Riceviamo e pubblichiamo.
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Giovedì 10 luglio scorso si è tenuto nella sala comunale (di Castelnovo ne’ Monti, ndr) un incontro informativo sulla riqualificazione di Viale Enzo Bagnoli dalla nuova rotonda del Sigma a quella dell’Ospedale. Durante la presentazione i cittadini hanno potuto immaginare come i lavori modificheranno radicalmente l’aspetto del viale: si partirà dalla costruzione della rotonda all’incrocio tra Viale Enzo Bagnoli e via Morandi per poi proseguire lungo tutto il viale con la realizzazione di nuovi marciapiedi su entrambi i lati della strada. Tra le motivazioni che hanno dato vita al progetto di abbattimento della maggior parte dei platani ci sarebbe la difficoltà per anziani e diversamente abili di percorrere agevolmente il viale.
Il progetto prevede che i nuovi marciapiedi non siano più rialzati, ma raso strada, creando un discutibile effetto lungomare “stile autostrada” privo di ombreggiatura a causa della decimazione dei platani, i quali dovranno essere abbattuti anche per loro imponenza e sofferenza per il vegetare nel cemento.
Questa tipologia di marciapiedi permetterà sì una più agevole percorrenza pedonale ma non tiene in considerazione il concreto pericolo che si correrà in situazioni di sole, pioggia battente, nebbia, neve, ghiaccio: è certo che le autovetture e i mezzi pesanti che quotidianamente transitano sul viale più trafficato della montagna nel caso di mancata tenuta di strada, limitata visibilità, manovra improvvisa non avrebbero più il deterrente del gradino del marciapiede con gravi rischi per i pedoni.
L’esistenza dell’impianto arboreo di viale Bagnoli è presente fin dal dopoguerra e costituisce indubbiamente un patrimonio di tutti ma è doveroso procedere alla certificazione delle piante ammalate e al loro conseguente abbattimento per la sicurezza di passanti e residenti. E’ discutibile radere al suolo piante sane ed imponenti considerando la loro insostituibile funzione di fissatori di PM10 , le polveri sottili, di barriera contro l’inquinamento acustico e di polmone verde che limita gli effetti dell’inquinamento atmosferico del tratto più inquinato della montagna reggiana.
La cittadinanza si aspettava di essere coinvolta dalla nuova amministrazione nelle scelte progettuali ed invece il nuovo sindaco Bini ha ben chiarito che il progetto è già stato approvato e non si discute ma si condivide e basta.
Davanti alla contestazione di alcuni cittadini, residenti in viale Bagnoli e non, di essere stati coinvolti a cose fatte la risposta del sindaco Bini è stata di scarico di responsabilità nei confronti della precedente amministrazione. Va segnalato che in una recente nota di Luigi Bizzari che lamentava “la voglia di motosega” nei confronti del progetto del taglio dei platani, il precedente sindaco Marconi dopo una esaustiva risposta concludeva: “In buona parte comunque la ratifica delle scelte spetterà alla prossima amministrazione, ma riteniamo sia un buon progetto per rendere fruibile un utilizzo pedonale che al momento sul viale è complicato”.
La domanda quindi sorge spontanea: è questa la discontinuità, il cambiamento promesso ai cittadini?
Fingere di coinvolgere la popolazione in decisioni già prese da altri ratificandone in piena continuità i contenuti ed in realtà non assumersene la responsabilità è pratica politica già vista.
“Facciamo le primarie ma non siamo il Pd, presentiamo volti nuovi ma diamo continuità ai vecchi progetti, non li abbiamo pensati e voluti ma li ratifichiamo”. La vecchia politica è così, tutto cambia e niente cambia.
E’ questo il vero cambiamento promesso dalla nuova amministrazione?
(Gruppo M5S Castelnovo ne’ Monti)
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