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Pro Marola: sabato “Seconda rassegna di cori nel bosco” e domenica la gara di mountainbike nei castagneti

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Pro Loco Marola

Pro Loco Marola

È un weekend denso di appuntamenti di sport e cultura quello programmato dalla ProMarola. Sabato 26 luglio alle 21 al Metato Frazera torna la “II rassegna di cori

nel bosco”, la suggestiva esibizione del coro Valdolo di Toano, della Voci del Frignano di Pavullo e dei Cardellini di Castel Piano di Grosseto all’interno di un castagneto secolare.

Il programma di domenica 27 luglio prevede invece molteplici proposte. Alle 9.30 parte la Gara Competitiva di Mountain Bike “tra i castagni di Marola”: le iscrizioni, dalle 8.30, seguono il regolamento ACSI Settore Ciclismo in collaborazione con l’ASD Action bike e cicli Corradini. I percorsi e le tracce sono disponibili sul sito www.marola.it.

Il secondo appuntamento per gli sportivi è quello delle 16 in piazza Ludovico Ariosto con la dimostrazione e prova pratica di tiro con l’arco in collaborazione con A.S.D. Arcieri Orione di Casalgrande www.arcieriorione.it, un’occasione per conoscere e approcciarsi a una pratica sportiva originale.

Alle 17 poi nella sede della Pro Marola si svolge il secondo appuntamento del ciclo “Aperitivo con l’autore” organizzato in collaborazione con l’Associazione culturale Stana! di Carpineti. La scrittrice Annamaria Manuelli presenta il suo volume “Silvio D’Arzo Genesi di uno scrittore” con letture e un ricordo di Luciano Serra.

Per tutta la giornata poi in piazza Giovanni da Marola si svolgerà il mercatino del riuso “dall’avanzo allo zavaglio” (iscrizioni al numero 0522-813253 o 333-5837530), affiancato dall’esposizione di erbe aromatiche e selvatiche. L’esperta botanica Renata Aldini sarà a disposizione dei presenti per illustrare le varie tipologie di essenze e come riconoscerle, utilizzarle e gustarle.

Dalla mountain bike al tiro con l’arco, dalla presentazione di libri al mercatino, il weekend marolese si preannuncia più variegato che mai.

Per maggiori informazioni sul programma 2014 visitare il sito www.marola.it


Un servizio in più per la sanità a Ligonchio

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Oggi, venerdì 25 luglio, alle ore 11, si tiene a Ligonchio, in Piazza Combattenti e Reduci, l’inaugurazione del nuovo ambulatorio per l’attività degli infermieri del servizio infermieristico domiciliare (Sid). L’ambulatorio infermieristico, adiacente allo studio del medico di medicina generale di Ligonchio, permetterà di integrare e migliorare l’attività svolta nel comune dalle infermiere del servizio infermieristico domiciliare, che potranno effettuare non solo i prelievi (su prenotazione), ma anche le medicazioni e potranno ritirare i campioni di feci per la ricerca del sangue occulto all’interno del programma di screening del colon-retto.

La vicinanza all’ambulatorio del medico di medicina generale e alla sede dell’assistente sociale permetterà da un lato di dedicare maggiore attenzione all’educazione terapeutica dei pazienti affetti da patologie croniche, al fine di migliorare l’esito delle cure e la qualità di vita dei cittadini, e dall’altro faciliterà la progettazione e la gestione dell’assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria.

L’attività dell’ambulatorio, che sarà aperto negli spazi messi gratuitamente a disposizione dal Comune di Ligonchio, si rivolge in particolare a chi ha problemi di mobilità ma non è in condizioni di allettamento o intrasportabilità, agli anziani over 75, ai cittadini non autosufficienti, indicati dal medico di medicina generale o dall’assistente sociale, residenti o temporaneamente presenti nel comune di Ligonchio.

L’inaugurazione, aperta alla cittadinanza, si svolge alla presenza del sindaco di Ligonchio, Giorgio Pregheffi, del direttore sanitario dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, Daniela Riccò, e del direttore del distretto di Castelnovo ne’ Monti, Maria Luisa Muzzini.

 

Parcheggi “blu” regolamentati

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L’Amministrazione comunale ha reso noto che per tutti i sabati di luglio (ormai terminato) e agosto nel centro del paese i parcheggi “blu”, normalmente a pagamento, saranno regolati invece a disco orario, con possibilità di fermarsi 60 minuti. La disposizione, già in vigore lo scorso anno, ha l’obiettivo di favorire le attività commerciali e le proposte legate alla promozione del territorio durante la stagione turistica.

 

Forse perchè svogliato, forse perchè in difficoltà col recapito, decide di disfarsi della corrispondenza…

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Non è dato sapere se l’abbia fatto per solidarietà verso gli evasori o perché non riusciva materialmente a recapitare la posta. Sta di fatto che un dipendente a tempo determinato di Equitalia si è guadagnato una denuncia all’autorità giudiziaria reggiana per sottrazione e soppressione di corrispondenza.

Qualche settimana fa i Carabinieri di Villa Minozzo avevano rinvenuto in una scarpata della frazione Costabona una cinquantina di missive emesse da Equitalia e destinate a contribuenti insolventi. Recuperate e restituite le buste al direttore di Equitalia, gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini che si sono concluse ieri, con l’identificazione e la segnalazione in stato di libertà di un 33enne abitante a Villa Minozzo, che ora dovrà dar conto alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia del suo “insolito” comportamento.

Senso unico alternato per lavori sul Rossendola

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La Provincia di Reggio Emilia informa che a partire da lunedì 28 luglio p.v. sarà istituito un senso unico alternato, in corrispondenza del ponte al km 12+235, sulla strada provinciale 18 “Busana-Ligonchio-Passo di Pradarena”. Tale senso unico è necessario per consentire lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza del ponte sul torrente Rossendola e sarà regolato da impianto semaforico o da movieri, a seconda delle necessità, con limitazione della velocità a 30 km/ora.

 

Addio ai monti di Prato Spilla per migliaia di aficionados della bella stazione sciistica montana a due passi dal Lagastrello?

