessare i loro alunni, per quanto possibile, alla realtà che li circonda, nella quale saranno destinati a vivere, e portarli a diretto contatto con essa. Questo favorirebbe il loro inserimento nella vita reale, quindi anche, secondo le loro attitudini o preferenze che avrebbero modo così di scoprire e coltivare, nel mondo del lavoro. Sarebbe  pure un modo positivo di fare della educazione fisica e un modo gradevole e proficuo di fare scuola! Nel corso di queste visite converrebbe parlare (accompagnati da chi di dovere) oltre che in italiano anche in lingua straniera: questo potrebbe tradursi per molti ragazzi in un valido apprendistato. Imparerebbero pure a socializzare fra loro e anche cogli adulti e con gli anziani, collaborando a realizzare qualcosa di molto positivo, e sperimentando il lavoro di gruppo, a dir poco prezioso. Sarebbero comunque loro, con questo tipo di attività, che privilegia l’apprendimento sull’insegnamento (come raccomanda la didattica moderna), i principali protagonisti della propria maturazione culturale. E avrebbero essi il grande merito di scoprire e pubblicizzare gli aspetti positivi (o anche negativi) delle zone prese in esame, per poter valorizzarli (o comunque prendersene cura); cosa che dovrebbe essere di notevole gradimento agli amministratori dei comuni coinvolti.

Note particolari sul costituendo “Servizio di pulmini polifunzionale”

È innanzitutto necessario garantire, anche coll’intervento dell’Amministrazione di Castelnovo ne’ Monti, il funzionamento stabile d’un servizio che colleghi alcuni punti periferici del paese passando per il grattacielo (low cost o in casi eccezionali quasi gratis), con almeno un giro a metà mattinata, ripetuto verso mezzogiorno, e un giro a metà del pomeriggio, ripetuto verso sera. Questo per consentire una partecipazione diretta , sia pure relativa, alla vita civico-culturale, e una certa forma di socializzazione, e l’espletamento di varie mansioni a volte anche importantissime, da parte di molte persone che altrimenti, ingiustamente, ne sarebbero parzialmente o totalmente impedite. Un tipo di servizio analogo andrebbe reso continuativo nelle mattinate del mercato, quando l’accesso delle macchine al paese dovrebbe essere normalmente vietato almeno dalle Poste al grattacielo (a tutto favore della circolazione della gente e quindi anche dei banchetti e dei negozi!) e nelle giornate delle fiere. Ma un servizio di questo genere, per diversi motivi, dovrà essere esteso alle frazioni, e arrivare a collegare fra loro i diversi comuni della “Unione dei comuni” e non solo, magari utilizzando gli stessi mezzi.  Per il suo funzionamento ottimale sarà necessario il sostegno delle amministrazioni degli enti interessati e l’azione sinergica dei vari enti e associazioni che per diversi motivi siano  cointeressate alla realizzazione di tale iniziativa, oltre che, naturalmente, dei cittadini degni del nome, che cioè si sentano parte di una comunità o intendano diventarlo. Un servizio pulmini  così concepito, di cui qui si elencheranno sommariamente alcune altre fra le molteplici funzioni a cui potrebbe adempiere se realizzato con apertura di mente e spirito di collaborazione e di solidarietà, potrà offrire risultati straordinari dal punto di vista civico-culturale; ma di certo, nonostante molte opinioni contrarie, potrà avere anche dei notevoli risvolti positivi nel campo economico (basti pensare alla cura dell’ambiente e allo sviluppo del turismo, nel Parco e non solo). E il maggior merito, oltre che sicura garanzia di riuscita, sarà di quelle forze del volontariato che sebbene spesso ignorate, snobbate, talvolta anche ostacolate, sono ancora incredibilmente diffuse in questa zona. Vi sono per esempio diversi pullman non pienamente utilizzati e dei volontari disponibili a guidarli. Il sistema dei pulmini multifunzione potrebbe fornire prestazioni sicuramente utili (talvolta addirittura necessarie), ma anche redditizie, in occasione di eventi di particolare importanza quali fiere, mercati, sagre, ricorrenze di vario genere, feste religiose, feste paesane, congressi o convegni di varia natura, adunate di qualsiasi tipo. Consentirebbe di effettuare, gratis o “low cost” come si diceva, importantissime visite culturali di vario genere: per scoprire le molteplici bellezze naturali che rendono affascinante il nostro Appennino, per conoscerne le bellezze artistiche, disseminate un po’ dovunque, per visitare i moltissimi luoghi caratteristici o interessanti sotto qualunque altro punto di vista culturale: storico, archeologico, paleontologico, geologico, naturalistico, economico o altro. A tale scopo potrebbe avere una notevole funzione di complemento rispetto ai mezzi che arrivano da fuori. Permetterà di organizzare un tipo di viaggi particolare, ma sicuramente prezioso: i “viaggi della salute”, sul nostro Appennino e non solo, fondati sul beneficio che può derivare dal concorso di diversi fattori (come sicuramente qualunque medico potrebbe confermare): occasioni di socializzazione, vita di movimento (variato) all’aperto, al sole, all’aria pura (soprattutto quassù, quando c’è l’inversione termica), nel grembo accogliente e psicologicamente (e spiritualmente) distensivo della natura. Consentirebbe a gruppi di persone di fare moto, nei luoghi adatti, a piedi, in bici o su sci. A questo tipo di attività potrebbero essere interessati per certi aspetti gli organi deputati all’educazione fisica e alla cura di  problemi sanitari. Potrà servire in generale per acquisire una conoscenza diretta del territorio e delle sue risorse e potenzialità di varia natura, per promuoverne l’apprezzamento e quindi il rispetto, la cura, lo sviluppo e insomma l’utilizzazione ottimale. Potrebbe anche contribuire a soddisfare in modo abbastanza generalizzato il godimento dei weekend , oltre che  prestarsi  per la realizzazione di altre gite o spedizioni di diversa natura. Ma i risultati  più interessanti e proficui si otterrebbero comunque solo ricercando la collaborazione colle scuole (di ogni ordine e grado) e con tutte le realtà culturali (di qualunque genere), essendo ormai assodato che la cultura, per essere veramente tale, pur avendo il suo fondamento nella scuola, deve poi continuare al di là di essa, nel tempo e nello spazio: nella vita. Solo dall’azione sinergica fra tutte queste forze potranno derivare per le attività sopradescritte gli esiti più soddisfacenti.

