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Dal 1 luglio 2017 il S.Maria Nuova confluirà nell’AUSL per una unica azienda sanitaria provinciale con 7000 dipendenti

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A partire dal primo luglio 2017, a Reggio Emilia ci sarà un’unica Azienda sanitaria, denominata Azienda Usl di Reggio Emilia, frutto della fusione fra l’attuale Ausl e l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. E’ quanto prevede il progetto di legge della Giunta regionale, strutturato in otto articoli, che definisce un nuovo assetto dei servizi sanitari reggiani secondo un percorso di integrazione – funzionale e strutturale – e di razionalizzazione organizzativa, e che garantisce lo snellimento amministrativo e il contenimento della spesa pubblica. Al tempo stesso, assicura e potenzia i servizi sanitari nell’interesse delle persone e della collettività, in un’ottica di valorizzazione qualitativa, omogeneità, appropriatezza ed efficienza. Progetto di legge regionale e percorso verso la fusione sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Allende dai  presidenti della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, dal sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e dall’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi.

Dalla data di fusione, dunque, l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” cesserà e l’Azienda Unità sanitaria locale di Reggio Emilia subentrerà a tutti gli effetti. Il patrimonio dell’Azienda ospedaliera, costituito da beni mobili e immobili, verrà trasferito all’Azienda Usl di Reggio Emilia. I direttori generali dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliera, in carica all’entrata in vigore della legge, assicureranno tutti gli adempimenti necessari alla fusione delle due Aziende e alla cessazione dell’Azienda ospedaliera. In particolare, effettueranno la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare al 30 giugno 2017, della dotazione organica complessiva al 30 giugno 2017, e dei fondi contrattuali.

Quella che nascerà, ha annunciato l’assessore regionale Venturi, sarà la terza azienda sanitaria della regione dopo Bologna e la Romagna, oggetto nel 2014 di analoga fusione,  con circa 6.905 dipendenti, quattromila dei quali all’Ausl, e un bilancio da 1,3 miliardi di euro.

A guidare la nuova azienda unica sarà Fausto Nicolini, attuale direttore generale dell’Ausl di Reggio, incarico che abbandonerà a breve per subentrare alla direzione generale dell’Azienda ospedaliera “Santa Maria Nuova” al posto di Antonella Messori, in procinto di assumere analogo incarico al policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.  “Per competenze, qualità e capacità di visione, Fausto Nicolini è il candidato naturale del nostro territorio a guidare la nuova azienda unica”, hanno sottolineato il presidente Manghi e il sindaco Vecchi nel ringraziare “Antonella Messori, chiamata a dirigere il più grande ospedale della regione, per quanto fatto per la sanità reggiana”.

“E’ l’avvio di un percorso che ci consentirà di rafforzare ancora di più il sistema sanitario reggiano, condividendo le decisioni con il territorio e la realtà locale  – ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini– Sanità reggiana nella quale abbiamo investito negli ultimi due anni quasi 30 milioni di euro per il rinnovamento degli spazi e delle strumentazioni diagnostiche e di cura, puntando al consolidamento della rete territoriale dei servizi. Qui abbiamo inaugurato nel giugno scorso il Centro Oncologico di Reggio Emilia (CoRe) e solo pochi giorni fa abbiamo avuto la presentazione del progetto del nuovo Padiglione MiRe – Materno Infantile Reggio Emilia. Il tutto si inserisce nel rafforzamento più complessivo del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, per dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori: potenziandolo, anche attraverso la stabilizzazione e l’assunzione di personale – medici, infermieri, operatori – e alzando l’efficacia delle prestazioni (cito solo l’abbattimento delle liste d’attesa) e aprendo la strada a livello nazionale con la legge che rende obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere ai nidi dell’Emilia-Romagna, prima norma in Italia che abbiamo voluto a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli”.

“La progressiva integrazione tra le due aziende era auspicata, da inizio 2015, dalla stessa Conferenza territoriale sociale e sanitaria: la fusione arriverà con tempi ravvicinati rispetto al traguardo iniziale e questa linearità e rapidità tra un obiettivo e il suo conseguimento è certamente un’altra notizia positiva – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi – Per la sanità reggiana, che è una buona sanità, nulla cambierà: si continuerà a investire sulle grandi opere, ma anche sugli ospedali del territorio nell’ottica di un unico presidio ospedaliero provinciale che ha ovviamente l’arcispedale  Santa Maria Nuova come hub centrale e che integra competenze e specializzazioni delle singole realtà”.

“E’ un frangente storico per la sanità reggiana: dopo aver da poco inaugurato il CoRe e lanciato il MiRe oggi si annuncia la nascita di una delle più grandi aziende sanitarie italiane grazie alla fusione di due realtà entrambe in condizioni di assoluta eccellenza , riconosciuta a ogni livello, che potranno sviluppare  i già forti contenuti di efficienza e valorizzazione delle competenze mediche e sanitarie, di ricerca e cura”, ha aggiunto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi  sottolineando “la contestuale “nascita del ‘grande’ Irccs-Santa Maria, con un ruolo centrale per la ricerca e la cura dell’intero sistema della salute reggiano”.

“Già da tempo – ha concluso l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – l’Azienda Usl e l’Azienda ospedaliera ‘Arcispedale Santa Maria Nuova’ di Reggio Emilia hanno sperimentato forme di integrazione nella programmazione, gestione e produzione dei servizi sanitari e delle attività tecniche a supporto. Integrazione, peraltro, incoraggiata anche dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Reggio Emilia, che ne ha auspicato il rafforzamento fino all’approdo a una sola azienda sanitaria”.

Il progetto di fusione

Dalla data di fusione del primo luglio 2107 l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” cesserà e l’Azienda Unità sanitaria locale di Reggio Emilia subentrerà a tutti gli effetti. Il patrimonio dell’Azienda ospedaliera, costituito da beni mobili e immobili, verrà trasferito all’Azienda Usl di Reggio Emilia. I direttori generali dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliera, in carica all’entrata in vigore della legge, assicureranno tutti gli adempimenti necessari alla fusione delle due Aziende e alla cessazione dell’Azienda ospedaliera. In particolare, effettueranno la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare al 30 giugno 2017, della dotazione organica complessiva al 30 giugno 2017, e dei fondi contrattuali.

Il personale in servizio nella pre-esistente Azienda ospedaliera, con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o determinato, verrà trasferito senza soluzione di continuità all’Azienda Usl di Reggio Emilia in base a quanto previsto dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (“Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”). Nel rispetto dei principi previsti dalla legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (“Norme generali sull’organizzazione e il funzionamento del servizio sanitario regionale”), il processo di fusione e integrazione è svolto garantendo la valorizzazione delle risorse umane e professionali degli operatori, la qualità e la sicurezza del lavoro, la distribuzione ottimale delle risorse per l’esercizio dei servizi, la formazione e la riqualificazione condivisa delle risorse umane.

Gli organi dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, in carica al 30 giugno 2017, lo rimarranno sino alla scadenza naturale. Entro il 30 giugno 2018, il direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia adeguerà l’atto aziendale al nuovo assetto istituzionale e organizzativo fissato dalla legge. Per promuovere e valorizzare le forme di cooperazione e innalzare il livello qualitativo dei servizi sanitari erogati, con particolare riguardo a quelli più complessi, la riorganizzazione deve prevedere la costituzione di un presidio ospedaliero unico, articolato in più stabilimenti, che incorpori il presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Reggio Emilia all’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Sempre a partire dal primo luglio 2017, la titolarità dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (IRCCS) “Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia”, costituito all’interno dell’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”, verrà trasferita all’Azienda Usl di Reggio Emilia. L’organizzazione e il funzionamento dell’IRCCS continuano a essere disciplinati dalla vigente normativa nazionale e regionale. Il consiglio di indirizzo e verifica e il direttore scientifico, in essere al 30 giugno 2017, rimangono in carica sino alla loro scadenza naturale.

