Succede nel mese di settembre, quando ti alzi al mattino presto, ho pensato.E alla fine, mi sono messo anche a ripensare a quella sensazione di nostalgia, di quando le cose ricominciano e di quando altre finiscono e ti sembra di perdere un mondo.
E ho scoperto, non so se grazie a un certo indiano d’America, che se puoi alzarti presto al mattino, se puoi andare a scuola, non si perde niente, anzi è come se ogni giorno ti fosse restituito un mondo, come se qualcuno te lo portasse in dono.
E quel mondo lì, che qualcuno chiama anche il mondo della scuola, è un mondo ancora intatto, nonostante tutto, un mondo così fragile che non riesci a mandarlo in frantumi, nonostante tutto, un mondo dove succedono delle cose che non succedono tutti i giorni.
Come ad esempio:
si ha il diritto di sbagliare
si può fare sempre una domanda in più
i più grandi possono imparare dai più piccoli
si può coltivare anche l’incertezza
non è detto che chi è più veloce arriva prima
non capire a volte è la vera porta della conoscenza
essere almeno un po’ ignoranti è meglio di sapere tutto.
Così, in questo mondo ancora intatto, e forse anche rovesciato, succede che uno trasforma la sua nostalgia in nuovi desideri che è come dire che la trasforma in futuro, il suo e di quelli che ha la fortuna o il destino d’incontrare lungo la strada.
Per questo, oggi che sono molto meno giovane di un tempo, tutti i giorni che mi alzo al mattino presto penso due cose: ho quarant’anni e vado ancora a scuola.
Sono molto contento quando ci penso.
Sono ancora intatto.