Quantcast
Viewing all 17107 articles
Browse latest View live

Furti: sequela infinita e inefficacia della sicurezza. Entrano con la scure stavolta

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Monte di Castelnovo

Ancora furti, ancora sotto Natale, incuranti della presenza delle forze dell’ordine. Ora anche di giorno. Una situazione che è da più parti giudicata insostenibile. La cittadinanza ha ormai il diritto di essere informata da parte delle forze dell’ordine e dalle pubbliche amministrazioni quali contromosse sono attuate. E oltre alla vox populi ora si leggono in merito prese di posizioni ufficiali.

 

DI GIORNO

A Vetto nei giorni scorsi e oggi è proseguita la caterva di furti nelle case. Con una nuova inquietante modalità: i furti avvengono anche di giorno. E’ accaduto ieri, si è ripetuto oggi.

Alle ore 17, ad essere colpita è la casa di una signora in località Ferro, poco sopra la chiesa. Solita modalità mezz’ora d’azione, casa a soqquadro, pochi danni e, in questo caso, limitato il valore asportato. Nelle stesse ore, presso un parrucchiere, una scena che ha dell’incredibile: ci si passa la voce, a mo’ di consiglio, e ci si affretta a tornare a casa in quei minuti del tramonto “perché a quell’ora colpiscono i ladri”.

 

NELLE STESSE CASE

A Castelnovo Monti passano solo pochi minuti. La casa della signora RF sorge in località Monte, salendo da Vetto sulla destra: era già stata visitata dai ladri un paio sere fa. Oggi al rientro della donna l’amara sorpresa, con i tre malviventi che fuggono sopra la scarpata. Anche stavolta la casa a soqquadro. Altro inquietante particolare: i malviventi sarebbero entrati a colpi di scure poi abbandonata sul letto.

Da segnalare, nella mattinata, il furto dall’auto di una borsetta (poi rinvenuta a Berzana) di una madre scesa al Peep per accompagnare il figlio all’asilo.

 

FUGHE ROCAMBOLESCHE

Al Monte di Castelnovo nel pomeriggio di oggi sono intervenuti nuovamente i carabinieri, ma ancora una volta senza esito. Nei giorni scorsi una ragazza castelnovese avrebbe incontrato un ladro che scappava a grande velocità, tanto da inciampare e cadere più volte.

 

LE PROTESTE

Da più parti iniziano a levarsi proteste. Se da un lato si guarda a un possibile maggiore coordinamento tra le diverse forze dell’ordine (carabinieri, polizia stradale, polizia municipale, polizia provinciale) a Vetto interviene nuovamente sull’argomento Gianni Ferrari, coordinatore ex Pdl: “la sgradevole visita dei ladri, che si ripete ormai con eccessiva e preoccupante frequenza, si manifesta con, oltre che con le ruberie varie, anche col mettere a soqquadro le case, con scasso di porte, finestre, arredi, e dunque con ulteriore spregio e danno per le cose che ci appartengono. A ciò si aggiunge il peso e l’angoscia di veder invaso e violato il nostro bene più prezioso, il luogo dove viviamo e che rappresenta la nostra ‘intimità’. Una profanazione che può renderci insicuri ogni qualvolta apriamo l’uscio di casa, per il timore di incontravi qualcuno, delle cui eventuali reazioni ed intenzioni nulla sappiamo. L’incrudelirsi di questo fenomeno induce ad utilizzare tutti i possibili strumenti atti a contrastarlo, anche da parte della pubblica Amministrazione – specie laddove, come a Vetto, non v’è una Stazione carabinieri né si può pretenderla – in modo da non far sentir solo il singolo  cittadino di fronte a questa delinquenza, sempre più minacciosa. Peccato che il sindaco di Vetto non abbia aderito, come invece altri Comuni, ad un progetto che prevedeva l’installazione di telecamere nei centri urbani (per una quota di spesa di circa 3.500 euro), una somma che a nostro vedere non era insostenibile per le casse comunali vettesi, volendo privilegiare  la sicurezza rispetto ad altre iniziative. Il ripetersi di questi episodi dovrebbe convincere il nostro Sindaco che il non far niente equivale di fatto a minimizzare l’azione di questi malviventi, che si sentiranno così autorizzati a continuare le loro periodiche incursioni e ruberie”.

“Sappiamo bene – conclude Ferrari – che il ricorso alle telecamere non è risolutivo, ma è comunque uno dei mezzi, non solo a detta nostra, che può funzionare da deterrente, agire cioè in via preventiva, e può anche permettere di raccogliere elementi ed  indizi per risalire agli  autori dei misfatti,  una volta che questi siano malauguratamente  già successi  (quantomeno al fine che non abbiano a ripetersi)”.

Analogamente a Castelnovo Monti Umberto Gianferrari chiede che possano essere installate fototrappole con le quali immortalare gli ignoti ladri.

Da più parti il malcontento e la paura sono tangibili. C’è in sintesi anche timore di potere assistere a episodi di giustizia sommaria o aggressioni in caso di scoperta dei furti.


Auguri di Natale al chiarore della luna

Image may be NSFW.
Clik here to view.
1

Ieri sera, martedì 17 Dicembre verso l’imbrunire, i bambini della Scuola dell’Infanzia di Felina assieme ai loro genitori e alle insegnanti, hanno condiviso un’emozione. Al chiarore di una splendida luna e di un cielo punteggiato di stelle, riscaldati da un falò preparato per l’occasione, davanti ad una natività costruita di fascine di rami e avvolta in un tappeto di foglie, i bambini hanno fatto gli auguri di Natale ai loro genitori cantando una canzoncina che è stata pensata, parolata e musicata per l’occasione.

L’atmosfera è risultata suggestiva grazie alle candele accese sparse in ogni dove che tracciavano il cammino di questa folla variopinta munita di lanterne costruite dai bambini e dalle insegnanti per l’occasione e come regalo di Natale da utilizzare in seguito la Vigilia di Natale accese sul davanzale di ogni finestra ad indicare la presenza di ogni bambino.

Circondati dalla natura, dal crepitio del fuoco, dal sussurrio di una chitarra e di un’armonica a bocca, riscaldati dal vin brulè preparato nel posto in cui si svolgeva il saluto, da una fumante cioccolata calda e  da un panorama mozzafiato, le insegnanti con l’aiuto di alcuni genitori a fine serata, hanno lanciato 10 lanterne cinesi volanti nel cielo come inno alla luce e quindi alla vita, regalando meraviglia e stupore non solo ai bambini, ma a tutti coloro che erano presenti.

 

“Nove galline e un gallo”, libro polifonico e policromo

Nove scrittrici, già piuttosto note al pubblico, si incontrano e decidono di scrivere un libro collettivo di racconti e ricette. Si autodefiniscono “galline”, e si scelgono un “gallo” (unico indiscusso re del pollaio) che le segua nella loro avventura. Eccole dunque tutte dentro un onirico (e satirico) pollaio, in compagnia del “gallo”,a dare vita a una vera e propria composizione polifonica e variopinta, con belle fotografie e illustrazioni. Due racconti per ogni “gallina”, – gemme narrative godibili e interessanti – una ricetta e il luogo del cuore. Il libro si intitola “Nove galline e un gallo – Racconti e ricette tra Secchia e Crostolo” ed è edito da CDL di Gianluca Borgatti – Finale Emilia (MO). Il progetto editoriale e le illustrazioni sono di Maura Mussini; i pregevoli bozzetti di arte calligrafica presenti nel testo sono trascritti da Ilde Rosati. Una bella idea per un bel regalo di Natale, questo libro, già distribuito online su tutte le librerie virtuali e presente a Reggio in tutte le librerie. Le autrici sono: Elisa Tosi, Laura Bizzarri, Patrizia Bartoli, Ilde Rosati, Franca Giaroni, Normanna Albertini, Ivanna Rossi, Donatella Boccalari, Maura Mussini e l’unico uomo: Francesco Giuseppe Sassi.

Image may be NSFW.
Clik here to view.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA

La classe IV I del Cattaneo dall’Aglio commenta la propria esperienza nel mondo della solidarietà

Image may be NSFW.
Clik here to view.
CARIT-1

Un breve testo, quello a seguire, proposto dalla  Professoressa Basenghi ed  elaborato dalla classe 4I del Cattaneo:

 

Sabato 30 novembre siamo andati all’ECU per contribuire alla raccolta di alimenti per le persone più in difficoltà distribuendo volantini e borsine a coloro che si recavano presso il supermercato.  E’ stata un’esperienza molto interessante e anche di crescita e formazione poiché ci ha fatto capire come la situazione sia drammatica oggigiorno: le persone disposte a fare un po’ di spesa per i più bisognosi molto meno. Noi ragazzi siamo molto fortunati e spesso non ci rendiamo conto delle gravi situazioni che molte famiglie vivono.

Intendiamo perciò riproporre una giornata così anche l’anno prossimo.

 

CLASSE IV I, Istituto Cattaneo con liceo dall’Aglio. 13/12/2013

 

Ma Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia?

Image may be NSFW.
Clik here to view.
santa-lucia-13-dicembre
ARRIVA L’INVERNO

Freddo e neve li abbiamo da diverso tempo, però, dal punto di vista astronomico, l’inverno inizia il 21 di Dicembre. Per l’esattezza, quest’anno, alle ore 18,11, quando il sole entra in Capricorno. Tanto tempo fa non era così, come ci ricordano alcuni proverbi:

                                            La nòta d’ Santa Lusìa [13 Dicembre]

                                             l’ê la pu’ lunga ch’a gh’ sìa,

 in contrapposizione all’altro riferito all’estate:

                                             Per San Barnabà (11 Giugno)

                                             el pu’  lóngo de la ‘stà.

                                            [Il giorno di San Barnaba  - è il più lungo dell'estate].

 L’equivoco ha un’origine storica: nasce da un calcolo errato nella riforma del calendario voluta da Giulio Cesare nel 46 a. C. Nel conteggio erano sfuggiti 11 minuti e 12 secondi. Intorno al 1300 d. C. questi minuti, sommandosi, erano diventati più di una settimana, e il rapporto tra il calendario civile e quello solare si era sfasato.

 Secondo Lapucci-Antoni (1) il proverbio citato si è affermato tra il 1325 e il 1350, periodo in cui il solstizio d’inverno era anticipato al 13 Dicembre (Santa Lucia) a causa dell’accumularsi dei minuti citati sopra. Papa Gregorio XIII° nel 1582 riformò di nuovo il calendario fissando il solstizio d’inverno tra il 21 e il 22 Dicembre, come è ora. 

 E il popolo? Pur portandosi dietro i vecchi proverbi, ha rimediato subito con quest’altro modo di dire (Veneto):

                                            San Tomìo [= San Tommaso, 21 Dicembre]

                                            el dì pu’ córto l’è ‘l mio.

 Quindi non più Santa Lucia ma San Tommaso. Dopo il 21, anche se siamo all’inizio dell’inverno, le giornate iniziano ad allungarsi fino a raggiungere il massimo con il solstizio d’estate, quando potremo esclamare:

                                            Il solstizio (d’estate) apre le porte

                                            alle giornate corte.

 Un tempo le persone ponevano molta attenzione a questi fenomeni e, naturalmente, misuravano tutto con le cognizioni del proprio tempo, empiriche più che scientifiche, ma rapportando ogni fenomeno con gli animali domestici, i capitali della famiglia.

Di quanto cresceva la luce diurna? Ecco una distinta valida per una quarantina di giorni:

                                             Santa Lusìa [13 Dic.] 

                                             l’é ‘l dì pu’ cûrt ch’a gh’ sìa

                                             Santa Lusìa 

                                              l’è la nota pu’ lunga ch’a gh’ sia.

In Toscana:                     Per San Tomè 

                                              il dì s’ allunga  quanto un gallo alza il piè;

In Veneto:                       Per San Tomìo 

                                              le giornade torna indrìo (invertono il cammino)

Da noi:                               Per Nadâl 

                                              un pè d’ nimâl;

Valle d’Aosta:                 Per Nadâl 

                                               quant un gal al pöl a-bcâr;

Un po’ ovunque:             Da Nadâl a l’ànn növ

                                                un sòcle d’ manšöl

                                                Per l’ànn vè-c

                                                un pè d’ cavrèt;

                                                 per l’ànn nö

                                                 un pè d’ manšöl;

                                                  per la Befàgna [6 Genn.]

                                                  un salt ad càgna;

                                                  Per Sant’Antùni abât [17 Gen.]

                                                   un’ùra e un quart;

A Modena:                           Per San Zemiân [31 Genn.]