 

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Ospedale S. Anna / “Venturi viene a Castelnovo? Bene, faccia il viaggio immaginando che…”

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Ospedale S. Anna“Siamo felici che l’assessore Venturi si rechi personalmente a Castelnovo ne’ Monti per discutere del mantenimento del punto nascite. Lo invitiamo però, durante il tragitto, a mettersi nei panni di una donna in pieno travaglio che deve affrontare quella stessa strada di montagna, magari di notte e con la neve o il ghiaccio, per rendersi conto dell’effetto che avrebbe la decisione di chiudere quel presidio per l’intero territorio della montagna.

Per questo vorremmo ricordare anche all’assessore Venturi che nella sua risposta ad una nostra interrogazione aveva accolto favorevolmente la nostra richiesta di attuare una sperimentazione sui quei punti nascita che, pur non rispettando i parametri di 500 parti all’anno, avessero mantenuto gli standard di qualità stabiliti per legge. Standard che riteniamo Castelnovo possegga e per questo lo sollecitiamo nuovamente a valutare anche la riapertura del punto nascite di Porretta Terme che aveva gli stessi parametri di qualità e la stessa utilità di Castelnovo. Altrimenti il ministro Lorenzin può istituire tutti i ‘Fertility day’ che vuole, ma se ai cittadini si rende la genitorialità difficile fin dal momento del parto, resteranno solo spot lanciati a vuoto, come ormai è uso di questo Governo e questa Regione”.

Lo dichiara Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della commissione sanità.

 

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Anche nel 2016 ecco i “Sentieri partigiani”

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Sentieri partigianiContinua anche nel 2016 l’arrivo di centinaia di studiosi della Resistenza in settembre e ottobre, pronti a visitare la montagna reggiana e le tracce della guerra della Liberazione.

La prima iniziativa di questa stagione sono i “Sentieri partigiani”, in programma da oggi, giovedì 8, a domenica 11 settembre p.v.

Cento persone, soprattutto tedeschi di Amburgo, Berlino, Kassel, Bielefeld, ma anche italiani di Modena, Roma, Reggio Emilia, lungo le vie percorse dai resistenti dal 1943 al 1945. Accompagnati da guide Cai cammineranno fra Busana, Marmoreto, Cerreto, Sassalbo, Mommio, Monteorsaro e Febbio. E incontreranno i testimoni della Resistenza Giacomo Notari, Giacomina Castagnetti, Francesco Bertacchini, Giovanna Quadreri.

Per i luoghi toccati durante questa edizione hanno dato il patrocinio il Comune di Ventasso, il Comune di Villa Minozzo e l’Unione montana dei comuni dell’Appennino reggiano. Parteciperanno anche in prima persona i sindaci Antonio Manari, Luigi Fiocchi e Enrico Bini. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni partigiane Anpi-Alpi-Apc.

Un momento da segnalare è quello di sabato pomeriggio a Febbio, alle 17,30. Verrà inaugurata il rinnovato sentiero partigiano che tocca la località villaminozzese, alla presenza della Banda musicale di Villa Minozzo e del gruppo dei volontari manutentori dei sentieri di Istoreco. Per l’occasione Istoreco regalerà e installerà la quindicesima bacheca per la rete dei quindicesima sentieri partigiani mappati sul territorio dell’Appennino reggiano. Questa rete è consultabile online al sito www.sentieripartigiani.it, mentre il libro cartaceo ha giù venduto 5.000 copie in questi anni e verrà ristampato nel 2017.

 

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La Protezione civile di Castelnovo sui luoghi colpiti dal sisma. AGGIORNAMENTO

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(Francesco Carlini e Marino Bizzarri)

(Francesco Carlini e Marino Bizzarri)

Nella mattina di ieri, 7 settembre, sono partiti due volontari della Protezione Civile da Castelnovo ne’ Monti alla volta della zona terremotata di Castro di Montegallo (provincia di Ascoli Piceno).

Si tratta di Marino Bizzarri e Francesco Carlini, assai noti nella comunità castelnovese, che contribuiranno ad approntare le sedi provvisorie di alcune strutture pubbliche.

Grazie alla nostra corrispondente, ed alpina volontaria, Marisa Marazzi, potremo darvi notizie aggiornate sugli interventi che i nostri compaesani svolgono nei territori colpiti dal recente sisma.

(I volontari della Protezione Civile di Castelnovo a Montegallo)

(I volontari della Protezione Civile di Castelnovo a Montegallo)

Volontari al lavoro

(Volontari al lavoro)

(Il campo della Protezione Civile a Uscerno di Montegallo)

(Il campo della Protezione Civile a Uscerno di Montegallo)

(La "casa" dei volontari)

(La “casa” dei volontari)

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Aggiornamento 8 settembre ore 16,29

Nello spiazzo ove stanno lavorando per preparare la base, nelle strutture provvisorie che verranno montate, troveranno sede il Municipio, il Corpo Forestale dello Stato, una scuola e la chiesa.

 

 

 

 

 

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Forza Fabio e Massimo, tifiamo per voi!

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Paralimpiadi 2016 Rio de Janeiro, Brasile.

14055142_1207851779272079_1524939660433548781_nSono 12 gli atleti dall’Emilia-Romagna e fra loro ben due dell’Appennino. Dalla A di Azzolini alla Z di Zanardi, sono dodici gli atleti con disabilità, nati o residenti in Emilia-Romagna, che dal 7 al 18 settembre parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Gli uomini sono 7, le donne 5. Il più giovane, Emanuele Lambertini, ha 17 anni; il più grande, Alex Zanardi, ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per provincia è quella di Bologna (5 atleti), città in cui vive anche la portabandiera della delegazione azzurra, la velocista Martina Caironi.

Due gli atleti provenienti da Ferrara e Reggio Emilia (2), uno da Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco sono le discipline con più atleti (2 per ognuna). Emilia-Romagna ben rappresentata ai giochi paralampici anche a livello tecnico, con il modenese Marco Pedrazzi, allenatore della nazionale di tiro a segno, e il bolognese Alberto Setti, commissario tecnico del tennis in carrozzina.