Il progetto di legge della Giunta stabilisce inoltre misure organizzative volte a perseguire, nel rispetto delle competenze dello Stato, politiche di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza. L’articolo 5 – “Politiche di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza” – è dedicato nello specifico alla prevenzione della corruzione e alla promozione della trasparenza da parte delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale dell’ Emilia-Romagna e agisce in coerenza e continuità con quanto stabilito all’articolo 15, comma 3, della legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 (“Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”).

 

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Il 6 dicembre al Seminario di Marola la Conferenza per il Turismo in Appennino

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E’ in programma martedì prossimo, 6 dicembre, nella sede dell’antico Seminario di Marola, un appuntamento importante per il futuro dell’Appennino, e per iniziare a delineare, in maniera corale, le linee da seguire per rendere finalmente il turismo un settore davvero trainante per l’economia territoriale.

“Laboratorio sul turismo: prendersi cura dell’Appennino” è il titolo significativo della Conferenza per il Turismo dell’Appennino, che inizierà nelle sale del Seminario dalle ore 9.15.

La Conferenza fa seguito all’Accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino, sottoscritto nei mesi scorsi da Camera di Commercio, Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, ed è organizzata dagli stessi enti congiuntamente ai singoli Comuni del comprensorio, che però vogliono con questa giornata iniziare un percorso nuovo, aprendo un dialogo che coinvolga, su ogni possibile intervento riguardante il settore, le realtà imprenditoriali turistiche, le associazioni che operano per la valorizzazione del territorio e comunque tutti i soggetti a vario titolo impegnati per mettere a sistema le eccellenze dell’Appennino, in particolare la rete di imprese Parco Appennino Turismo.

Il programma della giornata del 6 dicembre prevede alle 9.15 gli accrediti e le registrazioni, alle 9.30 saluti del Sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, alle 9.40 la presentazione del Protocollo d’intesa “Per un Turismo d’Appennino” a cura del Presidente dell’Unione Montana e Sindaco di Castelnovo ne’ Monti Enrico Bini.

Il documento, firmato la scorsa estate, ha costituito la base per un lavoro sistematico e stabile sul settore e per assicurare anche il miglior impatto delle decisioni che hanno visto dapprima l’inserimento dell’Appennino Emiliano fra le aree interne scelte dalla Regione Emilia-Romagna tra quelle candidate ad entrare nella strategia nazionale del Governo, e successivamente l’individuazione della stessa zona appenninica come area interna-pilota per la realizzazione di nuovi programmi di sviluppo economico. Alle 9.50 ci sarà l’intervento del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Stefano Landi, dalle 10 presentazione dei temi in discussione e il dibattito aperto.

“Obiettivi essenziali di questa prima conferenza – spiega il Presidente dell’Unione Appennino, Enrico Bini – è avviare l’attuazione dell’accordo tra Unione, Parco e Camera di Commercio, e arrivare a una presa di coscienza del divario tra il potenziale attrattivo del nostro Appennino oggi, e le capacità differenti dei soggetti pubblici, privati e associativi di metterlo a valore. Vorremmo inoltre iniziare a condividere una nuova visione del turismo in Appennino, in coerenza con le linee della conferenza nazionale del Ministero e la nuova Legge regionale sul turismo. Infine vogliamo monitorare i cambiamenti in corso e mettere a fuoco gli scenari del presente e quelli del futuro”. Aggiungono il Presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli e Giovanni Teneggi, componente della Giunta della Camera di Commercio: “Il turismo da far crescere su questo territorio, la cui attrattività non è condensata in un singolo elemento “eccezionale”, ma sta nell’insieme equilibrato di valori naturali e valori umani, non può essere settore separato o aggiuntivo, ma deve essere strettamente connesso col vivere in Appennino in tutte le sue dimensioni: paesaggio, cultura, governo del territorio e dell’ambiente, agricoltura di qualità, stagioni, scuola, sport, associazionismo, volontariato, senso di appartenenza e di comunità. Diventare appieno un distretto turistico competitivo presuppone da un lato innovazione imprenditoriale e culturale, e dall’altro un altrettanto forte investimento sull’ amore e sulla cura degli abitanti per il proprio territorio. Esperienze come la rete Parco Appennino Turismo dimostrano che è possibile e utile lavorare insieme”.

La conferenza di martedì prossimo intende essere un momento partecipato per parlare di nuovi modelli di turismo in Appennino, internazionalizzazione del marketing turistico e territoriale, miglioramento del sistema – turismo per renderlo maggiormente competitivo attraverso una maggiore integrazione tra i diversi operatori, individuazione di un target turistico di riferimento e come raggiungerlo, situazione delle politiche di sostegno delle imprese turistiche e opportunità del prossimo futuro, che sono molte a livello europeo, regionale e locale.

Per informazioni, tel. 0522 610522, 0522 810430, mail turismo.cultura@unioneappennino.re.it

 

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La piena del Grande Fiume, 25-28 novembre 2016

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Domenica 27 novembre, ore 15,00: il livello idrometrico del fiume Po alla sezione di Boretto ha raggiunto quota 5,61 m oltre lo zero idrometrico e continua a crescere.

Secondo Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume PO) il colmo di piena, atteso domani, non raggiungerà il livello di criticità (+7,5 m) ma potrebbe comunque superare la soglia 3 (+6,5 m: “passaggio di una piena significativa con diffusi fenomeni di erosione e trasporto”).

ReggioEmiliaMeteo, grazie al suo osservatorio meteorologico posto al porto turistico di Boretto, consente il monitoraggio in tempo reale quanto sta avvenendo sulle sponde del Grande Fiume.

Di seguito le immagini e i video degli ultimi 3 giorni:

25/11/2016, ore 00.00 25/11/2016, ore 08.00 25/11/2016, ore 16.00

Venerdì 25 novembre 2016 – VIDEO intera giornata (in 15 secondi)

26/11/2016, ore 00.00 26/11/2016, ore 08.00 26/11/2016, ore 16.00

Sabato 26 novembre 2016 – VIDEO intera giornata (in 15 secondi)

27/11/2016, ore 00.00 27/11/2016, ore 08.00  27/11/2016, ore 15.00

Domenica 27 novembre 2016 – VIDEO intera giornata (in 15 secondi)

Livello idrometrico alla sezione di Boretto (1,5 km a monte della nostra webcam), ore 15.00 del 27 novembre 2016: +5,61 m

Per i successivi aggiornamenti (immagini, dati e video), vai all’articolo su ReggioEmiliMeteo.

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Carpineti Teatro Parrocchiale / Un violino nella nebbia

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locandina-un-violino-nella-nebbia_carpineti

Dopo la presentazione a Vetto anche Carpineti è lieto di ospitare questo video di così alta professionalità.

La storia di questo violino che si collega con il valore della musica che si intreccia con la quotidianità e la storia. Il 17 novembre 1944 avvenne l’eccidio di Legoreccio dove furono uccisi 24 giovani partigiani del distaccamento Cervi da parte di un forte contingente di truppe tedesche e di militi fascisti.

In quella notte andò distrutto un violino, un Marconcini di proprietà di Renzo Boni, che i partigiani avevano chiesto in prestito per allietare la serata.

Dalla distruzione comincia un percorso di ricostruzione di una storia: la storia di un violino, di un territorio e della sua gente.

Riprese realizzate principalmente tra Legoreccio, Roncovetro, Rosano, e nel laboratorio di Arturo Virgoletti il liuatio a Monchio delle Olle. Regia: Silvia Degani. Soggetto: Ermanno Beretti, Silvia Degani, Benedetto Valdesalici. Con: Ermanno Beretti, Claudia Beretti, Renzo Costetti, Amelia Ferri, Giovanni Garofani, Arturo Virgoletti. Musica: Ezio Bonicelli.

info@carpinetidavivere.it; www.carpinetidavivere.it ; tel. 335.66.55.624.