                                                  un’ùra i’ fân.

A Vicenza troviamo questa variante:

                                                 Da Santa Lùzia a Nadàl

                                                 crèssi el zórno un pè de gal;

                                                  da Nadàl a Pasquèta (Epifania)

                                                  crèssi un’oreta

                                                 da Pasquèta a Candelòra

                                                 ghe vōl un’altr’ora!

 Oggi attendiamo l’inverno come se fosse un periodo di ferie. Addirittura si è fissato un giorno preciso (7 Dicembre) quale inizio della stagione sciistica.  Un tempo invece l’inverno era temuto per le conseguenze che poteva procurare:

                                              Arîva l’invêrne

                                              arîva l’infêrne!

 

                                               L’inverno l’è ‘l bòja dei véci, (ne fa morire molti)

                                              el purgatorio dei puteléti,      (si ammalano facilmente)

                                               e l’inferno dei poaréti.           (porta loro fame e malattie).

  (1): Carlo Lapucci – Anna Maria Antoni:  I proverbi dei mesi – Vallardi, 1985, pag 276.

Antonio Pigozzi a Corneto per l’allestimento del tradizionale presepe

Uno dei più famosi presepisti italiani e internazionali, Antonio Pigozzi di Gazzano, ha guidato per il terzo anno consecutivo i parrocchiani di Corneto, coadiuvati da altri appassionati, nella creazione di un presepe tradizionale, al centro della mostra che sarà inaugurata domenica mattina nel centro studi “I Ceccati”.

“L’allestimento, che rientra nella rassegna ‘La Via dei Presepi’ – spiega Giuseppe Lombardi, portavoce dei promotori – prevede anche molte altre rappresentazioni della natività, realizzate dallo stesso artista villaminozzese e da altri presepisti emiliani. Alle 10, alla presenza di autorità civili e religiose, fra cui Michele Lombardi, sindaco di Toano, Alberto Ovi, primo cittadino di Baiso, il parroco don Raimondo Zanelli e i presidenti della Croce rossa di Toano e della Croce verde di Villa Minozzo, avverrà il taglio del nastro, cui seguirà alle 11,15 la messa solenne”.

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Presepio di Corneto - lavori in corso  - a destra il maestro presepista Antonio Pigozzi

Presepio di Corneto – lavori in corso – a destra il maestro presepista Antonio Pigozzi, al centro il giovane allievo Nicolò Celegato

Il presepe centrale della mostra, di grandi dimensioni, realizzato “sotto la direzione del maestro Pigozzi, riproduce quest’anno la corte Giannasi di Stiano – continua Lombardi – di origine seicecentesca. Anche nelle scorse edizioni abbiamo ambientato la natività in uno scenario caratteristico delle nostre terre: uno scorcio del borgo di Cavidale, un’abitazione rurale di Chiozza, la casa a torre dei Ceccati (famosi artisti del legno e della pietra), sempre a Stiano, la corte di Villa Righi de L’Oca (ora ammirabile a Baiso) e l’elegante campanile, opera di Antonio Ceccati, simbolo del territorio cornetano, che quest’anno sarà invece in esposizione nella chiesa di Gazzano”.

Sottolinea infine il sindaco Michele Lombardi: “Questa esposizione costituisce una delle molteplici iniziative natalizie in programma nel toanese. La rappresentazione della natività, oltre al suo profondo significato religioso, simboleggia anche una vera e propria arte tramandata nei secoli, insieme a valori e memorie che hanno sempre trovato nei nostri paesi un terreno fertile ed accogliente. E che testimoniano una ricchezza non solo dovuta ai tesori ambientali e paesaggistici, e al patrimonio storico, artistico e culturale, ma anche e soprattutto alle risorse umane, molto attive nella valorizzazione del territorio, a dimostraz

ione di un grande amore nei confronti dei propri luoghi”.

La mostra dei presepi artistici di Corneto resterà aperta fino ai primi giorni di febbraio.

 

 

Il Ministro dell’Ambiente inaugura lo sci in notturna al Cerreto

Image may be NSFW.
Clik here to view.
programma sabato 21
Sabato 21 dicembre la stazione invernale di Cerreto Laghi inaugura lo sci in notturna sulla pista 2 e lo fa in pompa magna con la presenza di Andrea Orlando Ministro dell’Ambiente di origine spezzina.

Il rpogramma prevede il ritrovo alle 18 alla partenza impianti per salire al Rifugio Piella (completamente rinnovato) per un aperitivo e la successiva discesa a valle sulla pista 2 alle 19.

Cerimonia ufficiale con discorsi alle 20 al Park Hotel.

Con l’occasione Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale, ha inviato al ministro un saluto di benvenuto con la lettera che segue.

Onorevole Ministro,
siamo onorati della Sua visita a Cerreto , un luogo importante dell’Appennino, della neve, della natura e ora anche del nostro Parco Nazionale. Da “spezzino” Lei rinnova il grande contributo di sostegno commerciale, di presenze e di affetto venuto per tanti anni proprio dalla sua città per far vivere e crescere una stazione sciistica in Appennino. Questa “stazione” sta ora diventando una piccola città di montagna che ha nella natura e nella bellezza che la circonda il capitale fisso e strategico per il suo futuro.
Da Ministro dell’ambiente, Lei da valore alla straordinaria ricchezza di paesaggio e biodiversità che qui si concentra, nel nostro Parco Nazionale proprio sul confine climatico tra Europa e Mediterraneo.
Cerreto Laghi è un luogo di lavoro e di impresa, di turismo pluridecennale che ha le potenzialità per innovarsi e innovare nella direzione dei servizi e dei prodotti della green economy.
In proposito il Parco Nazionale – col Comune di Collagna – e operatori privati, sta portando ad esito un progetto Europeo di ricerca – Life-Ecocluster – per un modello di riqualificazione ambientale di un gruppo di imprese e servizi in un distretto turistico.
Saremo lieti di poterLe presentare proprio sabato il report conclusivo sugli aspetti ambientali e un programma di miglioramento ambientale del “Cluster Cerreto”.
In linea con la recentissima Conferenza Nazionale “La Natura dell’Italia” , il Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano è impegnato a dare valore alla sinergia tra biodiversità, paesaggio e green economy per la creazione di nuovo lavoro, e nuovi stili di vita, per il rilancio del paese.
Fausto Giovanelli
Presidente Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano

La caserma della Forestale a Busana… un’incompiuta!