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Addio ai monti di Prato Spilla per migliaia di aficionados della bella stazione sciistica montana a due passi dal Lagastrello? Sembrerebbe proprio di sì, perchè la stazione turistica di Prato Spilla è ancora in cerca di un gestore. Dal 2011 la nota struttura dell’Appennino parmense a due passi dal ramisetano manca di un gestore stabile. Colpa dei troppi lavori da fare per aggiustare il centro montano. Ma chiudere non si può: ne andrebbe di tutto il turismo sui sentieri di Monchio delle Corti. E per il comune montano delle Corti sarebbe un colpo durissimo, un vero e proprio crack, foriero di un futuro nerissimo.

A Prato Spilla c’è un albergo, un ristorante e impianti di risalita per chi scia in inverno, tutto di proprietà della Provincia di Parma. Nel 2011 l’ente bandì una gara per trovare un nuovo gestore, chiedendo 30mila euro per aggiustare le strutture e un affitto di 14.500 euro annui. Nessuna offerta. L’anno dopo ci ha riprovato con un forte sconto: nessun investimento iniziale e affitto di 13mila euro annui. Di nuovo nessuna offerta. Per non chiudere, con l’aiuto del Comune di Monchio, l’anno passato la stazione turistica è stata alla fine affittata ad un operatore locale per un anno per 9mila euro. Ma l’anno è finito. E adesso?

La Provincia di Parma (ormai defunta) sa che servono lavori importanti per mantenere in funzione Prato Spilla. Occorre rifare il tetto dell’albergo e del porticato del complesso, occorrono diversi lavori sulla sciovia Capanna Biancani e fra due anni si porrà il non piccolo problema della scadenza della vita tecnica della seggiovia Prato Spilla-Rio Spilla, struttura fondamentale per l’attività sciistica: senza questa il centro muore. La seggiovia è autorizzata fino al 29 aprile 2016. Poi bisognerà sperare in proroghe tecniche, così come è già oggi per la seggiovia del Lago Santo nel cornigliese.

Ma per tutti questi lavori la Provincia parmense non ha i soldi. Ha quasi concluso la progettazione dei lavori da fare, che però non farà per carenza di fondi. Per mantenere comunque in vita il turismo fra val Bratica, val Cedra e val d’Enza la Provincia pubblicherà comunque un bando per raccogliere manifestazioni di interesse per gestori del centro, a costi contenutissimi, appena 6mila euro l’anno, pure con la possibilità di spendere l’affitto richiesto in lavori di manutenzione. Verrà offerto un contratto di durata fino a fine aprile 2016, alla scadenza dell’autorizzazione della seggiovia. Le prossime potrebbero essere le ultime due stagioni turistiche di Prato Spilla. Sarebbe davvero un guaio per il Comune di Monchio delle Corti e il suo turismo.

Il labirinto di Canossa

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LabirintoIl primo labirinto della provincia di Reggio Emilia sarà inaugurato domani, sabato 26 luglio, a Canossa, ai piedi della rupe del castello. Il labirinto “Cuore di Matilde” è realizzato su terreno privato in pietra arenaria assemblata a secco, attraverso un percorso iniziatico di oltre 150 metri.

Per l’occasione, si inaugura anche la stagione di conferenze “Assaggi di storia 2014” e si dà avvio ad una ricca programmazione di eventi, spettacoli, conferenze, performance in vista del IX centenario di Matilde di Canossa, promossi dal centro turistico “Andare a Canossa”.

Domani, con inizio alle ore 11, la prof. Selma  Sevenhuijsen, esperta mondiale di labirinti, parteciperà all’inaugurazione e ai rituali di accesso al labirinto ”Cuore di Matilde”; ed al pomeriggio, a partire dalle ore 18, terrà una conferenza presso il centro turistico “Andare a Canossa” dal titolo “Il sorriso della sirena: simbologia del labirinto dall’antichità al medioevo”.

Chi vorrà partecipare all’inaugurazione del labirinto deve portare il proprio contributo che consiste in una pietra arenaria con eventualmente scritto sopra il proprio nome, che verrà collocata sul percorso come elemento accrescitivo del labirinto stesso.

Domenica 27 luglio altre manifestazioni per ricordare Matilde nell’anniversario della sua scomparsa, 899 anni fa. Alle ore 18 S. Messa e a seguire la conferenza sul tema “Matilde, il Risorgimento, le Matildine a Reggio Emilia”, tenuta dalle prof. Clementina Santi e Jager Donatella Bedogni.

Ai riti di iniziazione ed alla conferenza farà seguito la cena degustazione di prodotti tipici locali cui è necessario prenotarsi.

Info e prenotazioni: cell. 3334419407, www.andareacanossa.it, mario_bernabei@libero.it

Calano le lepri, muore qualche selvatico: per fortuna abbiamo sempre un colpevole da indicare: l’agricoltore

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LepriRiceviamo e pubblichiamo.

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Due interventi recenti, l’uno di un fantomatico comitato per la tutela della lepre autoctona, l’altro in un’intervista a un quotidiano di un coadiutore di Atc, sul calo delle lepri. Ne nasce una polemica sulla vera o presunta moria di lepri, che in ogni caso ha un colpevole: l’agricoltore.

“Chiediamo un po’ più di rispetto per chi vive e lavora, spesso in condizioni non semplici, sul territorio come gli agricoltori, che ne sono i primi tutori ed i più interessati”. E’ la riflessione del responsabile della Cia di Reggio Emilia per l’attività faunistico venatoria, Francesco Zambonini. “Leggiamo invece che chi ha il solo interesse a far vivere qualche selvatico giusto il tempo per farne un bersaglio mobile – aggiunge – accusa gli agricoltori per una ‘moria’ di lepri che non si sa se sia vera o presunta. Infatti da un lato si segnala un forte calo di catture, dall’altro si dice che le catture non sono state fatte causa maltempo!”.