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L’“Atelier di onda in onda”, laboratorio di innovazione, al congresso internazionale sulla didattica delle scienze

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Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano con il suo progetto strategico “Atelier di onda in onda” partecipa al congresso “Innovazione nella didattica delle scienze nella scuola primaria e dell’infanzia: al crocevia fra discipline scientifiche e umanistiche” in corso presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e avrà come tema di approfondimento “Metafora e narrazione nell’educazione scientifica”.

La prima giornata è stata dedicata all’inaugurazione del Center for Metaphor and Narrative in Science, sono previsti seminari da parte di esperti a livello internazionale in varie discipline riguardanti la metafora, la narrazione e l’apprendimento. Nella seconda giornata, sabato 3 dicembre, in continuità con le precedenti edizioni, prosegue il dialogo costruttivo tra il mondo della ricerca e quello della scuola e, soprattutto, tra il sapere scientifico e quello umanistico.

Il lavoro svolto nell’Atelier di Ligonchio, nel cuore del Parco Nazionale, sarà tra le esperienze che verranno approfondite. Lo staff del Parco Nazionale presenterà il progetto “Ho contato le nuvole sono 31! realizzato dall’“Atelier di onda in onda” con l’istituto comprensivo di Busana (scuola dell’infanzia e primaria Busana) e centro di coordinamento per la qualificazione scolastica (CCQS).

“Ho contato le nuvole sono 31!” – spiegano le atelieriste del Parco Nazionale – è un approfondimento del progetto triennale ‘Energia delle Nature, Natura delle Energie’, che ha visto co-protagonisti il gruppo di lavoro ‘Atelier di onda in onda’, Atelier delle acque e delle energie e i bambini e le insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria di Busana. Questo progetto si colloca all’interno di un percorso di conoscenza delle fonti energetiche naturali e dei rapporti tra energia e i luoghi in cui è stata incontrata, attraverso un approccio metodologico basato su osservazione e sperimentazione, promuovendo la capacità di guardare da prospettive inconsuete i fenomeni. L’energia è molto presente nel territorio in cui i bambini di Busana vivono, si manifesta rendendosi visibile in diverse forme come nella relazione tra vento, cielo e nuvole, dove assume differenti comportamenti ed espressività. L’energia non abbraccia solo aspetti di carattere scientifico e disciplinare, ma sostiene la condivisione di teorie e narrazioni in contesti di ricerca proposti per esplorare e indagare a piccolo gruppo i fenomeni e le loro relazioni”.

Ancora una volta l’“Atelier di onda in onda” partecipa a un incontro internazionale di alto livello, portando la sua esperienza d’avanguardia e meritando l’attenzione non solo degli addetti ai lavori, ma anche di insegnanti e famiglie che grazie all’atelier hanno l’opportunità di dialogare con i più piccoli in un contesto di gioco, sperimentazione e narrazione.

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Roberto Saviano a Carpineti lunedì 5 dicembre con “La 25^ Ora”

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Lunedì 5 dicembre, alle 21, a parco Matilde, Carpineti, la 25^ Ora ospita Roberto Saviano e La paranza dei bambini, con Patrick Fogli.

Io per diventare bambino c’ho messo dieci anni,

per spararti in faccia ci metto un secondo.

Saviano a CarpinetiDieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui – Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone –, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che “i soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere.

La paranza dei bambini narra la controversa ascesa di una paranza – un gruppo di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino.

Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. Roberto Saviano entra implacabile nella realtà che ha sempre indagato e ci immerge nell’autenticità di storie immaginate con uno straordinario romanzo di innocenza e sopraffazione. Crudo, violento, senza scampo. E ti pare che io mi metto paura di un bambino come te?

Io per diventare bambino c’ho messo dieci anni, per spararti in faccia ci metto un secondo.

L’autore

Roberto Saviano è nato a Napoli nel 1979. È autore del bestseller internazionale Gomorra (Mondadori, 2006), che è stato tradotto in più di cinquanta Paesi e ha venduto dieci milioni di copie in Italia e nel mondo. Dal libro sono stati tratti uno spettacolo teatrale premiato agli Olimpici del Teatro 2008 e l’omonimo film, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2008. Ha pubblicato anche La bellezza e l’inferno(Mondadori, 2009) e La parola contro la camorra (Einaudi, 2010). In Italia collabora con “la Repubblica” e “l’Espresso”, negli Stati Uniti con il “Washington Post” e il “New York Times”, in Spagna con “El País”, in Germania con “Die Zeit”, in Svezia con “Expressen” e “Dagens Nyheter”, in Inghilterra con “The Times”. Per la sua attività di autore e per l’impegno civile, gli sono stati conferiti il Premio Viareggio “Opera prima”, il Premio Nazionale Enzo Biagi, il Geschwister-Scholl Preis, il Premio Giornalistico di Lipsia, il Premio Manuel Vázquez Montalbán, l’European Book Prize, il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la sceneggiatura di Gomorra. Dall’ottobre 2006 vive sotto scorta in seguito alle minacce ricevute dai clan che ha denunciato. Nel 2008 ha ricevuto la solidarietà di diversi premi Nobel e a novembre dello stesso anno è stato invitato in Svezia a tenere un discorso sulla libertà di espressione all’Accademia dei Nobel. Oltre a Vieni via con me Roberto Saviano ha ideato e condotto sempre con Fabio Fazio lo show Quello che (non) ho. Feltrinelli ha pubblicato la prefazione a Qui ho conosciuto purgatorio inferno e paradiso (2011) di Giacomo Panizza e Goffredo Fofi, Vieni via con me (2011), Super Santos (nella collana digitale Zoom, 2012), ZeroZeroZero (2013; audiolibro “Emons” Feltrinelli, 2014) e il romanzo La paranza dei bambini (2016).

Il booktrailer

Informazioni

L’incontro si svolgerà alle 21,00. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Le porte di Parco Matilde verranno aperte alle 18,30. Fin dall’apertura delle porte sarà attivo all’interno un punto libri, gestito dalla Libreria Mondadori di Castelnovo ne’ Monti, dove acquistare “La paranza dei bambini”. http://www.25ora.it/

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Due alberi di Natale speciali adornano il Municipio di Castelnovo e la scuola del Peep

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Anche quest’anno il primo piano del Municipio, quello dove trovano sede la maggior parte dei front-office, e quindi dove transita il maggior numero di persone ogni giorno, è stato adornato da un bell’albero di Natale, allestito negli ultimi giorni e frutto di un importante progetto sociale.

L’albero infatti è stato realizzato dai ragazzi del centro diurno Rosa dei Venti, con la collaborazione di molte persone: è ricoperto di stoffe recuperate grazie all’aiuto delle famiglie e abbellito con scatoline donate dall’associazione Fa.Ce. che sono state decorate dai ragazzi del centro, struttura gestita da Coopselios che accoglie disabili adulti con deficit motori, cognitivi e sensoriali, e per loro predispone progetti educativi personalizzati in collaborazione con il Servizio Sociale Unificato di Castelnovo, ed attività utili al raggiungimento del miglior grado di benessere psicofisico individuale e di gruppo.

La realizzazione dell’albero di Natale ha visto l’aiuto dei bambini e delle maestre della scuola primaria Peep di Castelnovo, in particolare le classi 5 A e 5 B durante due incontri che hanno effettuato alla Rosa dei Venti. L’albero adornerà la sede municipale, in Piazza Gramsci n.1, per tutto il periodo delle festività. Inoltre anche quest’anno si è rinnovata la collaborazione tra il centro diurno “Erica” di Cavola e la scuola primaria Peep di Castelnovo.

