Riceviamo e pubblichiamo.
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Forse ai più è sfuggito, ma qualche giorno fa, su di un giornale nazionale, veniva riportato un amaro sfogo del capo della Polizia, Alessandro Pansa. Commentando l’incremento della microcriminalità, egli ha dichiarato (con lodevole coraggio se si considera la sua posizione): “le mancate assunzioni di nuove leve, l’invecchiamento dell’organico e la pressoché totale assenza di risorse per l’ammodernamento di mezzi e strutture, non si potrà mai più garantire il livello di sicurezza che si era andato conquistando qualche anno fa.”
Per chi non lo avesse capito, si è trattato di una “resa incondizionata” e non lo ha detto “solo” il capo della Polizia, perché Pansa è anche il direttore generale della Pubblica Sicurezza, cioè colui che deve sovrintendere a tutte le forze di polizia indipendentemente dal colore della divisa.
Di fronte a una affermazione così forte, dal mondo politico non è giunto nessun commento, nessuna reazione, quasi come fosse meglio fare…finta di niente.
Lodevole il coraggio di Pansa, preoccupante il silenzio del ministro dell’Interno, devastante il disinteresse dei restanti…”politicanti”.
Perché i primi a subire le conseguenze di una simile resa sono proprio coloro che vivono nei piccoli centri come Castelnovo ne’ Monti tanto per intenderci, dove l’attenzione dei media e dei cosiddetti poteri forti è meno presente. Meglio concentrare le poche risorse nelle città, vicino alle masse (l’opinione pubblica), all’informazione (tv e giornali), alle grandi vie di comunicazione (autostrade, dove mezzi e risorse vengono finanziati dalle società concessionarie).
Un pratico esempio? Nei giorni scorsi le nevicate hanno come di consueto causato il blocco di tratti della statale 63 per via del “traversamento” di qualche mezzo pesante. Qualcuno ha gridato allo scandalo, sostenendo che un più attento “filtro” da parte delle forze di polizia (le stesse che poi devono disbrigare quei blocchi con enormi sacrifici) potrebbe risolvere una volta per tutte l’annosa questione.
Quel che però non sanno questi attenti commentatori è che il numero di pattuglie presenti a Castelnovo è sempre lo stesso, i mezzi sempre di meno e le richieste sempre di più; se in un giorno di nevicata abbondante giungono al centralino di Polizia, Carabinieri venti chiamate (pare che in realtà il numero di interventi sia ben più abbondante) vi debbono provvedere quelle stesse pattuglie che, teoricamente, dovrebbero essere giù al Ponte Rosso a fare da filtro. Per non parlare poi dei rilievi sugli incidenti stradali (c’è chi chiama persino per un semplice tamponamento) che comportano un aggravio di tempo di 2/3 ore.
Questo vale per i disagi causati dal maltempo, ma anche per certe scorribande che si registrano sempre più di frequente sulle strade, fino a giungere alla scia infinita di furti nelle abitazioni che pare oramai dilagare in tutti i piccoli centri (e non solo a Castelnovo ne’ Monti come purtroppo avvenuto anche nelle ore scorse).
A pagare le conseguenze di questa assurda situazione sono così i cittadini, i quali continuano a sperare sui rimedi di una classe politica che per quanto concerne la sicurezza pubblica preferisce, forse, continuare a fare…finta di niente.
(Jack Lo Sparavalle)