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Presto al Museo di Crovara

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UN MUSEO A CROVARA

 

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Ora abbiamo un’altra bella opportunità per trascorrere una domenica a due passi da casa, in un luogo sano, fra i boschi. È Crovara, ad una dozzina di chilometri da Castelnovo, sulla strada Rosano-Buvolo. Dopo i recenti restauri, un po’ alla volta, si sta allestendo un museo di oggetti appartenuti ai nostri avi. Non è ancora completo ma già diversi oggetti pongono interrogativi ai visitatori, per la loro forma, le loro finalità e l’utilizzo. Altri oggetti aspettano solo uno spazio per l’esposizione. Il complesso di Crovara (inaugurato ufficialmente il 30 Novembre 2013) si compone di diversi elementi: l’Ostello La rupe di San Giorgio, ove è possibile pernottare anche a lungo; il museo degli strumenti agricoli; la Chiesa parrocchiale intitolata a S. Giorgio con alcuni arredi interessanti; i resti del castello dei Della Palude; il centro informazioni per alloggio e guida lungo i sentieri (tutti riattivati) della Valle del Tassaro. Per coloro che amano passeggiare tra i boschi da Crovara si possono raggiungere le cascate del Tassaro, (a poche centinaio di metri dal complesso), le borgate di Scalucchia, Legoreccio, Casalecchio su strada asfaltata, poi, risalendo la valle sui sentieri, Spigone, Pineto, Casone, Casa Cimolla, il B&B La Fossa (consigliato a chi desidera un periodo di immersione nella natura lontano dal chiasso cittadino).

 

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Fra poco a Crovara troverete esposto anche l’oggetto riprodotto qui. Posso dirvi che si tratta di una doppia unità di misura per cereali, in uso prima che Napoleone imponesse il sistema metrico decimale. Da quello che ho capito si tratta di un sottomultiplo della Mina, altra misura per cereali. La capacità di questi oggetti cambiava a seconda dello Stato. È di legno lamellare con supporti in ferro battuto. Per ora non dico altro, ma chiedo se fra i lettori c’è chi conosce il vero nome.

 

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Un altro cimelio presente al museo è questo libro. Oggi il suo titolo non dice gran che dopo che il latino nella scuola è stato relegato al ruolo di materia cenerentola. Ma per oltre tre secoli è stato uno strumento necessario a chi voleva approfondire il latino e la poesia latina. In modo specifico nei seminari. Règia Parnàssi, (Reggia del Parnaso), contiene appunto tutto ciò che si deve sapere in fatto di poesia latina, sia per comprendere che per comporre versi. La prima edizione pare che risalga al 1679, a Parigi, curata dal gesuita V. Vavasseur. Poi le edizioni si sono succedute in tutte le grandi città, da Roma a Venezia, a Napoli.

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