Riceviamo e pubblichiamo.
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Sono diversi che, in questi giorni, mi avvicinano
per chiedere come mai mi sia defilata dalla compagine ora in maggioranza a Viano. Certe motivazioni, seppure forti, devono rimanere nel riserbo visto che avevo anche delega alle politiche sociali. Ma un motivo che mi ha fatto riflettere lo vorrei dire, per far capire che non si è trattato di un capriccio. A far maturare la decisione è stato anche un incontro al quale ho partecipato qualche settimana fa, organizzato dal centro ascolto Caritas di un comune a noi vicino. A tirare le conclusioni sui dati, sconvolgenti, della povertà che sta aumentando, un padre che ha vissuto molti anni in missione in tutto il mondo ed è molto conosciuto anche a Reggio per aver rivestito la carica di responsabile di un ente di volontariato.
Argomentava, con dotte citazioni dai libri sacri e dagli scritti di Sant’Agostino, il perché un cristiano non può rimanere inerte di fronte a certe emergenze sociali. Io, che pure credevo di aver fatto diverse cose nel volontariato e di essermi spesa anche in prima persona, sono rimasta sconvolta da come si possa fare di più, con semplicità, lasciandosi trasportare dal “cuore”. Il sapere poi, dalle notizie di ogni giorno, che circa un 75% delle famiglie italiane conoscono ormai una difficoltà economica oggettiva a finire il mese, mi ha creato un ulteriore turbamento.
Ne ho parlato con un sacerdote, mio consigliere spirituale, e ho deciso che dovevo “cambiare marcia”, camminare più veloce verso quelle cose in cui credo. Ho trovato in un gruppo di giovani “liberi e forti” un riferimento politico locale. Io starò fuori da ogni carica, ogni “poltrona”, ma se loro vorranno porterò volentieri il mio contributo ad un programma che intenda volare alto, senza paura che il calore del sole possa far sciogliere la cera sulle ali.
(Assunta Spadoni, vicesindaco di Viano)