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C’è posta per te (per la precisione per il ministro Graziano Delrio): “Ecco la ‘mulattiera’ statale 63″

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Malvolti

Malvolti in una fotografia del 2009, allorchè il Comitato prendeva vita

“Gentilissimo dott. Graziano Delrio, da reggiano mi verrebbe spontaneo darle del tu, ma visto la carica che ricopre il ‘lei’ è dovuto, come è dovuto al presidente della Regione Toscana, al quale è indirizzata in copia la presente”.

Scrive Roberto Malvolti, coordinatore pro tempore, come si definisce, del Comitato strada statale 63.

Forse anche dopo la nostra “breve” sulla visita dell’ex sindaco reggiano in Appennino nei giorni scorsi, il castelnovese che da anni è impegnato sul fronte viabilità prende carta e penna – o computer e mouse, come si vuole.

“E’ la prima volta che il nostro Comitato si rivolge a Lei, ministro. Il nostro Comitato è nato anni or sono per sensibilizzare la classe politica locale e nazionale sullo stato della statale 63, strada che Lei conosce benissimo, in quanto dapprima sindaco di Reggio Emilia ed ora ministro delle infrastrutture e trasporti. Statale forse meno nota al presidente toscano Enrico Rossi, il quale vive un po’ più distante dal tracciato che parte da Aulla ed arriva a Reggio Emilia”.

“Lo spunto per questa nostra missiva è nato da un articolo apparso sul quotidiano ‘La Nazione': ‘Rossi dialoga direttamente con Delrio’ in merito alla Tirrenica. Nulla da dire, giuste le grandi opere, il collegamento fino a Roma, ma non si dimentichi di quello che sta accadendo alle nostre terre: spopolamento, invecchiamento della popolazione, abbandono della montagna, del crinale”.

Sempre Malvolti: “Lei, dottore, ha percorso la statale 63 anche in questi giorni, sino alla Svolta, e sa di cosa parliamo: una strada senza un inizio e senza una fine, l’unica strada che collega Reggio Emilia ad Aulla, attraversando la stupenda cornice della Pietra di Bismantova, il Parco nazionale ora area Mab, protetta dall’Unesco; tutto stupendo ma poi… che strade: due ore da Reggio al Cerreto, ma poi se si scende verso Aulla le imprecazioni fioccano, una mulattiera”.

“Qui – sempre parole dell’ex commerciante – tiriamo in ballo il presidente Rossi, che invitiamo a fare un viaggetto da Aulla al Cerreto e fermarsi al Bar funicolare ad ascoltare i commenti dei viandanti e dei turisti stranieri che provano la ‘mulattiera’ SS 63, un vero biglietto da visita per il nostro territorio”.

Per Malvolti c’è “consapevolezza che i tempi non sono facili e le risorse non sono molte, ma siamo sicuri che la riorganizzazione di Anas, l’allontanamento di Ciucci e altro vadano nella direzione giusta. Noi siamo dei cittadini che credono nel nostro territorio ed è per questo che usiamo il tempo libero per portare avanti la nostra battaglia, per una statale 63 più modera e più sicura; non una strada a quattro corsie, ma certo razionalizzata ed ammodernata”.

“Salutiamo entrambi – conclude – nella speranza che sotto il suo mandato, dott. Delrio , non si assista più allo sperpero di denaro pubblico come la Bocco-Canala, l’ennesima opera senza senso con due rotonde faraoniche allocate in un tratto di strada già decente”.

E, dopo la “Svolta”… “a disposizione per incontrare entrambi, magari davanti ad un piatto di tortelli al Cerreto; l’invito è lanciato, sarete ospiti dei cittadini della montagna e del Parco nazionale”.

 


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