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Un montanaro “Re di Sardegna”

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Un montanaro re di Sardegna (almeno dal punto di vista del mondo calcistico). Il Cagliari allontana il Parma dall’Europa League. Tutta “colpa” o “bravura” (a seconda se si è pramzan dal sass o arzan) di un montanaro doc delle terre alte che con le sue strabilianti parate ha scatenato la gioia dei tifosi cagliaritani. Con Avramov squalificato, fra i pali per i rossoblù ha debuttato in A Marco Silvestri, altezza uno e 91 per 80 chili. E’ di Castelnovo Monti, la capitale della montagna reggiana, e ha 23 anni.

Silvestri spera di imporsi nella calda Sardegna facendo onore alla montagna reggiana. E per il momento ci riesce alla grande. Si era affacciato in Prima divisione, con 27 presenze nella Reggiana, poi al Modena in B. Venne allenato da Gigi Apolloni e da Ermes Fulgoni, lo scopritore di Buffon. “Su Silvestri – racconta il preparatore parmigiano alla Gazzetta di Parma- sono pronto a scommettere qualsiasi cifra. Dà il meglio in partita più che in allenamento e nel panorama dei giovani portieri italiani è fra i primi”.

“E’ un portiere nella testa, anche domenica al Sant’Elia era calmo, sembrava che neanche stesse giocando. Per me può diventare importante quanto Francesco Toldo”.

Le doti sono molteplici. “Sa leggere bene le situazioni di gioco, è coraggioso nelle uscite basse. A Reggio ebbe problemi, come tanti, in quella piazza, all’epoca acquisì persino un tic. Ora tutti ne hanno apprezzato le qualità al debutto in A, ma è troppo facile, bisogna dirlo prima.

Fulgoni mantiene un filo diretto con Silvestri.  “Gli ho parlato prima della partita, sostiene che al telefono lo tranquillizzo”.

E’ in scadenza di contratto ma la società potrebbe puntare su di lui come titolare, nel prossimo campionato. “Sono in prestito dal Chievo – raccontava domenica sera -, vorrei restare, decideranno comunque le società. Sono dalla montagna ma sto bene al mare”. Non immaginava un esordio così.

Ha l’orecchino e il nome della fidanzata Sofia tatuato su un braccio e come preparatore ha Nico Facciolo, 52 anni, ex portiere della Reggiana negli anni ’80.

“A fine gara mi ha fatto i complimenti. Sono anche corso sotto la curva a salutare i tifosi. Il modello? Buffon, come per tutti i portieri della mia generazione”.


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