Il centro Erica, anch’esso gestito da Coopselios, è un’altra realtà che accoglie disabili adulti. In questo progetto, che ha visto coinvolte le classi 2 A e 2 B, i ragazzi del centro con la collaborazione di tutti i famigliari oltre che l’associazione Fa.Ce., hanno raccolto vari materiali di riciclo: contenitori per le uova, cialde, gomitoli di lana. Dopo due incontri al centro Erica, in cui i bambini si sono recati con le maestre per colorare le scatole delle uova, un gruppo di ragazzi del centro con due operatrici si è recato alla scuola Peep, per assemblare insieme ai bambini l’albero di Natale ecologico posizionato all’ingresso.

I centri diurni ringraziano “per la preziosa collaborazione le famiglie, l’associazione Fa.Ce e il Servizio Sociale Unificato”.

Albero realizzato dal CTO Labor Albero realizzato dai ragazzi del centro diurno Rosa dei Venti. Particolare Albero realizzato dai ragazzi del centro diurno Rosa dei Venti. Particolare Albero realizzato dai ragazzi del centro diurno Rosa dei Venti

 

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A Montalto di Vezzano sul Crostolo un pranzo pro Gra.De

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Pranzo Grade

Pranzo Grade

A Montalto di Vezzano sul Crostolo un pranzo pro Gra.De. Un centinaio di persone presenti per questo pranzo della solidarietà che Giuseppe Mulè ha voluto e organizzato presso la polisportiva di Montalto domenica 27 novembre.

Giuseppe non è una persona qualunque è un signore che oltre a essere un padre di famiglia ha attraversato un momento di salute delicato e ne uscito grazie alle cure e alla sua grande forza di volontà. Con questo pranzo preparato e servito dai volontari della polisportiva e giunto alla terza edizione Giuseppe ha voluto coinvolgere tante persone e c’è riuscito. Il ricavato è stato devoluto all’associazione “che tanto ha fatto e ancora sta facendo per gli ammalati come me”.

Giuseppe Mulè con il dott Roberto Abate e le dottoresse

Giuseppe Mulè con il dott Roberto Abate e le dottoresse Annalisa Immovili e Melissa Campanelli

Perché anche grazie agli aiuti ricevuti dalla popolazione e dall’impegno di tanti medici volontari e pazienti che il giugno scorso è stato inaugurato il Core una grande struttura per la cura degli ammalati ematologici costato 35 milioni di eEuro  con una dotazione di 125 posti letto.

Erano presenti il direttore del Gra.De dott. Roberto Abate e le dottoresse Annalisa Immovili e Melissa Campanelli del reparto di ematologia del Grade e la presidente della polisportiva Sara Prati.

(Domenico Amidati)

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Il comune di Viano assume

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E’ attiva fino alle ore 13,00 del 7 dicembre 2016 una selezione per l’assunzione a tempo determinato e pieno di una unità di personale nel profilo professionale di “istruttore direttivo contabile” presso il Comune di Viano.

Possono fare domanda i laureati in Economia e Commercio o lauree equipollenti.

E’ richiesto il possesso delle competenze professionali tipiche del profilo di Istruttore Direttivo Amministrativo Contabile, con particolare riferimento alla conoscenza della contabilità pubblica, dell’ordinamento contabile e finanziario degli enti locali, del diritto tributario e della normativa relativa ai tributi locali.

Sono inoltre richieste le conoscenze informatiche relative ai programmi del pacchetto “office” (word, excel, ecc.) l’uso di internet e della posta elettronica.

Per modulistica e bando completo: www.comune.viano.re.it

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Delegazione vezzanese a Friolzheim

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da sinistra seduti Michael Seiß - Sindaco di Friolzheim, Karl Röckinger - Presidente Distretto rurale dell'Enzkreis, Mauro Bigi - Sindaco di Vezzano sul Crostolo; da sinistra in piedi Corrado Giliberto - Consigliere Comunale di Friolzheim, Stefania Colli - Assessore al Bilancio e Attività Produttive Vezzano s/C, Lorenzo Campani - Circoli "I Giardini", Ilenia Rocchi - Vice Sindaco Vezzano s/C, Alberto Sidoli - A.S.D. Go Minibasket, Silvia Riva - Ufficio Cultura e Comunicazione, Franco Stazzoni - Assessore al Welfare e Sport Vezzano s/C.

da sinistra seduti Michael Seiß – Sindaco di Friolzheim, Karl Röckinger – Presidente Distretto rurale dell’Enzkreis, Mauro Bigi – Sindaco di Vezzano sul Crostolo; da sinistra in piedi Corrado Giliberto – Consigliere Comunale di Friolzheim, Stefania Colli – Assessore al Bilancio e Attività Produttive Vezzano s/C, Lorenzo Campani – Circoli “I Giardini”, Ilenia Rocchi – Vice Sindaco Vezzano s/C, Alberto Sidoli – A.S.D. Go Minibasket, Silvia Riva – Ufficio Cultura e Comunicazione, Franco Stazzoni – Assessore al Welfare e Sport Vezzano s/C.

E’ rientrata nei giorni scorso la delegazione del Comune di Vezzano sul Crostolo che ha fatto visita alla comunità di Friolzheim, cittadina di 4.023 abitanti situata nella regione Nordschwarzwald (Foresta nera del nord), sul confine orientale dell’Enzkreis nel land del Baden-Wűrttemberg.

Dopo alcuni mesi di scambio e confronto a distanza, in occasione del Bazar Natalizio (manifestazione che si tiene a Friolzheim e in molte cittadine tedesche la prima domenica di avvento) il Sindaco Mauro Bigi accompagnato dal Vice Sindaco Ilenia Rocchi, dagli Assessori Franco Stazzoni e Stefania Colli, da Lorenzo Campani e Alberto Sidoli in rappresentanza delle Associazioni vezzanesi e da Silvia Riva dell’Ufficio Cultura e Comunicazione del comune, ha fatto visita alla cittadina tedesca con la quale è in corso il percorso finalizzato al gemellaggio tra le due comunità.

Ad accogliere la delegazione vezzanese la prima sera il Sindaco Michael Seiß, giovane sindaco in carica dal 2002, accompagnato dal consigliere comunale Corrado Giliberto che, con grande disponibilità e cordialità, ha fatto da ponte linguistico e non solo tra le due comunità. Ma anche la numerosa comunità italiana residente (oltre 500 persone) a Friolzheim con la quale è stata trascorsa la prima serata tra piatti tedeschi, musica italiana e tanti racconti di vita.

“Un primo incontro che ha consentito ai nostri Comuni di avviare il percorso di conoscenza e futuri scambi che, come ha sottolineato anche il mio collega Michael Seiß, dovranno avere come protagonisti non tanto le istituzioni ma le nostre comunità e in particolare i giovani” ha dichiarato il Sindaco Mauro Bigi. “Una visita di 3 giorni intensa e ricca di incontri che ci ha consentito di apprezzare la varietà di realtà presenti sul territorio di Friolzheim e di conoscere persone squisite ed accoglienti, tra cui tanti italiani. Vogliamo offrire alle nostre comunità un’opportunità concreta di essere cittadini europei, di costruire dal basso un’Europa solidale ed accogliente”.

Il programma è stato ricco ed intenso. Le visite e gli incontri hanno riguardato vari aspetti dell’amministrazione e della vita della comunità: scuole materne ed elementari, vigili del fuoco (volontari), amministrazione comunale, parrocchia, nuovo depuratore comunale, associazioni sportive e culturali locali, imprese e zone industriali, Bazar Natalizio e, per concludere, incontro con il Presidente del distretto rurale della regione di Enzkreis.

“L’appuntamento sarà il prossimo maggio a Vezzano sul Crostolo – ha dichiarato il Vice Sindaco Rocchi – Una delegazione tedesca è infatti stata invitata a farci visita in occasione della Festa dell’Asparago Selvatico. Sarà l’occasione per far conoscere alla comunità di Friolzheim il nostro territorio e la nostra comunità, con le sue attività e il suo ricco tessuto associativo, ma soprattutto per contraccambiare l’accoglienza del Sindaco Michael Seiß e della sua comunità”.