Fabio Azzolini

Fabio Azzolini

In ordine rigorosamente alfabetico, il primo atleta della delegazione appenninica è l’arciere Fabio Azzolini, nato a Castelnovo ne’ Monti nel 1969 e tesserato per gli Arcieri Montale, Azzolini è su sedia a ruote dal 1993 dopo un incidente in auto. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 e di Londra del 2012. A Rio de Janeiro gareggerà nell’Arco Compound W1. Nel suo palmares un bronzo ai Campionati mondiali di Para Archery del 2015 e 22 titoli italiani individuali. Il suo motto: “L’importante è vincere, perché ho partecipato”.

Massimo Croci

Massimo Croci

È di Castelnovo ne’ Monti anche Massimo Croci, (1972) dell’Atletico H, che alle Paralimpiadi di Rio gareggerà nel tiro a segno. Le sue specialità sono la carabina R3 e la R6 a 10 metri e a 50 metri, posizione a terra: nella R3 il centro del bersaglio è largo 4,5 millimetri, proprio come il pallino, nella R6 è di 5,6 millimetri, come la cartuccia. Dal 2011 è stato otto volte campione italiano. È disabile a causa di un incidente in motocicletta: un’aranciata ghiacciata gli ha provocato una congestione che gli ha fatto perdere il controllo.

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“Il bello dello sport è che ci si mette sempre in gioco e dovrebbe essere così anche nella vita. Il brutto è credere di essere i migliori, perché dal momento in cui ci si crede non lo si è più, e cercare di vincere a tutti i costi, anche con mezzi non leciti”. La videointervista a Fabio Azzolini, che alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro rappresenterà l’Italia nel tiro con l’arco.

“Rio è un traguardo importante per tutti i sacrifici fatti in questi quattro anni. Io mi alleno 4 volte a settimane per 5 ore al giorno.
Il mio più grande avversario sono proprio io”. Ritratto di Massimo Croci, atleta paralimpico di tiro a segno.

Massimo Croci in una inquadratura scattata da Susanna Buffagni durante la sfilata inaugurale degli atleti

Massimo Croci in una inquadratura scattata da Susanna Buffagni durante la sfilata inaugurale degli atleti

Calendario Gare

Calendario Gare

(Fonte CIP Emilia Romagna)

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Corso di primo soccorso alla Cri di Casina

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Cri CasinaFervono i preparativi per il corso di primo soccorso che la Croce Rossa di Casina organizza ogni anno. Già da qualche mese, i volontari facenti parte del gruppo formazione, si stanno impegnando per diffondere il più possibile il messaggio che la Croce Rossa è composta da gente normale, che chiunque può fare il volontario perché è perfettamente compatibile con impegni sia di lavoro che personali, che è alla portata di tutti perché il volontariato ha molti aspetti e non solo quello degli interventi di emergenza.

Per questo motivo e per il dovere morale di dare continuità e futuro alla Croce Rossa e a tutto il volontariato, la Croce Rossa di Casina invita la popolazione a partecipare numerosa alla serata di presentazione, dove riceverà informazioni a riguardo e potrà chiarire dubbi e fare domande, sia agli istruttori della Cri di Casina, sia ai volontari presenti che spiegheranno che… è davvero possibile!

La serata sarà il 19 settembre alle ore 21 presso la “Sala dei Principi” in via Matteotti, 2, Casina, il corso è gratuito aperto a tutti dai 14 anni di età in su.

Chi fosse interessato già oggi ad iscriversi, può rivolgersi ai seguenti contatti: tel. 0522 609.765, formazione@cricasina.it; oppure compilare la domanda direttamente sul sito www.cricasina.it

 

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“Indispensabile una fermissima presa di posizione anche dalla Regione in difesa dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti”

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Ospedale S. Anna“E’ indispensabile una fermissima presa di posizione anche dalla Regione in difesa dell’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti”. Lo sostiene in una nota Giuseppe Pagliani, capogruppo di “Terre reggiane”.

“Non basta continuare, come stanno facendo il sindaco Bini ed altri amministratori locali della montagna,  ad organizzare tavoli su tavoli, senza garantire la permanenza del reparto di Ostetricia–Ginecologia del S. Anna. La difesa del nostro presidio ospedaliero montano è per noi una priorità politica. Siamo stati i primi a sollevare le problematiche legate alla folle ipotesi di chiusura del reparto. Per noi il rischio è quello del progressivo depotenziamento del S. Anna, che riteniamo essere indispensabile struttura sanitaria per tutta la montagna reggiana ed anche per alcune frazioni e comuni della provincia di Massa-Carrara”.

Sempre parole dell’esponente di opposizione: “Il 12 aprile scorso abbiamo subìto la bocciatura in consiglio provinciale del nostro ordine del giorno di impegno alla tutela dell’ospedale S. Anna ed in primis del reparto di Ostetricia–Ginecologia. Una puntuale difesa dei territori, vocata alla permanenza delle giovani coppie nei territori montani, è una scelta di alta socialità. Il Pd solo a parole finge di difendere il territorio montano e, senza coraggio, non obbliga la Regione a derogare alla norma, per mantenere in vita un presidio neonatologico di centrale importanza nel nostro Appennino”.

 

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Diretta fotografica del seminario residenziale per gli insegnanti dell’area Mab Unesco Appennino


Onori a don “Carlo”, prete e comandante partigiano

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Don Domenico Orlandini, Carlo

Don Domenico Orlandini, Carlo

Il sacerdote Domenico Orlandini svolse una generosa e coraggiosa attività patriottica a favore sia dei militari italiani sbandatisi che dei prigionieri anglo-americani. Guidò le Fiamme Verdi.

Don Domenico Orlandini, sacerdote e comandante partigiano, sarà solennemente ricordato domenica 11 settembre a Poiano, dov’era nato il 25 maggio 1913, in occasione del settantacinquesimo anniversario del suo rientro nel paese d’origine. Nel settembre del 1941 sostituì infatti, come vicario, l’anziano parroco di quel tempo, don Domenico Ghirardini.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione liberi partigiani italiani – partigiani cristiani (Alpi-Apc) di Reggio Emilia. Don “Carlo”, così come era conosciuto nelle file partigiane, “dopo l’armistizio del settembre 1943 – rileva il presidente, Danilo Morini –  proprio a Poiano iniziò la sua generosa e coraggiosa attività patriottica a favore sia dei militari italiani sbandatisi che dei prigionieri anglo-americani, per guidare successivamente i combattenti delle Fiamme Verdi”.

