Un caso di interpretazioni diverse su cosa e come debba essere insegnato in tema di sessualità ha preso il via dalla protesta di un 23enne casinese, Cristiano Lugli, che ha reso noto di aver protestato contro la biblioteca comunale di Casina, che frequenta, perchè presenti a catalogo alcuni libri destinati ai bambini a suo dire del tutto discutibili.
L’argomento, come si capisce, è parecchio scivoloso, investendo campi come la libertà di espressione, la censura, la moralità, i costumi e la loro evoluzione, nonchè quello che è consentito ad una istituzione pubblica che deve essere terza rispetto alle convinzioni personali, ovviamente rispettando la legge; ed altro ancora.
Quest’oggi sulle pagine reggiane del quotidiano “Il Resto del Carlino” è stato dato ampio spazio alla questione, peraltro già resa pubblica in un sito internet.
Chiaro che, in un periodo in cui sull’argomento la media dei cittadini è più sensibile, coincidendo con un dibattito nazionale che vede al centro la proposta di approvazione di una legge (ddl cosiddetto Cirinnà) nonchè stanti i forti contrasti sulla “teoria gender“, l’argomento è ancor più “in pagina”.
Secondo quanto riporta il giornale, il sindaco Gianfranco Rinaldi avrebbe ordinato di riporre negli scaffali un paio di libri (presenti peraltro in tante altre istituzioni consimili) che dagli operatori della biblioteca erano stati passati agli uffici comunali in attesa di decisioni. Il suo giudizio è che si ritiene un “cattolico adulto” (di prodiana memoria) e quindi non entra nel merito dei contenuti dei libri.
Il dibattito pubblico è aperto.