La rocca di Minozzo (che campeggia sullo stemma del comune di Villa Minozzo) ha visto ormai concludersi i lavori di restauro che le hanno restituito parte dell’antica mole e gran parte del suo fascino. La rocca era sostanzialmente un luogo di guerra, una macchina militare. Costituiva il centro del potere degli Estensi in montagna. A partire dalla rocca gli Estensi controllavano il territorio e a Minozzo inviavano dei podestà che dovevano gestire, con la forza se necessario, questo potere. Il periodo estense è quello più ricco di attestazioni ma la storia di questo imponente edificio prende avvio ben prima. I lavori di restauro che si sono protratti per una ventina d’anni e che sono stati di recente ultimati (manca una piccola parte che non dovrebbe riservare sorprese) hanno fatto luce su molti aspetti, ma non tutti gli interrogativi hanno trovato una risposta.
Non si sa, ad esempio, quando sia stata edificata. Senza riscontri concreti, si possono fare solo ipotesi. Negli scavi si è arrivati alla nuda roccia e gli esperti hanno concluso che al 95% la rocca sia nata intorno all’anno 1000, nel cuore del medioevo. Sicuramente da subito la rocca di Minozzo è stata luogo di potere. Dal 1000 al 1400 le testimonianze che abbiamo a disposizione sono rarissime. Dall’inizio del 1400 fino al 1800 (verso la metà del sec. XIX la rocca fu abbandonata e iniziò il suo declino) vi è una sequenza ricchissima di testimonianze.
Durante gli scavi, iniziati nel 1995, si è trovato il butto, cioè il luogo in cui venivano buttati resti e oggetti vari (anche piatti, stoviglie o monete), spesso in modo rituale. Da questi scavi si è potuto recuperare un piccolo tesoro: utensili, reperti, ceramiche, frammenti, monete e oggetti vari di enorme importanza storica e di grande bellezza.
L’antica entrata del fortilizio si trovava all’altezza dello spiazzo che oggi si trova sotto la strada. Vi si accedeva attraverso una gradinata in sasso di cui è possibile individuare qualche tratto. Sono note due chiavi di volta sulle quali risulta scolpita una raffigurazione della rocca: sommarie raffigurazioni che ci danno un’idea delle sue consistenti proporzioni. Oggi possiamo ammirarla solo in parte ma possiamo chiaramente comprendere come essa funzionava. Per rendere visibile il punto in cui termina l’antica muratura e si innesta quella nuova è stato inserito un cordolo di pezzi di coccio, non invasivo, che segnala il margine tra vecchie parti murarie (restaurate e risanate con piccoli reintegri) e rifacimenti recenti che hanno il compito di dare stabilità e “visibilità” al complesso.
Per festeggiare la “rinascita” della rocca, per inaugurare il suo restauro e per valorizzare l’importante antica Pieve di S. Maria Assunta si sono mobilitati Comune di Villa Minozzo, Provincia di Reggio Emilia, Usi civici Minozzo, Pro loco Minozzo, Croce Verde di Villa Minozzo e associazione “Amici della rocca”. L’appuntamento è per sabato 22 agosto prossimo: “Rievocazione storica–Visita del Duca d’Este Ercole I a Minozzo nell’anno 1472″.
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Il programma:
Tutto il giorno visite guidate: rocca e Pieve di Minozzo
museo Ferretti – mestieri di una volta: Borgo
mostra delle foto d’epoca: Borgo
pomeriggio:
via La Rocca, dalle ore 15 mercatino, artisti di strada, giochi medievali, museo della Rocca
via del Borgo, ore 15-15,45 conferenza: “Cavalieri templari, prima crociata, miti e leggende”, a cura di Simone Draghetti editore Linee Infinite Edizioni; ore 16-16,45 presentazione del libro “La rocca di Minozzo–Storia di una riscoperta”, di Anna Losi e Giuliano Cervi
via La Rocca, ore 17 circa benedizione della rocca e saluto delle autorità
corso don Venerio Fontana, ore 18,30 inizio rievocazione storica
via La Rocca, ore 20, cena del Duca (con possibilità di cenare con menù tipico), spettacolo delle bandiere; ore 21 premiazione concorso letterario, artisti del fuoco; ore 23 spettacolo pirotecnico dalla cima della rocca
Area di sosta attrezzata per camper – strutture convenzionate in zona per pranzi e pernottamenti. Info: 3389596151 (Chiara)