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Castelnovo ne’ Monti / Fuochi d’artificio

Carpineti / Serata Biancorossa con gli altleti della Pallacanestro Reggiana

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Riceviamo e pubblichiamo.

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locandina

Cliccare sulla locandina per ingrandirla

Il 7 dicembre alle ore 20,00 presso la Pagoda di Carpineti si terrà una serata eccezionale.

I tifosi di tutta la montagna potranno abbracciare i vice campioni d’Italia della Grissin Bon cenando con gli atleti e la dirigenza al completo. Siete tutti invitati alla serata. Facciamo sentire il nostro calore!

E’ necessaria la prenotazione.

(Alessandro Ferretti)

 

 

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Gaom e solidarietà al mercatino di beneficenza

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gaom-locandina-natale-2016Come ogni anno anche dal prossimo dicembre la “casetta” del Gaom troverà spazio in piazza Gramsci a Castelnovo ne’ Monti.

“E’ un modo per stare in mezzo alla gente e per portare il nostro messaggio”, afferma Alberto Campari, presidente dell’associazione di volontariato di Castelnovo.

Dall’8 al 24 dicembre prossimo sarà possibile visitare lo spazio espositivo alla ricerca di articoli originali che uniscano il pensiero natalizio con la solidarietà.

Orari di apertura: 10 – 12,30;  15,30 – 19,30.

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Si va all’estero con i Lions exchange

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Riceviamo e pubblichiamo.

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lyonsAustralia, Brasile, Canada, Russia: quattro esperienze a  confronto raccontate sabato 3 dicembre in Aula Magna del Cattaneo ad un’ottantina di ragazze e ragazzi  attenti  e curiosi. Foto e filmati di luoghi lontani visitati da quattro ragazze del nostro Appennino, che nell’estate scorsa sono state all’estero, ospiti di famiglie Lions grazie al service Youth Exchange, gli scambi giovanili Lions.

Il service Scambi Giovanili viene portato avanti da una decina di anni dal Lions Club di Castelnovo ne’ Monti, in collaborazione con la grande famiglia Lions, presente in quasi tutti i Paesi del  mondo, con l’obiettivo di permettere anche ai ragazzi della nostra montagna di effettuare esperienze internazionali, di entrare i contatto con coetanei e famiglie di ogni parte del mondo per conoscere, fare esperienze di altre culture ed altre civiltà, di guardare oltre il nostri territorio per costruire  “cittadini del mondo”.

Ogni anno il programma Campi e Scambi Giovanili ha fornito a diversi giovani l’opportunità di vivere alcune settimane in altre culture e di comprendere meglio il mondo con un viaggio all’estero.

In questa decina di anni di attività exchange, una cinquantina di ragazzi della nostra montagna hanno effettuato soggiorni all’estero presso host family in ogni parte del mondo, dalla Mongolia agli Usa, dall’India al Sud Africa, dall’Estonia alla Turchia, dal Brasile al Canada, dall’Australia alla Nuova Zelanda, e sono stati  rappresentanti del nostro Paese e condiviso la nostra cultura, mentre ne conoscevano una nuova,  e tutti sono tornati con foto, ricordi e racconti entusiasmanti. “Una delle esperienze più belle della mia vita” commenta Claudia, partita con exchange alcuni anni fa; “un sogno realizzato” fa eco un’altra ragazza exchange. Fondamentale è stata ed è la collaborazione con la prof.ssa Maria Gabriella Piazzi, che ogni anno garantisce i collegamenti tra la scuola, i ragazzi e l’organizzazione Lions.

Il soggiorno presso le famiglie è gratuito; il viaggio è a carico della famiglia così come, se previsto nel pacchetto, il campus abroad, una settimana di esperienza comunitaria dedicata a conoscere le diverse culture, a fianco a fianco di coetanei di tutte le nazionalità, a fare escursioni, gite, attività sportive,  stringendo amicizie “all over the world”: un momento  in cui si impara a forgiare il modo per diventare giovani ambasciatori per la pace e la comprensione internazionale, il tutto organizzato e seguito nell’ambito del Lions Club International.

Una opportunità di essere non turisti, ma viaggiatori, conoscendo dall’interno le culture ed i paesi, le tradizioni e le abitudini, il cibo e gli sport; e così si scopre come 5 ore di auto in Russia sono un percorso breve, 12 ore di treno in India o di autobus in Australia sono assolutamente normali, e le foto tra i canguri o sotto le cascate brasiliane,  con in braccio un ghepardo o di fronte alla Nera descrivono  molto di più di mille parole  raccontate… e i ragazzi tornano più grandi, portando ricordi, immagini ed idee, consapevoli che il mondo non finisce tra i bar e la scuola, ma è nelle loro mani e loro ne sono i pieni protagonisti, in amicizia con tutti.

E’ uno sguardo di speranza verso un futuro migliore, e come Lions ci siamo!

(Maria Luisa A. Muzzini, presidente Lions Club Castelnovo ne’ Monti)

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Basket: la LG vince in trasferta ad Anzola ed è sola al terzo posto in classifica

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Evaldas Levinskis

Evaldas Levinskis

Bella e convincente vittoria per la LG Competition Castelnovo Monti che sconfigge in trasferta Anzola con il punteggio finale di 56-79 nella 10^ giornata del campionato di Serie C Silver. Con questo successo, i castelnovesi si mantengono al terzo posto in solitaria a 4 punti dalle capoliste Fidenza e Medicina, entrambe prime con 18 punti.

Ottima prova per la truppa allenata da coach Diacci, capace di mettere in difficoltà gli avversari sin dai primi minuti e giocare una gara di grande qualità ed intensità in entrambi i lati del campo.

Dopo il vantaggio iniziale di Anzola, Castelnovo firma un parziale da 12-0 con protagonista Levinskis che sorprende l’intera compagine bolognese. Bortolani e Mazza provano a tenere in partita i padroni di casa, ma la LG continua a proporre un’ottima difesa che si traduce in efficaci transizioni e tanti canestri: Castelnovo raggiunge in pochi minuti il +15 e addirittura il +19 ad un minuto dalla fine del quarto grazie ai 9 punti dell’americano Thomas. All’inizio della seconda frazione la musica non cambia e i Cinghiali producono in modo persistente un basket ad alta intensità che Anzola non sembra capace di limitare: per Castelnovo entra in partita anche il lungo Mallon ed i montanari volano addirittura sul +26 a metà gara (26-51). Al rientro dagli spogliatoi, gli uomini di Coppeta tentano di riaprire il match con un parziale da 9-2, ma si ferma lì il tentativo di rimonta dei felsinei con la LG (priva del lungo Vanni) che raggiunge il +28 a due minuti dalla fine della frazione. Negli ultimi dieci minuti la partita ha veramente poco da dire ed Anzola riesce però a rendere meno pesante il passivo fra le due squadre: alla sirena è 56-79, con i due coach che negli ultimi minuti possono concedere il debutto a due giovanissimi Under (Barigazzi per Castelnovo e Benassi per Anzola).

Altra ottima prova difensiva della LG che concede solo 56 punti agli avversari e con l’intero roster capace di offrire una partita ad alta intensità e qualità dal primo all’ultimo minuto: bene i soliti Mallon e Thomas, da segnalare la prestazione sotto canestro del lituano Levinskis. Gara complicata e subito in salita per Anzola che fatica a trovare la via del canestro e tenta di rimontare Castelnovo con poca lucidità ed organizzazione nonostante le prove positive del veterano Bortolani e degli esterni Mazza e Cataldo.

La LG tornerà a giocare domenica prossima tra le mura amiche il derby cono Cavriago, mentre Anzola sarà impegnata in trasferta a casa dell’Olimpia Castello.

Anzola Basket – LG Competition Castelnovo Monti 56-79.

Anzola Basket: Poluzzi 5, Benassi, Bortolani 17, Trerè, Zucchini 3, Fiorini, Kalfus 2, Venturi N. 3, Cataldo 9, Venturi D., Penè, Mazza 13. Allenatore: Coppeta.

