Riceviamo e pubblichiamo
* * *
“Partenza alle 3,30 del mattino del 22 febbraio. Direzione Bologna, aeroporto Marconi… sotto la neve che a Castelnovo ne’ Monti cade abbondante. Il gruppo è così composto: 4 alunni dell’IIS di Castelnovo (Noemi Rocco, Marianna Leoncini, Maurizio Medici dell’indirizzo Agrario e Michela Casali dell’indirizzo Alberghiero) e 2 insegnanti (prof.ssa Chiara Sega e prof. Massimo Monti). Dopo mesi di lavoro e preparazione siamo pronti per arrivare in Romania (Bistrita) e partecipare alla seconda mobility del progetto Erasmus+ (2014/2016) cui la nostra scuola ha aderito. Alle 10,30 del mattino si arriva a Cluj, grande città con aeroporto, università e grandi catene commerciali. Da qui dopo altre due ore circa di viaggio in autobus si arriva a Bistrita.
Qui veniamo accolti da una delegazione rumena e dalle famiglie che ospiteranno gli alunni per i cinque giorni di durata delle attività. L’atmosfera è molto accogliente e familiare: chi ci viene incontro per aiutare con i bagagli, chi ci sorride incuriosito. Nei giorni successivi i legami si stringono ancora di più, gli stili di vita, le abitudini, i cibi si mescolano in una sapiente ricetta fatta di cura e voglia di conoscersi e capirsi un po’ di più. Molteplici le attività didattiche che sono state proposte dal team rumeno: visite a importanti monumenti Unesco (come il meraviglioso paese di Viscri, separato dal “mondo” da una lunga e tortuosa strada sterrata e dove gli abitanti vivono ancora dei prodotti della terra e dell’allevamento degli animali, in armonia con l’ambiente e con la comunità; o la cittadella fortificata e ancora abitata di Sighisohara, dimora dell’autentica casa natale del famigerato conte Dracula), alle saline di Turda e al fantascientifico allestimento che nascondono incastonato nelle profondità della miniera, per passare ai numerosi e interessanti lavori di gruppo in cui 28 alunni di 7 Paesi europei hanno collaborato attivamente e instancabilmente.
Italia, Portogallo, Grecia, Romania, Turchia, Repubblica Ceca, Croazia: 7 Paesi che attraverso giovani ma motivate forze hanno scelto di mettere in campo le proprie diversità e i propri punti di comunione per ospitare a turno seminari di lavoro comune, dove cadono i confini e l’inglese diventa lingua ufficiale di un unico grande Paese dove quello che conta è riscoprire le nostre radici comuni, capire il passato e farne uno strumento di pace e di produttività per il presente e il futuro. Più che studiare l’Europa e le dinamiche internazionali sui libri, in questa esperienza a tutti i partecipanti è stata offerta la possibilità materiale di diventare un piccolo tassello di un puzzle molto più grande che si chiama “Cittadinanza”.
Gli alunni e gli insegnanti ringraziano tutte le famiglie che con grande disponibilità e affetto hanno aperto le porte delle proprie case, tutto il team dei professori rumeni impegnati nel progetto (Dorina, Doina, Dalia, Alina e il simpaticissimo preside Konstantin Rus) e i colleghi delle altre nazioni, in attesa di rincontrarci di nuovo nella prossima mobilità di maggio in Turchia.”
(Cinzia Pistelli – docente dell’IIS)