Prosegue Elio Ivo Sassi, vicepresidente provinciale Alpi-Apc e responsabile dell’organizzazione e del cerimoniale della giornata: “Dopo la messa, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale dei  Santi Crisanto e Daria Martiri, si terrà il discorso commemorativo di Giuseppe Giovanelli, storico dell’Appennino reggiano, che è fra l’altro autore di una pregevole biografia su Domenico Orlandini, edita nel 2013 dalla nostra associazione, in occasione del centenario della nascita. Don Carlo, dopo la Liberazione, fu decorato dagli inglesi con la ‘Victoria Cross’, la più alta onorificenza britannica al valore militare”. Alla manifestazione parteciperanno diverse autorità, tra cui il sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi.

Nella premessa al libro di Giuseppe Giovanelli, il presidente reggiano di Alpi-Apc, Danilo Morini, conclude sottolineando la “indimenticabile figura” del prete villaminozzese, “autentico figlio della nostra montagna, vero patriota e sacerdote per sempre”.

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L’associazione culturale “La 25^ Ora” organizza il suo primo corso di scrittura

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banner-corsoCosa vuol dire raccontare una storia? Come si costruisce?

Quali pezzi devi mettere insieme e come – se esiste un come – vanno messi insieme?

Un viaggio alla ricerca degli attrezzi del mestiere, fra letteratura, cinema, fumetto, serie televisive, fra realtà e finzione, parole e immagini.

È il primo corso di scrittura de La 25 Ora, l’associazione culturale nata nel 2014 a Carpineti e che in meno di tre anni di vita ha organizzato incontri con scrittori, giornalisti e personaggi della società civile, da Erri De Luca a Domenico Quirico, da Massimo Carlotto a Sergio Rizzo, da Stefano Benni all’ultimo ospite, Simonetta Agnello Hornby.

Il corso sarà tenuto dallo scrittore Patrick Fogli, vicepresidente dell’associazione ed è riservato ai soli tesserati. È comunque possibile fare il tesseramento alla prima lezione del corso.

Il costo della tessera è di € 10.

Il corso si svolgerà in cinque lezioni per tutto il mese di ottobre 2016, il venerdì sera (20.30-22.30) o il sabato mattina (10-12), nei comuni di Carpineti e/o Casina

Sul sito dell’associazione, all’indirizzo http://www.25ora.it/corso-di-scrittura.html è possibile trovare il dettaglio delle lezioni e il form con cui iscriversi.

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Ancora sport, il concerto SuonaReRock al Teatro Bismantova, e la Magnalonga del Parmigiano Reggiano nei prossimi giorni

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Gruppi di cammino nelle terre di “Bismantova”Nuova, ricca serie di iniziative a Castelnovo ne’ Monti nei prossimi giorni, e anzi in questo periodo settembrino vengono proposti alcuni eventi di fortissimo interesse che uniscono sport, arte, musica, prodotti tipici. Sotto il segno dello slogan “Castelnovo paese per lo sport”, un altro raduno si svolge fino a domenica, 11 settembre: si tratta del ritiro precampionato della Polisportiva Galileo Giovolley Reggio Emilia, che utilizzerà le palestre del Peep e della scuola media Bismantova.

Venerdì 9 settembre è in programma un nuovo appuntamento con i Gruppi di cammino a Castelnovo, una bella opportunità di prendere parte ad una passeggiata con accompagnatore esperto in Scienze motorie, a partecipazione libera e gratuita, alla scoperta del benessere e del territorio. Il ritrovo sarà in piazzala Vittime di Roncroffio (il parcheggio sotto la chiesa della Pieve) alle ore 18.

Grande serata musicale sempre venerdì 9 settembre, al Teatro Bismantova: è questa infatti la sede scelta dagli organizzatori per il recupero del concerto SuonaReRock, che vedrà alternarsi sul palco Lassociazione, Massimo Zamboni con Angela Baraldi, gli Ustamò, a partire dalle ore 21.

Sempre venerdì, al centro sportivo polifunzionale Onda della Pietra, ci sarà una serata latina a bordo vasca con la musica della “Strada Latina”, dalle ore 21.

Sabato 10 settembre appuntamento per gli appassionati al pomeriggio, al Lago di Virola, con la gara di pesca a coppie prendi e molla. Sempre sabato transiterà per Castelnovo la manifestazione dedicata alla mountain bike ultra trail non competitiva “250 Km in una montagna di qualità”, dai castelli matildici al Parco nazionale (informazioni e iscrizioni: www.retrail.it, tel. 393.83.59.762).

Al Centro Coni, dalle 16,30, è invece in programma, ancora il 10 settembre, l’amichevole di lusso tra il Rugby Reggio e il Rugby Calvisano.

Domenica, 11 settembre, va in scena la 8^ Magnalonga del Parmigiano Reggiano in memoria di Azzio Benassi, con percorsi lungo l’anello sentieristico della Pietra di Bismantova assaporando un intero menù a base di parmigiano reggiano, con laboratori del gusto e cottura tradizionale a legna della forma. La manifestazione si svolgerà dalle 9,15 alle 17. Per informazioni: Monica Benassi 339.39.65.678.

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Torna sabato 10 settembre la raccolta solidale di materiale scolastico per le famiglie in difficoltà

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Materiale didattico

Materiale didattico

Torna in vista del nuovo anno scolastico il progetto per la raccolta solidale del materiale didattico, promosso da Coop Consumatori a partire dal 2013 e che ha visto la stretta collaborazione del Comune di Castelnovo ne’ Monti e numerosi volontari. E’ dunque in programma una nuova giornata di raccolta per sabato 10 settembre, che avverrà davanti al supermercato Coop di Castelnovo, in via Monzani, gestita da volontari individuati dalle associazioni di volontariato locali (Croce Verde, Associazione nazionale Alpini, Caritas), da volontari del “Progetto freschi” ed Auser, e coadiuvata da volontari Coop. Verrà allestito all’uscita del supermercato un punto di raccolta in cui volontari, che turneranno nel corso della giornata, raccoglieranno il materiale didattico che verrà acquistato dai clienti del supermercato e donato per l’iniziativa. Nella giornata di sabato 10 settembre il supermercato seguirà orario continuato dalle ore 8,15 alle ore 19,45.