LG Competition Castelnovo Monti: Canuti, Thomas 26, Magnani 4, Rossetti 5, Levinskis 10, Guarino 7, Zamparelli 4, Mallon 18, Grulli, Lavacchielli 5, Barigazzi. Allenatore: Diacci.

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La posta di Babbo Natale a Castelnovo ne’ Monti

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(Foto Cristina Casoli)

(Foto Cristina Casoli)

Una cassetta delle lettere esclusivamente dedicata alla posta per Babbo Natale è esposta in una delle vetrine della Cartoleria Casoli, in via Roma a Castelnovo ne’ Monti.

Si tratta di un oggetto unico realizzato da Cristina Casoli, socia dell’Associazione Italiana Punto Croce, delegazione di Castelnovo ne’ Monti, che ha ideato il progetto e realizzato il ricamo, con la collaborazione per le parti in legno di Eros Guidetti, noto antiquario.

(Foto Cristina Casoli)

(Foto Cristina Casoli)

Da alcuni giorni i bambini che vogliono spedire la letterina con i desideri per il prossimo Natale possono imbucarla facendo risuonare il campanellino che ne attesta l’avvenuta consegna.

Un’idea che unisce il ricamo a punto croce, tornato in auge e che annovera moltissime appassionate, ad un oggetto rivolto prevalentemente ai bambini.

Ma, poi, perché?, sotto Natale non si torna forse tutti un po’ bambini? Allora anche i grandi possono trovare posto al tavolo delle letterine ed esprimere i loro desideri, Babbo Natale, con elfi al seguito, passerà a ritirare la posta anche qui, a Castelnovo ne’ Monti.

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Lunedì sul campo #9 / Reggiana capolista vittoriosa in trasferta; Reggio comanda in Serie D! Che poker di Barozzi per il Carpineti, Baiso al terzo pari di fila

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Daniele Barozzi del Carpineti, arrivato a quota 11 centri in campionato

Daniele Barozzi del Carpineti, arrivato a quota 11 centri in campionato

Se la Reggiana inizia a vincere anche in trasferta, allora significa che vuole fare davvero sul serio. A Gubbio, campo fra i più difficili del Girone B, arriva un successo rocambolesco. Succede tutto tra il 32’ e il 46’.

I Padroni di casa aprono le danze con Candellone, che sfrutta un erroraccio di Perilli, e fa 1-0. Non passano nemmeno 2’ che Guidone insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sono minuti davvero frenetici, e al 36’ Casiraghi sfrutta al meglio un contropiede, riportando i suoi avanti per 2-1. Ma dopo appena 2’ dal secondo nuovo vantaggio, arriva l’immediato pareggio di Guidone, sempre da calcio d’angolo, ma stavolta con un preciso piatto. Ben quattro reti in appena sei minuti, solo l’arbitro può interrompere questa fase molto concitata, mandando tutti negli spogliatoio. Nella ripresa, nemmeno il tempo di riposizionarsi, che Calvano riceve palla, arriva sul fondo dove serve Ghiringhelli che non si fa pregare due volte: è 2-3, ed è un gol veramente pesante. Nei restanti 45’ il Gubbio ha un paio di palle gol, con Ferretti al 15’ e al 32’ con Candellone, ma Perilli si supera, riscattando l’errore sul primo gol. Finisce 3-2 per i granata, che mantengono la vetta della classifica, al pari di un Pordenone vittorioso per 4-3 a Padova. Gli uomini di Colucci sono in crescita sotto tanti aspetti, col rientro dei vari infortunati ci saranno anche più possibilità di formazione: sulle ali dell’entusiasmo, mantenendo comunque i piedi a terra, si può sognare. Ora trasferta a Forlì da non sottovalutare, poi due gare interne: Feralpisalò il 14 dicembre, e il 19 l’attesissimo Derby col Parma, sempre in casa.

In Serie D (Girone D) vittorie importanti per Correggese e Lentigione, in due gare sulla carta abbordabili ma non scontate. Infatti, parlando del match  dei biancorossi, la vittoria è stata sofferta, e la scossa è arrivata nella ripresa, dopo un primo tempo veramente brutto. È stata giornata di ritorni, a partire da quello di mister Bagatti in panchina, di Bovi in campo (entrambi hanno scontato le squalifiche) e soprattutto dei tifosi allo stadio (è terminata la “punizione” di giocare a porte chiuse). Esce Macrì, entra Pittarello, esce Bovi (sottotono), entra Pasi. Bastano queste due mosse al rientro dall’intervallo per dare un cambio di marcia alla squadra; al 12’ il vantaggio con Landi, su servizio di Corbelli. Poco dopo la Sangiovannese prende la traversa, sfiorando l’1-1. Al 79’ il definitivo 2-0 con Sciamanna che finalizza una grande azione corale. Il Lentigione espugna il campo del Poggibonsi, rimontando con Rieti e Pandiani l’inziiale vantaggio di Ansalone. I reggiani comandano con 28 punti, tre in più proprio sulla Correggese e sul Delta Rovigo. Segue l’Imolese a 24, che domenica andrà proprio a Lentigione. La Correggese invece andrà a Fiorenzuola.

In Eccellenza (Girone A) arrivano finalmente i primi tre punti della gestione Liperoti: per i biancoazzurri è stata davvero una grande liberazione, oltre che vittoria vitale in chiave salvezza. L’ultima vittoria era datata 21 settembre. Buona prestazione di tutta la squadra, ma il 4-1 finale contro il Colorno (agganciato in classifica a quota 13) ha un nome e cognome: Daniele Barozzi. Pronti,via e al 6’ già episodio dubbio, con lo stesso Barozzi che si vede annullare un gol per presunto offside. Al 18’ la prima rete, sfruttando un suggerimento di Gazzotti. Dopo 7’ Bonini (al rientro dalla squalifica) serve Barozzi, che non sbaglia. Andiamo alla ripresa, quando dopo 5’ l’estremo difensore di casa Rizzo è impegnato da M.Bovi, ma il Colorno riesce comunque ad accorciare poco dopo con un gran tiro di Messineo. Al 73’ Barozzi s’invola, scarta il portiere e fa 3-1. Infine a 3’ dal termine, Ferretti serve Barozzi che firma il poker personale, che lo porta secondo nella classifica marcatori, a quota 11. Domenica trasferta molto complicata con la Sanmichelese Sassuolo, ma il ritorno alla vittoria può dare una spinta per una buona prestazione.

In Prima Categoria, girone D,  l’Atletico Montagna non va oltre l’1-1 col Savignano.  Predelli trova la rete al 46’, ma la rete di Losi al 55’ fissa il risultato finale. I montanari ora sono quarti, dietro a PGS Smile, Vezzano e Polinago. Domenica sfida molto importante: a Castelnovo ne’ Monti arriva la Flos Frugi, che insegue a due lunghezze.

In Seconda Categoria (Girone E), è finito 1-0 il derby fra Villa Minozzo e Real Casina. Gli ospiti non hanno disdegnato, ma è il Villa con Rocca ad avere la meglio, in un successo importante che porta la zona playoff a solo un punto. Il Real resta a più tre dai play out.  Per quanto riguarda il mercato, le cessioni di Ferretti e Oddo sono state colmate dall’arrivo di Falbo e Splendore. Terzo pareggio consecutivo per il Baiso, in casa del Fellegara: le due formazioni rimangono ancora le uniche imbattute, anche in virtù di questo 1-1, maturato con le reti di Castagni (F) e Amorini (B). Il Boiardo, secondo, rosicchia così un altro punticino, e il distacco dal Baiso ora è di cinque punti. In fondo alla classifica, ennesime sconfitte per il Cavola e per il Ramiseto. I primi escono sconfitti dal campo del Real Dragone: punteggio finale dei 2-1, reti di Dallari per i padroni di casa, e gol allo scadere nel neoacquisto Ferretti per il Cavola, penultimo a 5 punti. Il Ramiseto invece, nonostante le tre reti messe a segno con Ferrari,Cani e Hoxha, perde in casa per  5-3, nonostante il cambio di allenatore. Per il Puianello hanno segnato Busanelli,Venieri e Marchini (tripletta). Nel prossimo turno il Villa Minozzo ospita la Borzanese, il Baiso ospiterà il Boiardo, in un match molto importante per la vetta, il Real Casina andrà a Puianello in una sfida altrettanto importante, il Cavola andrà nel campo del Bellarosa e il Ramiseto ospiterà il Montecavolo.

