“E’ imprecisa l’affermazione dell’assessore Borghi che la ‘situazione dell’aria’ a Castelnovo ne’ Monti non presenti alcun problema”. E’ l’incipit di un intervento che ci manda Federico Tamburini, ex consigliere comunale ma soprattutto, nello specifico, residente in viale Bagnoli.
“Se per buona parte del paese coincide col parere dell’Arpa è altrettanto vero che non vale per viale Bagnoli. Lo afferma il referente dell’Arpa Luca Torreggiani, confermando che i dati del laboratorio mobile posizionato in via Sozzi possono essere significativi per l’abitato di Castelnovo ma non per il viale che abbisogna di monitoraggio puntuale”.
“L’affermazione che dalle indagini è emerso che inquinanti da traffico presenti in viale Bagnoli sono superiori a quelli di via Sozzi di non più del 20% è priva di fondamento poichè in viale Bagnoli nessuna rilevazione è in corso nè lo è stata nel 2010. La tesi di Arpa che molto discutibilmente sostiene esser ben conosciuta la variabilità degli inquinanti per cui ai dati di via Sozzi aggiungiamo il 20% e il gioco è fatto non è accettabile. Questo modo approssimativo e su base presuntiva di giungere alle conclusioni sulla qualità dell’aria in viale Bagnoli è da rigettare”.
“Serve un monitoraggio puntuale su viale Bagnoli – aggiunge sempre Tamburini – dalla rotonda dell’ospedale allo svincolo per Parma, con particolare attenzione ai dati sulle PM10 (polveri sottili), che subiscono fortissime accelerazioni in seguito al traffico automobilistico e che costituiscono un reale problema per la salute dei cittadini. L’impegno in questo senso del sindaco Bini nell’assemblea pubblica sul taglio dei platani è stato chiaro e circostanziato a viale Bagnoli e alle PM10. Mi auguro che alle promesse seguano i fatti e che l’opposizione in Consiglio comunale si faccia carico dei problemi dei cittadini residenti nel viale”.
“Per ciò che attiene la funzione degli alberi in viale Bagnoli l’Arpa non può certo smentire la funzione anti-inquinamento e anche se in modo blando ne conferma l’importanza ma si dimentica di precisare che nei confronti delle PM10 gli alberi ‘fissano’ le stesse e non si limitano a far da barriera respingendole. E’ quindi indispensabile conoscere con esattezza l’esatta portata del livello di inquinamento delle PM10 sul viale prima di tagliare i platani”.
Stoccata finale: “Segnalo inoltre all’assessore Borghi che nel parcheggio dell’ospedale ci sono una quindicina di platani di grandi dimensioni che ostacolano il parcheggio dei visitatori, impediscono la realizzazione di un bel marciapiede, magari a raso, costituendo una vera barriera architettonica… e già che ne taglia 23 in viale Bagnoli potrebbe pensare di continuare l’opera di sfoltimento del verde pubblico segandoli”.