Una volta raccolto, il materiale sarà inventariato e messo a disposizione di associazioni di volontariato, comuni e istituti scolastici del distretto di Castelnovo per la consegna dell’occorrente alle famiglie bisognose. La valutazione per l’erogazione del materiale didattico avverrà da parte dei servizi sociali dei Comuni, su eventuale segnalazione delle associazioni di volontariato e delle scuole. L’obiettivo dell’iniziativa è di garantire ai minori inseriti all’interno di famiglie che si trovano in stato di difficoltà economica il materiale didattico necessario per il diritto allo studio, nella maniera più ampia ed equa possibile.

Spiega l’assessore ai Servizi sociali, Emanuele Ferrari: “Un appuntamento consolidato, questa raccolta del materiale didattico, che diventa un servizio per le famiglie e le scuole di tutta la montagna. Fondamentale come sempre la disponibilità di associazioni di volontariato, che insieme ai soci Coop e al servizio sociale tendono possibile l’efficacia e la ricaduta sul territorio di questa iniziativa. A loro va un particolare ringraziamento per l’impegno, la sensibilità e la dedizione agli altri, a chi è in difficoltà, in un’ottica di autentico prendersi cura, dare l’esempio e costruire insieme un frammento significativo di comunità educante”.

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SuonaReRock al teatro Bismantova, questa sera

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SuonaReRock 2016

SuonaReRock 2016

Tutto si era fermato, improvvisamente, inaspettatamente, in un silenzio assordante. Era il 16 luglio.

Il festival “SuonaRErock” ideato da Gigi Cavalli Cocchi e da “Lindipendente” con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Castelnovo ne’ Monti, che ha riunito 10.000 persone negli anni precedenti, ricomincia da dove si era fermato.

La quarta edizione andrà in scena venerdì 9 settembre al teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti.
La filosofia di “SuonaRErock” è quella di usare la musica come strumento catalizzante capace di coniugare cultura artistica con cultura del territorio, e vuole rappresentare un motivo di attrazione per far conoscere le bellezze naturali della nostra montagna ad un pubblico non solo locale, inoltre la peculiarità degli artisti coinvolti nell’edizione del 2016 è quella di provenire dal nostro Appennino. Ai piedi della Pietra, nelle precedenti edizioni, si sono esibiti artisti internazionali e nazionali tra cui Inti-Illimani, Jackie McShee (Pentangle), Strawbs e Birkin Tree.

L’inizio dei concerti è previsto per le ore 21,00. Apertura teatro ore 20,00. Ingresso gratuito.

L’edizione di quest’anno vede come protagonisti: 
Lassociazione, Massimo Zamboni con Angela Baraldi e gli Ustmamo.

Ustmamo:

Alla teatro suoneranno il loro ultimo album Duty Free Rockets, “Un progetto che, nota dopo nota, fa emergere l’urgenza, la voglia e il senso di libertà che caratterizza un’espressione artistica autentica”. Nati alla “corte” di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni (CCCP-CSI) hanno rappresentato la punta di diamante dell’indi/elettronica degli anni ’80 e ’90 nel nostro paese. Ritornati con un nuovo progetto, il loro suono oggi si colloca nel blues psichedelico.

Massimo Zamboni:

Guru del punk e alternative rock prima con Cccp, poi con Csi e alla fine con la propria produzione, è musicista e scrittore, e ha disegnato i confini di come si può essere artista e uomo coerente in un universo (quello dell’industria discografica) dove la tendenza è la rincorsa della moda del momento. In questa fase del suo percorso è affiancato dalla poliedrica figura di Angela Baraldi, cantante, autrice e attrice, in uno spettacolo che racconta più di trent’anni di carriera di Zamboni.

Lassociazione:

E’ un gruppo folk-rock frutto della collaborazione tra Marco Mattia Cilloni, Giorgio Riccardo Galassi e Gigi Cavalli Cocchi. Nato nell’Appennino reggiano, fin dal suo esordio il progetto ha fatto breccia nel cuore di un folto pubblico che si è riconosciuto nelle canzoni dove si parla di gente e storie che testimoniano la cultura e i valori della loro terra.

Dal 2009 ad oggi sono stati pubblicati tre album e un cd+dvd registrato dal vivo, riscoprendo in alcuni casi la lingua dialettale. Ricorrenti nei contenuti il bisogno della ricerca di un rapporto più rispettoso con la natura ed i suoi elementi, esseri umani compresi. Nel 2015 sono stati testimonial come rappresentanti del patrimonio artistico-culturale della nostra terra al conseguimento dell’ingresso dell’Appennino Tosco-Emiliano nella rete MaB Unesco.

Lassociazione è stata scelta per rappresentare l’Emilia Romagna ad Expo’ 2015. Proprio nella settimana dedicata alla regione Emilia Romagna il gruppo si è esibito suonando al padiglione Italia.

Un ringraziamento particolare va alla Provincia di Reggio Emilia, all’Unione di Prodotto Appennino e Verde, al Comune di Castelnovo, alla Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti, Lega Ambiente, Magnani elettrodomestici (Felina), K.Rock ed ai giornali che ci hanno sostenuto.

info: https://www.facebook.com/Suonarerock/?fref=ts

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“Il terremoto fa paura, ma abbiamo gestito bene l’emergenza”

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Una testimonianza dai luoghi del sisma e dell’emergenza. «Alla fine siamo diventati come una grande famiglia, tutti gli abitanti del Comune di Montegallo volevano condividere con noi quel poco che avevano. Qualche lacrima è scesa ma sono soddisfatto di come l’emergenza è stata gestita».

 

Andrea Corradi, il primo da sinistra, con altro volontari della Croce Verde corradi pasta Andrea Corradi campo gallo4 campo gallo3 campo gallo2 campo gallo 5

Andrea Corradi, trentacinque anni, volontario della Croce Verde Castelnovo Monti-Vetto, dal 2010 presta servizio come soccorritore. Dopo aver fatto assistenza al terremoto in Emilia del 2012 non ci ha pensato due volte e, nella notte di venerdì 26 agosto attraverso l’attivazione della Sala Regionale di Ampas Emila Romagna, è partito alla volta di Monte Gallo in provincia di Ascoli Piceno per prestare aiuto agli abitanti delle piccole ma numerose frazioni.