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Ripresa lavori caserma forestale Busana
Il nostro lettore Mauro Benassi riaccende l’attenzione su di un’opera incompiuta in comune di Busana, la nuova Caserma della Forestale iniziata nel 2006 e che doveva essere finita nel 2008.

Così ci scrive:

Qualche tempo fa, su questo giornale, veniva pubblicata una nota del sindaco di Busana Govi nel quale si proclamava la ripresa dei lavori per la caserma della guardia forestale.

Ad un anno di distanza da quell’articolo, che risale al settembre 2012, il cantiere non sembra per nulla ripreso, anzi versa nel completo abbandono, ed i lavori sono ben lontani dalla conclusione.

Mi sembra di capire che questa caserma andrà a fare parte dell’ album delle opere incompiute italiane, o ancor meglio quello degli ecomostri che vanno tanto di moda negli ultimi tempi.

Ricordo anche che tale opera, iniziata nel novembre 2006 con taglio del nastro alla presenza di tutte le autorità, doveva essere terminata nel 2008.

A distanza di ben 5 anni rimane ai piedi del monte Ventasso in attesa di essere completata.

Sarebbe opportuno che il sig Sindaco non facesse promesse che non può mantenere!


Buon Natale alla città di Reggio Emilia dal Parco Nazionale dell’Appennino

Image may be NSFW.
Clik here to view.
reggio 21 dic
Sabato 21 dicembre per tutta la giornata il Palalupo (caratteristica struttura a forma di igloo) sarà collocatoa Reggio Emilia nella centrale Piazza Prampolini, tra il Municipio e il Duomo.

Ci saranno prodotti e sapori di Garfagnana, immagini e filmati inediti sul territorio dei versanti Emiliano e Toscano, sugli animali e sul paesaggio.

Una parte speciale – dalle 11 del mattino – sarà dedicata ai 50.000 Reggiani con origini montanare, con la presentazione del progetto “Parco nel Mondo” e dell’idea di cittadinanza affettiva del Parco rivolta a tutti coloro che per scelta o per necessità, negli ultimi decenni, hanno lasciato l’Appennino, ora diventato Parco Nazionale.

L’iniziativa si svolge nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale dei Migranti organizzata dal Comune di Reggio Emilia.

L’iniziativa intende coinvolgere tutta la cittadinanza reggiana come spiega il Presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli: «Mentre crescevano i distretti industriali della via Emilia, l’Appennino si svuotava di persone e si trasformava. L’agricoltura si trasformava e si riduceva, sono cresciuti i borghi, il paesaggio è cambiato, sono tornati gli animali, lupi, aquile, cervi e marmotte, ora un antico paesaggio agro-silvo-pastorale è il Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano.

C’è un Parco Nazionale assolutamente degno di questo nome, ancora poco conosciuto dai reggiani, a meno di un’ora da piazza Prampolini. Proprio in piazza Prampolini, all’interno del Palalupo, sabato 21 dicembre ne presenteremo le bellezze, il paesaggio, la natura e anche la storia umana. C’è una gigantesca migrazione interna alla nostra regione e all’Italia, alla base del cambiamento dell’Appennino. Una “migrazione” che è approdata anche in altri continenti, dalle Americhe all’Australia.

La città di Reggio Emilia ha il diritto e un po’ anche il dovere morale di conoscere meglio una parte delle sue radici e delle sue montagne.

Le “sue” montagne non sono le valli di Fassa e Fiemme, ma l’Appennino che si vede a occhio nudo dai piani alti degli edifici della città. L’Appennino dove è il confine climatico fra l’Europa e il Mediterraneo e dove i due versanti, emiliano e toscano, offrono emozioni e paesaggi diversi nello spazio di pochi chilometri. L’Appennino che ora poco sopra i 1000 metri offre sole, neve e natura e che vedrà nei giorni di Natale rientrare molte famiglie nei paesi ove hanno le radici.

Sabato prossimo, nel cuore della città, offriremo le immagini e le opportunità di escursioni e giornate di vacanza, nel verde nella neve e nel paesaggio, in un ambiente naturale umano, autentico a due passi da casa».

Il programma dell’iniziativa prevede: dalle 10:00 alle 19:00 nel Palalupo, book-shop, punto informativo del Parco Nazionale e punto vendita prodotti tipici del versante toscano del Parco; dalle ore 11:00 ‘Migrantes d’Appennino. Un pieno di cittadinanza: L’Appennino nel Parco, il Parco nel mondo per una Cittadinanza Affettiva di tutti gli emigrati dall’Appennino in città e paesi nel mondo’; dalle ore 17:00 ‘Immagini di un Parco da scoprire tra Europa e Mediterraneo, Presentazioni di filmati tra cielo e natura’.

Basket: LG Banco Emiliano vs. Montecchio venerdì 20/12 ore 21. Diretta su RADIONOVA

Image may be NSFW.
Clik here to view.
lgbasket12
Venerdì 20/12 alle ore 21,00, prima partita del girone di ritorno per Banco Emiliano Credito Cooperativo LG Basket .

La formazione montanara, quarta nel proprio girone, incontra Montecchio, terza in classifica.

I nostri ragazzi sono reduci da due importanti vittorie e desiderosi di riscattarsi dalla sconfitta incassata all’andata.

Come sempre il pubblico sarà il sesto uomo in campo.

Alla Nazionale del Parmigiano Reggiano… il primo riconoscimento è in Municipio a Casina: offre (in proprio) il sindaco

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Gianfranco Rinaldi al World Cheese Awards 2013

CASINA (19 dicembre 2013) – Celebrazioni sobrie ma ufficiali all’epoca della spending review e della crisi. Sono quelle della Nazionale del Parmigiano Reggiano che, per la prima volta in 13 anni di storia, sarà ricevuta a sabato 21 dicembre alle ore 10.30 al gran completo da un municipio, quello di Casina, per gli auguri di Natale.

Merito della recente grande vittoria inglese al World Cheese Awards 2013 di Birmingham conclusasi con 12 medaglie “gran parte delle quali – sottolineano i membri del Comitato Fiera di Casina – giunte da caseifici che già partecipano alla nostra Fiera del Parmigiano Reggiano. Ma, anche, un premio al lavoro di squadra svolto da questi 18 caseifici”.

