Riceviamo e pubblichiamo
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Da non credere, furti anche in discarica! Di questo fatto sono anche confuso e un po’ arrabbiato. Ieri mattina, giovedì 06 agosto, ho portato alla isola ecologica un apparecchio alla fine della propria vita. Mentre scaricavo in discarica ho notato un buco nella rete di recinzione e un po’ di disordine. Le lavatrici e i frigoriferi non erano ben allineati fra di loro come al solito, in modo da occupare il meno spazio possibile. In questo, i ragazzi che ne curano la funzionalità sono veramente scrupolosi. Ho chiesto al responsabile cosa era successo e questo mi ha spiegato che durante l’orario di chiusura si sono introdotti facendo un buco nella rete e hanno asportato tutti i motori delle lavatrici, dei frigoriferi e forse altre cose, spostando tutto e mettendo sottosopra ogni cosa. Sicuramente lo scopo era quello di recuperare il prezioso rame. Il recupero di materie prime dalla montagna di roba che buttiamo via potrebbe essere anche un intento plausibile, ma se fatto in piena regola! Per smontare un motore da un frigorifero bisogna per forza tagliare i tubi e se si fa sul posto a mano libera e senza precauzioni, il gas all’interno esce ed è fortemente inquinante per l’ambiente. Alla vista che ad ogni frigorifero e congelatore mancava il motore, mi sono fermato un attimo e mi sono chiesto: ma chi segue scrupolosamente le regole e le leggi sono i più fessi? Da ogni parte si sbandiera giustamente che lo smaltimento dei rifiuti pericolosi deve essere fatto seguendo regole ben precise. Chissà perché per i privati ci sono poche regole, va tutto bene, ma per me, come rivenditore, solo per poter conferire il materiale (che è sempre di proprietà dei privati), alle isole ecologiche mi hanno imposto infinite regole che devo rispettare. Prima cosa bisogna essere iscritto in un apposito registro regionale con relativa domanda (anche se è obbligatorio…) con scadenza ogni 5 anni, poi naturalmente pagare una quota annuale, rispettare gli orari delle isole ecologiche che non sempre corrispondono ai miei, poi altri adempimenti enormemente perditempo, perfino la targa del mezzo che si usa. Fosse il trasporto di armi!
Sì ma a questo punto mi sento veramente preso in giro! Tutti i nostri sforzi per rispettare l’ambiente dove vanno a finire? Sono anche convinto che con poco si potrebbero produrre meno rifiuti, ma questo è un altro argomento da fare con serietà in altra sede, purtroppo per alcuni l’economia deve aumentare sempre di più nell’interesse delle multinazionali che sono sorde ad ogni limitazione e regola.
Elio Bellocchi