«La conformazione del territorio ha reso difficile i primi soccorsi, non potevamo pensare di allestire il Pma (Posto medico avanzato di primo soccorso) nei campi. Qui non ci sono, sono zone di montagna, è tutto costruito nella roccia», afferma il volontario».

Andrea in quanti siete partiti dalla nostra montagna?

«In due, io e Savino Zini. Avevo dato la mia disponibilità e nella notte di venerdì il presidente Fiorentini mi ha chiamato. Siamo partiti all’una di notte da Castelnovo né Monti e ci siamo fermati a Castelnovo Sotto per caricare altri due ragazzi. Alle nove del mattino di sabato 27 agosto siamo arrivati a Montegallo, paese di 800 abitanti tra Norcia e Matrice».

Cosa avete fatto appena arrivati?

«L’emergenza è stata gestita al meglio. Io Savino ci siamo in un primo momento occupati della logistica. In queste situazioni c’è bisogno di tutto: montare le tende, preparare i pasti, predisporre gli impianti elettrici».

E dal punto di vista sanitario come eravate organizzati?

«Ripeto, si è lavorato in perfetta équipe. Il campo, dove abbiamo prestato soccorso, era gestito interamente da volontari dell’Emilia Romagna e dalla Protezione Civile e abbiamo cercato di organizzarci al meglio. Gli abitanti di Montegallo avevano più bisogno si sostegno psicologico che fisico. Alcuni crolli ci sono stati ma per fortuna tutti gli abitanti sono rimasti illesi».

Come avete cercato di aiutare i paesani?

«In tutti i modi possibili: io e un’infermiera di Ravenna abbiamo insegnato ai bambini del paese le manovre di primo soccorso cercando di farli divertire. Sono momenti drammatici e i più piccolo sono coloro che hanno bisogno maggiore conforto. Cercavo di essere forte ai loro occhi ma ammetto che qualche lacrimuccia è scesa».

Fino a quanto siete rimasti?

«Una settimana, il sabato successivo sono arrivati altri due volontari della nostra montagna: Emilio Costetti e Angelo Covili».

Cosa ti rimarrà di questa esperienza?

«Ho cercato di fare del mio meglio. Ho incontrato persone fantastiche, gente che ha perso tutto ma che voleva condividere con te quel poco che possedeva. La reazione alla paura c’è stata, merito anche di tutti noi volontari».

(Cecilia Tondelli)

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Si conclude la 3^ edizione dell’Amorotto Trail con molta soddisfazione per gli organizzatori

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Amorotto Trail 2016

Amorotto Trail 2016

Si conclude la 3^ edizione dell’Amorotto Trail con molta soddisfazione per gli organizzatori, oltre 200 partecipanti alle gare provenienti da 10 regioni d’Italia, giornata calda e soleggiata, grossa partecipazione anche da parte del paese e delle varie borgate attraversate.

La nuova formula, che vedeva oltre alla San Vitale Trail (20 km) e Amorotto Trail (68 km), anche il vertical al castello delle Carpinete al sabato, l’inserimento della Monte Valestra Trail (48 km) e del Nordic Walking (2 percorsi), la domenica è piaciuta ed ha permesso ai concorrenti di mettere in risalto le proprie qualità sulle due giornate, cimentandosi al meglio nell’attività più congeniale.

Molto apprezzato anche il contorno all’evento con il convegno di Gabriele Torcianti e la contestualizzazione storica rinascimentale a cura de l’associazione Il Melograno e di Thiene 1492, questi ultimi hanno infatti ricreato nella piazzetta centrale e lungo il percorso spaccati di vita quotidiana ai tempi dell’Amorotto.

Immagini su facebook o http://gallery.podisti.it/f786010644

Amorotto asd ringrazia: Comune di Carpineti, Provincia di Reggio Emilia, Parco Appennino Turismo, Croce Rossa Italiana Carpineti, Soccorso Alpino, Protezione Civile, Il Melograno, Amici dei motori, Carpineti da Vivere, associazione Cacciatori, pro loco Marola, tutti i privati e gli sponsor tecnici, tutti i volontari che hanno prestato servizio lungo il percorso, insostituibili!

Amorotto asd, dopo aver già ripulito e sistemato il percorso eliminando la balisatura, sta già pensando alla prossima edizione, con importanti novità.

Dopo le foto i risultati sportivi.

Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016 Amorotto Trail 2016

CCV – Castello delle Carpinete Vertical
Femminile
Gregori Lucia 14.16
Giardino Felicetta 16.23
Ambrosio Maria 17.05
Maschile
Pinelli Fabio 10.27
Pelizza Francesco 13.03
Regnani Marco 13.04
SVT – San Vitale Trail
Femminile
Gregori Lucia 2.16.19
Boschetti Federica 2.22.34
Munari Rossella 2.29.00
Maschile
Pinelli Fabio 1.44.23
Donadel Andrea 1.59.50
Panebianco Innocenzo 2.02.01
Combinata
Femminile Gregori Lucia
Maschile Pinelli Fabio
MVT – Monte Valestra Trail
Femminile
Baglioni Cristina 7.15.29
Zantedeschi Cristina 7.33.20
Ambrosio Maria 8.34.32
Maschile
Corsini Simone 5.05.00
Fontanesi Matteo 5.24.16
Gheduzzi Roberto 5.28.22
Combinata

Femminile Ambrosio Maria
Maschile Pelizza Francesco

AUT – Amorotto Trail
Femminile
Fori Katia 08.29.14
Fanizza Francesca 10.09.38
Paganucci Sara 12.10.03
Maschile
Costi Claudio 07.24.57
Canetta Filippo 07.45.18
Simonazzi Francesco 07.53.19
Combinata
Femminile
Maschile Marzoli Maurizio

Campionato Regionale FISKY
Cat 40
Fori Katia
Costi Claudio
Cat 45
Ferretti Massimiliano
Cat 55
Cornia Mario

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Anche Viano si mobilita per sostenere i terremotati

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Viano per Rieti

Viano per Rieti

Lunedì sera 5 settembre, l’amministrazione comunale di Viano ha convocato tutte le associazioni esistenti sul territorio per proporre una bella iniziativa.