Tra i 2777 formaggi in gara da 30 paesi erano rappresentati diversi caseifici (tra parentesi le rispettive medaglie con riferimento alle due categorie di stagionatura del concorso): per la provincia di Reggio Emilia: Tabiano (argento nella categoria > 18 mesi), San Giovanni di Querciola (argento <18), Migliara, Moderna, San Giorgio (argento <18), San Girolamo, i caseifici sociali di Cavola (due ori >18, bronzo <18 mesi), Castellazzo (oro >18), del Parco, Allegro (argento >19), la Società agricola Villa Aiola, la Fattoria Fiori (oro >19, bronzo <18), Antica Fattoria Scalabrini; per la prima volta ha partecipato con la Nazionale del Parmigiano Reggiano un produttore di formadìo delle vacche rosse: è l’Azienda Agricola Grana d’Oro; per Parma: Fratelli Boldini (argento <18, argento >18), Latteria sociale Santo Stefano, Caseificio Ravarano e Casaselvatica; per Bologna un membro storico della Nazionale, il caseificio sociale Fior di latte.

A fare gli onori di casa, assieme al Comitato Fiera e a Silvano Domenichini assessore all’agricoltura, sarà Gianfranco Rinaldi, sindaco salito appositamente a seguire le fasi cruciali del concorso – pagandosi autonomamente e la trasferta (al pari del brindisi che si terrà sabato), assieme ad alcuni supporter della pro loco di Cortogno.

“Ringraziamo tutte le persone che credono nel lavoro di questo gioco di squadra capace di promuovere nel mondo e dal punto di vista commerciale il prodotto”, spiegano dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano. “Prossimo appuntamento a gennaio a ridosso delle celebrazioni del Tricolore con una cerimonia di calibro nazionale che anticiperemo sabato”.

In queste ore sul profilo Facebook del team italiano più premiato al mondo (https://www.facebook.com/nazparmreg) stanno per essere pubblicate alcune foto e, successivamente a sabato anche il video con le foto del concorso.

Il mistero più bello

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Natività

Il mistero più bello: canti per il Natale che viene. E’ il titolo del concerto del Coro “Le Maestà”, diretto da Paolo Tavars, sabato 21 dicembre alle ore 20.45, presso la Chiesa di Felina e organizzato, oltre che dal coro, dalla Parrocchia di S. Maria Assunta. L’ingresso è libero e, al termine, ci sarà un rinfresco per tutti (G.A.).

“Anch’io canto”: prima rassegna canora per bambini al Cavolaforum venerdì 20 dicembre

Venerdì 20 dicembre p.v., alle ore 20,30, presso il Cavolaforum, si svolgerà “Anch’io canto”, la prima rassegna canora per bambini dai 6 ai 13 anni. Pur prendendo a prestito il nome dalla popolare trasmissione, l’obiettivo non è quello di imitare i cantanti famosi, ma di incentivare lo studio del canto in un territorio che ha una secolare tradizione in campo musicale.

I piccoli cantanti, che sono stati segnalati dagli insegnanti delle scuole primarie e secondarie, da amici e da conoscenti, hanno scelto liberamente il brano da presentare e la sera dello spettacolo porteranno la base musicale su cui canteranno o potranno essere accompagnati con strumenti dal vivo.

I giovani coristi di Marzia Schenetti e i gruppi di danza Arabesque Danzas e Eurytmhia Olistic Group preparati da Giuliana Sciaboni, che balleranno su basi cantate da Annalisa Sciaboni, saranno le guest star della serata.

Come chicca finale i cori degli alunni delle scuole primarie di Cavola e Cerredolo apriranno ufficialmente le feste con i loro auguri di Buon Natale in musica.

 

Creature mannare a Milano. Silvano Scaruffi ospite della trasmissione “Un dollaro per le librerie”

Martedì 17 dicembre la trasmissione itinerante “Un dollaro per librerie” per la prima volta dal centro di Milano, a due passi dal Duomo,

Image may be NSFW.
Clik here to view.
L'appello posto all'entrata della libreria

L’appello posto all’entrata della libreria

nella splendida location della libreria Bocca, di Galleria Vittorio Emanuele, è andata dunque in onda l’abituale appuntamento letterario del martedì sera condotto da Dario Boemia, Federico Rucco, con la regia di Tommaso Ghigna e l’assistenza di studio di Valentina Scarfia.

Ospiti della serata sono stati lo scrittore Silvano Scaruffi insieme all’illustratore di fama nazionale Mauro Moretti che sono scesi dall’Appennino tosco-emiliano per presentare uno il libro dal titolo “Un problema di creature mannare a Ligonchio”, trilogia surreale di un mondo a se stante, l’altro il nuovo progetto con cui l’emittente sandonatese ha deciso di varcare le soglie dell’editoria digitale: l’audiolibro dello giornalista Massimo Zanicchi dal titolo “I colori dei pittori”.

La cornice suggestiva della libreria è stata studiata per porre l’attenzione sulla possibile chiusura della stessa. La storica Libreria Bocca apre a Torino nel 1775 coi fratelli Giovanni Antonio Sebastiano e Secondo Bocca, nativi di Asti. In quell’anno nasceva William Turner, Volta inventava l’elettroforo e in America scoppiava la Guerra di Indipendenza. Quanta acqua da allora è passata sotto i ponti… Oggi la Bocca è forse la più antica azienda libraria rimasta in attività, ma rischia la chiusura perché la vendere libri è diventata ormai un’utopia.

La replica della trasmissione sarà ascoltabile anche sulle frequenze di Radionova questo venerdì dalle 17 alle 19 creando, per la prima volta, una collaborazione con il network “Twentyzradio”  www.twentyzradio.com

Il podcast è già ascoltabile all’indirizzo: http://www.mixcloud.com/twentyzradio/un-dollaro-in-duomo-silvano-scaruffi-mauro-moretti-e-massimo-zanicchi-17122013/

Il diario della serata di Silvano Scaruffi:

Alla libreria Bocca se ti scappa detto ‘schietto di pecora’, dopo mezzora tutti son lì che in mezzo a un discorso ci mettono sto inciso ‘schietto di pecora’. Dopo un po’ lo ripetono anche gli speaker della trasmissione radio. Lo dicono, lo soppesano, ‘schietto di pecora’, sorridono, e se ne stimano.