“In ogni caso, sia che il problema esista o no, il colpevole c’è già, a priori: l’agricoltore, che ‘avvelena’ forse con diserbanti. E lo farebbe metodicamente dal crinale appenninico fino al Po, dato che questo calo o moria sarebbe sostanzialmente omogeneo in tutta la provincia. Affermazioni che dimostrano la non conoscenza della nostra agricoltura, dei tempi in cui si effettuano eventuali interventi, delle colture sulle quali si fanno i diserbi”.

“Ma no, sono le macchine agricole a fare stragi di selvatici – afferma l’altra voce – macchine così innovative che sono concepite per l’aratura ma contemporaneamente tagliano l’erba a velocità da strada!”.

“Noi – conclude Zambonini – che siamo da sempre per un rapporto dialettico tra agricoltori, ambientalisti e cacciatori, non possiamo però accettare di leggere spiegazioni semplicistiche o vere e proprie stupidaggini, su fenomeni che laddove esistono hanno cause che vanno individuate e rimediate. Aggiungiamo però che gli agricoltori, che sono quelli che si ritrovano i terreni calpestati e le colture danneggiate dai selvatici, chiedono rispetto e non hanno certo bisogno che qualcuno insegni loro il mestiere”.

 


Cerreto: Inaugurazione Centro Visita Porta Euromediterranea domenica 27 luglio

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Porta euromediterranea

Porta euromediterranea

Posto a 1250 metri, sullo spartiacque che divide tre regioni, Emilia, Toscana, Liguria, baricentro tra Reggio Emilia, La Spezia e Cinque Terre, Il Bar Ristorante ‘Passo Del Cerreto’ si affaccia da un lato sull’imponente anfiteatro dell’Appennino Tosco Emiliano (con i monti La Nuda, Ventasso, Alpe Di Succiso, Cavalbianco e la Valle Dell’Inferno) e dall’altro sui castelli e gli antichi borghi della Lunigiana. Situato nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, è un luogo ideale per escursioni – nel giardino del locale iniziano il sentiero C.A.I. che conduce alle sorgenti del fiume Secchia, il G.E.A. e il sentiero Italia – e per gli amanti dei frutti di bosco e dei funghi di cui l’intera zona à ricca. Il Bar Ristorante “Passo Del Cerreto”, già punto informazione del Parco Nazionale, diventa Centro Visita a tutti gli effetti, in grado di offrire ospitalità e una cucina di ottima qualità. Ai fornelli, infatti, c’è Mario Giannarelli, giovanissimo chef, diplomato Alma nel 2011 (la Scuola internazionale di cucina italiana di Gualtiero Marchesi, partner del Parco Nazionale nella rassegna ‘Menu a Km Zero’).

«Diventare Centro Visita rafforza il nostro rapporto con il Parco Nazionale – spiega Mario Giannarelli – cosa per noi molto importante. Il nostro obiettivo comune è valorizzare e far conoscere il territorio, soprattutto ai turisti che transitano sulla Statale 63. La collaborazione con il Parco Nazionale, nata già qualche anno fa, ci permette di sviluppare un turismo sostenibile trecentosessantacinque giorni all’anno, capace di rispondere alle esigenze di famiglie, escursionisti e motociclisti. L’obiettivo è quello di trasformare il Cerreto da una destinazione invernale, a una località capace di rispondere alle tante esigenze. Il nostro punto di forza è quello di poter essere una cerniera sul fronte climatico euromediterraneo, facendo delle differenze tra i due versanti del Parco un valore concreto».

Con questo spirito il Bar Ristorante ‘Passo Del Cerreto’ ha preso parte anche al progetto al Life EcoCluster; è situato, infatti, nel comprensorio di Cerreto Laghi, rinomata località turistica, perla dell’Appennino Reggiano, che offre una grande varietà di attrattive invernali ed estive: piste da sci e impianti di risalita, scuola nazionale di sci, percorsi per mountain bike e trekking, palazzetto del ghiaccio, campi da tennis, tiro con l’arco. Da ricordare che il Cerreto ospita il Campionato mondiale del fungo che quest’anno si svolgerà il 4 e 5 ottobre (http://www.parcoappennino.it/campionato.mondiale.fungo/).

La locandina in formato pdf

Acqua: Reggio e gli altri 44 comuni soci di AGAC infrastrutture al lavoro per la costituzione del nuovo soggetto gestore

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Il Comune di Reggio Emilia entra operativamente nel processo di ripubblicizzazione dell’acqua promuovendo, insieme agli altri 44 Comuni soci di Agac Infrastrutture, la costruzione di un nuovo soggetto per la gestione dell’acqua nel nostro territorio.

L’assemblea dei soci di Agac Infrastrutture, composta dall’assemblea dei sindaci reggiani, ha deciso infatti ieri, giovedì 24 luglio, che Agac Infrastrutture verificherà il valore delle reti e dei servizi relativi al Servizio Idrico Integrato e redigerà il Piano Industriale del nuovo soggetto pubblico che, dal 2015, gestirà la distribuzione dell’acqua e della depurazione dal 2015.

“Il passaggio elettorale ha dato un nuovo e più forte impulso al percorso. Le maggioranze uscite da questa tornata elettorale avevano, per la quasi totalità, la ripubblicizzazione dell’acqua tra i propri punti programmatici – dice l’assessore alle Infrastrutture del territorio e ai Beni comuni Mirko Tutino, delegato dal sindaco di Reggio nell’Assemblea di Agac – Su indicazione del sindaco Vecchi abbiamo da subito iniziato a mettere in fila i passaggi tecnici necessari. Il voto unanime dei sindaci della provincia di ieri mette la struttura tecnica in condizione di arrivare in tempi brevi alla produzione di un Piano Industriale. La grande differenza, rispetto alle delibere del Consiglio locale di Atersir (composto dalla Provincia e dai Sindaci reggiani) già assunte, è che in questo caso i Comuni non agiscono come ente di controllo del servizio, ma come futuri soci del nuovo soggetto che gestirà operativamente l’acqua.”