Viano è gemellato da diversi anni con il comune di Selci, situato nella Sabina in provincia di Rieti, e non lontano dai comuni colpiti dal sisma.

Si è pertanto deciso di acquistare da un’azienda del luogo bottiglie di olio d’oliva di ottima qualità il cui prezzo sarà maggiorato di 4 euro che andranno interamente devoluti ai terremotati.

Tutte le associazioni del territorio vianese hanno aderito all’iniziativa e da domenica 11 settembre partirà la vendita per la quale si alterneranno volontari a turno, amministratori compresi; inoltre anche le aziende del territorio saranno interpellate in merito ad una loro possibile partecipazione.

L’amministrazione è già in contatto con il sindaco di Selci affinché individui un comune a cui destinare la somma che ne uscirà e per la consegna dei fondi raccolti si è deciso di seguire la stessa modalità messa in atto  nel 2012 in occasione del terremoto nel modenese.

Allora una delegazione del comune di Selci, accompagnata dal sindaco di Viano, consegnò personalmente al comune di Rolo quanto da loro raccolto: nello stesso modo si muoverà il comune di Viano.

Un grande ringraziamento  al Credito Cooperativo Reggiano che ha attivato gratuitamente presso la filiale di Viano un conto corrente intestato alla Pro Loco di Viano ma dedicato esclusivamente alla raccolta fondi pro terremotati: sul conto, che rimarrà attivo per diversi mesi, andranno versati i proventi della vendita dell’olio e tutte le donazioni che i cittadini vorranno effettuare specificando sulla causale PRO TERREMOTATI 2016.

Grazie anche alla tipografia Corti Linea Stampa di Scandiano che stamperà gratuitamente manifesti, locandine e volantini.

(L’Amministrazione comunale di Viano)

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Territorio. Al via il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano: oltre 10,7 milioni di euro per lo sviluppo delle aree rurali montane

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Foto di gruppo alla presentazione del nuovo Gal: al centro l'assessore Caselli

Foto di gruppo alla presentazione del nuovo Gal: al centro l’assessore Caselli

Ai nastri di partenza i nuovi Gal (Gruppi di azione locale) dell’Emilia-Romagna, società in partnership tra enti pubblici (Comuni e relative Unioni, Province, Camere di commercio, Parchi) e soggetti privati (organizzazioni economiche, consorzi prodotti tipici e associazioni) per promuovere lo sviluppo economico, favorire l’incremento dell’occupazione e potenziare i servizi sociali nelle zone rurali marginali del territorio regionale, ovvero l’intera fascia appenninica da Piacenza alla Valconca e l’area del Delta del Po. Obiettivi da raggiungere potendo contare su 66,4 milioni di euro, il 5% delle risorse complessive assegnate dall’Unione europea alla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione del Programma di sviluppo rurale (Psr) nel periodo 2014-2020.

Identikit, strategie e modalità d’intervento dei nuovi Gal – sei in tutto, uno in più rispetto al recente passato, il Gal Valli Marecchia e Conca – sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, presenti alcuni dei presidenti delle nuove società, scelte dalla Regione  dopo un attento esame delle candidature e dei Piani d’azione proposti.

La prima sfida l’abbiamo già vinta: siamo infatti la prima Regione d’Italia ad aver completato l’iter istruttorio per il decollo operativo dei nuovi soggetti che sono stati selezionati, con il supporto di un pool di esperti, non solo sulla base della qualità della strategia adottata, ma anche in ragione della solidità della compagine societaria”. “Adesso– ha proseguito l’assessore – abbiamo un Gal in più e sei strategie che individuano chiaramente le azioni da portare avanti e i risultati che si vogliono ottenere. I Gal saranno veri e propri terminali locali del Psr, partner della Regione che mettono in pratica la propria strategia su obiettivi chiari e misurabili”.

I sei nuovi soggetti e le risorse assegnate

Oltre alla new entry rappresentata dal Gal Valli Marecchia e Conca, il più piccolo come superficie (comprende anche i sette comuni del Riminese che nel 2009 sono  passati  dalle Marche alla Regione Emilia-Romagna) e all’altra novità del Gal Ducato nei territori appenninici delle province di Parma e Piacenza, gli altri quattro raggruppamenti misti pubblico-privati sono realtà consolidate del panorama regionale che si presentano al via della nuova programmazione europea Leader con una compagine sociale in parte rinnovata. Per la precisione si tratta del Gal L’Altra Romagna, che abbraccia  parte del territorio delle province di Forlì-Cesena e Ravenna; del Gal Delta 2000 (Ferrara e Ravenna); del Gal dell’Appennino bolognese e del Gal Antico Frignano e Appennino Modenese (Reggio EmiliaModena).

Avranno a disposizione complessivamente 66,4 milioni di euro di qui al 2020 per dare concreta attuazione ai Piani di azione messi a punto in una logica partecipativa “dal basso”, cioè con l’attivo coinvolgimento delle comunità locali. Dunque un budget più ricco rispetto ai 49,6 milioni del settennio precedente (2007-2013), risorse destinate al sostegno di progetti di sviluppo all’insegna della multisettorialità e che spaziano dal rafforzamento delle filiere produttive (agroalimentare, artigianato, energie rinnovabili) al turismo sostenibile, alla cura e tutela del paesaggio e della biodiversità, alla valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico, all’accessibilità ai servizi sociali.

Dei 66,4 milioni di euro 60 sono già stati messi a bando e ripartiti tra i Gal grazie ad un meccanismo di valutazione basato su 64 indicatori, raggruppati in quattro distinti profili: caratteristiche del territorio, assetto societario, struttura organizzativa e qualità della strategia. La dotazione di partenza di ciascun Gal sarà la seguente: ai Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e Delta 2000 vanno circa 10,738 milioni di euro a testa; Gal L’Altra Romagna 9,838 milioni, Gal del Ducato 9,808 milioni, Gal Valli Marecchia e Valconca 9,525 milioni e Gal Appennino bolognese 9,351 milioni. I restanti 6,4 milioni sono stati accantonati e saranno distribuiti a metà del periodo di programmazione come premio aggiuntivo agli attori che hanno realizzato le migliori performance in termini di capacità di spesa e risultati ottenuti. “Nella distribuzione dei fondi – ha sottolineato l’assessore Caselli – abbiamo voluto premiare il merito delle proposte, assegnando maggiori finanziamenti alle realtà territoriali che più hanno colto la volontà di cambiamento e innovazione. L’obiettivo è di concentrare le risorse e indirizzarle su risultati tangibili e misurabili”.

I primi bandi nei prossimi mesi  

I nuovi Gal sono già operativi e sin dalle prossime  settimane potranno presentare alla Regione i primi progetti. Una volta ottenuto il via libera dall’Unità tecnica Leader, l’apposito organismo di valutazione della Regione,  il Gal interessato potrà emanare il bando, rivolto a enti pubblici o imprese private, curando tutto l’iter istruttorio fino all’approvazione della graduatoria definitiva. Non solo: per progetti specifici i Gal potranno stipulare convenzioni con soggetti istituzionali pubblici, ad esempio Parchi, università, Comuni, oppure attuarli con regia diretta. La Regione, da parte sua, avrà il compito di supervisionare il tutto, assicurando il buon andamento della cosiddetta strategia Leader.

GAL Antico Frignano_scheda

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Lunedì una serata speciale sui valori educativi dello sport, raccontati attraverso due libri

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Non un Unico Sogno locandina

Non un Unico Sogno locandina

Lunedì prossimo, 12 settembre, al teatro Bismantova di Castelnovo è in programma un interessante appuntamento incentrato sui valori educativi dello sport. Dalle ore 20,30 infatti si svolgerà l’incontro intitolato “Non un unico sogno”, una occasione per parlare di sport, libri, valori, educazione e formazione.

E’ in programma la presentazione di due libri che hanno come oggetto principale il calcio, ma da prospettive originali e profonde: partendo dal calcio infatti parlano di vita, esperienze, sogni, e soprattutto raccontano storie.

Insieme ai tanti ospiti che parteciperanno all’incontro saranno affrontati temi di particolare attualità come il rapporto tra scuola e attività sportiva, il ruolo delle famiglie nel percorso sportivo e formativo, la creazione di luoghi dove si pratica sport che aiutino i bambini a crescere con spirito coraggioso, combattivo ma sereno e corretto.

Parteciperanno alla serata, oltre agli autori dei due libri in presentazione, Dilva Attolini e Paolo Amir Tabloni, Guido Tamelli, amministratore delegato di Reggiana Calcio, Nicola Simonelli, responsabile regionale attività di base Sgs Figc, Alessandro Spanò, capitano della Reggiana calcio, Paolo Beretti, allenatore del settore giovanile Reggiana calcio, Davide Addona, calciatore e docente universitario, Alberto Bertolini, attuale Rrsponsabile area scouting Reggiana calcio.

“Piccolo Piero sogna la Nazionale” è l’ultimo libro di Dilva Attolini, una storia multipla per bambini, genitori e nonni, che è risultata tra i sei finalisti al concorso letterario “I nuovi autori” di Demito editore. La storia di Piero inizia il giorno della sua nascita, martedì 4 luglio. Una sera che tanti ricordano: campionato del mondo di calcio 2006, a Dortmund si gioca Germania-Italia.

“999 Le storie vere dei Campioni mancati” è invece il titolo del libro di Paolo Amir Tabloni, che racchiude le storie di vita di 29 calciatori che avrebbero potuto essere quell’uno su mille che arriva e ce la fa, ma che per motivi diversi sono rimasti incastrati nella gabbia di quelli che ci hanno provato: racconti dalla voce diretta dei protagonisti intervistati da  Tabloni, che vive e mastica calcio dalla più tenera età, anche lui campione mancato dai sogni infranti.

Non mancheranno poi alcune sorprese, come un videomessaggio registrato appositamente per la serata dal campione del mondo 2006 nonché attuale allenatore della Juventus Primavera, Fabio Grosso. Alla organizzazione della serata collaborano l’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti, con la partecipazione dell’assessore allo sport Silvio Bertucci e dell’assessore alla cultura Emanuele Ferrari, e il settore calcio giovanile della società Progetto Montagna.

Per ogni libro venduto gli autori doneranno 1 euro in beneficenza alle associazioni “Raggio di Luce” e “Calcio Dilettanti e Solidarietà”.

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Castelnovo ne’ Monti / Inaugurato il nuovo Centro Pastorale Interparrocchiale

Da domani nuovo corso per aspiranti volontari alla Croce Rossa di Carpineti

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Croce-Rossa-ItalianaPrenderà il via domani, lunedì 12 settembre, il nuovo corso per aspiranti volontari della Croce Rossa promosso e organizzato dal Comitato di Carpineti.

Giunto alla 27^ edizione, il programma 2016 è stato presentato giovedì scorso presso la sede dell’associazione in via S. Vitale; luogo dove si terranno tutte le lezioni teoriche e le conseguenti esercitazioni pratiche.

Rafforzare l’attività della CRI in ambito locale, condividere valori e ideali di solidarietà per un aiuto concreto alla comunità carpinetana, migliorare un servizio e un presidio divenuti essenziali, questi gli obiettivi principali del nuovo corso. Così come tra essi vi è la piena disponibilità dell’associazione ad accogliere le persone che desiderano offrire un po’ del proprio tempo libero ad un’opera di volontariato con molteplici attività alla portata di tutti.

Oltre all’emergenza-urgenza garantita 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, la CRI di Carpineti è attiva con servizi ordinari utili ad accompagnare persone bisognose di visite e medico-ospedaliere, a cui si aggiungono le esperienze del “Buon samaritano” per il reperimento di generi alimentari, dei clown di corsia, della protezione civile CRI, del gruppo giovani molto impegnato nella realizzazione di progetti educativi insieme alle istituzioni scolastiche locali e nell’ambito della terza età presso le case di riposo.

Dunque, da fare alla CRI di Carpineti ce n’é davvero per tutti. Le porte sono aperte a tutti coloro che intendono compiere un’esperienza molto bella, ma soprattutto molto utile.

 

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