In vetrina, alla libreria Bocca, c’è una copia della prima edizione de ‘I promessi sposi’, credo, e costa dei mila euro, ne sono certo, me lo ha confermato anche Giorgio che gestisce la libreria.

Sua moglie mi sa che disegna delle specie di wurstel giganti con la faccia di cane, e la coda, di cane, e le zampette un po’ rattrappite. Illustra libri per bambini e i cani wurstel sono ritratti in grandi quadri appesi ovunque.

Alla libreria Bocca c’è una scala su rotaia per raggiungere i testi più in alto, secondo me siamo oltre i dieci metri.

Per arrivare alla libreria io, Emanuele e Massimo abbiamo preso la rotaia sotterranea a Porto di mare. A parte che tirava “na zinfra” umida da star male, nel gelo mi son chiesto “Che nome sarebbe Porto di mare per una stazione di Milano?” Poi mi son detto che anche a Ligonchio, sul monte, c’è un faro, ma niente scogli o risacca attorno.

In libreria Mauro disegna a raffica su fogli bianchi, tutti stan compiti e seduti, ma appena i fogli iniziano a girare, fanno a spintoni per portarsene a casa uno.

Il biglietto della metro vale novanta minuti dalla convalida. Appena lo leggo mi prende l’ansia, perché novanta minuti sotto terra con sta calabrona che inchioda proprio non li reggerei. Però con questo biglietto a Rho fiera non ci puoi andare. Perché non è valido. E mi rincuoro.

Appena usciti dalle fondamenta faccio una foto al duomo e viene tutta sfuocata.

Giorgio ha la manzola a una mano a forza di fare avanti e indietro per aprire la porta. Il campanello che ronza e ronza e ronza, zimme zomme la gente avanti e indietro. Secondo me potrebbe anche staccarlo, che poi un campanello, in una libreria… ma lui tiene duro, almeno un pò, poi vedo che si avvilisce e allora spalanca la porta e si piazza un metro fuori, a fumare.

Son lì con il microfono in mano, registi e speaker attorno, gli attori interpretano dialoghi del libro, Mauro da un lato che disegna, guarda attorno, ridisegna, Massimo dall’altro che ogni tanto scatta una foto. In sottofondo L. A. Woman, quella di Billy Idol. Sedute in libreria un po’ di giacche di velluto a coste fine, qualche cravatta, un paio di tailleur, un cappellino di pelo simil David Crockett su una ragazza, e mi chiedo come ci siamo finiti io, Emanuele, l’AbaoAqu, il libro mannaro, Mauro, alla libreria Bocca, che mette soggezione, e per calmarmi mi ripeto che abbiam preso la metro a Porto di mare. Così ci siam finiti.

I ragazzi di Twenty’z radio tra una canzone e una lettura mi fanno rivelare spezzoni di trama, che a fatica ricordo. E giù domande. Secondo me sperano che io dica ancora ‘schietto di pecora’, ma non cado nel tranello, per resistere alla tentazione in testa mi ripeto: armadgat, armadgat, armadgat armadgat. Domandano a più riprese “Com’è Legione?”, “E Varini?”, “E invece Gatlone?”, a chiunque verrebbe da dire che son ‘schietti di pecora’, ma io non mollo. Ci giro intorno.

Sul retro della libreria Bocca trovo a fumare la cassiera dello Spizzico che ha servito pizza, acqua e macedonia a Emanuele e a me, siam partiti con il nostro vassoietto, che Emanuele ha cappottato in terra appena si è seduto.

La serata và avanti, Beppe, l’altro editore dell’AbaoAqu chiama da Bosco Mesola per sapere com’è. Intanto i ragazzi di Twenty’z presentano l’audiolibro con i racconti sui pittori del mio amico Massimo. Mauro traccia due segni e consegna l’ennesima tavola in pasto al pubblico.

Dietro di me ci sono appese le sue tavole meravigliose, galleggiano tra dorsi di libri incisi, su fino al soffitto, di lato i cani wurstel che son belli anche loro, e non poco.

“Vai a Milano a presentare il libro? E dove?” Mi ha chiesto Kella una settimana fa al bar della Croce.

“Alla libreria Bocca, in galleria Vittorio Emanuele.”

“Dove?”

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Silvano Scaruffi in una foto ricordo della serata

 

“Lì, di fianco al Duomo.”

“Quella con il tetto trasparente?” Ha detto lui.

“Evè, mi sa che sia trasparente, con tutte le cagate di piccione sopra.”

“Grande!! Oh, una volta ci son stato in galleria e vendevano una gonna a seicentocinquanta euro. Son degli squilibrati!”

Fuori dalla libreria sbircio le vetrine, ma della gonna alla quale accennava Kella non c’è traccia.

Adesso lo chiamo e gli dico però dell’edizione dei Promessi sposi.

A ripensarci bene, io poi, quando ho detto ‘schietto di pecora’ volevo riferirmi al formaggio. Mi sa che non l’hanno mica capito.

 

 

 

Musica e solidarietà per il progetto “Nautilus”

Image may be NSFW.
Clik here to view.
MBB
Il Teatro Bismantova ha ospitato ieri l’altra sera, 18 dicembre, uno splendido evento che ha coinvolto più e differenti associazioni di volontariato ed enti territoriali per la realizzazione di un importante progetto. Durante la serata si è esibita in concerto la Merulo Big Band che, proprio in questo periodo, festeggia i dieci anni di attività. L’evento è stato dedicato a Silvia Piazzi, docente castelnovese, sconfitta poco più di un anno fa da un terribile male e  il ricavato del concerto è stato devoluto per l’acquisto del Nautilus, una sofisticata apparecchiatura medica che già dai prossimi giorni sarà a disposizione del personale dell’ospedale “Sant’Anna” di Castelnovo ne’ Monti.

La serata

Meravigliosa e indescrivibile l’atmosfera che si è venuta a creare ieri sera all’interno del “Bismantova”, con l’alternanza di momenti di gioia ad altri di grande commozione. La Merulo Big Band, sapientemente guidata dal Maestro Giovanni Picciati, ha dato vita ad un piacevolissimo concerto in cui si sono alternati brani strumentali a pezzi cantati dalle splendide voci di Marilena La Grotteria e Valerio Carboni: dallo swing alla fusion, da Sinatra a Gershwin, tutti i gusti dei numerosi spettatori sono stati accontentati. Ad arricchire ulteriormente la serata, la regia di Francesca Bianchi che ha intramezzato le performance musicali con la lettura di citazioni e scritti di Maria Teresa di Calcutta, Alessandro Baricco e Roberto Begnini.