Agac Infrastrutture è la società interamente pubblica partecipata dai Comuni reggiani e possiede le reti del servizio idrico integrato realizzate fino al 2005. La società ha le caratteristiche per poter condurre, a nome dei Comuni, le analisi necessarie all’avvio della nuova società. In particolare verrà compiuta una ricognizione su tutte le infrastrutture attualmente in disponibilità di Iren e attraverso una prima proposta di Piano Industriale sarà definita la struttura del nuovo soggetto che gestirà l’acqua nel nostro territorio.

Per quanto concerne la tempistica, si prevede di poterlo completare entro il mese di novembre 2014, così da sottoporre le delibere necessarie alla costituzione del nuovo soggetto giuridico entro la fine del 2015.

I compiti assegnati ad Agac Infrastrutture saranno portati a termine mantenendo il rapporto con i componenti del Forum Provinciale per l’Acqua nato nei mesi scorsi per condividere il percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato.

I compiti affidati ad Agac infrastrutture riguarderanno: la valorizzazione del “terminal value” (determinazione del valore di trasferimento degli asset ai sensi della normativa vigente; determinazione di ulteriori poste patrimoniali da includere nel calcolo del “terminal value” – fondo di ripristino, conguagli pregressi, etc.); contrattazione con il gestore uscente), la definizione del modello gestionale (analisi della possibile evoluzione della struttura organizzativa a seguito del passaggio di gestione dal gestore uscente al Ufficio Stampa Piazza Prampolini, 1 – 42121 Reggio Emilia tel. (+39) 0522 456390-456840 fax. (+39) 0522 456677 ufficio.stampa@municipio.re.it gestore entrante, con particolare riguardo alle aree di sviluppo e/o di razionalizzazione; definizione dei costi gestionali previsionali), la predisposizione del piano investimenti (predisposizione di un modello tariffario ed economico-finanziario, in grado di elaborare simulazioni sulla distribuzione degli investimenti e sul loro impatto sui costi di gestione e sui ricavi attesi, anche ai fini delle stime sui bilanci di previsione e sui flussi di cassa derivanti dalla gestione; identificazione della struttura finanziaria ottimale (debito/equity); confronto con potenziali finanziatori).

Casina: con Terra e Mani, Cuore e Passione torna la 48ª edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano

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Dall’1 al 4 agosto torna la 48ª edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina, che da sempre richiama visitatori e appassionati per rendere omaggio a una vera eccellenza gastronomica: il Parmigiano Reggiano proveniente dal comprensorio montano dell’Emilia.
Organizzata dal Comune di Casina – in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano ed Effettonotte, con il contributo di Banca di Credito Cooperativo Reggiana, Generali Agenzia di Reggio Emilia, La Nuova Tipolito – la Fiera promuove e valorizza il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di montagna, considerato il Re della tavola. Non a caso quest’anno ci sarà una novità importante: in piazza IV Novembre sarà allestito il Tempio del Re, uno stand in cui saranno ospitati 18 produttori provenienti dalle province di Reggio, Parma, Modena e Bologna: Caseificio Sociale Canevaccia di Gaggio Montano, Caseificio Sociale Di Querciola di Lizzano In Belvedere, Caseificio Dismano di Montese, Caseificio Lame di Zocca, Caseificio Cansaldi di Bardi, Caseificio Sociale Di Ravarano di Calestano, Latteria Sociale Val D’enza di Palanzano, Latteria Sociale Ca’ Talami di Baiso, Latteria Sociale Del Cigarello di Carpineti, Latteria Sociale Di Migliara e Latteria Sociale S.Giorgio di Casina, Latteria Soc. Casale Di Bismantova, Latteria Sociale Del Fornacione e Latteria Sociale Garfagnolo di Castelnovo Ne’ Monti, Caseificio Sociale Cavola e Latteria Sociale Quara di Toano, Latteria San Giovanni Di Querciola di Viano, Latteria Sociale Asta Febbio Cervarolo di Villa Minozzo. Il Tempio del Re sarà il nucleo centrale della manifestazione, dove si potrà acquistare il prodotto a marchio “Parmigiano Reggiano – Latte di Montagna” con stagionatura 24 e 30 mesi, visitando anche un’area espositiva sulle terre di produzione. Perché la Fiera ha l’obiettivo di mettere l’accento non solo sui prodotti ma anche su tradizioni, territorio e persone, oltre che sulle prospettive future di attività fondamentali per l’economia locale.
“Il profondo legame con questo territorio è il filo che lega, come perle, luoghi e persone lontane. – Spiega il Sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi – Da est a ovest le persone compiono gli stessi gesti, azioni che si ripetono nel tempo e attraversano gli spazi di un territorio in cui si concentrano un migliaio di aziende agricole. Agricoltori che amano il loro lavoro, capaci nel fare e sapienti nel gestire. Terra e Mani creano, insieme al Cuore e alla Passione della gente, questo straordinario frutto della nostra terra: il Parmigiano Reggiano”.
La Fiera ha poi in programma numerose iniziative che animeranno le vie di Casina. Da non perdere, in piazza IV Novembre, tre eventi strettamente legati al Parmigiano Reggiano: il primo è Asta – Show (1 agosto, ore 21), un’occasione per conoscere da vicino il 33 mesi a marchio “Parmigiano Reggiano – Latte di Montagna”. Dopo una degustazione, saranno battute all’asta 30 forme di 3 latterie del territorio in lotti da 3 forme per i commercianti e da 5 pezzi (5 kg) per i privati. Si passa poi alla tradizionale cottura della forma (3 agosto, ore 18) e alla 3^ edizione del Palio “Città di Casina” (4 agosto, ore 21) per decretare il miglior Parmigiano Reggiano 30 mesi. Dopo la vittoria della Latteria Sociale di Migliara nel 2012 e della Latteria Sociale San Giorgio di Cortogno nel 2013, anche quest’anno i caseifici in gara presenteranno una forma intera, che sarà aperta davanti al pubblico e giudicata da sei assaggiatori APR (Assaggiatori Parmigiano Reggiano).
Tra gli appuntamenti in onore dei sapori di montagna poi, torna “Cucina Teatro con gli chef”: ai fornelli in Largo Tricolore si alterneranno i famosi chef Giovanni Ortolano della Riserva del Re (2 agosto, ore 17.30), Gianni Brancatelli del Podere Elisa (3 agosto, ore 11) e Alessandro Fontanesi, main chef per Four Seasons (3 agosto, ore 18) in uno spettacolo di live cooking dall’antipasto al dolce, per reinterpretare in modo creativo il Parmigiano Reggiano di Montagna.
Chi ama il country style invece deve segnare in agenda l’appuntamento del 4 agosto (zona Mulinaccia, ore 9) con il celeberrimo Fast Pulling, la seguitissima gara di forza tra trattori speciali, pezzi unici frutto dell’ingegno dei piloti, che saranno chiamati a trascinare una pesante slitta il più lontano possibile dagli avversari.
Riflettori accesi poi sulla zona Peep dove sarà allestita un’area di relax e creatività, pensata per bambini e ragazzi. Un’idea nuova, resa possibile grazie all’impegno del gruppo “Dire, Fare… Teatrare”: per il primo anno dunque, una nuova generazione di giovani entra a pieno titolo nell’organizzazione della Fiera proponendo il talent show “Casina’s got talent” e un dj set (1 agosto, ore 21), l’animazione “BambinInForma” per imparare a conoscere il Parmigiano Reggiano (2 agosto, ore 17) e lo spettacolo di improvvisazione “Cabaret senza veli” (2 agosto, ore 21.30). Sempre in zona Peep non mancheranno gonfiabili, giostre e stand di giochi per i bambini.
Per tutti i quattro giorni della Fiera sarà anche possibile visitare le fattorie didattiche e l’esposizione di macchine agricole antiche e moderne, nonché i mercatini tematici tra cui quello agroalimentare Agricasina, il mercato ambulante e quello dell’usato domestico.
La Fiera di Casina infine è attenta all’ambiente: ha infatti aderito al circuito Ecofeste della Provincia di Reggio Emilia, grazie alla sua anima eco-friendly orientata alla riduzione dei rifiuti. In zona Peep inoltre Iren Emilia posizionerà una fontana dell’acqua pubblica e il Centro Ambiente Mobile (CAM), un punto di raccolta dove sarà possibile conferire rifiuti domestici speciali, differenziandoli in modo corretto, oltre a poter raccogliere preziose informazioni dagli operatori Iren.
FIERA CASINA_programma completo
Parmiggiano

