E’ stato un week-end particolarmente attivo per le pattuglie della Polizia stradale reggiana, che hanno svolto un’accurata attività di controllo e prevenzione su tutte le strade della provincia ed in particolare su quelle maggiormente trafficate come le arterie di montagna.
Sono stati tanti, infatti, i reggiani che hanno infatti scelto di passare la giornata domenicale nelle principali località turistiche del nostro Appennino, complice anche la bella giornata che è seguita ai violenti temporali di sabato scorso.
In particolare, sulle strade di alta montagna le pattuglie della Polstrada castelnovese hanno fermato ed identificato quasi 150 motociclisti, molti dei quali provenienti da oltre provincia e persino da altre regioni (Liguria e Toscana).
Al termine del servizio – che ha visto impiegate complessivamente 4 pattuglie di cui una moto montata e due della polizia provinciale – i centauri contravvenzionati sono stati oltre una ventina e 5 le moto sottoposte a provvedimenti amministrativi.
Fra questi ad un motociclista è stato sequestrato il mezzo perché si trovava con la polizza assicurativa scaduta, mentre ad altri due è stata sospesa la carta di circolazione per la mancata revisione (uno di questi non aveva mai sottoposto la moto a revisione benché l’avesse acquistata di nuova immatricolazione oltre sei anni fa).
Quattro i motoveicoli fermati amministrativamente per le targhe eccessivamente inclinate (oltre 50 gradi) e pressoché parallele all’asse stradale, mentre un centauro proveniente dalla Toscana è stato contravvenzionato per la velocità eccessiva che manteneva lungo la statale 63 in corrispondenza di curve ed incroci.
Diverse altre motociclette, invece, sono risultate prive del dispositivo supplementare al silenziatore (il cosiddetto db-killer) che consente l’abbattimento del frastuono dei motori, mentre ad altri conducenti è scattato l’obbligo di esibizione dei documenti mancanti (in particolare carte di circolazione e polizze assicurative).
I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane e riguarderanno gli itinerari di maggiore frequentazione veicolare, stante il costante verificarsi di sinistri stradali dove sono coinvolti proprio i conducenti dei veicoli a due ruote.