Prima della conclusione del concerto, il dott. Ermanno Briglia ha illustrato l’innovativa tecnica della strumentazione “Nautilus”, che verrà acquistata con il ricavato della serata e grazie all’aiuto dell’associazione “Vogliamo la Luna”. L’apparecchiatura verrà donata al “Sant’Anna” e verrà utilizzata nel reparto di “terapia intensiva” per favorire l’operazione di posizionamento dei cateteri venosi centrali. Anche il sindaco Gian Luca Marconi è intervenuto mettendo in evidenza l’importante attività della Merulo Big Band che ha contributo alla crescita culturale del paese in questi dieci anni. Grandi elogi e ringraziamenti per il direttore Giovanni Picciati (a cui è stata donata una targa), per il presidente Corrado Muratori e per tutti i componenti della Big Band. Marconi ha inoltre esaltato il contributo delle associazioni di volontariato presenti sul territorio, in particolare di “Vogliamo la luna” promotrice del  progetto, da sempre attenta ad appoggiare progetti di questa rilevanza sociale ed ha concluso il suo intervento ricordando con affetto la forza e il coraggio di Silvia Piazzi, a cui è stata dedicata la serata. La sorella di Silvia, Mariola, è stata tra le ideatrici dell’evento ed ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro contributo per permettere la realizzazione di questa splendida serata.

Il progetto “Nautilus”

Si tratta di un dispositivo sofisticato costituito da un potente PC che, tramite una complessa rete di strutture elettroniche, viene utilizzato per rilevare il corretto posizionamento dei cateteri venosi centrali mediante la visualizzazione e la stampa dell’ECG Intacavitario. Grazie a questo nuovo presidio, è possibile misurare la lunghezza dei cateteri venosi centrali a livello del tratto anatomico della vena cava superiore e l’atrio destro del cuore. Questo sistema può essere utilizzato con pazienti che necessitano di un catetere venoso centrale, ad esempio pazienti ricoverati in rianimazione, oppure pazienti oncologici, chirurgici, cardiologici, oppure pazienti in condizione di emergenza in Pronto Soccorso. Si tratta di un’apparecchiatura che faciliterà questa complicata manovra e rendere più sicura ed efficace questa delicata ma importante operazione.

Il progetto “Nautilus” nasce da un’avanzata ricerca del C.N.R.  (Consiglio nazionale delle ricerche) di cui il dott. Ermanno Briglia è tra i membri e comprende anche altri medici e ricercatori di fama internazionale. Con questo apparecchio, il Sant’Anna diventerà uno dei pochi centri in Italia a potere beneficiare di tale attrezzatura, donata grazie all’impegno di tanti membri della comunità.

(Simone Torlai)

 


Gli amministratori di Carpineti cantano

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Disco di Natale Comune di Carpineti

Il Comune di Carpineti canta per i suoi piccoli abitanti. È un regalo insolito ed originale, quello preparato dall’amministrazione carpinetana per gli alunni degli asili e delle scuole elementari, un disco con canti natalizi che vedono alla voce anche il sindaco Nilde Montemerli e i consiglieri del gruppo di maggioranza.

Un dono che la Montemerli ha consegnato personalmente nella mattinata di di ieri, venerdì 20 dicembre, alle bimbe e ai bimbi dell’asilo nido, degli asili comunali di Carpineti e delle Casette, di quello parrocchiale del capoluogo e delle scuole elementari sempre del capoluogo e di Valestra. Accompagnata da due Babbo Natale e da un folletto, tre volontarie dell’associazione Amici del Presepe di Bebbio, la Montemerli ha fatto visita a tutte le scuole e donato i dischi ai piccoli abitanti carpinetani.

Il disco, “Canti di Natale”, contiene quattro brani e tre intermezzi, realizzati grazie alla collaborazione di Giacomo Baldelli, Andrea Gualtieri ed Andrea Rovacchi, oltre alla grafica curata da Gigi Cavalli Cocchi.

Alle voci nella canzone iniziale, “E cosi viene Natale” di Zucchero, assieme a Jack Baldelli cantano il sindaco Montemerli e tutti gli undici consiglieri del gruppo di maggioranza che amministra il Comune di Carpineti. Un coro formato dagli amministratori, che hanno voluto così fare un dono speciale ai più giovani fra i loro concittadini.

È il secondo regalo speciale dopo quello del 2012, quando l’amministrazione ha preparato un disco con una serie di fiabe natalizie narrate dalla voce della Montemerli. Nel 2013 l’esperienza, che ha ottenuto ottimi riscontri, si è ripetuta con questo cd, pensato non solo per i bambini, come conferma la scelta delle canzoni. Non i classici tradizionali, ma brani moderni fra cui River di Joni Mitchell e Ring Them Bells di Bob Dylan.

“I piccoli alunni hanno apprezzato il dono, riempiendo di domande e di ringraziamenti la Montemerli e le tre aiutanti, a cui è stato chiesto fra l’altro come mai non fossero arrivate con le renne, ma con il pulmino comunale. I bimbi dell’asilo hanno ringraziato recitando a loro volta due poesie natalizie”.

È possibile vedere il filmato della registrazione della canzone con gli amministratori, incisa allo studio Bunker di Rubiera, su YouTube, all’indirizzo

http://www.youtube.com/watch?v=pPqpuYE7h0U&feature=youtu.be

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Disco di Natale

Fusione finanziata

Alessandro Govi, sindaco di Busana e vicepresidente Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano, informa che l’ufficio di presidenza della Regione Emilia-Romagna, nella seduta del 27 novembre scorso, con delibera n. 173/2013 ha approvato la graduatoria del bando per il finanziamento di processi di partecipazione nell’ambito dei progetti di fusione di comuni. Tra i progetti presentati è stata finanziata anche la richiesta dell’Unione dei comuni per il progetto denominato “Due valli, quattro municipi, un unico comune – Percorso partecipato verso la fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto” per un importo (totalmente coperto dal contributo regionale) di  € 15.000,00. La graduatoria e la delibera sono pubblicate sul sito del tecnico di garanzia in materia di partecipazione.

