Con 11 voti su 12 presenti in Consiglio, Giorgio Pregheffi è stato riconfermato Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino reggiano. Pregheffi rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2014, data in cui cesserà l’operatività dell’Ente, visto che scade la deroga concessa per completare il percorso della fusione, avviato a ottobre del 2013: “Sono preparato -sottolinea Pregheffi – a svolgere il ruolo di traghettatore”. Queste le considerazioni contenute nel documento programmatico sottoposto all’approvazione del consiglio:
“Il nostro impegno, i nostri sforzi dovranno concentrarsi sulla prosecuzione del percorso di fusione, favorendo l’approfondimento del tema da parte dei cittadini dei 4 comuni, in modo da arrivare al referendum, la cui data deve essere ancora fissata ma che sarà probabilmente compresa tra il 12 e il 26 ottobre 2014, con un grado di conoscenza tale che consenta di esprimere al meglio la propria vincolante opinione. L’auspicio è che tale opinione si traduca nel completamento del percorso della fusione, sottolineando che quanto si è sviluppato finora ha seguito i principi e i valori indicati alla base della strategia indicata lo scorso anno:
a) ascolto e coinvolgimento delle popolazioni interessate propedeutico all’assunzione di atti formali, ed ovviamente pieno rispetto dell’esito delle consultazioni previste dalla legge (referendum);
b) elaborazione di un progetto compiuto e sostenibile che evidenzi vantaggi e svantaggi ma soprattutto che valorizzi e tuteli le esperienze delle comunità attraverso il mantenimento e la valorizzazione dei Municipi come luogo privilegiato per il mantenimento delle identità territoriali e l’erogazione dei servizi.
Una considerazione sul Psc: la prima tappa (adozione del Psc e del Rue nell’aprile scorso) ha rispettato il programma, ora si tratta di andare avanti per arrivare all’approvazione in coincidenza con l’eventuale nascita del nuovo Comune.
Entriamo ora nel merito degli impegni “semestrali” che saranno poi tradotti nello strumento del bilancio, che verrà sottoposto all’approvazione nella prossima seduta del Consiglio.
Partiamo dalla Tari, l’ennesimo cambio di denominazione della Tassa rifiuti: abbiamo previsto un aumento della tariffa, per far fronte a quello del gestore del servizio, tuttavia per i cittadini, essendo per fortuna sparita la gabella statale (lo 0,30 per ogni metro quadrato di superficie) ci sarà una diminuzione media del 7 per cento, diminuzione che sarà ancora più consistente per le imprese e le attività produttive in genere.
Sono inoltre riproposti (senza alcun aumento delle tariffe) i servizi dei due micronidi di Busana e Ramiseto, i servizi sociali a domanda individuale, i capitoli destinati alle famiglie più bisognose (interventi e contributi socio assistenziali) la scuola di musica, tutti gli interventi sul turismo.
Infine prevediamo investimenti sul territorio per circa 650.000 euro (220.000 euro nel Comune di Collagna e 174.800,00 euro nel Comune di Ramiseto gli interventi più significativi, finanziati con i fondi europei sull’Asse 3), in sostanza, anche con i limiti temporali fissati dal mandato, possono essere portati avanti impegni di un certo rilievo”.