Parmiggiano

Palio città di Casina

Palio città di Casina

Tracttor Pulling

Tracttor Pulling

Cucina Teatro

Cucina Teatro

Casari

Casari

Casari

Casari

Cammino di San Pellegrino – da Venerdì 22 a Domenica 31 Agosto 2014 Da Mantova a Lucca (passando per Toano e Gazzano) su antiche vie di pellegrinaggio attraverso i luoghi Matildici

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Tratto Cammino da Mantova a Lucca

Tratto Cammino da Mantova a Lucca

Cammino di San Pellegrino – da Venerdì 22 a Domenica 31 Agosto 2014
Da Mantova a Lucca su antiche vie di pellegrinaggio attraverso i luoghi Matildici.
Il Cammino di San Pellegrino (CSP), nasce dal recupero e valorizzazione di un’antica tradizione di pellegrinaggio alle spoglie mortali dei Santi Pellegrino e Bianco custodite nel Santuario di San Pellegrino in Alpe (LU), radicata soprattutto nelle popolazioni dei versanti montani reggiani, modenesi e lucchesi. Da alcuni anni, la
Polisportiva Montalto con il patrocinio del Comune di Vezzano sul Crostolo (RE) e delle Istituzioni locali, ha individuato e tracciato il percorso con freccia gialla e organizza un pellegrinaggio nel periodo estivo.
Nella rete europea dei cammini storici, il CSP si propone come ulteriore elemento di interconnessione lungo l’asse nord-sud passando per il cuore dei territori matildici.
Tradizionalmente il CSP si percorre a piedi dalla Chiesa di San Pellegrino di Reggio Emilia per raggiungere, dopo otto giorni di cammino, la Cattedrale di San Martino a
Lucca in cui si venera il crocefisso ligneo del Volto Santo.
Si percorrono 20-25 km al giorno facendo tappa a Montalto, Pieve di San Vitale, Toano, Gazzano, San Pellegrino in Alpe, Castelnovo di Garfagnana e Borgo a Mozzano. I territori attraversati narrano una storia millenaria fatta di pievi, ospitali, castelli, borghi, paesaggi e luoghi naturali di rara bellezza, nel cui contesto si inseriscono le gesta della Grancontessa Madide di Canossa.
Quest’anno, per la prima volta si partirà dalla Cattedrale di S. Pietro in Mantova, che custodisce le spoglie di S. Anselmo da Lucca, confessore e consigliere spirituale di Matilde, toccando anche altri luoghi a Lei cari come la Basilica di S. Andrea, che custodisce i sacri vasi al cui interno si trova la terra intrisa dal sangue di Cristo, raccolta dal centurione romano Longino che ne trafisse il costato, San Benedetto Po, nella cui abbazia del complesso monastico polironiano fu sepolta la Contessa, poi trasferita, in epoca successiva, in San Pietro a Roma e il grande Fiume.
Da Mantova, i Pellegrini del terzo millennio, percorreranno in bicicletta itinerari che si affiancano alle principali vie d’acqua (Mincio, Po e Crostolo) per giungere, in due giorni di lento pedalare e dopo aver fatto sosta a Luzzara, a Reggio Emilia.
Lasciate le biciclette e la comoda pianura, scarponi ai piedi, si cominciano ad affrontare le fatiche dell’andar per monti e valli, addentrandosi in territori dall’aspetto remoto, in cui, con la complicità della calura estiva e della stanchezza, può sembrare di scorgere sugli spalti di qualche castello la Grancontessa e Papa Gregorio VII, al cui cospetto, si inchina, implorandone il perdono, l’Enrico IV imperatore.
Nel lento scorrere dei passi, passato e presente si alternano come in un caleidoscopio di forme e colori; una piacevole sensazione di straniamento dalla quotidianità
svuota la mente e ci fa cogliere l’essenza più vera del creato; il cammino da fisico diventa trascendente e ci fa giungere alla meta differenti da come siamo partiti.
Per informazioni:
Polisportiva Montalto c/o:
Giuseppe Sassi @mail “stones1983@libero.it”, cell. 340 5897892
Lucia Giaroli @mail “lgiaroli@libero.it”, cell. 338 7315020
Paolo Zanichelli @mail “zanipa@alice.it”, cell. 348 4438304
Sebastiano Vinci @mail “evalc53@alice.it”, cell. 339 7598597
Con il contributo di: Edizione 2014 dei pellegrinaggi storici
2 giorni di MTB + 8 giorni di Cammino da venerdì 22 a domenica 31 agosto
PROGRAMMA E TAPPE
- Ritrovo ore 6.45 di venerdì 22 agosto c/o parcheggio p.le
Europa retrostante stazione ferroviaria di Reggio Emilia
p.zza Marconi 1 – Reggio Emilia
- Registrazione partecipanti, consegna MTB per carico su
automezzo che provvederà al trasporto a Mantova,
consegna Carta del Pellegrino
- Ore 7:47 partenza in treno. Arrivo previsto a Mantova ore
