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Turismo: “Non si campa di rendita neanche un giorno”

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Martedì 9 dicembre p.v., dalle ore 15, presso l’Hotel Cristallo di Cerreto Laghi, l’Ente Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ha organizzato un incontro per condividere con la cittadinanza, gli operatori economici e le istituzioni locali l’importante riconoscimento ottenuto grazie alla collaborazione di tutti:  la Carta europea del turismo sostenibile (Cets), ideata e attribuita da Europarc Federation, rappresentata in Italia da Federparchi.

La Cets impegna i firmatari, le aree protette, ad attuare una strategia locale per realizzare una “forma di sviluppo, pianificazione o attività turistica che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree protette”. La motivazione del riconoscimento ha rimarcato il valore delle collaborazioni avviate con gli operatori privati e ha insistito sulla necessità di renderla organizzata e permanente.

“Per l’Appennino tosco-emiliano, che sicuramente, salvo casi isolati e circoscritti, non registra flussi turistici tali da mettere a rischio l’integrità del territorio, la Cets è uno strumento  importante per promuovere insieme – istituzioni, realtà sociali e operatori economici – nuove opportunità di turismi e di lavori legati all’eccellenza del nostro ambiente e del paesaggio”.

Così il primo commento del presidente Fausto Giovanelli: “Nel Parco nazionale la conservazione e la conoscenza dei valori della natura e del paesaggio e la capacità competitiva dell’offerta turistica sono parenti strettissimi: fratelli siamesi. La Carta impegna tutti gli attori del territorio a collaborare attivamente. L’attitudine all’innovazione e i modelli collaborativi sono la risorsa prima, importante e che dipende solo da noi, per fronteggiare la crisi, che c’è anche nel turismo. Con Neve natura, Autunno d’Appennino, Estate nel parco, Menù a km zero, Mondiale funghi, Ecocluster e cento altre manifestazioni, il Parco ha lasciato un’impronta culturale oltre che economica tangibile. Altrettanto è stato fatto con l’Atelier delle acque ed energie, le cittadinanze affettive, i tour del Palalupo, l’accompagnamento di operatori e produttori a nuovi mercati e la formazione al web marketing, Sapori d’Appennino, ParcoAppennino turismo, Appennino reale e il sostegno a manifestazioni turistico sportive di valore non solo locale. L’elenco non finirebbe più. Poi c’è l’originalità dei centri visita e punti info gestiti in collaborazione con operatori privati, molto apprezzata… e che ci si chiede di strutturare stabilmente”.

“Obiettivi raggiunti ne abbiamo registrati – continua Giovanelli – ma i traguardi, come la Cets ci ricorda, non saranno lì per sempre. I comportamenti virtuosi vanno rinnovati e richiedono costanti aggiornamenti. Il turismo ha potenzialità, ma è una delle attività più globalizzate e competitive del mondo. Il riconoscimento che ci è stato conferito è un invito a guardare al futuro. Di rendita non si campa un giorno. Bisogna correre verso la qualità in tutto. Correre insieme. L’ambiente e la diversità dei paesaggi delle stagioni e dei prodotti sono  le carte più  forte di cui disponiamo. Anche i cittadini devono concorrere. Per esempio – in questi giorni- andando ad assaggiare i menù a km zero dei ristoratori che si sono messi in gioco per dare attrattivitá alla gastronomia di Appennino. Ora, come lo stesso comitato di valutazione della Cets ci ricorda, l’avventura della Carta può ufficialmente iniziare. La consideriamo come una verifica di qualità che non dovrà cessare mai”.

Per maggiori informazioni sulla Carta europea del turismo sostenibile è possibile visitare il sito http://www.parks.it/federparchi/cets.html


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