“Nel progetto sono previste diverse azioni che accompagneranno il percorso fino al referendum che si terrà nel mese di ottobre 2014, nel quale i cittadini saranno chiamati ad esprimersi con un sì o con un no sul progetto di fusione e sulla scelta del nome del nuovo comune (Ventasso, Nasseta, Crinale reggiano, Crinale dell’alto Appennino reggiano, Alto Appennino reggiano, Nasseta e Valle dei Cavalieri)”.

Gli aspetti più significativi di questo percorso sono:

- la realizzazione di un notiziario dell’Unione dei comuni, “Il crinale”, tematizzato sul progetto di fusione che sarà recapitato a tutte le famiglie dei quattro comuni nei prossimi giorni;

- la realizzazione di un sito internet (www.fusionecrinale.re.it), che sarà attivo già dalle prossime settimane;

- un percorso di formazione del personale dipendente dei quattro comuni e dell’Unione e una collaborazione con l’Istituto comprensivo di Busana per il coinvolgimento dei ragazzi della scuola nella scelta del nome del nuovo comune, tra quelli proposti o eventualmente per valutare nuove proposte di denominazione;

- una serie di incontri tematizzati, oltre alle assemblee pubbliche già svolte in tutte le principali frazioni dell’Unione.

“In particolare saranno promossi incontri con il mondo della scuola, forze dell’ordine, rappresentanze sindacali, consorzi forestali e usi civici, associazioni di volontariato, vicariato e parroci, associazioni sportive, incontri con le associazioni degli imprenditori, agricoltori, artigiani e commercianti”.

 

La notte bianca natalizia di Vetto

Oggi, sabato 21 dicembre, dalle ore 16 alle ore 23 a Vetto si terrà la 4^ edizione della “Notte Bianca di Natale”. La manifestazione, che in questi anni ha riscontrato un sempre maggiore numero di visitatori, si svolgerà lungo la strada principale del paese (via Val d’Enza) con espositori di artigianato artistico e mercatino biologico. Lungo la strada i commercianti (che terranno aperti i loro esercizi) e le associazioni di volontariato offriranno ai passanti vin brulè, frittelle di baccalà, salumi, gnocco e salumi, oltre ad altre specialità montanare.

Dal pomeriggio la carrozza di Babbo Natale porterà a fare un giro per le vie del paese bambini e adulti. Babbo Natale, dalla sua postazione in piazza Marconi, darà ad ogni bambino un piccolo omaggio. La musica sarà assicurata da una band itinerante folkloristica, “Altra Musica”, che suonerà tra i banchetti degli espositori e nei punti di aggregazione.

Il clou della giornata sarà alle ore 22,30 con uno spettacolo musicale pirotecnico nella piazza del Comune.

Info: tel. 0522815221, www.comune.vetto.re.it

La locandina col programma

 

Un proverbio tira l’altro (2): Chi la fa l’aspetti

  

Image may be NSFW.
Clik here to view.
LaVolpeelaCicogna

 Ab alio expèctes àlteri quod fèceris = Aspettati da chiunque ciò che tu hai fatto ad altri.

Traduce alla lettera l’espressione popolare: Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. O la massima: Chi la fa l’aspetti. Era opinione diffusa che persino le cattive intenzioni, prima o poi, venissero punite. Una variante del motto suona: Ab alto expectes alteri quod feceris [Aspettati dal cielo ciò che hai fatto ad un altro]. Calcando ancor più sul pessimismo si arrivava a dire:

A n’ fâr mâl ch’ l’é pcâ;

a n’ fâr bên ch’ l’é strusciâ

[Non fare male che è peccato;  non fare bene che è sprecato].

 

Perché si dice…

 

                                  Acqua in bocca

Una signora molto devota e bene intenzionata, ma afflitta dal vizio della maldicenza, chiese al confessore come liberarsi da tale cruccio. Risultati vani i rimedi della preghiera e dei buoni propositi il confessore le diede una boccetta d’acqua di sorgente (acqua normalissima) con l’invito a metterne due gocce sulla lingua ogni volta che sentiva crescere la voglia di parlare male di qualcuno, e tenere la bocca chiusa fino a quando la tentazione non fosse passata. Un altro aneddoto, attribuito a S. Filippo Neri, parla di una penitente che, anche lei, non riusciva a smettere di parlare male del prossimo. Il santo le ordinò di prendere un pollo e di spennarlo lungo la strada in una giornata di vento, poi ritornare da lui. Quando questa si ripresentò, contenta d’avere fatto quanto suggerito, il santo le ordinò di ripercorrere il tragitto e raccogliere tutte le penne. La donna rispose che era impossibile. “Anche fermare le conseguenze della maldicenza e delle calunnie è impossibile”, rispose il santo.

 

 

 Image may be NSFW.
Clik here to view.
292s8hu[2]

 

“Fiducia che entro breve se ne verrà a capo”

In merito al tema della sicurezza, e nello specifico dei furti domestici che nell’ultimo periodo hanno visto una recrudescenza a Castelnovo ne’ Monti ed un po’ in tutto l’Appennino, il sindaco del capoluogo montano Gian Luca Marconi rende noto di aver incontrato nei giorni scorsi il Capitano Dario Campanella, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castelnovo, insieme al comandante della Polizia municipale Marco Longagnani, per fare il punto sulla situazione.

L’incontro si è svolto in un clima di piena intesa e collaborazione sui temi del presidio e la sicurezza del territorio. E al proposito commenta Marconi: “Le forze dell’ordine stanno lavorando con grande impegno, attraverso tutti gli uomini ed i mezzi disponibili, per la sicurezza di tutti i cittadini, che invitiamo nuovamente alla massima collaborazione per fornire ogni segnalazione utile ad arginare il fenomeno dei furti. Invitiamo la comunità ad avere fiducia in questo sforzo portato avanti in particolare dai carabinieri, che, siamo convinti, porterà a risultati concreti in tempi brevi. Per quanto riguarda l’Amministrazione comunale, proseguono i turni straordinari serali e notturni della Polizia municipale, nonostante le ristrettezze di personale e di bilancio. Quella dei furti è una tematica ben presente nella nostra attività amministrativa, sulla quale siamo impegnati quotidianamente. Cogliamo l’occasione per fare i più sentiti auguri di un sereno Natale a tutti i cittadini, invitandoli ancora una volta ad avere fiducia negli sforzi che si stanno portando avanti”.

 

Viewing all 17107 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>