9:15.
- Recupero MTB, visita alla Città. Benedizione dei Pellegrini e
partenza
1° Giorno – venerdì 22 agosto
da Mantova a Luzzara (RE) – km 65
2° Giorno – sabato 23 agosto
da Luzzara a Reggio Emilia – km 40
3° Giorno – martedì 26 agosto
dalla Pieve di San Vitale a Toano – km 23
4° Giorno – mercoledì 27 agosto
da Toano a Gazzano – km 25
5° Giorno – giovedì 28 agosto
Da Gazzano a San Pellegrino in Alpe – km 19
6° Giorno – venerdì 29 agosto
da San pellegrino in Alpe a Castelnovo Garfagnana – km 19
7° Giorno – sabato 30 agosto
da Castelnovo Garfagnana a Borgo Mozzano – km 27
8° Giorno – domenica 31 agosto
Da Borgo Mozzano a Lucca – km 25
Rientro a Reggio Emilia con treno
ISCRIZIONI E INFO
Adesioni, fino ad esaurimento dei posti disponibili (circa 30), entro 14 agosto 2014 c/o:
- Giuseppe Sassi Cell. 340 5897892
- Sebastiano Vinci Cell. 339 7598597
- Paolo Zanichelli Cell. 348 4438304
Quota di partecipazione euro 100.00 comprendente:
- Pernottamenti e attraversamento in barca del Fiume Po
- Carta del pellegrino, attestato (Peregrinus) e maglietta
-Trasporto borsa nei posti tappa (solo da Reggio Emilia a San Pellegrino inAlpe)
Colazioni, pranzi (al sacco), cene e biglietti treno con costi a carico dei partecipanti
L’organizzazione declina ogni responsabilità relativa a eventuali danni subiti o causati a persone o a cose dai partecipanti. I minori dovranno essere accompagnati.
Polisportiva Montalto
Cammino San Pellegrino
Comune di Vezzano sul Crostolo
Tratto MTB da Mantova a Reggio Emilia
1° Giorno – domenica 24 agosto
da Reggio Emilia a Montalto – km 23
2° Giorno – lunedì 25 agosto
da Montalto alla Pieve di San Vitale – km 26
Tratto Cammino da Reggio Emilia a Lucca

Seggiovia di Febbio di nuovo in funzione

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Ieri è stata presentata la stagione 2014-2015. il recupero degli impianti di risalita è risultato meno complesso di quanto si potesse pensare: non solo la seggiovia triposto Fortino-Mardonde è di nuovo a disposizione, ma entro l’estate si conta di riattivare la seggiovia che arriva a quota 2000.

A presentare quanto fatto e quanto in programma sono stati Rino Marchiò, responsabile degli Usi Civici che hanno rilevato la stazione dopo il fallimento della società Alto Crinale, Mauro Tincani e Lorenzo Santi della nuova società di gestione “La Contessa”. Una società che ha già nel suo background le competenze di amministrazione di altre stazioni sciistiche, e che rappresenta garanzie per il futuro.

La presentazione è stata un momento di festa, della località turistica ma non solo: c’erano operatori turistici e commerciali, e tanti cittadini, per presenziare alla rinascita di un polo turistico che può avere grandi prospettive. Erano presenti anche il sindaco Luigi Fiocchi e l’assessore al Turismo Alberto Castellini.

La prima stagione della rinascita vera di Febbio potrebbe quindi essere la prossima estate, perché ora si punta a un turismo che comprenda l’intero anno: per la bella stagione si punterà su escursionismo, mountain bike, downhill. Per il prossimo inverno invece, oltre al ripristino delle funivie, si intende potenziare l’impianto di innevamento, risistemare i rifugi 2000 e Armaduk, realizzare una stazione intermedia lungo la Fortino Mardonde, ma anche avere un riordino dell’area asportando impianti, tralicci e macchinari non più servibili.unnamed

Sabato e Domenica 26 27 luglio presso le strutture parrocchiali della Chiesa di San Prospero in Cerrè Marabino si svolgerà Cerrè in Festa

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La chiesa di Cerrè di notte

La chiesa di Cerrè di notte

Sabato e Domenica 26 27 luglio  presso le strutture parrocchiali della Chiesa di San Prospero in Cerrè Marabino si svolgerà la tradizionale edizione di Cerrè in Festa, l’evento organizzato dall’associazione Culturale il Verabolino. Peculiarità di questa sagra paesana saranno i tortelli che le massaie cirelliane hanno confezionato seguendo le antiche ricette del paese. Da più di dieci anni questo evento richiama molto pubblico anche da fuori provincia per venire a consumare queste prelibatezze : quest’anno ne sono stati confezionati circa 30 mila che verranno serviti con alcuni sughi , dal classici burro e salvia a quelli con le noci o con il tartufo…

