Un fatto di cronaca accaduto, purtroppo, nel nostro Appennino. Venne aggredita una giornalista – la brava Ines Conradi – rea di fare il suo lavoro nel carpinetano, ma finita minacciata – anche con un coltello -,oltre che offesa e ferita . Sulla questione interviene Mario Paolo Guidetti, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
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Caro direttore,
i giornalisti, i reporter, i tele-operatori si attengono alle Carte deontologiche della professione ed operano sulla base dell’art. 21 della Costituzione (« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. »).
Nonostante questo in una società disturbata come purtroppo è diventata la nostra, i rischi sono sempre in agguato: numerose, troppo numerose sono le minacce ed aggressioni personali subite dagli operatori dell’informazione mentre stanno operando nella professione.
Ricordiamo che il 19 ottobre 2014 (sì, è già passato un anno) Ines Conradi, tele-operatrice di Telereggio, una donna, durante le riprese di un incidente stradale fu violentemente aggredita e ferita. Ines, nel difendere la telecamera, il suo strumento di lavoro, riuscì a testimoniare in video e col sonoro le minacce e l’aggressione; immagini agghiaccianti che scossero l’animo di coloro che ebbero la possibilità di vedere il servizio di Telereggio.
Nella sua recente venuta a Reggio, Anita Garibaldi volle consegnare ad Ines ed a Sabrina Pignedoli (anche lei subì minacce per i suoi articoli sulla ‘ndrangheta reggiana) donne coraggio e con la schiena diritta, l’attestato di “Benemerite delle Mille donne per l’Italia”.
Ma Ines, nonostante sia passato un anno da quella terribile esperienza, è ancora in attesa di giustizia. La Magistratura, alla quale Ines si rivolse ed alla quale noi portiamo rispetto, fiducia e gratitudine, non ha ancora concluso la sua istruttoria. Proprio per i sentimenti che noi nutriamo nei confronti dei Magistrati e degli inquirenti, confidiamo che per Ines non abbia ancora a decorrere altro tempo per la chiusura delle indagini su un fatto che, ripetiamo, è documentato col sonoro e con le immagini.
Mario Paolo Guidetti , Consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti