Il consigliere regionale del gruppo Lega Nord ha presentato al Presidente della Assemblea la interrogazione a risposta scritta che trascriviamo di seguito.
Bologna, 24 Agosto 2015
Alla Presidente
dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia-Romagna
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Consigliere del gruppo Lega Nord Emilia e Romagna
PREMESSO CHE
• Nei primi giorni di Agosto 2015, una signora residente a Castelnovo ne’ Monti, in provincia di Reggio Emilia, ha richiesto alla segreteria del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano un permesso per percorrere il sentiero 629 (una carraia sassosa e in molti tratti ripida, che porta dalla “sbarra” della Presa Alta fino a quota 1750 metri attraverso il bosco) con lo scopo di portare la madre disabile al Rifugio Bargetana;
• Il Parco ha risposto negativamente, sostenendo che in quel giorno i lasciapassare disponibili erano già esauriti;
• I lasciapassare per le automobili vengono rilasciati per permettere a disabili, ammalati con problemi cardiaci o di deambulazione e famiglie con bambini molto piccoli, di arrivare in zone altrimenti irraggiungibili;
• I lasciapassare sono deroghe speciali al divieto assoluto di attraversare i sentieri con mezzi a motore;
• Queste deroghe vengono concesse, oltre appunto nei casi del lasciapassare, solo ai gestori dei vari rifugi e ai raccoglitori di mirtilli;
CONSIDERATO CHE
• Ad oggi, non esiste una normativa né un regolamento in materia, ma è esclusivamente il Parco Nazionale che si riserva di concedere determinate deroghe e permessi;
• Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano è presente, per ¾ della sua estensione, all’interno della Regione Emilia-Romagna;
• La Regione Emilia-Romagna negli ultimi 5 anni ha versato finanziamenti allo stesso Parco Nazionale per il sostegno di progetti di educazione ambientale;
RITENUTO CHE
• Gli anziani e le persone portatrici di handicap dovrebbero avere la possibilità, come altri, di raggiungere rifugi in quota pur non potendo farlo a piedi.
Interroga la Giunta regionale per sapere
• Se ritiene corretto il principio di discrezionalità adottato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano per regolare l’accesso attraverso veicoli a motore ai sentieri del Parco stesso;
• Se intende attivarsi presso il Parco Nazionale al fine di sollecitare l’adozione di un regolamento ad hoc per la regolamentazione degli accessi, per persone portatrici di handicap, ai sentieri vietati tramite veicoli a motore;
• Se ritiene opportuno interrompere ogni forma di finanziamento a progetti di educazione ambientale promossi dal Parco Nazionale stesso fino a quando il regolamento sopracitato non sarà adottato, garantendo così i principi di equità sociale che sono alla base dei fondamenti di educazione che il Parco Nazionale si prefigge di trasmettere.
Gabriele Delmonte