Nelle due serate ci sarà pure un intrattenimento musicale : il sabato serata country con le The West Girls e la domenica ballo liscio con Il giardino del Liscio mentre la domenica pomeriggio ci sarà animazione per bambini con antichi giochi e gonfiabili I proventi della festa andranno,  come da 13 anni a questa parte, per finanziare i lavori alla chiesa parrocchiale ed alla casa vacanze attigua alla chiesa dedicata a San Prospero.
Sorta nel 2005 l’associazione il Verabolino  è costituita per iniziativa di alcuni giovani cirelliani, con l’intento di organizzare attività culturali e di animazione all’interno del territorio, al fine di destinare le proprie risorse e finalità, al recupero storico artistico e culturale dei beni mobili ed immobili presenti nella frazione di Cerrè Marabino con l’intento di contribuire ad uno sviluppo in ambito turistico della frazione stessa,rendendosi attiva per la formazione e la diffusione delle tradizioni di carattere culturale, storico, folkloristico e sportivo del territorio. Il nome del’associazione deriva da “verabolo”: secondo alcune tesi di storici locali, il nome Marabino sarebbe una storpiatura del nome Verabolino, un rilievo identificato con l’attuale Monte di Vignola, sul quale ai tempi dei Liguri sorgeva un fortilizio del quale però non sono documentabili le tracce, che era in collegamento difensivo con il più noto Verabolo detto anche monte San Vitale a fianco del castello di Carpineti.
I volontari

I volontari

Le cuoche al lavoro

Le cuoche al lavoro

 

Ballata a corte

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“Una domenica a corte”, la rassegna organizzata dal Comune di Casina per la presentazione di opere e autori locali con il valore aggiunto della collocazione in un ambiente suggestivo e particolare “del contado” presenta domenica 27 alle 17.30 “La Ballata dell’Amorotto” di Eolo Biagini nella corte di Monchio dei Ferri: una saga montanara tra Papi, Duchi e un capitano coraggioso che colloca la vicenda del brigante di Carpineti sullo sfondo delle lotte del papato con il Guicciardini governatore di Reggio e l’intreccia con una appassionata storia d’amore che trova ospitalità in un più che familiare mulino sul Tresinaro.
Il testo sarà presentato e letto dell’autore stesso con la collaborazione di un esponente dell’Associazione degli Scrittori Reggiani di cui Biagini fa parte; è inoltre membro dell’Associazione Tiberina di Roma nonché di numerose altre accademie italiane ed estere. Uomo di grande cultura e ottimo conoscitore delle ottave cavalleresche, Eolo Biagini è noto come autore di “Un poema per Matilde”, unico poema epico su Matilde di Canossa in lingua italiana, oltre che per gustose satire dialettali. Al termine il casinese Francesco Rinaldi, promettente allievo del Peri Merulo di Castelnovo Monti eseguirà alla tastiera brani di Bach ed altri autori classici, oltre ad alcune composizioni personali.
Prima e dopo l’evento culturale la corte di Monchio dei Ferri sarà aperta alle visite sotto la guida esperta del padrone di casa, geom. Mario Taddei che ha fatto del complesso di torri quattrocentesche e corpi seicenteschi un vero gioiello del nostro Appennino. Come ha scritto qualche anno fa la prestigiosa rivista CasAntica in un ampio servizio, sono da sottolineare il rigore del restauro e la fedeltà dell’arredo, la rara consapevolezza d’approccio. “Il proprietario … ha fatto tesoro della caratterizzazione cronologica, intervenendo con più decisione negli ambienti recenti e alleggerendo la mano, sino a renderla pressoché invisibile, negli ambienti più antichi. Il nucleo originario brilla per una nuda essenzialità”. Domenica i visitatori potranno ammirare sia la cucina, la sala da pranzo e i salotti perfettamente arredati con i soffitti affrescati che le torri con i camini e gli scudi suggestivi alle pareti.


Alcune importanti innovazioni sono in fase di introduzione nel sistema di raccolta dei rifiuti a Casina

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Casina

Stefano Busanelli

Alcune importanti innovazioni sono in fase di introduzione nel sistema di raccolta dei rifiuti a Casina. Le illustra l’assessore all’ambiente Stefano Busanelli: “L’amministrazione comunale di Casina crede fermamente che il sistema di raccolta rifiuti oggi utilizzato nel nostro comune (raccolta stradale) sia ormai superato, i motivi sono numerosi, fra i principali ricordiamo l’impossibilità di differenziare le tariffe in base all’effettivo quantitativo di rifiuti prodotto e il fatto di non consentire l’ottenimento di buoni risultati di recupero della materia, sia in termini di percentuale di raccolta differenziata che di purezza e qualità dei materiali raccolti.

In attesa di riuscire ad introdurre un sistema di raccolta dei rifiuti di tipo domiciliare, l’amministrazione ha introdotto alcuni miglioramenti nel sistema di raccolta esistente grazie alla collaborazione di Iren Ambiente. In primo luogo, per tutti coloro che non potessero effettuare il compostaggio domestico è ora possibile conferire i rifiuti organici domestici presso un apposito contenitore collocato presso il Centro di Raccolta (stazione ecologica attrezzata) di Casina. Per effettuare la raccolta è necessario dotarsi di appositi sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile.

Inoltre, nei giorni scorsi sono state potenziate alcune batterie di cassonetti per la raccolta differenziata di Casina capoluogo, in particolare quelle posizionate lungo la Provinciale per Giandeto, via M. Del Rio, in Piazza IV Novembre, in Via Caduti per la libertà e nel parcheggio  del Peep (via Fratelli Meglioli) e via A. Moro (civico 44).

L’assessore all’ambiente Stefano Busanelli afferma che “queste modifiche consentiranno una più agevole la raccolta differenziata da parte dei cittadini. Per aiutare a non sbagliare la raccolta differenziata Iren Ambiente ha realizzato una comoda app disponibile per dispositivi Andriod e Apple: si chiama EcoIren che contiene tutte le informazioni sul servizio di raccolta rifiuti e le indicazioni su come differenziare senza errori”.

 

Martedì: confronto giovani/amministratori

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Chi sono i nostri amministratori? Che cosa pensano del territorio e dei cittadini che amministrano? Che cosa ritengono importante per la propria comunità, in particolare per i giovani e il loro futuro?
Grazie a una ricerca condotta lo scorso anno dall’Osservatorio Appennino Reggiano promosso dalla Camera di Commercio e con la consulenza del Laboratorio di Economia Locale dell’Università di Piacenza, i giovani dell’Appennino reggiano non si sono affidati al pregiudizio, alle frasi fatte, ai commenti del bar, ma sono andati a chiederlo agli amministratori stessi intervistando i sindaci dei comuni della nostra montagna; hanno poi sottoposto un questionario a tutti gli eletti in consiglio comunale, offrendo le proprie risposte alle stesse domande.
I risultati, per certi aspetti stupefacenti, saranno esposti ai Martedì alla Cantoniera con Gusto il 29 luglio alle 21.
Bianca Morani, la maestra di Casina che da anni partecipa alle indagini condotte dall’Osservatorio, li presenterà e commenterà insieme a diversi studenti che hanno partecipato all’iniziativa, al sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi, a Enrico Bini, l’ex presidente della Camera di Commercio oggi sindaco di Castelnovo ne’ Monti, a Giovanni Teneggi, direttore di Confcooperative e membro della giunta della Camera di commercio e a Paola Bacci dirigente dell’Istituto superiore Cattaneo Dall’Aglio.
Nell’occasione saranno trasmessi diversi video realizzati dai ragazzi durante gli incontri. 

“È la sperimentazione di un percorso di educazione civica sul campo, diversa perché supera il distacco e pone i giovani non solo come spettatori ma come ricercatori di dati. Non era ancora stato fatto e questo li ha motivati” spiega Bianca Morani.
Alcune spigolature: si direbbe che essere amministratori fa bene, visto che nessuno si dichiara infelice diversamente da quasi il 4% dei giovani; molto importante la libertà per entrambi; diversissimo invece l’interesse per il far carriera: lo zero degli amministratori contro il 32% dei giovani che puntano anche a guadagnare molto; negli interessi culturali i giovani battono gli amministratori; entrambi hanno molta fiducia negli artigiani ma solo gli amministratori non credono nella televisione diversamente dai giovani ben un terzo dei quali crede ancora nel grande schermo.
Il rinfresco finale è curato dalla Genni del Forno Magnavacchi e da Ecu Casina

Webcam del Passo del Cerreto di nuovo online!

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Dopo una lunga interruzione, tornano online le webcam posizionate al Passo del Cerreto (1256 mslm): si tratta di due telecamere di proprietà del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che si è impegnato per la loro riattivazione. ReggioEmiliaMeteo ne ha curato invece le varie fasi di installazione e continuerà a gestirne il funzionamento e la manutenzione, per avere strumenti sempre pronti a testimoniare il vivace clima appenninico.

Entrambe le nuove webcam hanno una migliore qualità dell’immagine e una migliore resa del colore rispetto ai modelli precedenti.

La prima webcam è puntata sulle sorgenti del Secchia, ed è caratterizzata dal profilo del Monte Alto, dell’Alpe di Succiso (2016 mslm) e del Monte Casarola. Alla base dell’inquadratura è riconoscibile la porta euromediterranea inaugurata domenica 27.


La seconda
 inquadra invece il Monte La Nuda (1895 mslm) e la Valle dell’Inferno:

Per entrambe le webcam sono come sempre attivi, sotto l’immagine in tempo reale, i video in timelapse dell’ultima ora (in alta definizione) e delle ultime 2 ore, oltre a quelli relativi alla giornata precedente (alba, tramonto e intero giorno), tutti visionabili anche su smartphone.
Di seguito il video del primo tramonto immortalato dalla webcam puntata su Valle Inferno; dopo i colori della sera, ecco le stelle e il loro aparente moto:

(click sull’immagine per visualizzare il video)

Va a funghi e trova… una bomba

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La vicenda è successa al passo del Cerreto. Un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale è stato ritrovato da un giovane della zona, mentre era in cerca di funghi, nei boschi del Passo del Cerreto. Si tratta di una bomba d’aereo conficcata nel terreno che venne sganciata dagli alleati durante l’ultima guerra.

Sono stati subito avvisati i carabinieri di Fivizzano, che hanno circoscritto la zona con segnali di pericolo, avvisando del ritrovamento gli artificieri dell’Esercito di Torino, che a breve interverranno per rendere inoffensivo l’ordigno. L’ordigno, della lunghezza di circa settanta centimetri e trenta di diametro, era conficcato nel terreno per oltre la metà delle lunghezza. Probabilmente era stato sganciato da un cacciabombardiere americano nella primavera del 1945 per impedire la ritirata ai soldati tedeschi nel versante fivizzanese del passo.

 

Marocchino arrestato per spaccio di droga

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Nonostante fosse già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., un marocchino 32enne abitante a Reggio Emilia perseverava nella sua attività di spaccio. La cosa non è sfuggita ai Carabinieri dell’Aliquota operativa di Castelnovo ne’ Monti, che ieri sera, supportati dai colleghi della stazione di Carpineti, hanno bussato alla sua porta per eseguire una perquisizione.

L’attività investigativa, che si protraeva già da qualche settimana, ha consentito di individuare il pusher attraverso il monitoraggio dei movimenti di alcuni assuntori residenti nella zona della montagna, che per rifornirsi di droga si spostavano fino in città.

Ieri sera la svolta. Avuta la certezza che le visite che il marocchino riceveva in realtà erano incontri finalizzati allo spaccio di stupefacenti, gli uomini dell’Arma hanno fatto irruzione nella sua abitazione. La perquisizione eseguita nell’immediatezza dei fatti ha consentito, infatti, di recuperare e sequestrare circa mezzo etto di eroina già confezionata in dosi, oltre al materiale necessario per la pesatura ed il confezionamento ed oltre 1.000 euro ritenuti provento di attività di spaccio.

Con tali elementi, quindi, l’uomo è stato condotto nella caserma di Castelnovo ne’ Monti ove è stato dichiarato in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine delle formalità di rito lo stesso è stato trattenuto a disposizione dell’autorità giudiziaria reggiana.

 

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