In Terza Categoria, finisce 1-1 la partita tra Massenzatico e Combriccola di Casale, gara che vedeva di fronte due squadre a ridosso dalla zona play off: reti di Salsi e Zannoni. Il Ligonchio vince in casa per 2-1: vittoria importante con reti del solito Nuccini e del nuovo attaccante Oddo. Che porta gli appenninici a quota 29 (come la Reggio Calcio) a sei lunghezze dalla capolista Terre di Canossa. Vince anche il Collagna, sempre per 2-1 e sempre in casa; G.Ferretti al 25’ e Bertucci al 40’, rendono vano il gol al 70’ di Lamanna dei Celtic Boys Pratina. Infine il pareggio, 1-1, a Castelnovo tra Progetto Montagna e Rubiera:  Ibatici segna al 67’, ma all’83’ i padroni di casa agguantato il punticino con Galassi. Domenica la Combriccola di Casale andrà a visitare il Real Reggiano, il Collagna sarà a Cavriago, e il Progetto ospiterà il Ligonchio.

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Dal 1 luglio 2017 il S.Maria Nuova confluirà nell’AUSL per una unica azienda sanitaria provinciale con 7000 dipendenti

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sanita

A partire dal primo luglio 2017, a Reggio Emilia ci sarà un’unica Azienda sanitaria, denominata Azienda Usl di Reggio Emilia, frutto della fusione fra l’attuale Ausl e l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”. E’ quanto prevede il progetto di legge della Giunta regionale, strutturato in otto articoli, che definisce un nuovo assetto dei servizi sanitari reggiani secondo un percorso di integrazione – funzionale e strutturale – e di razionalizzazione organizzativa, e che garantisce lo snellimento amministrativo e il contenimento della spesa pubblica. Al tempo stesso, assicura e potenzia i servizi sanitari nell’interesse delle persone e della collettività, in un’ottica di valorizzazione qualitativa, omogeneità, appropriatezza ed efficienza. Progetto di legge regionale e percorso verso la fusione sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Allende dai  presidenti della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, dal sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e dall’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi.

Dalla data di fusione, dunque, l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” cesserà e l’Azienda Unità sanitaria locale di Reggio Emilia subentrerà a tutti gli effetti. Il patrimonio dell’Azienda ospedaliera, costituito da beni mobili e immobili, verrà trasferito all’Azienda Usl di Reggio Emilia. I direttori generali dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliera, in carica all’entrata in vigore della legge, assicureranno tutti gli adempimenti necessari alla fusione delle due Aziende e alla cessazione dell’Azienda ospedaliera. In particolare, effettueranno la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare al 30 giugno 2017, della dotazione organica complessiva al 30 giugno 2017, e dei fondi contrattuali.

Quella che nascerà, ha annunciato l’assessore regionale Venturi, sarà la terza azienda sanitaria della regione dopo Bologna e la Romagna, oggetto nel 2014 di analoga fusione,  con circa 6.905 dipendenti, quattromila dei quali all’Ausl, e un bilancio da 1,3 miliardi di euro.

A guidare la nuova azienda unica sarà Fausto Nicolini, attuale direttore generale dell’Ausl di Reggio, incarico che abbandonerà a breve per subentrare alla direzione generale dell’Azienda ospedaliera “Santa Maria Nuova” al posto di Antonella Messori, in procinto di assumere analogo incarico al policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.  “Per competenze, qualità e capacità di visione, Fausto Nicolini è il candidato naturale del nostro territorio a guidare la nuova azienda unica”, hanno sottolineato il presidente Manghi e il sindaco Vecchi nel ringraziare “Antonella Messori, chiamata a dirigere il più grande ospedale della regione, per quanto fatto per la sanità reggiana”.

“E’ l’avvio di un percorso che ci consentirà di rafforzare ancora di più il sistema sanitario reggiano, condividendo le decisioni con il territorio e la realtà locale  – ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini– Sanità reggiana nella quale abbiamo investito negli ultimi due anni quasi 30 milioni di euro per il rinnovamento degli spazi e delle strumentazioni diagnostiche e di cura, puntando al consolidamento della rete territoriale dei servizi. Qui abbiamo inaugurato nel giugno scorso il Centro Oncologico di Reggio Emilia (CoRe) e solo pochi giorni fa abbiamo avuto la presentazione del progetto del nuovo Padiglione MiRe – Materno Infantile Reggio Emilia. Il tutto si inserisce nel rafforzamento più complessivo del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, per dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori: potenziandolo, anche attraverso la stabilizzazione e l’assunzione di personale – medici, infermieri, operatori – e alzando l’efficacia delle prestazioni (cito solo l’abbattimento delle liste d’attesa) e aprendo la strada a livello nazionale con la legge che rende obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere ai nidi dell’Emilia-Romagna, prima norma in Italia che abbiamo voluto a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli”.

“La progressiva integrazione tra le due aziende era auspicata, da inizio 2015, dalla stessa Conferenza territoriale sociale e sanitaria: la fusione arriverà con tempi ravvicinati rispetto al traguardo iniziale e questa linearità e rapidità tra un obiettivo e il suo conseguimento è certamente un’altra notizia positiva – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi – Per la sanità reggiana, che è una buona sanità, nulla cambierà: si continuerà a investire sulle grandi opere, ma anche sugli ospedali del territorio nell’ottica di un unico presidio ospedaliero provinciale che ha ovviamente l’arcispedale  Santa Maria Nuova come hub centrale e che integra competenze e specializzazioni delle singole realtà”.

“E’ un frangente storico per la sanità reggiana: dopo aver da poco inaugurato il CoRe e lanciato il MiRe oggi si annuncia la nascita di una delle più grandi aziende sanitarie italiane grazie alla fusione di due realtà entrambe in condizioni di assoluta eccellenza , riconosciuta a ogni livello, che potranno sviluppare  i già forti contenuti di efficienza e valorizzazione delle competenze mediche e sanitarie, di ricerca e cura”, ha aggiunto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi  sottolineando “la contestuale “nascita del ‘grande’ Irccs-Santa Maria, con un ruolo centrale per la ricerca e la cura dell’intero sistema della salute reggiano”.

“Già da tempo – ha concluso l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi – l’Azienda Usl e l’Azienda ospedaliera ‘Arcispedale Santa Maria Nuova’ di Reggio Emilia hanno sperimentato forme di integrazione nella programmazione, gestione e produzione dei servizi sanitari e delle attività tecniche a supporto. Integrazione, peraltro, incoraggiata anche dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Reggio Emilia, che ne ha auspicato il rafforzamento fino all’approdo a una sola azienda sanitaria”.

Il progetto di fusione

Dalla data di fusione del primo luglio 2107 l’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” cesserà e l’Azienda Unità sanitaria locale di Reggio Emilia subentrerà a tutti gli effetti. Il patrimonio dell’Azienda ospedaliera, costituito da beni mobili e immobili, verrà trasferito all’Azienda Usl di Reggio Emilia. I direttori generali dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliera, in carica all’entrata in vigore della legge, assicureranno tutti gli adempimenti necessari alla fusione delle due Aziende e alla cessazione dell’Azienda ospedaliera. In particolare, effettueranno la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare al 30 giugno 2017, della dotazione organica complessiva al 30 giugno 2017, e dei fondi contrattuali.

Il personale in servizio nella preesistente Azienda ospedaliera, con contratto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato o determinato, verrà trasferito senza soluzione di continuità all’Azienda Usl di Reggio Emilia in base a quanto previsto dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (“Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”). Nel rispetto dei principi previsti dalla legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (“Norme generali sull’organizzazione e il funzionamento del servizio sanitario regionale”), il processo di fusione e integrazione è svolto garantendo la valorizzazione delle risorse umane e professionali degli operatori, la qualità e la sicurezza del lavoro, la distribuzione ottimale delle risorse per l’esercizio dei servizi, la formazione e la riqualificazione condivisa delle risorse umane.

Gli organi dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, in carica al 30 giugno 2017, lo rimarranno sino alla scadenza naturale. Entro il 30 giugno 2018, il direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia adeguerà l’atto aziendale al nuovo assetto istituzionale e organizzativo fissato dalla legge. Per promuovere e valorizzare le forme di cooperazione e innalzare il livello qualitativo dei servizi sanitari erogati, con particolare riguardo a quelli più complessi, la riorganizzazione deve prevedere la costituzione di un presidio ospedaliero unico, articolato in più stabilimenti, che incorpori il presidio ospedaliero dell’Azienda Usl di Reggio Emilia all’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Sempre a partire dal primo luglio 2017, la titolarità dell’Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (IRCCS) “Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia”, costituito all’interno dell’Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova”, verrà trasferita all’Azienda Usl di Reggio Emilia. L’organizzazione e il funzionamento dell’IRCCS continuano a essere disciplinati dalla vigente normativa nazionale e regionale. Il consiglio di indirizzo e verifica e il direttore scientifico, in essere al 30 giugno 2017, rimangono in carica sino alla loro scadenza naturale.

Il progetto di legge della Giunta stabilisce inoltre misure organizzative volte a perseguire, nel rispetto delle competenze dello Stato, politiche di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza. L’articolo 5 – “Politiche di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza” – è dedicato nello specifico alla prevenzione della corruzione e alla promozione della trasparenza da parte delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna e agisce in coerenza e continuità con quanto stabilito all’articolo 15, comma 3, della legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 (“Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”).

 

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Il 6 dicembre al Seminario di Marola la conferenza per il turismo in Appennino

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E’ in programma martedì prossimo, 6 dicembre, nella sede dell’antico Seminario di Marola, un appuntamento importante per il futuro dell’Appennino, e per iniziare a delineare, in maniera corale, le linee da seguire per rendere finalmente il turismo un settore davvero trainante per l’economia territoriale.

“Laboratorio sul turismo: prendersi cura dell’Appennino” è il titolo significativo della Conferenza per il Turismo dell’Appennino, che inizierà nelle sale del Seminario dalle ore 9,15.

La conferenza fa seguito all’accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino, sottoscritto nei mesi scorsi da Camera di commercio, Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e Unione montana dei comuni dell’Appennino reggiano, ed è organizzata dagli stessi enti congiuntamente ai singoli comuni del comprensorio, che però vogliono con questa giornata iniziare un percorso nuovo, aprendo un dialogo che coinvolga, su ogni possibile intervento riguardante il settore, le realtà imprenditoriali turistiche, le associazioni che operano per la valorizzazione del territorio e comunque tutti i soggetti a vario titolo impegnati per mettere a sistema le eccellenze dell’Appennino, in particolare la rete di imprese Parco Appennino turismo.

Il programma della giornata del 6 dicembre prevede alle 9,15 gli accrediti e le registrazioni, alle 9,30 saluti del sindaco di Carpineti Tiziano Borghi, alle 9,40 la presentazione del protocollo d’intesa “Per un turismo d’Appennino” a cura del presidente dell’Unione montana e sindaco di Castelnovo ne’ Monti Enrico Bini.

Il documento, firmato la scorsa estate, ha costituito la base per un lavoro sistematico e stabile sul settore e per assicurare anche il miglior impatto delle decisioni che hanno visto dapprima l’inserimento dell’Appennino Emiliano fra le aree interne scelte dalla Regione Emilia-Romagna tra quelle candidate ad entrare nella strategia nazionale del Governo, e successivamente l’individuazione della stessa zona appenninica come area interna-pilota per la realizzazione di nuovi programmi di sviluppo economico. Alle 9,50 ci sarà l’intervento del presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia Stefano Landi, dalle 10 presentazione dei temi in discussione e il dibattito aperto.

“Obiettivi essenziali di questa prima conferenza – spiega il presidente dell’Unione Appennino, Enrico Bini – è avviare l’attuazione dell’accordo tra Unione, Parco e Camera di commercio, e arrivare a una presa di coscienza del divario tra il potenziale attrattivo del nostro Appennino oggi, e le capacità differenti dei soggetti pubblici, privati e associativi di metterlo a valore. Vorremmo inoltre iniziare a condividere una nuova visione del turismo in Appennino, in coerenza con le linee della conferenza nazionale del Ministero e la nuova legge regionale sul turismo. Infine vogliamo monitorare i cambiamenti in corso e mettere a fuoco gli scenari del presente e quelli del futuro”.

Aggiungono il presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli e Giovanni Teneggi, componente della giunta della Camera di commercio: “Il turismo da far crescere su questo territorio, la cui attrattività non è condensata in un singolo elemento ‘eccezionale’, ma sta nell’insieme equilibrato di valori naturali e valori umani, non può essere settore separato o aggiuntivo, ma deve essere strettamente connesso col vivere in Appennino in tutte le sue dimensioni: paesaggio, cultura, governo del territorio e dell’ambiente, agricoltura di qualità, stagioni, scuola, sport, associazionismo, volontariato, senso di appartenenza e di comunità. Diventare appieno un distretto turistico competitivo presuppone da un lato innovazione imprenditoriale e culturale, e dall’altro un altrettanto forte investimento sull’ amore e sulla cura degli abitanti per il proprio territorio. Esperienze come la rete Parco Appennino Turismo dimostrano che è possibile e utile lavorare insieme”.

La conferenza di martedì prossimo intende essere un momento partecipato per parlare di nuovi modelli di turismo in Appennino, internazionalizzazione del marketing turistico e territoriale, miglioramento del sistema – turismo per renderlo maggiormente competitivo attraverso una maggiore integrazione tra i diversi operatori, individuazione di un target turistico di riferimento e come raggiungerlo, situazione delle politiche di sostegno delle imprese turistiche e opportunità del prossimo futuro, che sono molte a livello europeo, regionale e locale.

Per informazioni: tel. 0522 610.522; 0522 810.430; mail turismo.cultura@unioneappennino.re.it

 

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La soddisfazione del comitato per il “no” del nostro Appennino: “Il popolo ha deciso di lasciare la Costituzione così com’è”

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referendum-risultatiIl comitato per il “no” della montagna reggiana esprime grande soddisfazione per il risultato del referendum: “Il popolo ha deciso di lasciare la Costituzione così com’è”.

“Questo è stato fin da subito l’unico obiettivo del nostro comitato, che ha saputo raccogliere a sè un gruppo eterogeneo di persone che, messe da parte le bandiere e le speculazioni politiche, ha lavorato con unità di intenti alla difesa della nostra Carta costituzionale”.

“Desideriamo ringraziare tutti coloro i quali hanno sostenuto con impegno e partecipazione il comitato e hanno contribuito alla diffusione del nostro punto di vista nella montagna reggiana. Ora si tratterebbe finalmente di applicarla, questa Costituzione. Ci si potrebbe accorgere, volendo, che è la strada più certa e sicura per cambiare il Paese. A partire da questioni drammaticamente moderne e urgenti, perché i problemi di ieri (e di sette mesi fa) sono tutti lì anche oggi, e, più che festeggiare o dolersi, comunque la si veda, c’è da lavorare più forte”.

Art. 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”.

Ripartiamo da qui.

 

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